lunedì 31 agosto 2015

PROGETTO CIN.AGR.I. ( Cina Agricoltura Italia): guardare lontano per crescere.

Sala Consiliare della Provincia di Brescia - Palazzo Broletto
( momento dell'incontro con delegazione Cinese)
UNIMPRESA DI BRESCIA con il suo Presidente Per. Agr. Mario Braga e il Patrocinio di Provincia di Brescia e CCIAA di Brescia ha organizzato Meeting co-organizzato con autorità di governo e imprese della Cina - Provincia - di Hainan dipartimento del Commercio e Dipartimento dell'Agricoltura.
Ai lavori oltre al Presidente Braga hanno partecipato i nostri colleghi: Zeno Buzzacchi, Brivio Ercole, Flavio Taino e Marco Cuter.
Folta la delegazione di " Periti Agrari" che ha contribuito a far conoscere le nostre professionalità.
Il meeting durerà altri  due giorni con visite e confronti sul territorio con  imprese leader nei settori della zootecnia, agro-industria e della cogenerazione.
Ecco un giusto riconoscimento alla nostra professione di Periti Agrari.
PmT

venerdì 28 agosto 2015

PERITI AGRARI NEODIPLOMATI NON POTRANNO ESERCITARE LA PROFESSIONE MA......LA DISOCCUPAZIONE ?????

Cari Consiglieri Nazionali, Presidente e Consigliere Delegato alla scuola , la domanda è lecita o no ???
Dopo le notizie apparse sulla stampa ( Italia Oggi - 28/08/15) " PER I DIPLOMATI ADDIO AGLI ALBI" il futuro si presenta ricco di incertezze ( non ce ne sono già troppe !!!) con la prospettiva di un domani immerso nell'obblio della disoccupazione.....di tanti nostri giovani colleghi.
Non credete che sia un bel casino....anzi la solita puttanata all'italiana.
E voi a Roma cosa avete fatto e cosa state facendo, cosa dite !!!.......ovviamente " un cazzo" come al solito ....scusate lo sfogo, ma quando ci vuole.. ci vuole.
Svegliatevi e date qualche segnale di virilità intellettiva........dai...su da bravi!!!!!


attenzione!!!!! si ritorna alle origini....... CO.Ge:Pa.PI 
Cordialmente
Piermaria Tiraboschi
Di seguito proponiamo l'articolo
30 Venerdì 28 Agosto 2015 
 ITALIA OGGI    P R O F E S S I O N I
L’attestato della nuova istruzione tecnica non basta per esercitare la professione intellettuale Per i diplomati addio agli albi Iscrizione con paletti. Serve almeno una laurea triennale DI

BENEDETTA PACELLI
Per i diplomati si chiudono le porte degli albi. L’attestato rilasciato a partire da giugno 2015 dalla nuova istruzione tecnica targata Gelmini (ovvero gli ex periti, geometri, interpreti ecc.), infatti, contiene una qualifica non più sufficiente esercitare una professione intellettuale. È una circolare del ministero dell’istruzione, università e ricerca (prot. 7201/15) a spazzare via anni di dibattito e di confusione sulla materia: da una parte l’Europa che da tempo sostiene la necessità di una laurea, almeno triennale, per esercitare una professione, dall’altra le norme italiane e in particolare la riforma dell’istruzione tecnica voluta dall’ex ministro Maria Stella Gelmini (dpr 88/12) che non ha mai chiarito se questo titolo fosse valido per l’accesso agli albi, mentre al contrario ha specificato il legame di questa formazione con gli istituti tecnici e le filiere tecnologiche. In questo caos arriva la comunicazione del dipartimento per il sistema educativo del Miur, inviata ai direttori degli uffici scolastici regionali, ai dirigenti degli ambiti territoriali e degli istituti scolastici. La circolare precisa che i «modelli di diploma di istruzione secondaria di secondo grado» conterranno «il riferimento al IV livello delle qualificazioni del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (Eqf)». Tradotto, secondo quanto prevede quel sistema che mette in relazione le diverse qualifiche rilasciate nei paesi membri dell’Unione e colloca i risultati dell’apprendimento in una struttura a otto livelli, significa che i diplomi degli istituti tecnici (Iti) permettono solo di «assumere una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio». Troppo poco per esercitare una professione intellettuale, tanto più che secondo il Primo rapporto italiano di referenziazione delle qualifi cazioni al quadro europeo Eqf, sottoscritto in sede di conferenza stato regioni (20 dicembre 2012), «per professioni che prevedono l’iscrizione all’albo presso un ordine professionale», è richiesto «come prerequisito il possesso di un titolo accademico specifi co». Questo significa almeno una laurea triennale, titolo che permette di conseguire il VI livello Eqf e quindi di «gestire attività o progetti, tecnico/ professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili ». In sostanza mantenendo quell’autonomia e quella capacità progettuale tipica della professione intellettuale. Il percorso accademico permetterà inoltre, per chi vuole iscriversi a un albo professionale, di sanare l’anomalia del nuovo titolo di istruzione genericamente defi nito diploma di istruzione tecnica. Un titolo che ha perduto quel carattere che fi no ad ora aveva consentito di individuarne con chiarezza la professione di accesso specifi ca. A confermare il tutto poi un altro passaggio: il dpr di riforma Gelmini abroga una norma (dlgs 294/1997) che stabiliva che «gli istituti tecnici hanno per fine precipuo quello di preparare all’esercizio di funzioni tecniche o amministrative, nonché di alcune professioni, nei settori commerciale e dei servizi, industriale, delle costruzioni, agrario, nautico e aeronautico».
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lunedì 24 agosto 2015

IL SISTEMA ITALIA INGESSATO DALLE PASTOIE BUROCRATICHE.

La fantasia e le capacità innovative delle imprese e delle professioni italiane ( un patrimonio sociale inestimabile) si scontra con le " pastoie burocratiche" ( il delirio dello stato italiano - che non è stato) causa prima del fallimento del sistema Italia e in particolare del mondo agricolo, agro-industriale e della gestione del territorio. Ad un continuo lievitare degli adempimenti che gravano sul sistema e sulle professioni va aggiunto una de-professionalizzazione degli operatori del pubblico che sommersi da una legislazione in continua espansione poco chiara e applicabile e soprattutto privati da momenti di aggiornamento, riqualificazione e organizzazione del lavoro si trovano nella impossibilità di " normalizzare la macchina burocratica dello stato" inceppando lo sviluppo delle attività produttive e professionali. Perché non porre dei rimedi??? Tutti lo sanno....e tutti ( i politici in primis) sono bravissimi " nell'attivismo delle complicazioni". Un masochismo politico-economico encomiabile. Bravissimi !!!!! Ci vorrebbe pochissimo guardare in casa degli altri paesi UE e non per " scopiazzare un po' di buon senso". Forse è troppo ???? PmT

ASPERA: EXPO 2015 - PERITI AGRARI PRESENTI-

ASPERA PERITI AGRARI : PRESENTI 23 agosto 2015 In evidenza, Manifestazioni e convegni No comments 0EXPO2015 “QUALITÀ ALIMENTARE 3.0 : IL CONTRIBUTO DEI PERITI AGRARI” EVENTO DEL 5 SETTEMBRE 2015 Continua la presenza dei Periti Agrari nell’ambito dei EXPO 2015. La seconda delle manifestazioni programmate dal Comitato Organizzatore che, composto dal Centro Studi di Aspera e da Collegi provinciali dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati (presenti negli atti ufficiali con i gonfaloni delle loro province), avrà luogo dalle 14.00 alle 18.00 presso la sala Workshop 2 della Cascina Triulza. I Periti Agrari non potevano mancare ad EXPO 2015, vetrina internazionale dell’agricoltura, alimentazione, ambiente e territorio e continueranno a portare la voce dei Professionisti in tale importante ambito per dare il loro contributo per affrontare concretamente il tema, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, disposti a confrontarsi fattivamente e assumendo le responsabilità che il ruolo etico e tecnico di professionisti impone. E’ questo il messaggio che il Comitato Organizzatore ha voluto lanciare e che continuerà a ricordare con le altre fattive iniziative sia dentro che fuori EXPO 2015. 5 SETTEMBRE 2015

venerdì 7 agosto 2015

COLLEGIO DEI PERITI AGRARI DI BRESCIA: MARCO CUTER - NUOVO PRESIDENETE. ENTRA NEL CONSIGLIO MENNI GIOVANNI ANDREA GIOVANE PROFESSIONISTA.

Presidente Cuter Per. Agr. Marco
Completano il consiglio: Vice-presidente Sergio Caprioli , Segretario Massimo Migliorini, Tesoriere Renzo Gaibotti e consiglieri Marcello Saottini, Angelo Chiminelli.
Un rimpasto nella luce della " giovinezza....... e della libera professione".
Il nuovo Presidente Cuter è libero professionista, esercita da trent'anni
con studio in Brescia. Perito grandine, consulente nel settore tecnico- commerciale per le produzioni orticole industriali ( patate, pomodori ecc), e consulente per la predisposizione di  piani di sviluppo agricolo (PSR), tecnico di consorzi di Irrigazione.

REGIONE LOMBARDIA: PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014/2020 - PUBBLICATA LA MISURA 4 " INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI - 4.1 " SOSTEGNO A INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE" - 4.1.01 "INCENTIVI PER INVESTIMENTI PER LA REDDITIVITA', COMPETITIVITA' E SOSTENIBILITA' DELLE AZIENDE AGRICOLE"

I Periti Agrari della Lombardia sono a disposizione e in prima fila nella collaborazione con le imprese agricole singole, società, consorzi di prodotto per attivare lo studio di progetti per poter accedere al Piano di Sviluppo Regionale.
Una opportunità per il futuro che merita la massima attenzione.

PERITI AGRARI
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PIANO DI SVILUPPO RURALE

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IL DOMANI DELLE IMPRESE               
                AGRICOLE