venerdì 13 aprile 2018

CASSA DI PREVIDENZA ENPAIA....GRANDE SUCCESSO DELLA CATEGORIA.

RINNOVATI I COMPONENTI DELLA CASSA DI PREVIDENZA DEI PERITI AGRARI (ENPAIA):
ELETTI:

LATTARULO
DE NITTO
NARDONE
CASTELLO
BARBARINI
TADDEI


Grande successo della categoria che ha scelto il meglio.
PmT

venerdì 23 febbraio 2018

COLLEGIO PERITI AGRARI DI BRESCIA: ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO.

COLLEGIO PROVINCIALE DEI PERITI AGRARI
E DEI PERITI AGRARI LAUREATI di BRESCIA
Via G.Oberdan, n. 7 – 25128 Brescia – tel 030 5788011 – fax 030 5788015
collegio.brescia@peritiagrari.it - info@peritiagraribrescia.it - collegio.brescia@pec.peritiagrari.it
sito: www.peritiagraribrescia.it
Prot.n. 31 Brescia, 23 Febbraio 2018

Con la presente Vi comunichiamo la composizione del Consiglio del Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Brescia, recentemente rinnovato.
Consiglio Direttivo
Per.Agr. Marco Cuter Presidente
Per.Agr. Sergio Caprioli VicePresidente
Per.Agr. Massimo Migliorini Segretario
Per.Agr. Renzo Gaibotti Tesoriere
Per.Agr. Giovanni Menni Consigliere
Per.Agr. Alessio Pedrana Consigliere
Per.Agr. Giuseppe Sandrini Consigliere
COLLEGIO PROVINCIALE DEI PERITI AGRARI
E DEI PERITI AGRARI LAUREATI di BRESCIA
Via G.Oberdan, n. 7 – 25128 Brescia – tel 030 5788011 – fax 030 5788015
collegio.brescia@peritiagrari.it - info@peritiagraribrescia.it - collegio.brescia@pec.peritiagrari.it
sito: www.peritiagraribrescia.it
Collegio dei Revisori dei Conti
Membri effettivi Per.Agr. Angelo Frusca
Per.Agr. Mario Migliorati
Per.Agr. Stefano Zappa
Membri supplenti Per.Agr. Simona Gozzini
Distinti saluti.
Il Segretario Il Presidente
Per.Agr. Massimo Migliorini Per.Agr. Marco Cuter

GLI SFIGATI DI SEMPRE.......QUELLI CHE REMANO CONTRO SEMPRE E COMUMQUE

La nostra Categoria, volente o nolente, è lo specchio del paese Italia.
Un casino!! Non per colpa di altri ma prevalentemente nostra.
Per decenni abbiamo avuto rappresentanti nazionali incapaci e assenti;  i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una Categoria che nelle sue Istituzioni e nel suo funzionamento è da rifondare e ricostruire.
Tantissimi colleghi di tutt'Italia e di questo ne va dato atto, si sono messi in gioco, impegnati direttamente assumendo oneri e onori per costruire un nuovo progetto per i periti agrari e il risultato è stato che otto consiglieri nazionali su undici sono stati cambiati; oggi abbiamo una maggioranza solidissima di otto consiglieri che si è attivata prontamente per dar corso al nuovo processo. Un segnale importante voluto da migliaia di periti agrari territoriali.
Questo è un dato di fatto e gli sfigatelli polemisti se ne devono dare una ragione!!!!

A chi ci ha creduto e ci crede al nuovo corso, un plauso e un merito poi si vedranno i risultati, intanto facciamoli lavorare e lavoriamo insieme collaborando con determinazione e passione, apportando esperienze e professionalità anche attraverso serrati confronti costruttivi non distruttivi.

Credo che gli sfigatelli-polemisti, che tutti ben conosciamo e che non hanno mai fatto un cazzo per la Categoria, siano consapevoli che non contano niente e soprattutto che non sono credibili : infatti  si sono isolati da solo, come l'esperienza insegna.

E allora avanti così. L'atmosfera è cambiata e chi ci vuole stare oggi ha l'opportunità  di essere parte della nuova squadra e i segnali positivi dal territorio non mancano.
Tempo al tempo, questo è quello che conto.......Un salutone agli sfigatelli.
PmT

martedì 29 agosto 2017

BUROCRAZIA DI STATO......BASTA .... LE IMPRESE AGRICOLE SONO SFIDUCIATE !!!

Processi di semplificazione burocratica " una presa per il c.....".
Un paese del terzo mondo ( con tutto il rispetto) non è burocratizzato come l'Italia.
L'informatizzazione, che avrebbe dovuto semplificare i processi amministrativi, oggi più di ieri ha complicato il lavoro di tanti imprenditori e professionisti.
Per completare l'iter di una pratica ( es. PSR - Piano di sviluppo rurale) ci vogliono mesi, se non anni e alla fine i richiedenti + i professionisti, stremati dagli obblighi a cui devono far fronte in tanti rinunciano; questa l'amara denuncia del Presidente del Collegio dei Periti Agrari della provincia di Brescia Marco Cuter.
Cuter Per. Agr. Marco
Una situazione ormai insostenibile con Leggi, e sulle stesse interpretazioni, direttive, contro-direttive e  montagne  di documenti inutili perché già in possesso delle amministrazioni  che necessità di urgenti interventi di vera semplificazione amministrativa se si vogliono creare condizioni di produttività e competitività per imprese e professionisti.

EDILIZIA: PERMESSO DI COSTRUIRE MODULISTICA UNICA IN TUTTA ITALIA DAL 21 OTTOBRE

In G. U del 16/08/17 n. 190  è stata pubblicata la nuova normativa + allegato relativa al permesso unico di costruire che dal 21 ottobre c.a. sarà reperibile in tutti i siti dei Comuni per dar corso ad attività edilizia.
Info/not.

lunedì 28 agosto 2017

CRITICITA' PER LE PROFESSIONI:SI CERCANO RISPOSTE.

Gli Ordini hanno sollevato i problemi e le risposte a chi toccano se non alla Politica ??

I temi sono:

1. equo compenso: regolamentarlo e definirlo in proporzione alla quantità e qualità del lavoro e/o della prestazione ( dei riferimenti vanno individuati per evitare la sleale concorrenza e il contezioso);

2. Cumulo contributivo previdenziale versato a diversi Enti: quali le modalità, oneri e termini; a che punto siamo?

3. rottamazione delle riscossioni morose tramite Equitalia dei contributi previdenziali: si applicano anche alle Casse? a che punto siamo ?

Sono tre aspetti dell'attività professionale che coinvolgono migliaia di professionisti e che toccano direttamente " la borsa".
I tre punti, sono armonizzati in un'ottica di " equità" visto che altre categoria di lavoratori autonomi ( commercianti, artigiani ecc) sono legittimati a beneficiare di norme e regolamenti che permettono loro di attenuare le penalizzazioni da usurario che altrimenti dovrebbero sopportare.
Per quale ragione non devono beneficiarne anche i Professionisti ?
Siamo lavoratori di serie B e come al solito oggetto di discriminazioni ?

Sappiamo benissimo, che chi fa il  professionista e vive tutti i giorni sulla propria pelle queste diversità di trattamento, è  diventato difficile poter continuare l'attività e purtroppo i dati negativi  economici e reddituali ne sono la riprova.
Ci si metta " mano" per legittimare dei nostri diritti/doveri.
Non si chiede altro !!
PmT

lunedì 21 agosto 2017

E' GIUSTO INTERROGARCI: QUALE DOMANI DELLA NOSTRA PROFESSIONE ????

Recentemente è stato organizzato in Prov. di Brescia un incontro tecnico-professionale tra un gruppo aperto di Periti Agrari Professionisti. Una giornata di lavoro intensa e costruttiva che ha dato l'opportunità di approfondire temi e problemi dell'esercizio della libera professione: presenti e futuri. Confronto che si è contestualizzato in Provincia di Brescia e Lombardia, ma che ha messo in evidenza criticità che caratterizza la nostra professione in generale.
Un primo punto che è stato evidenziato è relativo alla " caduta d'immagine della figura professionale del perito agrario". La presenza in costante aumento di altre professioni ( non verdi) ha indebolito e/o messo in evidenza le nostre fragilità organizzative e rappresentative territoriali e non. Tema, che le strutture locali e nazionale dovranno affrontare in una serena pausa di riflessione e di autocritica per capire e dar corso a progetti e iniziative " concrete e attuabili" in grado di invertire la tendenza. ( Sono importanti sollecitazioni e suggerimenti).
Un secondo punto discusso, il riscontro dello "scollamento" che si sta ampliando tra la nostra professione, il territorio e il mondo del lavoro. Posizione di primo piano in passato, che oggi è indebolita, vuoi per il ruolo preponderante degli enti pubblici, delle organizzazioni agricole, delle professioni non agricole che si specializzano sempre di più nei nostri settori di lavoro; status che corre il rischio di schiacciarci ai margini delle attività professionali.
Crediamo che sia giusto preoccuparci della combinazione di queste criticità, che rappresentano un forte pericolo per il nostro futuro professionale già denunciato da chi esercita da anni l'attività ma e soprattutto dai giovani colleghi che si affacciano al mondo del lavoro professionale: ne è riprova il ridotto numero di adesioni all'esame di abilitazione alla professione e per coloro che hanno superato l'esame la disaffezione ad esercitare la libera professione.
Nelle considerazioni conclusive del gruppo di lavoro è emerso amarezza e preoccupazione , non poche autocritiche e difficoltà a dare delle risposte idonee a invertire la tendenza.
Insomma, un problema non di poco conto visto che c'è di mezzo il nostro futuro professionale; se c'è un futuro !!!
Non tacciateci di pessimismo o peggio disfattismo.
 Sono considerazioni che nascono dal contributo di colleghi professionisti in attività vecchi e meno vecchi, che senza ricercare colpe e colpevoli hanno fatto una " forte autocritica".
Lavoriamo insieme e dialogando.
M.C.
Pm.T

venerdì 14 luglio 2017


Mario Braga è il nuovo presidente del Consiglio del Collegio nazionale dei Periti agrari e Periti Agrari laureati


consiglioMario Braga, 61 anni perito agrario bresciano, è il nuovo presidente del Consiglio del Collegio nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari laureati. Il nuovo Consiglio nazionale, XXI legislatura, si è insediato oggi al Ministero della Giustizia. Sempre nella giornata di oggi si sono tenute le elezioni per l’attribuzione delle cariche istituzionali che hanno visto, oltre alla nomina del presidente Braga, quella del vicepresidente Antonio Landi (Collegio Salerno), del segretario Cosimo Damiano Giannotta (Collegio Taranto) e del tesoriere Sergio Lombardelli (Collegio Piacenza).
Fanno parte del nuovo Consiglio nazionale anche i consiglieri Bartolomeo Amato (Collegio Palermo), Paolo Bertazzo (Collegio Milano), Stefano Bondesan (Collegio Vercelli), Andrea Bottaro (Collegio Roma), Marco Cherubino Orsini (Collegio Perugia), Guido Povolo (Collegio Vicenza), Luigi Raffaele Zanna (Collegio Bologna).
«il Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati – ha detto il neo presidente Maria Braga – s’insedia per rappresentare i liberi professionisti iscritti all’Albo e le centinaia di migliaia di diplomati e laureati che prestano la loro qualificata opera intellettuale e professionale nell’economia circolare dell’agroalimentare».
Il nuovo Consiglio rimarrà in carica per i prossimi cinque anni. Il neo presidente Mario Braga succede all’uscente Lorenzo Benanti.

Note redazionali
( In barba "all'ex portinaio", uccellaccio del malaugurio e dei ricorsi contro, il pronostico si è avverato.....bene avanti così).
Complimenti e buon lavoro dai Collegi Provinciali della Lombardia: Brescia, Mantova, Cremona, Milano.( Gli altri non contano !!!).
Attenzione !!!!! se guardate bene la fotografia dell'insediamento del nuovo Consiglio Nazionale i presenti sono 8 + il vecchio presidente. Mancano tre consiglieri " i vecchi rieletti" Bottaro, Bertazzo e Zanna. Bravi è così che si lavora per la categoria, non presentandosi. ( come al solito l'ex portinaio non ne indovina una.....vergognatevi).





giovedì 6 luglio 2017

RINNOVO CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI AGRARI: MARTEDI' 11 LUGLIO RIUNIONE DEGLI ELETTI AL MINISTERO PER ELEZIONE DEI VERTICI.

Finalmente i nuovi eletti si troveranno presso il Ministero e passeranno concretamente ai fatti: CON LE NOMINE DEI VERTICI : PRESIDENTE, VICE-PRESIDENTE, SEGRETARIO E TESORIERE.
Fatto questo ( badate che sono mesi che aspettiamo e che paghiamo il vecchio Consiglio che non ha fatto un c....) il CNPA dovrebbe essere pronto a lavorare.
La maggioranza dovrebbe esserci 8 su 11; almeno si dice. Se così fosse, e me lo auguro, avremmo un Consiglio forte in grado di decidere e fare. Gli uomini sono di spessore e capacità ( salvo la minoranza 3 su 11, che sono i " vecchi" trombati...fortunatamente) che contano poco o niente visti anche i loro precedenti.
Pronostico......vi dico quale sarà la nuova squadra " a naso" o " auspicata" proviamo:
Braga Mario  - Presidente -; Landi Antonio - Vice- Presidente; Giannotta Cosimo - Segretario Nazionale; Lombardelli Sergio - Tesoriere. Consiglieri con incarichi di competenza: Orsini Marco Cherubini, Bordesan Stefano, Povolo Guido, Amato Bartolomeo ( 8 su 11 - maggioranza assoluta).
Se così fosse, anche con qualche variazione, ma con 8/11 di consiglieri " compatti e uniti per la categoria" le cose potrebbero cambiare...finalmente in meglio per tutti noi, la nostra professione e soprattutto " per i giovani colleghi".
La minoranza ( salvo prova contraria, ma sarà difficile),  farà quello che ha sempre fatto " becero ostruzionismo" - la loro  storia insegna !!!!!
E allora.....un sincero augurio di buon lavoro ai magnifici 8/11 e fate vedere quello che valete.
Ci contiamo.
PmT
 
P.S. E al Consiglio uscente.....finalmente a casa, non ne potevamo più. Buone vacanze trombati !!!!!

giovedì 15 giugno 2017

FINALMENTE !!! COMUNICATI GLI ELETTI CONSIGLIERI DEL NUOVO CNPA

Finalmente abbiamo i risultati ufficiali degli eletti nel CNPA ( pubblicati sul Bollettino del Ministero della Giustizia di oggi 15/06/2017):



in  giallo sono evidenziati i nuovi Consiglieri ben 8/11; con l'asterisco i " vecchi che sono in CNPA da 10 a 30 anni 3/11" sono ancora troppi....la rottamazione non è stata radicale ( peccato....buon lavoro comunque !!!!).
Ottimo il lavoro dei magnifici 7 + 1 = 8 che sono stati premiati dagli iscritti dei collegi provinciali; hanno presentato un programma e una squadra credibile, nuova e con tanta voglia di fare.
Dopo vent'anni di bottaresimo e cinque di benantesimo ( che hanno rappresentato l'oscurantismo della categoria), finalmente una ventata di luce ( almeno si spera......).

Noi, in questo nuovo gruppo ci crediamo........hanno la nostra fiducia.....dimostratelo da subito.
Anche perché, dopo 25 anni di oscurantismo, le cose da fare sono tantissime, il tempo non manca; bisogna solo metterci volontà e impegno.
In bocca al lupo ( non quello romano !!!) e buon lavoro.
PmT

venerdì 17 marzo 2017

IERI OGGI E DOMANI

Anche oggi siamo alle solite come ieri.
Niente cambia.
Ecco la povera Italia come è ridotta !!

venerdì 3 marzo 2017

ELEZIONI CNPA: la gossipata

Domenica 19 febbraio sono terminate le faticose operazioni elettorali dei Collegi Provinciali, chiamati a votare per il rinnovo degli 11 consiglieri nazionali, che andranno a comporre la nuova government del Collegio. 
 Dalle notizie raccolte qua e là e/o per sentito dire ( dopo aver filtrato la notizie perché di bufale ne son girate non tante, ma tantissime) la campagna elettorale è stata feroce, senza lesinare colpi bassi, teoremi fantasiosi per screditare candidati e amici....insomma la fotocopia dell'Italietta che tutti ben conosciamo ( tutti a caccia di seggiole, gettoni e annessi e connessi e per arrivarci non si guarda in faccia nessuno tanto meno i periti agrari.....si noi, che poi, è quello...che forse ci meritiamo. Di questo ne parleremo più avanti.)
La Commissione elettorale è al lavoro per lo spoglio e le verifiche delle schede, perché, si dice " che siano non pochi gli errori nella compilazione delle stesse" per esempio aver indicato il numero complessivo degli iscritti al collegio senza indicare separatamente gli iscritti sezione Albo Speciale ( caso capitato al Collegio di Bergamo; e pensare che al Presidente l'esperienza non manca, ma forse il detto che il diavolo fa le pentole e non i coperchi cade a proposito. Che figuraccia !!!!! ) e pertanto soggette alla mannaia  dell'annullamento, come è stato nelle passate elezioni. 
Cosa dire poi della lettera stizzita  apparsa su Aspera, a firma del Presidente dell'Associazione, ma probabilmente ispirata e/o scritta da altri, che scomodano un grande della letteratura italiana Leonardo Sciascia, che nulla centra con i Periti Agrari, per classare i nostri colleghi secondo il voto che hanno dato e a chi: segno di tanta grettezza morale e intellettuale...poverini. Imparate a rispettare le persone .... pecore, pecore !!!!
Adesso mi permetto un breve viaggio per l'Italietta gossipara:
da voci ...sempre di corridoio..... il nuovo, in termini di nuovi consiglieri, potrebbe andare da 7/11 a 8/11 un rinnovamento di spessore, ma che non basta visto che sono rimasti i " bruti e puri"  che siedono in consiglio da 10 fino a 30 anni circa, con i bei risultati che abbiamo sotto gli occhi.
E' stata una mezza rottamazione; forse ci voleva qualche cosa di più....buonsenso e umiltà !!!!
Proviamo a raccogliere un po' di pettegolezzi.... dai che ci piace.
Piemonte: bravi, compatti hanno votato il loro candidato. Speriamo che sia migliore di quello....mi avete capito....
Lombardia: tre candidati, due dovrebbero essere eletti; hanno lavorato a tutto campo sul territorio nazionale e hanno raccolto consensi e fiducia. Bravi. Il terzo, per l'ennesima volta trombato. Bravo anche lui, anche perché i suoi voti fuori dalla Lombardia sono andati persi e a qualcuno a fatto piacere; certo non a chi  ha perso per uno stupido errore ( vedi sopra).
Veneto: si sono scannati ( erano arrivati ad avere 6/7 e più candidati) un grande segnale partecipativo, riunioni e riunioni, poi tutto è collassato. Passa un candidato; potevano averne due se erano un po' umili ( nel passato avevano due consiglieri).
Emilia Romagna: anche qui lo scontro tra candidati ( 3/4/5) è stato alto. Poco rinnovamento.
Toscana e Umbria: bravi, parto sofferto ma meritevole, buon lavoro.
Per il resto d'Italia mi mancano pettegolezzi, se ci sono siete pregati di inviarli: salvo per la Puglia che compatta ha cavalcato il suo dragone: eletto. Buon lavoro.
 
Che dire, speriamo che il Consiglio venga insediato al più presto per iniziare il suo corso. Il fare non manca speriamo che ci sia testa e volontà.
Un cordiale saluto a tutti da PmT.
 
 
 
 

martedì 15 novembre 2016

REFERENDUM: IO VOTO " SI "

E' una occasione da non perdere.
Ho 64 anni e da 40 anni sento parlare di riforme della costituzione...... tante parole ma di concreto niente.
Oggi abbiamo l'opportunità di essere gli artefici del cambiamento " di quello che non è mai cambiato"...... non perdiamo l'occasione ( soprattutto i giovani).
 
IO VOTO " SI "

martedì 8 novembre 2016

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA: PROGRAMMA E CANDIDATURE IN VISTA DEL RINNOVO DEL CONSIGLIO NAZIONALE

Organizzato dal CRPA della Lombardia e promosso dal Collegio provinciale di Cremona si è tenuto nell'ambito della prestigiosa Fiera di Cremona, presenti tutti i rappresentanti provinciali lombardi, la riunione del Consiglio Regionale dei Collegi Provinciali della Lombardia.

Il Presidente Mario Braga ha illustrato ai presenti la " bozza di programma" per la prossima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Nazionale. Partecipato il confronto in merito ai contenuti della bozza di programma che è stata integrata  dai suggerimenti emersi dalla dialettica propositiva dei partecipanti. Documento che dopo un approfondimento a livello di ogni singolo Collegio Provinciale verrà presentato ufficialmente in una prossima assise del CRPA.

Intenso e dinamico confronto è stato fatto sulla gestione passata e presente del CNPA e sulle prospettive future.
Non meno importanti sono state le riflessioni sulle future candidature che dovranno essere in sintonia con gli obbiettivi che verranno individuati nelle linee guida del programma definitivo.

Alla fine dell'incontro il Per. Agr. Mario Braga ha presentato la sua ultima fatica; il libro " i super tecnici " dell'agricoltura, degli alimenti, dell'ambiente con prefazione del Presidente del Collegio di Brescia Per. Agr. Marco Cuter. Testo che a breve sarà diffuso on line e cartaceo per tutti coloro che lo richiederanno al Collegio di Brescia.

PmT



mercoledì 7 settembre 2016

RINNOVO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI AGRARI: A CHE PUNTO SIAMO?

UNA CATEGORIA DA RICOSTRUIRE
Mancano pochi mesi alle elezioni per il rinnovo dei componenti il Consiglio Nazionale ed è giusto fare il punto della situazione e cercare di capire cosa bolle nel pentolone.
Premetto, a mio modesto parere, che le prossime elezioni saranno un passaggio importante per la Categoria e per la nostra Professione. Sarà determinante sfornare nuovi consiglieri che abbiano a cuore i periti agrari e tanta voglia di fare, perché il CNPA in carica è stato troppo assente se non disperso: poco o nulla ha fatto.
E allora determinati a consigliare e/o imporre alla vecchia nomenclatura di restare a casa cosi di danni non ne faranno più e avranno il tempo, forse  di capire.
Il futuro Consiglio, nella sua totalità, sia rappresentato da colleghi nuovi. Non fa niente se sono alle prime armi; l'importante che abbiano voglia di lavorare e idee chiare da portare avanti per il nostro futuro.
Troppo tempo si è perso in questi cinque anni; tanti saranno i problemi da affrontare in tempi stretti per cercare di risalire la china e uscire dall'apatia in cui siamo stati relegati.
E allora avanti " giovani e meno giovani" con responsabilità, capacità e tanta voglia di impegnarsi; perché il lavoro a cui saranno chiamati sarà duro e impegnativo se si vorranno fare le cose seriamente.
Sulla situazione attuale ho poco da dire perché poche sono le notizie attendibili; so che ci sono alcune voci che danno quasi per scontato il riciclaggio di alcuni vecchi tromboni  e soprattutto e questo è preoccupante che sul territorio c'è molta confusione.
Se questa è la situazione, forse sarebbe il caso di aprire un confronto  nella categoria  per capire e chiarire dove si vuole andare e cosa si vuole fare..... poi i puledri di razza si trovano.
Ciao alla prossima.
PmT

CHE SFORZOOOO!!!

07/09/2016
Sole 24 Ore (Il) - da Pag. 1

Le vie della ripresa - Aree di crisi, ammortizzatori estesi per 40mila
Allo studio tassazione agevolata tra il 15 e il 9% - Renzi: deficit al 2,4%, risorse per le minime e gli statali Pensione flessibile, sgravi per chi usa F«integrativa» Aree di crisi: estesi per un anno gli ammortizzatori per 40mila addetti II governo studia una nuova forma di flessibilità per le pensioni complementari: chi a gennaio avrà i requisiti per accedere all'Ape, potrà scegliere in alternativa, o come parziale copertura della stessa Ape, una rendita anticipata(Rita)beneficiando di una tassazione tra il 9 e il 15%. Estesi gli ammortizzatoriper/(.ornila persone nelle aree di crisi: pronti 235 milioni. Servizi e analisi» pagine 45 Le vie della ripresa LE MISURE PER IL LAVORO II ministro Poletti «Gli interventi arriveranno entro settembre nel primo decreto correttivo del Jobs act» I sindacati Ok della Cisl, prime aperture dalla Uil Cgil: insoddisfatti, necessario fare di più Aree di crisi, ammortizzateli estesi per 40mila Mix di sussidi e formazione: pronti 235 milioni - Agli stagionali ricorrenti un mese in più di Naspi CASSAINTEGRAZIONE • LA "NUOVA" ASDI Gli interventi in arrivo Per le imprese localizzate in aree di crisi complessa è previsto un doppio intervento: per i dipendenti in Cigs, il cui sussidio scadrà a fine anno per via della nuove regole introdotte con iljobs act, ci sa rà u n a liu nga mento "ponte" delsussidio di 12 mesi, accompagnato da interventi di politica attiva organizzati dalle Regioni per favorire la migliore ricollocazione del personale STAGIONALr'RICORRENTI" • AREE COLPITE DAL SISMA Peri lavoratori invece che a fine anno termineranno la fruizionedegli altri strumenti di sostegno al reddito (in primis, mobilità e Naspi) è previsto un sostegno economico adhoc(una sorte di "nuova" Asdi, l'assegno contro la disoccupazione, ma senza tetti e vincoli Isee) di 500 euro netti al mese, sempre per un anno, e affiancato da iniziative formative, gestite dalle Regioni In arrivo anche un rafforzamento della Naspi per i lavoratori stagionali "ricorrenti" nei settori del turismo e delle terme:per chi, cioè, ha lavorato almeno tre anni su quattro usufruendo di sei mesi di Aspi/Naspi (per  il periodo "a riposo") si autorizza, quest'anno, la fruizione di un mese di sussidio aggiuntivo fino a un massimo di quattro(vale a dire, l'interessato prenderà quattro mesi, anziché tre) Spazio poi per intervento ad hoc per le imprese, soprattutto piccole, nelle aree colpite nei giorni scorsi dal terremoto: qui fino a fine anno si consentirà un utilizzo pieno e senza vincoli dei sussidi in deroga. In un secondo momento , si studieranno anche assieme a MISE e ministero dell'Agricoltura, misure mirate per le singole aziende con l'obbiettivo di farle ripartire.Claudio Tucci ROMA II Governo mette sul piatto 235 milioni di euro per tutelare, con un mix di formazione e sussidi più robusti, i circa 35-4omila lavoratori delle aziende localizzate in aree di crisi complessa oggetto di un programma di riorganizzazione e riconversione industriale: per i dipendenti in Cassa integrazione straordinaria, il cui sussidio scadrà a fine anno per via della nuove regole introdotte con il Jobs act, ci sarà un allungamento "ponte" del sussidio di 12 mesi, accompagnato da interventi di politica attiva organizzati dalle Regioni (per favorire la migliore ricollocazione del personale). Per i lavoratori invece che a fine anno termineranno la fruizione degli al tri strumenti di sostegno al reddito (in primis, mobilità e Naspi) è previsto un sostegno economico ad hoc (una sorte di "nuova" Asdi, l'assegno contro la disoccupazione, ma senza tetti e vincoli Isee) di 500 euro netti al mese, sempre per un anno, e affiancato da iniziative formative, gestite dalle Regioni. È stato direttamente il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ad illustrare, ieri, ai sindacati, alla ripresa dei tavoli di concertazione, gli interventi per modificare il Digs 148 da inserire nel primo decreto correttivo al Jobs act da portare in Consiglio dei ministri per il via libera finale a metà settembre. Per il prolungamento della Cigs, nelle aree di crisi industriale complessa, il ministero stanzierà 85 milioni di euro, ha spiegato Poletti; mentre la "nuova" Asdi sarà finanziata con 150 milioni, che arriveranno sempre dal Fondo occupazione. Oltre a CASSA IN DEROGA Misure ad hoc per le piccole imprese colpite dal terremoto: in arrivo l'utilizzo pieno e senza vincoli dei sussidi in deroga queste risorse, l'esecutivo impegnerà anche altri 135 milioni (portando così la dote complessiva per gli interventi sul lavoro a 370 milioni) per apportare una nuova modifica alla riforma, relativa, stavolta, al potenziamento della Naspi peri lavoratori stagionali cosiddetti "ricorrenti" nei settori del turismo e delle terme: per chi, cioè, ha lavorato almeno tre anni su quattro usufruendo di sei mesi di Aspi/ Naspi (per il periodo "a riposo") si autorizza, quest'anno, la fruizione di un mese di sussidio aggiuntivo fino a un massimo di quattro (valeadire, siprenderannoquattro mesi, anziché tre). Il pacchetto di proposte sugli ammortizzatori presentato ieri dal governo si è chiuso conl'illustrazione di un intervento ad hoc per le imprese, soprattutto le piccole, nelle aree colpite nei giorni scorsi dal terremoto: qui fino afine anno si consentirà «un utilizzo pieno e senza vincoli dei sussidi in deroga- ha detto il ministro Poletti -. In un secondo momento, si studieranno anche assieme a Mise e ministero dell'Agricoltura, misure mirate per le singole aziende». Gli interventi sulle aree di crisi complessa potranno interessare da vicino realtà come Piombino, Gela, Taranto, Trieste; e «sono un prima risposta positiva al documento sulle politiche del lavoro firmato la scorsa settimana da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil -ha commentato Maurizio Del Conte, consigliere giuridico di palazzo Ghigi, e neo numero uno dell'Anpal -. Nelle prossime settimane approfondiremo le altre parti del testo per vedere se ci sono punti di contatto. Certo è che l' anticipazionedellepoliticheattive prima delle eventuali risoluzioni del rapporto di impiego ela partecipazione dei Fondi interprofessionali per sostenere le attività di ricollocazione sono proposte interessanti che segnano un cambio di prospettiva nell'affrontare le crisi aziendali». Disco verde al pacchetto di interventi annunciati ieri dall'esecutivo anche da Cesare Damiano (Pd):«Sitrattadiunpassoavanti; ma ora il confronto prosegua»; e Marco Leonardi, consigliere economico del premier Renzi, ha aggiunto: «II mix politiche attive e prolungamento dei sussidi sono strettamente finalizzati a costruire un ponte verso il rilancio del sito industriale, salvaguardando l'occupazione». Giudizio in chiaro-scuro da parte dei sindacati: per Serena Sorrentino (Cgil) «è positivo l'intervento nelle aree colpite dal terremoto, ma siamo insoddisfatti perché su ammortizzatori e Naspi serviva una modifica più profonda»; tiepida è stata anche la Uil, con Guglielmo Loy che ha dichiarato: «Misure tampone, sono apprezzabili. Ora però serve un provvedimento più approfondito che salvaguardi anche i Vede il bicchiere mezzo pieno Gigi Petteni della Cisl: «Non c'è dubbio che la a partita resta aperta. Tuttavia, nell'immediato, abbiamo portato a casa un risultato importante che tutela sviluppo e occupazione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

AVANTI...SI RICOMINCIA DOPO LA LUNGA PAUSA DI RIFLESSIONE.

Siamo sempre alle solite.
Dopo un lungo periodo di silenzio... il silenzio della Categoria continua.
Tutto tace e tutti tacciono.
Di agricoltura, territorio, ambiente e agroindustria poco si dice e pochissimo si fa.
La politica......quale????
C'è una politica agricola o qualcuno che si interessa " concretamente" della difficile situazione in cui versa il settore primario ?.
Non mi sembra.
 Allora tutto è OK ?
Tutto è a regime soprattutto la redditività !
Ma allora viva il silenzio.
PmT

lunedì 19 ottobre 2015

CENTRO STUDI ASPERA...BATTE CENTRO STUDI CNPA.........100 a 0 !!!!!! BENE.......IMPORTANTE CHE SI PARLI D I PERITI AGRARI.


CENTRO STUDI ASPERA
 
 
Buongiorno a tutti,

FOLTA PARTECIPAZIONE ALL'INCONTRO
 

la presente vuole essere una informazione per chi non ha potuto partecipare sabato 17 ottobre alla celebrazione del terzo evento previsto dalla road map di Aspera e dei Collegi provinciali che hanno voluto che la figura professionale del Perito Agrario fosse presente in EXPO 2015.

 In attesa di pubblicare il contenuto della giornata possiamo anticipare un flusso di partecipazione superiore ad ogni aspettativa. Abbiamo contato più di 110 presenti che in mancanza di posti sono rimasti in piedi per tutta la durata dei lavori e questo dato di attenzione ai nostri lavori ci inorgoglisce non poco.

 Abbiamo anche avuto la presenza del Dr. Marco Campione, capo di gabinetto del Sottosegretario Faraone, che oltre a chiarire le novità della “buona scuola” ha potuto prendere visione dei lavori dei risultati del Concorso sulle tecnologie in agricoltura apprezzando il lavoro svolto dagli Studenti premiati. 

 Oltre ai Relatori, si sono susseguiti gli interventi di Amministratori pubblici che hanno voluto essere presenti nella giornata che ha accumunato le realtà professionali del frusinate con alcune delle eccellenze che la Categoria esprime in molteplici settori collaterali alla professione. 

 Dal progettista che usa materiali naturali, al produttore di eccellenze vinicole e fino al musicologo abbiamo voluto dimostrare che basta cercare e si trova il filo che lega l’arte alla madre terra.

 Il Coro polifonico di Alvito ha degnamente concluso la giornata emozionando la platea che è rimasta fino alla fine dell’evento.

 Per ora alleghiamo solo qualche fotografia e, in seguito, non appena finito di “lavorare” il molto materiale documentale in nostro possesso forniremo maggiori informazioni.

 Abbiamo già pubblicamente ricordato, e qui nuovamente ribadiamo, che tutto questo è stato possibile grazie allo sforzo e l’impegno di tutti quanti ci hanno creduto, Collegi provinciali e sponsor ai quali, anche a nome dei Periti Agrari, vanno i nostri ringraziamenti.

 Cordiali saluti

 Andrea Bottaro e Leonardo Perronace

Sede legale : Via Alessandro VII n.49 – 00167 Roma - tel./fax 06.35508958
Ufficio operativo : Via E. Filiberto 257 – 00185 Roma – tel. 0691516029 – fax
06.62273650
centrostudi.aspera@gmail.com

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI AGRARI.... RISPONDE ALLA STRUMENTALE DISINFORMAZIONE DEGLI AGROTECNICI.










 
 
COMUNICATO STAMPA CNPA

A.A.A. ONESTA’ INTELLETTUALE CERCASI



Leggendo il recente comunicato stampa degli agrotecnici in merito alla sentenza del TAR Calabria nr. 1578/2015 abbiamo la conferma che la correttezza e la trasparenza delle informazioni non siano di casa da quelle parti.

In realtà non era nostra intenzione entrare nel merito di questioni che li riguardavano ma, come spesso accade ed è accaduto, non si sono limitati a fare un commento su quanto disposto dal TAR andando oltre e facendo affermazioni che, ancora una volta distorcono la realtà e coinvolgono la categoria dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati.
 
Si permettono di affermare, dando informazioni lontano anni luce dalla verità, quali "… visto che, recentemente, a farne le spese sono stati i Periti agrari i quali hanno perso tutte le competenze forestali dopo la sentenza del Consiglio di Stato n. 3816 dell’agosto 2015…".



Ora è bene chiarire due cose:

1) Purtroppo per gli agrotecnici (o per fortuna loro) la sentenza del TAR Calabria non ha accolto il ricorso degli agronomi semplicemente per questioni di rito (non perché infondato) non attinenti le competenze professionali che rimangono completamente escluse dalla ricostruzione della sentenza;
 
2) Il Consiglio di Stato con la sentenza 3816/2015 ha invece definito (erroneamente secondo il nostro parere) che il contesto (esclusivamente ambientale) di quello specifico intervento non riguardasse le competenze dei Periti Agrari. Competenze che non sono state minimamente intaccate sul piano della possibilità di operare in ambito di progettazione di boschi previste dal nostro ordinamento professionale e dalle sentenze e disposizioni che sono intervenute in precedenza. Ma non solo. Questa volta si, in via definitiva, con la sentenza in questione, che non lo contesta, e con quella precedente del TAR Sardegna è stata una volta per tutte definito il limite dimensionale delle medie aziende in cui possono operare i Periti Agrari che giustamente viene richiamato con le norme regolamentari europee.



A chi proclama unità di azioni ed attività sinergiche comuni rispondiamo che è prima necessario operare in maniera chiara e trasparente non appropriandosi di ruoli, funzioni e competenze altrui.

Siamo del tutto consapevoli che il settore professionale del nostro mondo si è evoluto ed ha necessità di essere rivisto.

Ma la prima cosa che pretendiamo dalle persone con cui ci sediamo al tavolo è che siano coerenti con se stesse e con quanto affermano.

Noi per primi dalla data del nostro insediamento abbiamo cercato di condurre ragionamenti comuni che possono e devono essere perseguiti.

E su questo piano con le premesse di cui sopra siamo ancora disponibili.

Per fare chiarezza e per permettere a tutti di valutare il peso delle parole scritte e la realtà dei fatti di seguito riportiamo il comunicato del Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati che commenta l’esito ed il contenuto della sentenza del Consiglio di Stato resa nota nell’agosto scorso e valutata per la sua diffusione nel corso della seduta Consiliare del 26 Settembre 2015
 
COMUNICATO STAMPA

Boschi e materia ambientale competenze non esclusive
 
Con un recente comunicato stampa il Conaf, in relazione alla sentenza resa dal Consiglio di Stato n. 3816/2015b ha strumentalmente affermato che le competenze in materia forestale sono prerogativa esclusiva dei Dottori Agronomi e Forestali. Tale affermazione è priva di fondamento e si fonda sulla estrapolazione manipolativa di parti della sentenza medesima, ignorando poi la stessa giurisprudenza che i Giudici di Palazzo Spada di fatto richiamano.

Il Consiglio di Stato, al contrario, nel confermare il suo orientamento già espresso in diverse occasioni, a partire dalla nota sentenza nella quale si contestava il tariffario dei periti agrari ed il fatto che in esso fosse stata aggiunta la materia ambientale, ha affermato che "ad entrambe le categorie dei periti agrari e dei dottori agronomi o forestali è affidabile la cura di boschi e/o foreste allorché contenuti in aziende agrarie fino alla soglia di quelle medie", onde la competenza in materia "rimane per i periti limitata … alla gestione, stima, consulenza … dei boschi, purché inseriti, da solo (se di superficie ristretta) o insieme ad altre colture, in un’azienda agraria di dimensioni piccole o anche medie … in funzione non ambientale, ma solo produttiva e nei limiti in

cui la coltivazione … non presenti difficoltà insostenibili per la cultura astrattamente riconoscibile ai periti agrari".

"In altri termini, in materia di interventi boschivi il discrimine tra le competenze del perito agrario e quelle del dottore agronomo o forestale sta, oltre che nel dato quantitativo, in quello qualitativo determinato dalle finalità degli interventi stessi, potendo il primo professionista occuparsene solo se produttivi e spettando in via esclusiva al secondo se intesi "a tutelare l’ambiente" nei suoi vari aspetti, ivi compresa, in particolare, la "conservazione della natura".

L’intervento del Comune di Teulada, oggetto del giudizio, è stato ritenuto unicamente di tutela dell’ambiente, nella specie di conservazione del patrimonio forestale mediante prevenzione degli incendi boschivi. Ma ciò non vale in alcun modo a consacrare il riconoscimento di una competenza esclusiva in capo ai dottori agronomi.

In relazione alla paventata esclusiva di competenze dei Dottori Agronomi e forestali è sufficiente rammentare l'insegnamento della Corte costituzionale (pronunciatasi sulla competenza professionale dei chimici e dei biologi) secondo cui "non è configurabile una assoluta e generale esclusività delle prestazioni, potendosi configurare limitati settori di attività mista e logicamente interdisciplinare..."; il che, secondo la Corte, "non implica certo confusione e fungibilità con altre figure professionali, ma postula semplicemente la necessaria concorrenza di diverse competenze, che debbono essere armoniosamente integrate in taluni specifici ambiti... Concorrenza parziale e interdisciplinarietà che appaiono sempre più necessarie in una società, quale quella attuale, i cui interessi si connotano in ragione di una accresciuta e sempre maggiore complessità ed alla tutela dei quali – e non certo a quella corporativa di ordini o collegi professionali, o di posizioni di esponenti degli stessi ordini – è in via di principio, preordinato e subordinato l'accertamento e il riconoscimento nel sistema degli ordinamenti di categoria della professionalità specifica di cui all'art. 33, comma 5, Cost.... Il che porta ad escludere una interpretazione delle sfere di competenza professionale in chiave di generale esclusività monopolistica (Corte cost., 21 luglio 1995, n. 345)". In termini analoghi, Cons. Stato, Sez. IV, 8 ottobre 1986, n. 1087 il quale ha riconosciuto la sussistenza di "zone di attività mista, cioè comuni a diverse professioni, ovvero attività certamente consentite all'iscritto ma per le quali, in difetto di specifica riserva, non può essere esclusa una concorrente libera attività anche da parte di altri soggetti").

Occorrerà certamente approfondire tale interpretazione in relazione alla tipologia di interventi al fine di definirne di volta in volta la finalità produttiva o ambientale, evitando così che eventuali pressioni indebite possano far inserire nei bandi da parte delle amministrazioni il termine "ambientale" escludendo così automaticamente la categoria dei periti agrari in danno alla stessa concorrenzialità del sistema professionale che così vedrebbe crearsi illegittimamente una riserva di una indefinita categoria di lavori che, solo perché qualificati con valenza ambientale, verrebbero inseriti in regime di privativa.

Un ulteriore profilo che è stato sollevato in giudizio e sul quale il Giudice non ha ritenuto di pronunciarsi, e che invece merita assolutamente un approfondimento anche alla luce della disciplina comunitaria, e soprattutto per evitare disparità di trattamento tra analoghe professioni all'interno del territorio dell'Unione, è rappresentato dalla dimensione dell'impresa entro la quale il perito agrario può, secondo quanto riconosciuto dallo stesso Consiglio di Stato, svolgere la propria attività su boschi e foreste. La questione riguarda, infatti, l'individuazione delle piccole e medie imprese le cui caratteristiche, secondo il legislatore comunitario così definite (Reg. 651 del 17 giugno 2014, all. 1, relativo appunto alla definizione di PMI, artt. 1, impresa, e 2 Effettivi e soglie finanziarie che definiscono le categorie di impresa): "Si considera impresa qualsiasi entità che eserciti un'attività economica indipendentemente dalla sua forma giuridica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano regolarmente un'attività economica"; in questo ambito "1. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EUR e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR.
2. All'interno della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di EUR.
3. All'interno della categoria delle PMI, si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EUR".
Va rilevato, tra l'altro, che il menzionato Regolamento, relativo alla disciplina degli aiuti compatibili con la normativa concorrenziale, è direttamente applicabile anche alla questione che era stata sottoposta all'attenzione del giudice amministrativo.

Roma 26 Settembre 2015

UFFICIO STAMPA CNPA
 

venerdì 2 ottobre 2015

UNITI PER LA CATEGORIA !!! ok al tirocinio.

Forse....dico forse, perché manca il parere ultimo del Ministero di Grazia e Giustizia, delle concrete risposte sono arrivate.

Comunque un plauso " agli attori" di ASPERA E CNPA.
L'obbiettivo di far accedere al tirocinio i colleghi neo-diplomati era ed è quello che in concreto ci interessava e volevamo .....paternità a parte.
Se l'azione congiunta e la competizione tra l'Associazione (ASPERA) e il CNPA aiuta a risolvere i problemi, ed è questo che a noi interessa, ben venga il " lo strano sodalizio".
Status che si riscontra anche nell'ambito di Expo dove i due competitor si alternano in iniziative per i Periti Agrari ( dibattiti, convegni, tavole rotonde e quadrate  ecc) insomma si parla di noi......meglio dell'indifferenza e dei silenzi a cui eravamo abituati.... non credete !
Bravi e avanti così.
PmT

Di seguito pubblichiamo i due comunicati di Aspera e Cnpa

NUOVI DIPLOMI

University diploma isolated on white background ACCESSO AGLI ALBI PROFESSIONALI
Il Miur ha reso pubblico il parere dell’Ufficio Legislativo del 15 giugno 2015 che richiama l’equipollenza tra i titoli di studio ante e post riforma Gelmini.
Il parere però, con il quale abbiamo concordato sin dall’inizio di questa vicenda e come abbiamo previsto, dovrà essere condiviso con il Ministero della Giustizia e sarà il viatico affinché giovani diplomati e famiglie possano dormire sonni tranquilli.
Approfittiamo per ringraziare pubblicamente il Sen.Faraone, Sottosegretario di Stato al MIUR,  che sin dal 25 febbraio 2015 ha preso a cuore questa vicenda sulla quale, per il tramite la sua segreteria, ci ha sempre mantenuti aggiornati sulla sua evoluzione.
Speriamo che il Sottosegretario possa essere con noi presente in EXPO 2015 alla ultima manifestazione che As.Per.A. ha organizzato il 17 ottobre 2015.
Andrea Bottaro
Parere MIUR 15-06-2015
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Il MIUR  con nota 7741 del 25 agosto ha comunicato che a breve saranno trasmesse alle Scuole copie dei modelli di diploma d’istruzione secondaria di secondo grado, e ciò per soddisfare con celerità le richieste di studenti che hanno particolare urgenza al rilascio dell’originale – ad esempio – per l’iscrizione presso università straniere e, aggiungiamo,  per l’iscrizione all’albo dei tirocinanti per l’abilitazione all’esercizio della professione di Perito Agrario e che sui diplomi di Stato afferenti al nuovo ordinamento saranno riportate le relative diciture di cui al D.M. 29 gennaio 2015, n.10, allegato D.
La riforma “Gelmini” , com’è noto, è intervenuta sul sistema scolastico dell’istruzione tecnica agraria riducendo l’orario settimanale di ben otto ore nella classe quinta e, in minore numero, nelle altre classi terminali, formando un diplomato che, al termine del percorso scolastico, al posto di quello di “Perito Agrario”, ottiene un diploma di titolo tramutato in:
Diploma di Istituto Tecnico Settore Tecnologico Indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” Articolazione “Produzioni e Trasformazioni
Diploma di Istituto Tecnico Settore Tecnologico Indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” Articolazione “Gestione dell’ambiente e del Territorio
Diploma di Istituto Tecnico Settore Tecnologico Indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” Articolazione “Viticoltura ed Enologia
Poiché la legge 28 Marzo 1968 n. 434, così come modificata dalla L.54/91, all’art.1 prevede che, al fine dell’esercizio delle attività professionali, il titolo di perito agrario spetta a chi abbia conseguito il diploma di perito agrario in un istituto tecnico agrario statale o parificato e l’ abilitazione all’esercizio della professione e sia iscritto all’albo professionale, deriva che il diplomato dagli Istituti Tecnici Agrari dall’ anno 2015, non possedendo tale titolo e in assenza di norme transitorie, difficilmente potrà accedere alla professione e a tutte quelle attività che dal titolo di Perito Agrario possono derivare.
L’ Associazione Periti Agrari è stata coinvolta da genitori e studenti e, sensibili alla problematica, abbiamo chiesto al Sottosegretario Faraone l’emanazione da parte del MIUR di un decreto di “equivalenza” tra i titoli ante e post-riforma Gelmini che fungerà da il presupposto per il Ministero della Giustizia che dovrà, a sua volta, disporre l’integrazione del richiamato art.1 nel senso auspicato.
In data odierna abbiamo avuto l’assicurazione dell’interessamento del Sottosegretario alla problematica da noi sollevata e prossimamente, ci auguriamo, di portare nuove notizie in materia.
Andrea Bottaro

 
      
                               
  

 

Il Ministero Chiarisce: Il nuovo diploma Tecnico Agrario Valido per l’accesso all’Esame di Stato.

Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con nota Consegnata ai Presidenti Nazionali di Periti Agrari, Geometri e Periti Industriali nel corso della riunione tenutasi nel Pomeriggio a Roma ha chiarito in via definitiva che i nuovi diplomi (rilasciati per la prima volta nell’anno 2015) sono equivalenti a quelli conseguiti in base al vecchio ordinamento scolastico.
Il documento di risposta, frutto del lavoro impostato dalla Commissione a suo tempo costituita presso il Ministero, grazie anche alle sollecitazioni del nostro Consiglio Nazionale, contiene gli elementi necessari a sgombrare il campo da illazioni ed interpretazioni che in queste ultime settimane avevano solleticato le fantasie più esasperate ed anche chi, in maniera strumentale, aveva voluto appropriarsi del lavoro svolto in questi ultimi due anni dalla Commissione.
Commissione della quale facevano parte, tra gli altri, il Magistrato incaricato dal Ministero della Giustizia dott. Giovanna Gianì e la dott. Edwige Mastantuono del MiUR. A loro i nostri più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto e per la proficua collaborazione che ha permesso di unire le idee dei due dicasteri e che ha prodotto il risultato oggi presentato.
Non possiamo che ritenerci soddisfatti, sostiene il delegato del Consiglio Nazionale Giancarlo Moretti, per quanto scaturisce dalla conclusione della vicenda “diplomi”.
Valide quindi le iscrizione al Registro dei Praticanti dei neodiplomati 2015.
Ora è necessario concentrarsi sul problema vero. La necessità di costruire un percorso altamente professionalizzante per i Periti Agrari del futuro. Questo lo potremo fare solo unendo le forze di Ordini e Collegi Professionali, Università, Istituti Superiori e Tecnici.
Roma 29 settembre 2015

                          

venerdì 25 settembre 2015

PRESIDENTE PARRI AL MISE DI MILANO IN CONFERENZA STAMPA



Ricevo e pubblico breve nota ricevuta dal Per. Agr. Mario Braga 
Momento della conferenza stampa: intervento del Presidente Parri

Ieri ho avuto il piacere di partecipare alla conferenza stampa organizzata dal Collegio di Lucca, Pisa, Pistoia, Livorno e Massa Carrara, sul tema "La mobilità internazionale nelle professioni  vit-experience: l'esperienza dei Periti Agrari in Toscana", che si è tenuta a Milano presso il MISE sala Stampa Estera.

E' stata una bella occasione per apprezzare il concreto e significativo valore di un progetto che è stato riconosciuto e finanziato dall'Unione Europea e dal MISE.

Un sincero Brava alla Presidente Parri, a tutti i suoi collaboratori, agli Istituti tecnici Agrari della Toscana, ai ragazzi che hanno vissuto un'esperienza di particolare qualità all'estero, e ai ragazzi esteri che sono stati ospiti presso nostre aziende agrarie.

Un progetto che certamente apre la categoria a quell'orizzonte che dovrebbe riconoscerle pari opportunità per nuovi sbocchi professionali.

Una iniziativa che meglio non poteva collocarsi in questo periodo nel quale il mondo si incontra, dialoga e si confronta proprio a Milano nella sede di EXPO 2015.
 
Mario Braga

 

 

venerdì 18 settembre 2015

IVA: proroga per i vecchi minimi ??

Partite Iva, proroga in vista per i vecchi minimi

di Paola Mammarella
 

Sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti: anche nel 2016 si potrà scegliere il vecchio sistema con tassazione al 5%

                                 17//09/2015 – Proroga in vista per i vecchi minimi. Il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, ha annunciato che il Governo è al lavoro per prolungare il vecchio sistema di agevolazioni a favore dei professionisti con redditi bassi.

Il contenitore della proroga dovrebbe essere la legge di stabilità per il 2016, che farebbe continuare la fusione tra il vecchio e il nuovo sistema di agevolazione.
  

Aprire Partita Iva col vecchio regime dei minimi

Se le novità dovessero essere confermate, i professionisti interessati ad aprire Partita Iva potrebbero scegliere anche nel 2016 il vecchio sistema di tassazione. Ciò significa che, per i primi cinque anni di attività, o fino al compimento del trentacinquesimo anno d’età, i redditi fino a 30 mila euro usufruirebbero di una tassazione forfettaria al 5%, comprensiva di imposta sostitutiva di Irpef, Iva e Irap.

Si tratta di un regime più vantaggioso rispetto ai nuovi minimi, introdotti dalla Legge di Stabilità per il 2015, ma mai entrati pienamente in vigore dal momento che il Milleproroghe ha dato per un altro anno la possibilità di optare per il vecchio sistema.
 

Nuovi minimi

Il nuovo sistema, lo ricordiamo, prevede un’imposta sostitutiva al 15% per redditi fino a 15 mila euro ed è riservato ai professionisti con Partita Iva che nell’anno precedente hanno sostenuto spese fino a 5 mila euro lordi per lavoro accessorio e lavoratori assunti anche a progetto e che, al momento della chiusura dell’esercizio finanziario, hanno registrato un costo dei beni strumentali (tra cui non rientrano gli immobili usati per l’esercizio della professione) fino a 20 mila euro.

Chi entra nel regime forfetario è escluso dagli studi di settore e può destinare fino al 49% del proprio reddito per eventuali collaboratori.

Non possono accedervi i professionisti che durante l'anno, oltre ad esercitare la libera professione, percepiscono anche un reddito da lavoro dipendente superiore a 20 mila euro.
 

A TU PER TU CON.......QUALCHE SORRIDENTE GOSSIP PeritiAgrariLiberi

Un po' di ironia e sorrisi non fanno male e allora ecco alcune "....si dice......voci di corridoio.... mi sembra che abbiano detto" che circolano nel nostro mondo P.A.

  • si dice.....che nel Consiglio Nazionale ci sia un po' di maretta ( il pollaio è in fermento!!). Tutti scontenti, scatenati nelle reciproche accuse e polemici di come le cose  "non vanno".....ma nessuno ha il coraggio di andarsene ( sarebbe cosa gradita a tanti iscritti !!!!)...... la seggiola è sempre la seggiola......e l'amico Paolo ne sa qualcosa.
  • sembra che...si dice e.....che al " grande capo" sia stato chiesto di fare un passo indietro........non so dove però!!!!!.....boia chi molla ( sembra abbia risposto).
  • le voci di corridoio sembra che dicano che ci sono anche i "traghettatori consiglieri nazionali" pronti a sostituire il " grande capo"....... però sembra che siano  in troppi i pretendenti !!!! e troppi galli si beccano ( ...è sempre questione di seggiole e...ovviamente altro....).
  • si dice....ma poi sarà vero....vedremo, diamo tempo al tempo, che ci sia già partita la campagna elettorale per il rinnovo, alla scadenza, del Consiglio Nazionale con candidati che ambiscono al " seggiolone" romano...quello che conta ovviamente " la presidenza". I nomi, si dice..... che siano, Zanna leader dell'Emilia Romagna, da dove sembra siano partite delle bordate polemiche....... Bottaro pas big president sempre presente con A....spera, Braga il tessitore, Bertazzo lo sgobbone in eterno conflitto con se stesso e con il mondo...di Benanti....non si dice..... anche di Tripoli non si dice ( non me ne vogliano....ma le voci non ci sono)  e poi il sottoscritto ( non ne parla nessuno e di questo sono certo e allora ne parlo io) il fustigatore e rompicoglioni......aoh nella rosa c'è di tutto e di più.
  • si dice che Presidenti Provinciali e Categoria siano incazzati, ma molto  ( forse più gli iscritti) e allora attenti " pollaio" e "papabili"  che ci potrebbero essere delle sorpresone.
  • si dice che il CNPA ( Consiglio Nazionale) è allo sbando, che non fa un c..... ecco questo lo dico io... è una mia certezza e di tanti altri.
 Ciao a tutti e suvvia......sorridete che la vita le belaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 Piermaria Tiraboschi - Candidato Presidente Nazionale-

(P.S. non ho potuto dire altro perché potrei essere oggetto di azioni legali e.....alla mia età.....)



L'INGIUSTIZIA CONTINUA....COME CONTINUA LA CONFUSIONE PER I NEODIPLOMATI. ASSENTE IL CONSIGLIO NAZIONALE.

ARTICOLO SU ITALIAOGGI DI 17/09/15
Il casino continua.
 Questo è il secondo articolo
pubblicato su ItaliaOggi (17/09/2015).
Sotto abbiamo riportato " il misero COMUNICATO del Consiglio Nazionale che alla non chiarezza aggiunge più confusione... e poi non dice niente.
E i Collegi Provinciali ? Inesistenti.
Ma scusate questo è il modo di lavorare per la Categoria !!!
Dateci delle risposte concrete in positivo o negativo.
Vogliamo risposte.
Non sono mai stato "bottariano" ma è l'unica iniziativa che prospetta una ipotesi per la soluzione del problema ( vedasi articola sopra).
Una anticipazione ( visto il tenore dell'intervista) di una possibile candidatura al Consiglio Nazionale?? e poi chissà..........................


N.R.//PmT


        
ago29

Esame per accesso alla professione. L’articolo di Italia Oggi sembra non attendibile.

Sembra priva di fondamento la notizia pubblicata ieri sul quotidiano Italia Oggi che segnalava l’emanazione di una Circolare del MIUR che impediva l’accesso all’esame di stato per la libera professione ai diplomati.
Da una prima lettura della circolare in questione infatti si evince che l’intenzione dei funzionari ministeriali sia legata alla semplice definizione delle nuove modalità di rilascio dei diplomi per l’esame di stato (ex Maturità) e nulla accenna invece alla questione assai più delicata dei titoli necessari all’accesso ad un esame di stato per la libera professione.
Non appena sarà possibile seguiranno ulteriori precisazioni.

mercoledì 9 settembre 2015

PENALIZZATO IL LAVORO DEL CTU: L'INGIUSTIZIA DELLA GIUSTIZIA.














Se questa è la situazione che si prospetta  è meglio rinunciare all'incarico.
La "giustizia" si arrangi....è inconcepibile che chi deve pagare sono sempre i soliti..."professionisti".
Ovviamente siamo allo sbando totale e anche in questo caso il CNPA.....è "assente".
Ci mancherebbe.....
PmT.
 
le solite puttanate all'italiana........
 
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Compensi CTU, ingegneri contro le nuove regole
di Paola Mammarella
                            

Presidente Zambrano: 'inaccettabile rinvio del pagamento e possibilità che il professionista debba restituire parte della parcella'

        

09/09/2015 – Il consulente tecnico d’ufficio (CTU), nominato per valutare gli immobili pignorati, non può chiedere acconti superiori al 50% del compenso calcolato sulla base del valore di stima dell’immobile. La parcella intera va invece conteggiata sul valore di vendita. Questo vuol dire che il professionista potrà ottenere il pagamento completo per tutto il servizio svolto solo se e quando la vendita sarà andata a buon fine.

La novità, introdotta dalla
Legge 132/2015 contenente misure urgenti in materia fallimentare, lascia scontenti i professionisti. Il Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI) ha lamentato un peggioramento del trattamento economico. Calcolando il compenso sul prezzo di vendita e non su quello stimato, la parcella potrebbe infatti abbassarsi notevolmente. Ma vediamo perchè.  

Chi è il CTU

Il consulente tecnico d’ufficio (CTU) è un tecnico nominato dal tribunale nelle esecuzioni forzate, cioè nelle procedure dirette a sottrarre coattivamente al debitore beni di sua proprietà qualora egli non voglia spontaneamente adempiere alle proprie obbligazioni e a trasformarli in denaro per poi destinarlo alla soddisfazione generica del creditore. Una volta accettato l’incarico, il tecnico diventa una sorta di certificatore in grado di stabilire un valore di mercato e descrivere l'immobile per consentire agli investitori di operare in sicurezza.
 

Come deve operare il CTU

Al momento dell’esproprio, il giudice determina il valore dell’immobile in base al valore di mercato e agli elementi forniti dal tecnico nominato. Il tecnico calcola la superficie, il valore per metro quadro in base alle diverse destinazioni, eventuali riduzioni del valore per la presenza di difetti o di oneri e vincoli gravanti sull’immobile.

Anche il compenso del tecnico è determinato dal giudice o dall’ufficiale giudiziario, ed è calcolato sulla base del prezzo ricavato dalla vendita dell’immobile. Prima della vendita, inoltre, non possono essere liquidati acconti superiori al 50% del compenso calcolato sulla base del valore di stima.Ciò significa che per ottenere il pagamento completo per la prestazione effettuata il professionista deve aspettare che l’immobile venga venuto.
 

Ingegneri contro la nuova legge

Come sottolineato dal presidente del CNI, Armando Zambrano, "dal momento della stima possono passare anche molti anni prima che il bene sia effettivamente venduto, con un inaccettabile rinvio del pagamento dei compensi dovuti al professionista per la prestazione erogata".
Il presidente Zambrano ha spiegato anche che gli immobili spesso vengono venduti a cifre più basse rispetto a quelle stimate, con un danno economico per i professionisti. Dal momento che si può liquidare all’esperto fino al 50% delle sue spettanze sulla base del valore di stima, se l'immobile viene venduto ad una cifra significativamente inferiore il professionista sarebbe costretto a restituire una parte del compenso ricevuto.

Sull'argomento è intervenuto anche il Consigliere del CNI Andrea Gianasso, affermando che "non si tratta di un risparmio di denaro pubblico, ma di un inaccettabile e ingiustificato regalo alle banche, dato che il costo delle perizie estimative non è a carico dello Stato ma degli enti esecutanti".
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