NEWSLETTER n. 6 30 marzo 2010 di Giancarlo Moretti
OSSERVAZIONI SULLA CASSA ED IL BILANCIO CONSUNTIVO 2009
Nella seduta del Comitato del 23 marzo 2010, con largo anticipo rispetto agli anni precedenti, è
stato esaminato e approvato il consuntivo 2009 della nostra gestione. Lo stesso deve considerarsi
pressoché definitivo perché, pur dovendo essere visto anche dal Consiglio di Amministrazione
dell’ENPAIA, questo passaggio è una mera presa d’atto; dopo di che verrà, come chiesto ed
approvato dal Comitato, pubblicato sul sito dell’ENPAIA. Ritengo perciò doveroso rispettare questi
impegni senza anticiparne la pubblicazione.
Tuttavia considerato che le Assemblee annuali dei Collegi Provinciali dei Periti agrari si svolgono
in questo periodo, con all’o.d.g. l’approvazione dei bilanci, forse è utile fornire qualche commento
al bilancio della Gestione previdenziale, rinviando a dopo la pubblicazione l’esame di aspetti più
specifici che eventualmente saranno richiesti da alcuni collegi e/o singoli iscritti.
L’impegno che ho preso quando mi sono candidato, è quello di creare un dialogo più aperto e
continuo con gli iscritti, sia sull’attività dei componenti eletti sia sull’evolversi della situazione
economico finanziaria.
Sono convinto che la scarsa informazione che arriva ai singoli iscritti, non per colpa di qualcuno in
particolare e tantomeno dell’Enpaia, alimenta sospetti e ipotesi, a volte fantasiose, sugli
investimenti e sul futuro in generale della agoniata pensione e sullo “stato di salute” della Cassa
Gestione Separata dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati.
Da tempo ormai si parla di unificazione degli Albi (famigerato Co.Ge.Pa.Pi.) e della conseguente
unificazione o fusione delle Casse corrispondenti. Chiarisco subito che il mio parere non è mai
cambiato e pertanto rinvio i lettori ad altre “News” dedicate all’argomento. E’ pur vero che il mio
parere sul “Co.Ge.Pa.Pi.” conta quanto quello di un qualsiasi iscritto, ma sulla questione che
riguarda le Casse, no.
Voglio ricordare a tutti che sono stato l’unico ad inviare un programma elettorale con specifici punti
da perseguire (anche se questo ha infastidito quelli, che con i loro comportamenti, si qualificano
sempre più come “servi sciocchi”) e intendo rispettarli. In particolare il punto 5) del mio
programma: “no” alla fusione delle Casse.
Se quel programma elettorale era, come si può vedere, molto chiaro, altrettanto chiaro è stato il
giudizio degli elettori “previdenti”:
2
1) dandomi la preferenza, il 60% dei votanti della Circoscrizione “Nord Italia” ha condiviso il
programma;
2) alle riunioni di “sondaggio di fattibilità” per l’unificazione della nostra Gestione previdenziale
con le Casse di previdenza delle categorie del “CO.GE.PA.PI” sono sempre stati incaricati altri
Consiglieri, ma non il sottoscritto (ovvio, visto come la penso);
3) da tempo circolano voci ed articoli (su altre riviste di categoria e sull’audizione parlamentare)
di un documento firmato nel quale risulta l’impegno anche della nostra Gestione
all’unificazione con le altre Casse;
4) però l’Ente ENPAIA, su mia precisa domanda, ha smentito categoricamente di avere
sottoscritto alcunché e al Comitato Amministratore della previdenza dei Periti Agrari non è mai
arrivata in discussione nessuna delibera di unificazione;
5) la richiesta di unificazione degli albi presuppone (in teoria a valle ma in pratica a monte, per
non ripercorrere le problematiche dei Dottori Commercialisti ed i Ragionieri) una fusione
anche delle rispettive Casse;
6) allora (tornando alle voci che circolano) chi ha firmato quel documento? Con quale
autorizzazione? Cosa riporta? Il solo pensare che un “accordo” di unificazione esista, senza che
il Comitato Amministratore sappia nulla, è cosa di una gravità assoluta;
7) e fa un certo effetto vedere che ultimamente agli incontri (vedi Fiorenzuola D’Arda)
partecipano autorevoli Colleghi, ma non designati dagli iscritti ad occuparsi di ENPAIA;
8) l’attuale bilancio appena approvato dal Comitato Amministratore conferma la solidità della
nostra Gestione, la sostenibilità futura ed il buon rendimento, superiore addirittura a quello
della stessa ENPAIA, con riserve notevoli per potere portare avanti idee e progetti di qualificati
servizi per gli iscritti (la polizza professionale, ad esempio, ma anche una migliore
rivalutazione del montante, ecc.);
9) una cosa deve essere chiara: il futuro previdenziale dei Periti Agrari che professano non può
essere deciso da chi la professione non la esercita, da chi alla Gestione non è iscritto;
10) parlando di unificazione delle Casse, oltre al confronto dei bilanci e della sostenibilità futura
delle singole Casse (per la nostra confermate dall’Attuario, per le altre forti perplessità sono
espresse da un esperto previdenzialista da noi incaricato), ci sono anche altri problemi. Ad
esempio vorremmo sapere come hanno deliberato gli altri in merito alla legge 247/2007;
11) con questa legge il Governo, dal 1 gennaio 2010, ha modificato i coefficienti (su cui si calcola
la pensione) di trasformazione del montante per il periodo dai 57 ai 65 anni compresi. In altre
parole coloro che al compimento dei 65 anni vogliono andare in pensione se la ritroveranno più
bassa. Le singole Gestioni però possono, salvo approvazione del Governo, mantenere le più
favorevoli condizioni di prima (per gli ultra-sessantacinquenni) e così ha deciso di fare il
Comitato Amministratore della Gestione dei Periti agrari. La domanda è: gli altri come si sono
regolati, vista l’insostenibilità dei conti di alcune Casse?;
12) mantenere più alti i coefficienti su cui calcolare le pensioni è un “lusso” che la nostra Gestione
previdenziale può permettersi. Le altre (quelle nelle quali “qualcuno” vorrebbe includerci)
possono permettersi di fare altrettanto?
Credo che gli argomenti da sviscerare siano molti e giustificata appare un’assemblea generale sulla
Cassa come qualcuno chiede, purché a parlare siano quelli che ne hanno titolo.
E veniamo ora al commento ai dati del bilancio consuntivo 2009. Le riassumo così:
3
A) Gli iscritti attivi (compresi 152 pensionati attivi) sono 3.163 con un calo di 40 (erano 3.203 a
fine 2008). I numeri sconfessano perciò la vantata “politica di incremento” usata a pretesto per
avere un contributo dalla Gestione per i Congressi dell’Albo.
B) Nel 2009 si sono avuti 131 nuovi iscritti, ma i cancellati sono stati 171.
C) I pensionati al 31.12.2009 erano 313, di cui 34 pensioni di reversibilità e 1 di invalidità (spesa
complessiva 381.000).
D) Sono 824 cancellati con diritto di prestazione al raggiungimento del 65° anno.
E) Sono 10 le domande di maternità accolte per una spesa di 56.000 euro.
F) I contributi: Soggettivo = 5.135.000 euro (in leggero aumento, 5.028.000 nel 2008)
Integrativo = 1.500.000 euro (in leggero aumento, 1.488.000 nel 2008)
Maternità = 26.000 euro (26.000 nel 2008)
G) Le entrate totali comprensive di sanzioni, interessi, contributi anni pregressi, riscatto, ecc.
sono di 7.518.000.
H) Il coefficiente di capitalizzazione è pari al 3,32% (per un importo pari a 1.901.000); la
rivalutazione delle pensioni in essere del 3,2% (pari a 98.000).
I) L’Avanzo di gestione è pari a 1.252.000, in quanto la rendita finanziaria è stata del 4,92% al
netto delle imposte.
J) le spese di gestione sono molto basse: quota forfettaria (4%), spese postali, consulenze legali,
spese elezioni, ecc. per soli 375.000.
K) Il patrimonio totale è di 83.423.000 euro; quello netto di 9.114.000 euro.
Con numeri simili è doveroso un ringraziamento all’Ente ENPAIA ed ai Colleghi per il buon
andamento ed il continuo consolidamento. Per altri, quelli che vorrebbero “unificarsi” si tratta di una
gran bella “dote”: vedremo di non regalargliela ma di fare in modo che porti frutti ai soli Periti agrari
“previdenti”.
VISITA IL SITO -> www.peritiagrariliberi.it
Finalmente una buona notizia: i nostri soldi sono per il momento in buone mani. Grazie al collega Moretti per l'impegno nella divulgazione di ciò che avviene nell'Enpaia e per la serietà delle proposte. Vorrei che fosse al più presto organizzata una assemblea nazionale anzi lancio questa proposta:
RispondiEliminami impegno ad organizzare un referendum tra tutti i colleghi iscritti ENPAIA per chiedere se sono favorevoli a perdere i loro soldi in una eventuale fusione con le altre casse (geometri o periti industriali).
In fondo sono solo 3163 iscritti e con la PEC non serve neanche fare la raccomandata con ricevuta di ritorno.
Fatemi sapere che io lo voglio fare questo referendum!!
Vanoni Riccardo - collegio di verona