mercoledì 5 dicembre 2012

NESSUNA INTESA SUL BILANCIO U.E di A. Frascarelli

NESWPAL
Una chiara e lucida sintesi del dott. Frascarelli sul futuro della PAC....che consigliamo di leggere attentamente.

NESSUNA INTESA SUL BILANCIO UE 2014-2020.
Cosa succederà per la Pac?
di Angelo Frascarelli

Il 22-23 novembre 2012 il Consiglio europeo, convocato per decidere il futuro del bilancio 2014-2020, si è concluso senza alcun accordo.
Alcuni paesi (Regno Unito, Svezia, Finlandia, Danimarca, Germania, Olanda) hanno chiesto tagli rilevanti al bilancio comunitario. La Francia e l’Italia non sono state soddisfatte sul fronte della Pac. Altri Paesi (Polonia, Estonia, ecc.) non hanno accettato i tagli alla politica di coesione.
Alla fine, si è preso atto che non si poteva raggiungere l’accordo.
I leader europei hanno licenziato il vertice europeo come un “rinvio” e non un “fallimento”, scommettendo per un accordo entro gennaio-febbraio 2013.
Il budget per la Pac
Per la Pac, la proposta del bilancio 2014-2020 era molto attesa, soprattutto per il timore di un drastico taglio delle risorse agricole.
Già la proposta della Commissione prevedeva una significativa riduzione in termini reali per la Pac (-12,6%).
Il Presidente Van Rompuy aveva previsto un ulteriore taglio alla Pac, poi ridimensionato nell’ultimo compromesso.
Sulla Pac c’è stato un forte scontro; da una parte coloro che chiedevano un forte ridimensionamento della Pac, dall’altra quelli che non intendono cedere ad un taglio della politica agricola, in primis la Francia.
Cosa succederà per la Pac?
La mancata intesa sul bilancio Ue pone tutte le politiche comunitarie “in fase di stallo”, compresa la Pac. Senza la certezza sulle risorse, non si può approvare la nuova Pac: questa è stato il pronunciamento unanime del Parlamento europeo, per bocca del presidente della commissione Agricoltura Paolo De Castro.
La discussione finale sulla riforma della Pac in commissione Agricoltura era stata programmata il 23-24 gennaio 2013, ma ora anche questa data potrebbe slittare. Poi ci dovrebbe essere la votazione finale nella sessione plenaria del Parlamento europeo. A seguire la concertazione, il cosiddetto trilogo, tra le tre Istituzioni comunitarie: Consiglio, Parlamento e Commissione.
A questo punto sarà una corsa contro il tempo per raggiungere un’intesa entro giugno 2013, data ultima affinché la riforma entri in vigore nei tempi prestabiliti del 1° gennaio 2014.
A questo punto ci sarà un rinvio della Pac al 2015 o al 2016? Cosa succederà per i contributi agli agricoltori?
Nell’ipotesi di un rinvio, gli agricoltori non devono temere nulla, in quanto ci sarebbe un prolungamento delle attuali misure di sostegno della Pac, anche se con molte complicazioni giuridiche, che tuttavia riguardano i livelli istituzionali e gli agricoltori.
Per ora, comunque, almeno da punto di vista politico, non si può parlare di un rinvio al 2015 o 2016, in quanto i leader europei hanno promesso il raggiungimento di un accordo in tempi brevi.
Per avere una certezza in tal senso, occorrerà attendere il prossimo vertice europeo. Allo stato attuale tutte le ipotesi sono possibili, sia quella di un partenza della nuova Pac al 1° gennaio 2014 sia quella di un rinvio.



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