lunedì 12 novembre 2012

Agrotecnici - periti agrari fine di una " guerra " quarantennale ???

pt/2012/gmt/11
Agrotecnici-Periti agrari: fine di una 'guerra' quarantennale?

Accoglie le tesi degli agrotecnici il parere del Consiglio di Stato, pubblicato ieri, sul valore giuridico dell'equipollenza dei titoli di studio ai fini della iscrizione negli Albi professionali

PROFESSIONE - 09 novembre 2012
“Si esprime il parere nel senso di confermare la legittimità della disposizione del bando che permette l’accesso all'esame di abilitazione per la professione di agrotecnico a coloro i quali siano in possesso del diploma di perito agrario, equipollente a quello di agrotecnico”.
Con queste parole, contenute nel parere n. 4335/2012 pubblicato lo scorso 8 novembre, il Consiglio di Stato ha messo definitivamente fine alla querelle sul valore giuridico dell’equipollenza dei titoli di studio ai fini della iscrizione negli Albi professionali.
Nel parere il Consiglio di Stato esamina puntualmente e approfonditamente la questione, accogliendo interamente la tesi degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, giudicando invece erronee quelle del Consiglio nazionale dei periti agrari e dello stesso ministero dell’Istruzione.

  La vicenda – che contrappone l’albo professionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, da un lato, e, dall'altro, l’albo dei periti agrari insieme al ministero dell’Istruzione - dura da quarantatré anni, da quando l’articolo 3 della legge n. 754/1969 stabilì l’equipollenza fra i titoli di studio dell’istruzione professionale con quelli dell’istruzione tecnica.
La questione, che riguardava tutti i diplomi rilasciati dal sistema formativo italiano, prese consistenza particolare nel settore agrario, l’unico dove, a partire dal 1986, si confrontano due albi professionali similari: l’albo degli agrotecnici e quello dei periti agrari, alimentati da due distinti titoli di studio.
L’albo degli agrotecnici - poi diventato, nel 2001, anche “degli agrotecnici laureati”, con l’ingresso di sette diverse classi di titoli universitari - fin dall’inizio decise di aprire le sue porte anche ai soggetti in possesso di titoli di studio equipollente - come quelli utili per l’iscrizione nell'albo dei periti agrari -, in chiave di concorrenza e modernità, interpretando letteralmente il contenuto della legge n. 754/1969.
Insorse quindi l’albo dei periti agrari, il quale sostenne che l’equipollenza aveva effetti limitati ai soli pubblici concorsi e di certo non poteva consentire l’iscrizione in un Albo professionale richiedente diverso specifico titolo di studio.
A queste considerazioni l’albo degli agrotecnici replicò affermando che una cosa è l’equipollenza fra i titoli di studio - che consente solo il diritto a sostenere le prove per accedere alla professione - e altra cosa è l’esercizio della professione, dove la specificità professionale si acquisisce esclusivamente svolgendo il tirocinio e superando l’esame di Stato abilitante, unico filtro di adeguatezza.
Il ministero dell’Istruzione e dell’Università per molti anni rimase neutrale nella vicenda poi, nel luglio 2009, si schierò dalla parte di chi sosteneva l’insussistenza dell’equipollenza ai fini dell’accesso agli esami abilitanti alla professione, invitando l’albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati a non consentire più a soggetti con titoli solo equipollenti l’inizio del tirocinio professionale.Ma l’albo non solo respinse quell'invito al mittente, giudicandolo erroneo e contraddittorio, ma decise anche di sottoporre la questione all’esame dell’Antitrust la quale, il 16 settembre 2009, emise il parere n. AS614, affermando che la negazione a soggetti con titoli “equipollenti” della possibilità di accedere all’esame abilitante alla professione di agrotecnico e di agrotecnico laureato veniva a costituire una “ingiustificata restrizione della concorrenza”.
Il ministero dell’Istruzione e dell’Università decise di allora di richiedere (il 15 dicembre 2010) un parere al Consiglio di Stato che lo ha reso nell’adunanza del 20 giugno 2012, numerato il 24 ottobre e pubblicato ieri (n. 4335/2012).
O.O.



5 commenti:

  1. Io sono un diplomato agrotecnico.
    Allora adesso posso fare all'Esame di stato di perito agrario?

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  2. Si.
    L'equipollenza cosa vuol dire?
    Se il perito agrario può far l'esame da agrotecnico anche l'agrotecnico può fare quello da perito agrario.
    Logico e regolare!

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    1. Devo dissentire sull'affermazione di "logico e regolare" facendo rilevare che vige ancora ad oggi il D.M. 16.03.1993 N. 168 che prevede tra i requisiti, per l'ammissione agli esami di abilitazione di Perito Agrario, oltre ai titoli universitari, di essere in possesso del solo diploma di Perito Agrario.
      Per cui nessun altro titolo può essere equiparato a detto diploma.
      Ne deriva che l'agrotecnico non può accedere ai Ns. esami di abilitazione.

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    2. Carissimo anonimo, sarebbe ora che ti svegliassi.
      Non fosse altro che i Presidenti dei Collegi Provinciali verranno a far pubblicità dell'Esame di Stato da Agrotecnico nei nostri Istituti Tecnici, mentre noi (secondo te) non potremmo andare a far pubblicità dell'Esame di Stato da Perito Agrario nei loro Istituti Professionali.
      L'equipollenza dei titoli di studio vuol dire equipollenza.
      Guardati il significato della parola su qualsiasi dizionario di italiano, se non conosci l'etimologia della lingua italiana.
      L'equipollenza è in senso bidirezionale.
      Una cosa non può essere uguale ad un'altra in un senso e diversa nell'altro senso, altrimenti di che equipollenza stiamo parlando?
      Di quella del sesso degli angeli?
      Faccio osservare che nelle Ordinanze Ministeriali per gli Esami di Stato da Agrotecnico degli ultimi anni non è mai stato scritto il titolo di Perito Agrario come requisito per l'accesso all'Esame.
      Eppure quanti sono stati i Periti Agrari che hanno sostenuto e passato l'Esame?
      Solo quest'anno sono il 3% su 948 candidati.
      Allora, smettiamola una volta per tutte.
      Siete ridicoli e affetti da cecità acuta e cronica.
      Oltre che autolesionisti.
      Contenti voi!
      Vorrà dire che quest'anno andremo nelle classi quinte degli Istituti Tecnici a dire ai futuri diplomandi che hanno due possibilità per l'esame di stato: quello da Perito Agrario e quello da Agrotecnico.
      A questo punto meglio andare anche con un rappresentante del locale Collegio degli Agrotecnici.
      Io di certo lo farò e consiglierò a tutti l'Esame da Agrotecnico, visto che è più facile.

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  3. Intanto gli Agrotecnici sono gli unici che hanno ricorso contro la riforma
    http://www.agrotecnici.it/comunicati_stampa/Comunicato%20Stampa%20del%2013-11-2012.pdf

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libertà ma nel rispetto