giovedì 27 ottobre 2011

TANTO PER RICORDARE.......!!!!

Per ricordarmi e ricordare......ri-pubblichiamo l'impegnativo programma condiviso dai candidati alle recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale ( avvenute dal 12 al 26 settembre e a tutt'oggi in attesa della pubblicazione dei risultati ?????? - vedasi articolo sotto -).
Colgo anche l'occasione per informarvi che allo scrivente Blog sono giunte informazioni da "fonti attendibili" che il CNPA ( in carica...quello vecchio per capirci !!!!)  ha presentato ( o è in procinto di presentare) " l'adeguamento ai nuovi principi della legge professionale ai sensi dell' 3, comma 5 Legge 148/2011 ( ultima legge finanziaria d'estate).
A tale riguardo il 4 ottobre scorso il Sottosegretario alla Giustizia, Sen. Casellati, ha convocato tutti gli ordini professionali interessati ( presumo anche il CNPA) per discutere circa le modalità di recepimento della nuova disposizione ed assegnando 10 giorni di tempo per inviare al Ministero una proposta.
Sembrerebbe ( non  ho l'assoluta certezza..perchè le informazioni sono latitanti !!!! come al solito.....) che le proposte fatte dal CNPA ( al CUP da presentare poi al Ministero) siano " totalmente diverse e controcorrente rispetto al programma che di-seguito mi sono permesso di pubblicare per comodità di lettura e di memoria."
Se ciò fosse vero ci troveremmo ( in questo momento di transizione tra il vecchio e il nuovo ) all'assunzione di iniziative di natura  straordinaria che se adottate dal Ministero vincolerebbero pesantemente le future scelte della nostra Categoria.
Per senso di responsabilità sarebbe opportuno che il CNPA in carica informasse i Collegi Provinciali dell'iniziative ( eventualmente) intraprese o che vorrebbe intraprendere.

Al gruppo del  " Movimento dei rinnovatori" l'invito a concordare con sollecitudine un incontro aperto per fare il punto della situazione e concertare eventuali iniziative.

Ciao a tutti.
Piermaria Tiraboschi
PeritiAgrariLiberi


RINNOVO CONSIGLIO COLLEGIO NAZIONALE DEI PERITI AGRARI

Programma condiviso dai candidati sottoriportati riuniti in Reggio Emilia il 6 settembre 2011.

Il programma e' frutto del lavoro preparatorio dei Coordinamenti Regionali dell'Emilia Romagna e del Piemonte e Valle D'Aosta, Liguria, Lombardia, della maggior parte dei Collegi del Veneto e di Pesaro ed Urbino.
Punti del programma da attuare.
1) I Presidenti Provinciali e Regionali ed i Componenti C.N.P.A. devono essere liberi professionisti iscritti alla Cassa di Previdenza E.N.P.A.I.A. da almeno 5 anni ed i candidati alle suddette cariche devono possibilmente essere rappresentativi di tutte le differenti professionalità di cui all’ordinamento.
2) I soggetti individuati nel capo precedente non devono avere riportato condanne penali passate in giudicato in relazione a condotte commesse nello svolgimento della professione o delle loro funzioni istituzionali, e, nel caso incorrano in tali circostanze in corso di carica, devono immediatamente rassegnare le proprie dimissioni non revocabili. A procedimento in corso, devono auto-sopendersi dalla carica ricoperta (modifica articolo legge 54/91 riguardante la professione dove si parla delle sanzioni).
3) Ciascuno dei Consiglieri Nazionali non può essere rieletto per più di due mandati consecutivi, salvo deroga, che deve intervenire prima della ri-candidatura, da parte dell’Assemblea dei Presidenti al massimo per una terza consigliatura (sono esclusi da tale deroga i consiglieri attualmente in carica).
4) All’Assemblea dei Presidenti devono essere riconosciute, accanto all'attuale funzione consultiva, anche le funzioni deliberanti e propositive in relazione all’attività del C.N.P.A., che, avrà l’obbligo di tenerne conto.
In particolare:
· approvazione programma preventivo e consuntivo annuale;
· approvazione bilanci preventivi e consuntivi;
· delibera quota annuale iscritti.
I bilanci debbono essere integralmente pubblicati sulla rivista di categoria e sul sito istituzionale.
5) I bilanci del C.N.P.A., dei Coordinamenti Regionali e dei Collegi Provinciali, sia in fase preventiva che consuntiva, devono essere resi pubblici (vedi punto precedente).
6) Istituzionalizzazione dei Coordinamenti e favorire la costituzione di Collegi Regionali ed Interregionali con delibera del CNPA.
7) Premesso che la rappresentanza in seno all' E.N.P.A.I.A. deve essere necessariamente in capo ai Professionisti iscritti alla cassa si proporrà che, a prescindere dalle aree territoriali, possono candidarsi i soli titolari di montanti nominali versati non inferiori a € 50.000,00. Devono considerarsi eletti i sei più votati a livello nazionale.
8) Riorganizzazione della segreteria nazionale con possibilità di nomina di un Segretario Generale e/o di un Direttore all’interno del C.N.P.A. I Consiglieri eletti saranno titolari di delega.
9) Definizione di competenze /deleghe dei Consiglieri nazionali che, se necessario, potranno chiedere la costituzione di una Commissione tecnica di supporto formata da tre esperti liberi professionisti Periti Agrari, valutati su base curriculare proposti dal Consigliere delegato e nominati dal Consiglio.
10) Aggiornamento ordinamento professionale/competenze. Riforma della legge 54/91. Integrazione art. 2 legge 54/91 - Integrazione elenco delle competenze professionali.
11) La carica di Sindaco revisore dell' E.N.P.A.I.A. è incompatibile con quella di Consigliere del C.N.P.A. Sia nel comitato di gestione che nel ruolo di sindaco.
12) La rivista “Il perito agrario” deve essere rivisitata e rimodernata nella sua veste grafica e nei contenuti, non più solo celebrativi, ma anche di attualità tecnica.
13) Costituzione di un comitato di redazione della rivista di cui al punto precedente che preveda figure appartenenti sia al C.N.P.A. che ai Coordinamenti Regionali che alle Commissioni di cui il precedente punto 8.
14) I Sindaci e i Revisori del C.N.P.A. devono essere eletti tra i coloro che ricoprono od hanno ricoperto tale incarico all'interno dei Collegi Provinciali. In caso di elezioni e' incompatibile con le altre cariche provinciali o dell'ENPAIA.
15) Espressione del diritto di voto solo per i Collegi in regola con gli adempimenti connessi alla riscossione delle quote annuali.
16) Intensificazione dei controlli relativi agli iscritti e previsione di un adeguato sistema sanzionatorio e di pubblicità verso terzi in caso di riscontrate e comprovate irregolarità adeguando la legge 54/91 ed i regolamenti di attuazione.
17) Premesso che i Collegi con numero limitato di iscritti, possono non garantire il rispetto di tutti gli impegni istituzionali, il CNPA dovrà adoperarsi per trovare un'idonea soluzione normativa, entro un anno dal suo insediamento.
18) Revisione e controllo sull'applicazione del codice deontologico.
19) Riforma del tariffario. Le tariffe in attesa della riforma legislativa potranno essere deliberate dal CNPA anche con convenzioni e protocolli con i soggetti interessati.
20) Revisione del sistema elettorale e semplificazione delle modalità di accesso alla professione.
21) Riprese relazioni con Ordini e Collegi professionali tecnici a 360 gradi.
22) costituzione tavolo permanente con il Comitato Gestione Cassa Periti Agrari.

I Candidati
Luigi Zanna, Giancarlo Moretti, Lorenzo Salvan, Sergio Lombardelli, Paolo Bertazzo, Lorenzo Benanti.


pt/2011/gmt/10

mercoledì 26 ottobre 2011

ASSURDO, PAZZESCO.........C'E' DA INDIGNARSI !!!!

Cari colleghi vi spiego il perchè, poi credo, che mi darete ragione.
Una raccomandazione.... attenzione alle date.!


CONSULENTI DEL LAVOVO.


Il giorno 22 Ottobre 2011 si sono svolte le votazioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale dell'Ordine.
Il giorno 25 Ottobre 2011 ( badate bene dopo solo 3 giorni), l'elenco degli eletti con i risultati completi erano gia pubblicati sui giornali: " Italia Oggi " e  " Il sole 24 ore " del 25 ottobre c.a.
HAOOO CHE RAZZIIIIIIIIIIIIII.


PERITI AGRARI


dal 12 settembre al 26 settembre 2011 ci sono state le votazioni per il rinnovo del nostro Consiglio Nazionale.
Oggi 26 Ottobre 2011 ( si badi bene dopo 30 giorni !!!!!!) non ci sono notizie e tanto meno il responso delle elezioni.


Ora al di là di eventuali regolamenti e/o procedure che differenziano  la prassi elettiva dei due Collegi, i nostri ritardi mi sembrano veramente assurdi e una presa per il cul..... per tutti noi.
Quali le cause e le responsabilità di tanto ritardo??????
Sono del Consiglio Nazionale che non ha vigilato ????
Sono del Ministero di Grazia ?????
Sono nostre......di iscritti periti agrari  ??????


Delle responsabilità sicuramente ci sono e sarebbe giusto saperle e allora cosa fare'???


I Collegi Provinciali ( e anche i singoli iscritti) scrivano lettera raccomandata:
-Al Ministero di Grazia - Direzione Libere Professioni
-Al Collegio Nazionale
chiedendo lumi  e ragioni sul perchè " tanto tempo per avere i risultati delle elezioni".
Si invii altresi la stessa lettera con una nota informativa anche al Procuratore Generale di Roma e di tutte le sedi Provinciali dei Collegi.


Mi hanno detto ( fonte è certa) che i Candidati ( alcuni, tutti..non lo so) alle recenti elezioni del rinnovo del CNPA hanno gia presentato per iscritto richiesta di chiarimenti al Ministero di Grazia.


Conclusione: quanto avevo pronosticato in un post su questo Blog......che il rinnovo del C.N. sarebbe in un modo o nell'altro stato  procastinato....forse la previsione non fu avventata......che ne dite ?????
Tempi lunghi...troppo lunghi ..."".volpe ""ci cova ???????????


Ciao a tutti
Piermaria Tiraboschi


pt/2011/gmt/10

venerdì 21 ottobre 2011

LO STILE DI UNA CATEGORIA CHE DEVE RINNOVARSI di Mario Braga

Cari Colleghi
Le votazioni per il rinnovo del nostro Consiglio Nazionale sono alle spalle.
Passioni, accenti sopra o sotto le righe, sollecitazioni a votare questo o quel candidato, sono ormai un ricordo.
Il “tono” del voto ha lasciato il posto alla “nota greve” dell’attesa dello spoglio.
Un’attesa caratterizzata da alcune incognite di risultato.
Lo abbiamo più volte ribadito, il nostro è un sistema di voto certamente singolare, tanto anomalo che a distanza di settimane ancora non si conoscono le “delibere, decisioni” di voto di alcuni Consigli. Forse alla nostra categoria piace la suspense. Un inciso, le votazioni dei Collegi Provinciali che si conoscono è solo dovuto alla scelta di qualche esponente di quel Consiglio di renderle “pubbliche”.
Non possiamo certo col nostro sistema elettorale, dopo la conclusione delle operazioni di voto, richiamare fantomatici principi di riservatezza e di privacy. Il voto dopo lo scrutinio sarà comunque pubblico, poiché pubblico è il deliberato del Consiglio del Collegio Provinciale.
In attesa dello spoglio, che mi auguro possa avvenire in tempi brevi, spero che il Nuovo CNPA, fra le innumerevoli cose da fare e rinnovare, metta mano anche alle modalità di voto e di spoglio, tempi vincolanti compresi, come avviene in tutte le realtà che evocano e applicano principi di partecipazione e di democrazia.
Non possiamo nasconderci dietro ad una foglia di gramigna. In questo periodo l’attesa si fa insistente e diffusa, qualunque sia il risultato, poiché tutti i nuovi, lo ripeto TUTTI, saranno chiamati a rispondere con azioni concrete alle domande che il voto ha intrinsecamente espresso.
Qualcuno, candidato e elettore, ha voluto dare forma alle domande stendendo un programma scritto, sottoscritto e divulgato.
L’attesa per chi ha vissuto il periodo elettorale con passione e con SERENITA’ non provoca alcun patema o sindromi negative varie. Questi chiedono lo spoglio e la proclamazione dei nuovi Consiglieri Nazionali, affinché, dopo aver eletto il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario e il Tesoriere e dopo la verifica delle reali disponibilità di tempo e di competenza di ciascuno vengano assegnate le responsabilità settoriali, per avviare celermente un processo di riscatto della categoria.


I ritardi su troppi temi che ci coinvolgono sono evidenti e irrinviabili.


Responsabilità che tutti auspicano vengano vissute, finalmente, per coinvolgere tutte le vivacità professionali territoriali, così da produrre un effetto moltiplicatore delle nostre potenzialità rappresentative e non per frammentarle e frantumarle.
Diffusamente vengono esplicitate aspettative di un rinnovata dinamicità professionale. Lo sentiamo proferire, disquisire o proclamare ad ogni occasione d’incontro o di dialogo fra colleghi che credono, fermamente credono, nella nostra professione.
Nel clima che tutti viviamo, In questo periodo così pregno di dialettica e di acceso confronto è successo un fatto che non posso sottacere.
Il CNPA uscente, l’11 di ottobre, quindici giorni dopo la chiusura della fase di votazione, è stato convocato per deliberare in merito a diversi temi, alcuni dei quali, se non abrogati dal nuovo CNPA lo vincoleranno.
Niente di grave o illegittimo se la nostra fosse un’associazione di pescatori, di giocatori di briscola o una bocciofila (termine tanto caro al Presidente in carica).
Diversa valutazione va espressa, invece, proprio per quel termine “pubblico” che qualifica e legittima la nostra funzione rappresentativa di tutela e promozione categoriale.
Chi ha dimestichezza di statuti e regolamenti, che costituiscono e regolano il funzionamento di realtà pubbliche o private sa che vi è un periodo nel quale le funzioni deliberanti degli organi consiliari, di giunta, esecutivi e presidenziali vengono limitate alla solo funzione di gestione ordinaria e delle emergenze (per fortuna non siamo funzionali al sistema di protezione civile). Viene cioè garantita la sola continuità funzionale” e non deliberante.
Quando non esistono regolamenti che richiamano le funzioni degli organi consiliari nel periodo preelettorale, elettorale e post elettorale, pre-proclamazione e proclamazione degli eletti è lo stile che impone questi comportamenti.
Nessuno, in nessun organismo si arroga il diritto di vincolare chi democraticamente è chiamato, in quanto eletto, a gestire il futuro della categoria e/o della società.
Il nostro CNPA, ovvero la maggioranza del nostro CNPA, ha inteso per la prima volta sovvertire queste regole che prima che essere istituzionali sono etiche.
Il CNPA uscente, a maggioranza, ha ritenuto di deliberare su temi che dovrebbero essere prerogative decisorie del Nuovo Consiglio.
Forse l’approssimazione, una certa dose di superficialità e arroganza, forse alimentata dal timore di un risultato negativo, che corrisponderebbe ad un cambio di direzione, ad un rinnovo dei contenuti, dei metodi e degli strumenti rappresentativi, sta facendo deragliare quel principio di “dignità della sconfitta”.
Un principio che, ovviamente, caratterizza solo chi, se perdente, sa uscire di scena con stile e signorilità sapendo d’aver fatto il proprio dovere. Principio che vale per tutti, non solo per qualcuno, ma che vale di più per chi a maggiore responsabilità.
Ho perso molte volte e conoscono l’amarezza della bocciature, ne ho subite e vissute molte, sia personali che pubbliche, ma mai ho lasciato dietro a me scie di comportamenti scorretti. Scusatemi l’autocitazione.
Per questo mi auguro che fino al giorno della proclamazione del Nuovo CNPA, gli uscenti (ritirati, bocciati, confermati), tutti gli uscenti dal Presidente a ciascun consigliere, si limitino a esprimere propri pensieri, opinioni personali rimandando le azioni deliberanti a squadre ricomposte.
Uscire di scena con dignità non equivale certo a uscire dalla scena fra i fischi e una memoria annebbiata e polverulenta.
Chi vincerà, se qualcosa da vincere c’era e c’è, sarà chiamato a far vincere tutta la categoria con una qualità e uno stile, che dopo quanto succede, spero si presenti in modo diverso.

Mario Braga


pt/2011/gmt/10

martedì 18 ottobre 2011

UNA CATEGORIA FORTE NELL'ANONIMATO E NEI SILENZI......CODARDI E CAGONI ?????

Tirare il sasso e poi nascondersi nell'anonimato è una caratterizzazione di noi " italiani!ì" ( sì quelli dell'Italietta o del paese delle banane...i voltagabbana  e così via).
Anche i  Periti Agrari ( che sono parte dell'Italietta) non sono da meno.
Pensate che dopo la pubblicazione dell'obbligo di iscrizione ( quindi non essere più anonimi) al Blog per postare i commenti...non ci sono stati più commenti anonimi. Ohhh  sono spariti tutti........una vera manica di codardi e cagoni.......complimenti e bravi ......( per precisione ci sono tre iscritti contro 14000 periti agrari !!!!)
Siamo una categoria forti nell'anonimato, nei silenzi, nell'omertà....siamo una pessima Categoria. Così non va !!!
Onestamente debbo plaudire ai tanti (pochi per la verità) che in questi anni la faccina e/o facciona l'hanno messa nell'arena pubblica del confronto portando, giuste o sbagliate che fossero, le loro idee alla  mercè dei " codardi - cagoni" che nell'ombra con ghigno furbetto aspettavono.......aspettavano.....alla fine non si sa che cosa.......e ancora oggi non lo sanno sto coglio......
La nostra, forse, è proprio come spesso viene descritta " una mezza categoria" o " una categoria sulla soglia dell'autoconsunzione" ????
A vederla da vicino ( nei dettagli)  sembrerebbe di no, ma poi , se lo sguardo è d'inseme difficile è trovare ciò che la caratterizza nell'immagine, nella credibilità, nel consenso. Tutto sembra evaporare dietro l'anonimato e il silenzio.
Bottaro e amici la categoria la conoscevano bene ! 
Il nuovo CNPA, dovrà invece lavorare molto per cercare di rimetterla " in piedi " .
Auguri e in bocca al lupo !
Piermaria Tiraboschi
pt/2011/gmt/10

venerdì 14 ottobre 2011

COMUNICATO DEL " BLOG".

DAL 17 OTTOBRE 2011, PER POSTARE   COMMENTI SUL BLOG  E' OBBLIGO ESSERE " REGISTRATI".


INVIANDO LA PRIMA VOLTA CHE SI VUOLE POSTARE UN COMMENTO UNA E.MAIL CON  I PROPRI DATI ANAGRAFICI E RECAPITO TELEFONICO A:

RICEVERETE E.MAIL DI ASSENSO E ISCRIZIONE

GRATI DELLA CORTESE ATTENZIONE
     BLOG - PeritiAgrariLiberi


pt/2011/gmt/10

ORDINI AL VIA LE PROVE DI AUTORIFORMA

Ordini, al via le prove di autoriforma [News]

Si riapre il tavolo della riforma. I paletti della manovra bis. Il ministero della Giustizia: una legge ordinaria entro agosto 2012.
Il Ministero della Giustizia ha dato 15 giorni di tempo agli Ordini per presentare proposte di "autoriforma", in adeguamento alle nuove disposizioni di legge, contenute nella Manovra bis, la Legge 148/2011. È quanto emerso dall’incontro del 4 settembre tra il sottosegretario alla Giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e i presidenti nazionali di categoria insieme a Marina Calderone presidente del Cup. L’obiettivo del sottosegretario Casellati è quello di arrivare a una legge ordinaria entro agosto 2012, tenendo in considerazione i principi che dovranno essere recepiti negli ordinamenti professionali. Vediamoli.

Accesso alla professione. È libero e il suo esercizio e' fondato e ordinato sull'autonomia e sull'indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, del professionista. La limitazione, in forza di una disposizione di legge, del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa professione in tutto il territorio dello Stato o in una certa area geografica, e' consentita unicamente laddove essa risponda a ragioni di interesse pubblico, tra cui in particolare quelle connesse alla tutela della salute umana, e non introduca una discriminazione diretta o indiretta basata sulla nazionalita' o, in caso di esercizio dell'attivita' in forma societaria, della sede legale della societa' professionale.

Formazione continua. Obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). La violazione dell'obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale e' sanzionato sulla base di quanto stabilito dall'ordinamento professionale che dovra' integrare tale previsione.

Compenso del professionista. Viene pattuito per iscritto all'atto del conferimento dell'incarico professionale prendendo come riferimento le tariffe professionali. E' ammessa la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe. Il professionista e' tenuto, nel rispetto del principio di trasparenza, a rendere noto al cliente il livello della complessita' dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico.

Tariffe professionali. In caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente e' un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale e' resa nell'interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia;

Polizza professionale. A tutela del cliente, il professionista e' tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attivita' professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilita' professionale e il relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente comma possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti;

Pubblicita' informativa. Viene consentita con ogni mezzo, avente ad oggetto l'attivita' professionale, le specializzazioni ed i titoli professionali posseduti, la struttura dello studio ed i compensi delle prestazioni, e' libera. Le informazioni devono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere equivoche, ingannevoli, denigratorie.



pt/2011/gmt/10

RIFORMA PAC: PROPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA.

 La commissione europea ha presentato oggi un progetto di riforma della politica agricola comune (pac) prevista dopo il 2013. il progetto - spiega un comunicato della commissione mira a rafforzare la competitivita', la sostenibilita' e il consolidamento dell'agricoltura su tutto il territorio dell'ue, cosi' da garantire ai cittadini europei un'alimentazione sana e di qualita', tutelare l'ambiente e favorire lo sviluppo delle zone rurali. "la commissione europea propone un nuovo partenariato tra l'europa e gli agricoltori in modo da poter affrontare le sfide della sicurezza alimentare, dell'uso sostenibile delle risorse naturali e della crescita. i decenni a venire saranno cruciali per gettare le basi di un'agricoltura forte e capace di affrontare i cambiamenti climatici e la concorrenza internazionale, rispondendo nel contempo alle attese dei cittadini. l'europa ha bisogno degli agricoltori e gli agricoltori hanno bisogno del sostegno dell'europa. e' sulla politica agricola comune che si fondano la nostra alimentazione e l'avvenire di piu' della meta' del nostro territorio", ha dichiarato dacian cioloş, commissario europeo all'agricoltura e allo sviluppo rurale. la nuova pac permettera' di promuovere l'innovazione, rafforzare la competitivita' – sia dal punto di vista economico che ecologico – del settore agricolo, far fronte ai cambiamenti climatici, sostenere l'occupazione e la crescita. essa rechera' cosi' un contributo decisivo alla strategia europa 2020. secondo il comunicato, i seguenti sono i dieci punti chiave della riforma:


1) AIUTI AL REDDITO PIU' MIRATI PER DINAMIZZARE LA CRESCITA E L'OCCUPAZIONE


per valorizzare al meglio il potenziale agricolo dell'ue, la commissione propone di sostenere il reddito degli agricoltori in modo piu' equo, semplice e mirato. l'aiuto di base riguardera' solo gli agricoltori in attivita'. sara' decrescente a partire da 150 000 euro con un massimale annuo di 300 000 euro per azienda, pur tenendo conto del numero di posti di lavoro creati nelle aziende agricole. inoltre, gli aiuti verranno distribuiti in modo piu' equo tra agricoltori, regioni e stati membri.


2) STRUMENTI DI GESTIONE DELLE CRISI PIU' REATTIVI E ADEGUATI ALLE NUOVE SFIDE ECONOMICHE


la volatilita' dei prezzi rappresenta un minaccia per la competitivita' a lungo termine del settore agricolo. la commissione propone reti di sicurezza piu' efficaci e piu' reattive per i comparti maggiormente esposti (intervento pubblico e ammasso privato) e suggerisce di incentivare la creazione di assicurazioni e fondi di mutualizzazione.


3) UN PAGAMENTO "VERDE" PER CONSERVARE LA PRODUTTIVITA' A LUNGO TERMINE E TUTELARE GLI ECOSISTEMI


al fine di rafforzare la sostenibilita' ecologica del settore agricolo e di valorizzare gli sforzi compiuti dagli agricoltori, la commissione propone di riservare il 30% dei pagamenti diretti alle pratiche che consentono un uso ottimale delle risorse naturali. si tratta di pratiche semplici ed efficaci dal punto di vista ecologico, e cioe': diversificazione delle colture, conservazione dei pascoli permanenti, salvaguardia delle riserve ecologiche e del paesaggio.


4) ULTERIORI FINANZIAMENTI PER LA RICERCA E L'INNOVAZIONE


al fine di porre in essere un'agricoltura della conoscenza che sia anche competitiva, la commissione propone di raddoppiare gli stanziamenti destinati alla ricerca e all'innovazione in campo agronomico e di fare in modo che i risultati della ricerca si concretizzino nella pratica attraverso un nuovo partenariato per l'innovazione. questi fondi permetteranno di promuovere il trasferimento del sapere e la prestazione di consulenza agli agricoltori, nonche' di sostenere progetti di ricerca utili per l'attivita' agricola, stimolando una cooperazione piu' stretta tra il settore agricolo e la comunita' scientifica.


5) UNA FILIERA ALIMENTARE PIU' COMPETITIVA ED EQUILIBRATA


pur situandosi all'origine della filiera alimentare, l'agricoltura e' molto frammentata e poco strutturata. per rafforzare la posizione degli agricoltori, la commissione propone di sostenere le organizzazioni di produttori e quelle interprofessionali e di sviluppare le filiere corte dal produttore al consumatore, senza troppi intermediari. d'altra parte, le quote zucchero, che hanno perso la loro ragion d'essere, non saranno mantenute al di la' del 2015.


6) INCORAGGIARE LE INIZIATIVE AGROAMBIENTALI


vanno prese in considerazione le specificita' di ogni territorio e vanno incoraggiate le iniziative agroambientali a livello nazionale, regionale e locale. a tal fine, la commissione propone che tra le priorita' della politica di sviluppo rurale figurino la salvaguardia e il ripristino degli ecosistemi, la lotta ai cambiamenti climatici e l'uso efficiente delle risorse.


7) FACILITARE L'INSEDIAMENTO DEI GIOVANI AGRICOLTORI


due terzi degli agricoltori hanno piu' di 55 anni. per incentivare l'occupazione e incoraggiare le giovani generazioni a dedicarsi all'attivita' agricola, la commissione propone di istituire una nuova agevolazione all'insediamento destinata agli agricoltori che hanno meno di quarant'anni, per sostenerli durante i primi cinque anni di vita del loro progetto.


8) STIMOLARE L'OCCUPAZIONE RURALE E LO SPIRITO D'IMPRESA


al fine di promuovere l'occupazione e l'imprenditorialita', la commissione propone una serie di misure intese a stimolare l'attivita' economica nelle zone rurali e a incoraggiare le iniziative di sviluppo locale. verra' creato, ad esempio, un "kit d'avviamento" per sostenere i progetti di microimpresa, con finanziamenti fino a 70 000 eur per un periodo di cinque anni. verranno rafforzati i gruppi di azione locale leader.


9) MAGGIORE ATTENZIONE ALLE ZONE FRAGILI


per evitare la desertificazione e preservare la ricchezza dei nostri territori, la commissione offre la possibilita' agli stati membri di fornire un maggiore sostegno agli agricoltori che si trovano in zone soggette a vincoli naturali, grazie a un'indennita' supplementare. si tratta di un aiuto che andra' ad aggiungersi a quelli gia' disponibili nel quadro della politica di sviluppo rurale.


10) UNA PAC PIU' SEMPLICE ED EFFICACE


per evitare inutili oneri amministrativi, la commissione propone di semplificare diversi meccanismi della pac, in particolare i requisiti di condizionalita' e i sistemi di controllo, senza peraltro diminuirne l'efficacia. inoltre, sara' semplificato anche il sostegno ai piccoli agricoltori. questi ultimi avranno diritto a un assegno forfettario annuo che va da 500 a 1 000 eur per azienda. sara' incoraggiata la cessione di terreni da parte dei piccoli agricoltori che cessano l'attivita' ad altri agricoltori che intendono ristrutturare la propria azienda.




pt/2011/gmt/10

giovedì 13 ottobre 2011

UNITI E MESSAGGI FORTI PER CAMBIARE !!!

Cari colleghi,
                      siamo in un momento difficile e delicato ( e ben lo sanno i Consiglieri di minoranza ) come tutti ne sono consapevoli.
Quindi, insieme, cerchiamo di uscire dal limbo delle polemiche e delle contrapposizioni dialettiche fine a se stesse, che per anni ci hanno divisi privilegiando ben altri interessi come ben sapete.
Credo che sia corretto ed opportuno confrontarci, dialogare liberamente senza reticenze e ipocrisie; tra di noi ci sia rispetto e stima del " sano pensare" giusto o sbagliato che sia.
No, ai pensieri unici, alle prime donne, ai portatori delle verità assolute; ne abbiamo avuto abbastanza per vent'anni e sappiamo bene cosa ci sono costati e ci costeranno.
Sono convinto che diverse opinioni e idee sono positività, tutte legittime e meritevoli di attenzione e riflessione; tutte concorrono ad arricchirci nella reciproca conoscenza e nella crescita culturale e professionale.
Cerchiamo, nel limite del possibile, si superare pregiudizi, vecchi rancori e personalismi, che per tanti anni sono stati fomentati per dividerci (in Lombardia abbiamo un'esperienza consolidata, ma, penso anche in altre regioni.....purtroppo).
Guardiamo con più attenzione alle cose concrete che ci uniscono e che possono aiutarci a superare ciò che ci divide......insomma giriamo pagina e costruiamo un approccio al dialogo inter personale aperto, dinamico, partecipato, co involgente, non soggetto a ostruzionismi e condizionamenti e/o indimidazioni.
Un modo diverso e nuovo di vivere la collegialità della categoria ( informazione e trasparenza i cardini) per costruire un domani dinamico e aperto soprattutto ai giovani colleghi.
Un invito  a stare uniti e a  sostenere ( in questo difficile momento di transizione tra il vecchio e il nuovo) " i rinnovatori"  che dovranno avviare il processo riorganizzativo della nostra Categoria ( programma elettorale) perché è il modo migliore di farci sentire e di contribuire tanto o poco che sia.


Dopo questo pistolotto......chiedo pazienza e mi scuso, vorrei proporvi qualcosa di più concreto.


Come ben sapete dal 12 al 26 settembre ci sono state le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale ( scaduto il 12 ottobre c.a.).
A tutt'oggi non abbiamo nessuna notizia tanto sull'insediamento della Commissione Elettorale ( il CNPA in merito è stato silente e omertoso)  che sui tempi e modi dello spoglio e promulgazione degli eletti.
Le notizie raccolte qua e là ( che non sono affidabili) e il confronto con le passate esperienze elettorali ci dicono che i tempi potrebbero essere molto lunghi; fino a febbrario - marzo 2012 ( salvo non ci siano altri intoppi che procrastino gli eventi !!!!!).
Ci vorranno 5,6. 8 mesi??? e poi altri mesi per mettere in moto l'operatività del nuovo CNPA ???
Lungaggini burocratiche e/o strumentali inaccettabili in questo delicato momento della nostra vita professianale dove abbiamo bisogno di scelte tempestive e di tanta concretezza.
E allora cosa fare??? per sostenere i nostri candidati ( in attesa di ufficialità) per metterli al più presto nelle condizioni di poter lavorare per tutti  noi ???
Chiediamo e sollecitiamo con lettera raccomandata a.r. lumi al Ministero della Giustizia - Direzione Generale della Giustizia Civile Ufficio III° - Reparto Libere professioni  - 00186   ROMA sui tempi di insediamento della Commissione Elettorale, dello spoglio e della promulgazione degli eletti. Le richieste potrebbero essere inviate da singoli iscritti che da Collegi provinciali.
Daremmo una prova di partecipazione e di responsabilità collettiva.
Un modo nuovo di cambiare per esistere.
Cosa ne pensate ?????
Ciao a tutti.
Piermaria Tiraboschi
PeritiAgrariLiberi


pt/2011/gmt/10

mercoledì 12 ottobre 2011

RIUNIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DI IERI 11/10/2011: ENNESIMA DURA PRESA DI POSIZIONE DELLA MINORANZA ( Benanti,Bertazzo, Lombardelli, Salvan)

E' una agonia frustrante vedere un CNPA al totale sbando.
Abbiamo urgenza che il nuovo Consiglio Nazionale venga insediato al più presto per chiudere questa squallida farsa di arroganza e inettitudine che tanto ci danneggia in visibilità e credibilità.

Ieri è stato l'apogeo ( a detta dei presenti)  dell'arroganza della maggioranza, che a un giorno della scadenza naturale  del mandato ( 12/10/2011) ha portato in consiglio un O.D.G nutritissimo di temi importanti per la nostra Categoria, che, stando alla prassi istituzionale avrebbero dovuto essere rinviati in capo al nuovo Consiglio Nazionale. Una questione di stile, di rispetto per i nuovi eletti e per tutti gli iscritti.

Un colpo basso e squallido che dimostra che gli interessi personali e i personalismi prevaricano la volontà della Categoria. Una storiaccia che deve finire.!!!

Anche di fronte ad una richiesta scritta inviata a tutti i Consiglieri nazionali da parte della minoranza di soprassedere su alcuni temi all'adg nel rispetto delle competenze del nuovo CNPA è invece proseguita con la corsa dei bottariani alle facili delibere su temi quali:
- sede del prossimo congresso nazionale nel 2013 ( visto il fallimento dell'ultimo che coraggio !!!!!)
- assunzione di una nuova addetta alla segreteria;
- iniziative comuni delle casse di previdenza delle professioni tecniche che si terrà a Roma il prossimo 16/11 c.a. (...ma il comitato gestore della nostra cassa ne sa qualcosa??????)
- proposta di modifica delle diarie dei consiglieri nazionali e revisori;
- costituzione della commissione delle pari apportunità;
- nella varie et eventuali sono stati affrontati temi inerenti all'incontro nel pomeriggio con i Consigli Nazionale dei geometri e periti industriuali in merito all'unificazione dei collegi e al progetto Cogepapi ( famigerato suicidio della categoria).

Come vedete una rincorsa per uscire dal limbo dell'essere nessuno dopo le recenti elezioni.
 Hanno paura di perdere seggiola e benefici (debolezza umana !!!)

Ma i quattro moschettieri ( Benanti, Bertazzo, Lombardelli e Salvan) come tante altre volte hanno saputo reagire tra mille difficoltà, furbate e sottiliezze burocratiche consolidando il nuovo spirito di cambiamento che avanza: la credibilità politica dei bottariani è finita e il responso delle elezioni sancirà questa verità.

Diamo fiducia al nuovo che viene, sosteniamo i promotori ( che non vuol dire non confrontarci e/o criticarli ,ci mancherebbe) ma non facciamo l'errore di precorrere i tempi pretendendo l'impossibile da chi ancora oggi ufficialmente non è ancora insediato.
Un invito, però, agli amici rinnovatori del nazionale: vogliamo più informazione, trasparenza, confronto e partecipazione. Non dimenticatelo.......la Categoria vi tiene sotto osservazione e le ragioni le conoscete bene.
Ciao a tutti e buon lavoro.
Piermaria Tiraboschi
PeritiAgrariLiberi

pt/2011/gmt10

martedì 11 ottobre 2011

DOVE SONO I PERITI AGRARI ?????....CI SONO...CI SONO.

IL CONFRONTO CON GLI ALTRI ALBI   ( FONTE L'AGROTECNICO OGGI DI OTTOBRE 2011)

Nel settore agrario-alimentare-ambientale si confrontano quattro distinti Albi, in piena concorrenza fra loro nel senso che un laureato (ad esempio, in agraria) può scegliere pressoché indifferentemente di sostenere gli esami presso uno qualunque di essi.
Due di questi Albi (Agrotecnici e Periti agrari) presentano ancora il doppio canale (iscrivono i laureati ma anche i diplomati con un  biennio di tirocinio certificato), ma fra tutti spicca l’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati che è riuscito a diventare
“Albo multidisciplinare” con iscritti che provengono da ben 8 diverse Classi di laurea (oltre al “vecchio” canale di accesso, finché dura), ed è cosi diventato nel 2010 il primo Albo come numero di candidati, primato mantenuto anche nel 2011. L’Albo dei Tecnologi alimentari vive certamente delle difficoltà, ma va ricordato come sia un Albo relativamente nuova e quindi come esso paghi le tipiche difficoltà iniziali; certamente queste vanno superate perché, diversamente, rischiano di compromettere qualunque sviluppo futuro. Se la passano maluccio i Periti agrari, che da anni vivacchiano poco sopra la soglia dei 300 candidati all’anno (e, fra questi, pressoché nessun laureato), uno stato di cose che non consente ai Periti agrari neppure di rimpiazzare le cancellazioni,consegnando così l’Albo ad un lento invecchiamento generalizzato dei suoi iscritti. Invece sembrano vedere la luce in fondo al tunnel del declino gli Agronomi, l’Albo che in questi anni ha sofferto più di tutti, perdendo in sei anni (dal 2005 al 2010) oltre il 60% dei candidati; a forza di scendere sembra che gli Agronomi abbiano toccato il fondo ed adesso possono pensare ad iniziative per riprendere il terreno perduto. Per gli Agronomi i dati del 2011 sono provvisori perché mancano ancora quelli della seconda sessione d’esame, ma i commenti che provengono dalle diverse Facoltà di Agraria indicano come il calo sia arrestato e la probabile conferma dei numeri dello scorso anno (790-800 candidati). La Dott.ssa Rosella Lisoni dell’Università di Agraria della Tuscia (Viterbo) rileva come il numero dei candidati alla prima sessione degli esami di Agronomo sia identico a quello dello scorso anno, però con “ la nota dolente dell’alta percentuale dei bocciati, il 50% a causa della scarsa preparazione praticata dei laureati”, un problema comune anche ad altri esami, purtroppo. Stabili anche i dati della prima sessione degli esami all’Università del Molise, dove il Dott. Maurizio Casaletto della Segreteria Studenti, prevede che anche la seconda sessione avrà numeri invariati rispetto al 2010. Dunque sulla piazza, dopo la dura selezione di questi anni, a giocarsi la partita della libera professione sono rimasti in due:  Agrotecnici e Agronomi  ( ndr E I PERITI AGRARI CHE FINE HANNO FATTO??????????).

NOTA REDAZIONALE de PeritiAgrariLiberi

Che i Periti Agrari siano in crisi di numeri, di iscrizioni e di politiche professionali non è una novità  ed è da anni che su questo " Blog del cazzo" ( scusate la volgarità) denunciamo " la disgraziata e insensata politica del CNPA guidato da Andrea Bottaro" che malgrado le richieste, le sollecitazioni non ha saputo adeguarsi ai tempi e ai cambiamenti del nuovo che avvanzava per la nostra professione. Mentre altre attività intellettuali a noi vicine  con modestia, sacrifici, impegno e duro lavoro hanno saputo precorrere i tempi e cogliere nuove opportunità.
Noi periti agrari siamo in controtendenza forse assuefatti dal famigerato progetto COGEPAPI = fusione con geometri e periti industriali = annullamento della nostra cultura e della nostra identità professionale. A questo deleterio progetto ( così come è stato proposto e gestito ) il CNPA uscente non è stato in grado di dare quella valenza di alternativa professionale concreta e percorribile che alcuni colleghi  ingenuamente hanno ritenuto la cura di tutti i nostri mali. Pura fantasia.....una bufala intellettuale senza precedenti, un salto nel vuoto che i numeri certificano e ai quali sarà difficile controbattere con balle e artifici dialettici tanto cari ai bottariani-cogepapini.
Da domani 12 OTTOBRE 2011,termine ultimo della vecchia consigliatura del CNPA,non " parleremo più dei bottariani e amici" ma il nostro impegno e la nostra attenzione sarà per " tutta la categoria" uniti con il onsiglio nazionale ( siamo in attesa dello spoglio e della proclamazione) sempre chè ( attenzione !!!!!) non ci siano colpi di scena dell'utima ora  che con artifici legali procastino il nuovo che deve venire.
Agli amici agrotecnici consiglio un pò di umiltà........i troppi successi possonio dare alla testa  se non oculatamente gestiti.
 Resta comumque un dato di fatto secondo le competenze professionali : agronomi, periti agrari e agrotecnici.
Ricordatelo !!!!!
Ciao a tutti
Piermaria Tiraboschi
PeritiAgrariLiberi
 
.pt/2011/gmt10

venerdì 7 ottobre 2011

SPERIAMO BENE.!

Carissimi colleghi, ho ricevuto una nota del collega Elia Sandrini, che di seguito pubblico e che vi consiglio di leggere attentamente visti i temi sensibili che tratta in questo delicato momento della nostra categoria.
Un'analisi che personalmente condivido e sottoscrivo e sulla quale, se non chiedo troppo, sarebbe interessante aprire un confronto ( non polemiche) per cercare di capire se veramente l'auspicato cambiamento che tanto abbiamo rivendicato c'è veramente..........o siamo alle solite ???
Cia a tutti
Piermaria Tiraboschi
PeritiAgrariLiberi ( finchè non c'è ancora la riforma!!!!!!).

Gentilissimi Colleghi,
chiedo venia a qualcuno, ma il sottoscritto si sente di dover scrivere e riferire, visto che qui tutto latita.
Per un motivo molto semplice: l'informazione dovrebbe essere sempre di dominio pubblico e mai riservata, se non quando espressamente riservata.
E se l'informazione riguarda una categoria che è un Ente Pubblico, a maggior ragione.
Mi si potrà dire che si tratta di un fuoco di paglia. E speriamo che sia così.
Di certo la presente non vuole essere un "rompere le uova", ma tanto meno covarle.
M'è giunta voce che Martedì 11 p.v. vi sia l'ultima seduta di Consiglio del CNPA.
E che, a seguire, vi sia un incontro pomeridiano con i Consigli Nazionali dei Periti Industriali e dei Geometri.
La conferma dell'incontro pomeridiano l'ho avuta dal Presidente del Collegio Provinciale dei Periti Industriali, informato da un Consigliere Nazionale.
Non solo: i Periti Industriali stanno facendo riunioni un po' in tutta Italia (il 20 a Venezia) per portare avanti a spada tratta il progetto di fusione dei tre Albi e delle tre Casse (progetto COGEPAPI).
L'incontro tra i tre Consigli Nazionali è partito ovviamente da come sono andate le nostre elezioni di rinnovo del CNPA. Qualcuno li ha informati che l'attuale maggioranza dovrebbe cambiare e conseguentemente anche la voglia di COGEPAPI dovrebbe finire, QUANTO MENO DA PARTE DEI NOSTRI ELETTI.
Quello che mi disturba, e non poco, è ancora la sudditanza e reverenza nei confronti dell'attuale Ufficio di Presidenza da parte degli attuali Consiglieri Nazionali, che abbiamo fatto di tutto e di più per riconfermarli e rieleggerli.
Ho chiesto copia dell'Ordine del Giorno dell'ultima seduta e non mi è stata fornita: a dir la verità non mi è stata nemmeno data risposta positiva o negativa alla richiesta.
In compenso posso dire che ho sentito da terza persona di cosa si tratta. Ma, ahimè, per sapere di cosa si trattava ho dovuto promettere di non dire nulla, circa i punti.
In compenso oserei dire che si tratta di decisioni a dir poco allucinanti.
Non solo per i punti in sé, ma anche per il semplice motivo che si tratta di Delibere prese in una seduta di Consiglio a elezioni già avvenute e che, ancor peggio, il mandato scade il giorno successivo (il giorno 12).
Mi è stato chiesto da qualcuno di non infierire sugli "sconfitti" delle elezioni nazionali.
Ma come non si fa ad infierire, quando per 20 anni certa gente ha ricoperto consecutivamente posizioni all'interno del CNPA infierendo sulla categoria e sugli iscritti per un ventennio?
E come si chiama, se non infierire, l'andare a deliberare su punti di una gravità assoluta per il funzionamento della categoria il giorno prima della fine di un mandato?
Qui non solo manca l'etica, ma addirittura la decenza e il comune buon senso!
Oltre che, ovviamente, quello amministrativo e giuridico della cosa pubblica e dell'interesse pubblico.
Ma quello che mi sbalordisce di più (e quindi infierisco per par condicio) è l'atteggiamento dei "nostri".
Non che dubiti sul loro operato (il cui giudizio lo lascio a terzi), quanto piuttosto su quel timore reverenziale che dimostrano tutt'ora nei confronti del grande sconfitto.
Se questo è l'inizio, non oso immaginare il prosieguo.
Un Ordine del Giorno del genere, a parere personale, andrebbe pubblicato prima dello svolgimento della seduta, per far capire agli iscritti come si comporta un Ufficio di Presidenza a un giorno dallo scadere del suo mandato.
Senza contare poi il fatto che qui, ogni giorno che passa, sta diventando sempre più palese la volontà (a priori) di procrastinare tutto l'iter post-elezioni e, conseguentemente, l'insediamento del nuovo Consiglio a tempo immemore (forse febbraio del 2012, se tutto va bene).
Un vocina mi ha detto che la scelta della composizione della Commissione Elettorale è già stata rinviata per un vizio di forma.
Fatalità? O pensata ad arte e architettata a priori indipendentemente dall'esito delle elezioni?
In fin dei conti, se qualcosa andasse in porto a livello COGEPAPI, non dimentichiamoci che l'attuale CNPA durerebbe per altri 10 anni e, pertanto, come se le ultime elezioni non si fossero mai svolte.
Senza, ovviamente, contare tutto l'interesse (in primis economico) di coloro che attualmente ricoprono certe cariche.
E, prima ancora, i continui danni alla categoria.
Di certo, l'andare a deliberare su argomenti scottanti (definibili "polpette avvelenate") che avranno ripercussioni sul nuovo Consiglio, lo trovo inqualificabile (per non dire IGNOBILE) sotto tutti i livelli: deontologico, etico, morale, giuridico, amministrativo, ecc.
Senza contare il fatto che in tale seduta sono presenti membri che non siederanno nel nuovo Consiglio.
E che nel nuovo Consiglio ci saranno nuovi eletti che non sono mai stati all'interno del CNPA e quindi eletti per la prima volta.
Sicuramente la presente creerà qualche fastidio e mal di pancia.
Ma ne più ne meno quanto il mal di pancia che dà al sottoscritto (e sono convinto molti altri) notare il timore reverenziale che si ha per persone che hanno costituito solo la rovina della categoria, visto quello che hanno fatto in 20 anni, e, peggio ancora, che cercano di fare nonostante sappiano di essere sconfitti o, addirittura, essere stati estromessi dal prossimo Consiglio.
Se questi ultimi (i ritirati e gli estromessi dalle elezioni) osano votare per deliberare, anziché astenersi, vuol dire che non possiedono nemmeno un minimo di decenza e dignità personale, oltre che responsabilità nei confronti della categoria (e della propria persona).
Spero in una reazione appropriata da parte dei "nostri" (che lo dimostrino di essere tali) rappresentanti.
Mi rivolgo ovviamente a Benanti, Bertazzo, Salvan e Lombardelli.
Che dimostrino unità e compattezza nella loro reazione, magari con un documento firmato da tutti e quattro.
Di certo non capirò mai il timore reverenziale.
Questo proprio non lo digerisco: mi chiedo da cosa nasca questa paura e perché perseveri.
Ricordatevi che l'essere al Nazionale è per rispondere a coloro che vi hanno messo lì.
Anzi: non dimenticatelo mai.
Perché chi critica, come il sottoscritto, non guarda in faccia a nessuno.
Di mezzo c'è la categoria e non i rappresentanti.
Perché questi ultimi sono sempre TUTTI UTILI e NESSUNO INDISPENSABILE (a cominciare dal sottoscritto, ovviamente).
Di sicuro, questo CNPA di favori non ne merita nemmeno uno, tanto meno quello di tenere segreto un Ordine del Giorno che è un atto pubblico e non secretato.
E ancor meno di renderlo pubblico a svolgimento avvenuto. Che senso ha?
Confido nella reazione dei quattro nostri rappresentanti, molto meno nel loro timore reverenziale (che, spero caldamente, non si perpetui nella nuova consigliatura): magari preferirei essere smentito quanto prima.
Un cordiale saluto a tutti,
Elia Sandrini.


pt/2011/gmt/10

mercoledì 5 ottobre 2011

ADEMPIMENTI PER FABBRICATI RURALI: PROROGA INDISPENSABILE

FABBRICATI RURALI: POLITI (CIA), PROROGA INDISPENSABILE
AGRICOLTORI IN GRAVE DIFFICOLTA'
10079 - 04:10:11/13:35 - roma, (agra press) - "per l'accatastamento dei fabbricati rurali siamo nel caos piu' totale e migliaia di agricoltori sono in grave difficolta' e nella completa incertezza. e', quindi, urgente una congrua proroga che permetta di completare la presentazione delle domande, finora forzatamente esigue dati i tempi (meno di dieci giorni) che sono stati concessi. solo cosi' sara' possibile consentire a tutti i contribuenti interessati di poter assolvere a tale adempimento". e' questo l'appello - diffuso in un comunicato - che il presidente della cia-confederazione italiana agricoltori giuseppe politi, rivolge in una lettera al ministro dell'economia giulio tremonti. "lo scorso venerdi' 30 settembre - ricorda politi - e' scaduto il termine, fissato dal comma 2 bis del dl 70/2011, per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale. il decreto ministeriale contenente le disposizioni attuative e la modulistica necessarie per porre in essere tale adempimento e' stato pubblicato soltanto il 21 settembre, cosi' come il comunicato dell'agenzia del territorio volto a stabilire le modalita' di presentazione della domanda agli uffici territorialmente competenti. la possibilita' concreta di utilizzare la modalita' di presentazione on line delle domande di variazione - continua politi - e' stata concessa al contribuente solo nel pomeriggio di venerdi' 23 settembre, data dalla quale e' stata rilasciata l'applicazione sul sito web dell'agenzia del territorio". "e', pertanto, irrisorio il lasso di tempo che e' stato concesso al contribuente per presentare tale domanda e questo - afferma il presidente della cia- nonostante la nostra organizzazione si sia adoperata, sin da luglio scorso, con lettere di sollecito per l'emanazione del decreto attuativo in tempi rapidi. solleciti che sono stati, di fatto, ignorati, cosi' come le richieste di proroga avanzate a voce unita dalle maggiori confederazioni agricole". "le chiedo ancora insistentemente di ascoltare - scrive politi - le giuste istanze del mondo agricolo, peraltro accolte integralmente dalla commissione agricoltura del senato rappresentata dal senatore paolo scarpa bonazza. nella risoluzione approvata lo scorso 28 settembre si sottolinea, infatti, che 'il termine estremamente ravvicinato del 30 settembre, rende oltremodo difficoltoso, se non impossibile, adempiere agli obblighi burocratici previsti' e, inoltre, che 'la disposizione di cui all'art 7 comma 2 bis, che riveste natura tributaria, pone a carico degli interessati adempimenti entro un termine antecedente rispetto all'emanazione del decreto ministeriale di attuazione, ponendosi in tal modo in contraddizione con lo statuto dei diritti del contribuente'". "la risoluzione - evidenzia il presidente della cia - si conclude impegnando il governo a prorogare il termine previsto per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale. da qui l'esigenza di un immediato intervento che eviti gravosi problemi per migliaia di agricoltori che non hanno potuto, per il poco tempo a disposizione, presentare la domanda per il riconoscimento della ruralita' dei loro immobili". (ca.al.)

NITRATI: ORA DISCIPLINA ORGANICA DELLA MATERIA

DEROGA NITRATI:  BENE DECISIONE UE, ORA

ATTENDIAMO DISCIPLINA ORGANICA DELLA MATERIA
Anche se la deroga ottenuta non risolvera' completamente i problemi correlati alla questione nitrati, perche' interessera' un numero limitato di aziende zootecniche (tra il 5% ed il 10%), da oggi l'italia ha a disposizione un importante strumento per migliorare la situazione generale applicativa della regolamentazione comunitaria; in tale ottica va formulata una disciplina organica per l'utilizzazione agronomica del digestato, l'adozione di adeguate tecnologie di trattamento degli effluenti e dello stesso digestato e, non ultima, la semplificazione degli adempimenti ed una maggiore possibilita' di utilizzare concimi chimici attraverso una specifica modifica del d.m. 19 aprile 1999 relativo al codice di buona pratica agricola". lo sottolinea la confagricoltura in un comunicato nel quale "valuta favorevolmente" la deroga sui limiti previsti dalla direttiva nitrati approvata dal comitato nitrati della commissione europea. "come e' stato ribadito in varie occasioni da confagricoltura - fa notare la confederazione - occorre garantire un sistema di rilevazione idoneo a quantificare il peso delle altre fonti di inquinamento, come quella civile, al fine di evitare che le cause dell'eutrofizzazione siano attribuite ingiustamente e totalmente al settore agricolo e si concentrino solo su di esso tutti gli aggravi normativi e tecnici".
pt/2011/gmt/10

NITRATI: UE ACCOGLIE DEROGA RICHIESTA DALL'ITALIA

COMITATO NITRATI COMMISSIONE UE APPROVA

RICHIESTA ITALIANA DI DEROGA

- il comitato nitrati della commissione europea, riunitosi oggi a bruxelles, ha accolto la richiesta di deroga presentata dall'italia, volta a consentire, a determinate condizioni, il superamento del limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro di origine organica, fino ad un limite di 250 kg.

pt/2011/gmt/10

FAFFRICATI RURALI: URGE PROROGA ADEMPIMENTI.

FABBRICATI RURALI: BERTUZZI E PIGNEDOLI (PD), MANCATA CONCESSIONE

PROROGA FATTO "GRAVE". GOVERNO ABBANDONA AGRICOLTORI
- "la mancata concessione della proroga per la presentazione della domanda per l'accatastamento dei fabbricati rurali dimostra come questo ministro sia lontano dai problemi delle aziende. non si e' tenuto conto delle richieste delle rappresentanze imprenditoriale, di una risoluzione approvata all'unanimita' dalla commissione agricoltura del senato e neppure dello statuto del contribuente". lo affermano - informa un comunicato - le senatrici del pd maria teresa bertuzzi e leana pignedoli. il ministro romano - sottolineano le parlamentari - "ha capito la strategia da usare, che e' quella dei suoi predecessori: soltanto slogan, per coprire l'incapacita' di dare risposte". "questo governo - continuano le senatrici - abbandona gli agricoltori nel momento in cui emerge l'inadeguatezza e, a volte, l'inapplicabilita' dei provvedimenti. purtroppo, - proseguono - rispetto ai suoi predecessori non e' cambiato nulla: dov'e' finito il federalismo demaniale delle terre agricole da cedere in utilizzo ai giovani imprenditori del ministro zaia? i fondi al bieticolo-saccarifero, promessi da zaia, che sono stati il primo impegno preso dal ministro galan e che oggi sono ancora indisponibili?". "l'agricoltura - concludono le parlamentari democratiche - ha bisogno di interlocutori affidabili, non si puo' scherzare sulla pelle degli imprenditori e dei lavoratori". (ab)  agra-pres

pt/2011/gmt/10

martedì 4 ottobre 2011

INFORMA PROFESSIONE  CRPA

Dal collega Per. Agr. Andrea Pelegatta, esperto e coordinatore dell'iniziative del settore  abbiamo ricevuto
la locandina del workshop "Il Consolidamento degli alberi" che si terrà presso la Fondazione Minoprio il 29 Ottobre 2011.






Relatore: Dipl. Ing. Andreas Detter - Esperto di arboricoltura e valutazione di stabilità degli alberi, è una delle figure più rappresentative ed autorevoli a livello europeo.


PROGRAMMA

Sessione interna
· Consolidamento della chioma vs. riduzione della chioma
· Basi di meccanica e biologia per il consolidamento della chioma
· Sistemi e materiali disponibili - proprietà e vincoli
· Standard tecnici (ZTV cura degli alberi in Germania, ANSI negli USA):
tipi di ancoraggi e corretta installazione nella chioma
· Stato delle attuali conoscenze sulla dinamica della chioma e sugli effetti del consolidamento
· Limitazioni ed implicazioni dei sistemi di consolidamento


Sessione esterna
· Sistemi disponibili - marche, tipi, materiali
· Differenze nel processo di installazione, tempi e materiali necessari
· Consolidamento dinamico vs. riduzione della chioma - considerazioni pratiche
· Scelta dei sistemi adeguati e del tipo di istallazione in riferimento agli obiettivi prefissati
· Limitazioni della corretta istallazione, conseguenze di una scorretta installazione
· Dinamica della chioma - dimostrazione pratica

Per iscrizioni:


rws@arbpro.it • www.arbpro.it


info@bambinsementi.it • www.treeclimbingonline.it




Andrea Pellegatta  Perito Agrario - Esperto e Coordinatore del Consiglio Regionale.
Studio Tecnico di Arboricoltura Ornamentale e Gestione del Verde
Via Alfieri, 78 - 20833 Giussano (MB)
tel. +39 348 3392895 - fax +39 0362 310487
Email: studio@arboricoltura.info - Web: www.arboricoltura.info - Posta elettronica certificata: studio@pec.arboricoltura.info


pt/2011/gmt/10

lunedì 3 ottobre 2011

COMUNICATO " DEL MOVIMENTO DEI RINNOVATORI"

Carissimi colleghi

Finalmente l’estenuante maratona delle votazioni per il rinnovo del nostro Consiglio Nazionale si sono concluse.
Tra i consueti ritornelli di sollecitazioni, pressioni, anche qualche velata minaccia, coinvolgimenti e compartecipazioni attive i Consigli Provinciali hanno espresso la “loro preferenza”.
Voi sapete, da questo Blog, quanto impegno abbiamo profuso in questa competizione per favorire un profondo rinnovamento. Abbiamo ripetuto con insistenza che al di la delle vicende personali più di vent’anni di vertice nazionale della categoria sono troppi per chiunque.
I risultati, come sapete, non si conoscono ancora. Questo è dovuto ad un meccanismo elettorale che andiamo dicendo vada rivisto radicalmente. E’ talmente lontano dall’obiettivo di presentare figure portatrici di idee e programmi che alcuni Collegi ci hanno confidato di non conoscere, nemmeno personalmente, i candidati.
Purtroppo, come era già avvenuto nel passato ci pervengono informazioni, ancora non documentate, che alcuni “Consigli” di Collegi siano stati convocati almeno due volte per esprimere il voto e che il consenso possa essere andato a candidati diversi.
Ovviamente l’informazione ha bisogno di conferme, le chiacchiere rimangono tali, e la nostra categoria non più virtuosa delle altre nello sparnazzare qualche strumentale e falsa informazione.
Ma le conferme, se ci sono stati casi di doppia votazione, emergeranno chiaramente durante le fasi di apertura delle buste che contengono il voto e di spoglio.
Noi non sappiamo la ragione o le ragioni di questa eventuale scelta che alcuni CONSIGLI DI COLLEGI avrebbero fatto, certo è che se fosse confermata dovrebbe essere oggetto di segnalazione alla Procura della Repubblica per verificarne i contorni di “eventuali” reati, pur commessi con possibile improvvida superficialità.
Noi continuiamo ad auspicare che al di la di chi ha vinto o di chi perso questa categoria debba cambiare direzione, passando da una gestione verticistica ad una partecipativa.
Ci siamo impegnati per questo, continueremo la nostra sollecitazione perché questo si concretizzi. E nella partecipazione vi è innestato il principio della trasparenza che va sempre garantita affinché nessun collega venga escluso dal processo d’essere protagonista della propria storia professionale.
Se la fase delle votazioni è finita incomincia quella dello spoglio.
Non nutriamo particolari preoccupazioni in merito ad eventuali brogli o improprie valutazioni, validazioni delle schede elettorali.
Ci preoccupa non avere ancora conoscenza della composizione della commissione elettorale che dovrebbe essere scelta fra un elenco di EX Consiglieri Nazionali. Tutti colleghi che hanno dato prova di serietà e onestà professionale. Fatichiamo a capire il perché di così alta riservatezza.
Ci conforta, però, il fatto che allo spoglio potrebbero essere presenti alcuni candidati.
E ci rassicura la “supervisione” del Ministero di Giustizia.
Non ci rimane che attendere il “risultato” con l’augurio che qualcuno non mediti di trascinarne a lungo le fasi di spoglio, conferma elettorale e convocazione del NUOVO CONSIGLIO NAZIONALE.
Non sappiamo chi ha vinto, sappiamo che non possiamo più perdere altro tempo nel avviare una nuova stagione per la nostra professione.

"Movimento dei Rinnovatori"
        Comunicato