venerdì 25 marzo 2011

PERITIAGRARILIBERI....ANCHE SU " FACEBOOK".....e vai.......

Collegaaaa....ti aspettiamo su "FACEBOOK".......
cerca i tuoi amici periti agrari !!!!

pt/2011/gmt/03

giovedì 24 marzo 2011

CTU...CHE MISERIA !

 CTU pagati meno di una badante.

4,075 euro all'ora al lordo di tasse e spese (normalmente circa il 60%) e quindi poco più di 1,6 euro netti l'ora...


4,075 euro all’ora al lordo di tasse e spese (normalmente circa il 60%) e quindi poco più di 1,6 euro netti l’ora: questo è l’onorario che il Ministero della Giustizia riconosce ai Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) ovvero ai periti, ai consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell'Autorità Giudiziaria.

In pratica considerando 8 ore al giorno per 23 giorni possiamo sperare di raggiungere la astronomica somma di 294 euro nette al mese ovviamente saltando ferie e festività, ma a questo si sa i professionisti sono abituati.

Personalmente a dire il vero ho rinunziato ben 25 anni fa a ricoprire il ruolo di CTU perché alla prima perizia che mi diedero, particolarmente difficile per un giovane ingegnere con poca esperienza, mi resi conto che al misero onorario che avevo determinato rispettando (ingenuamente) la tariffa il Giudice operò un taglio del 25% cosciente come era che di norma i professionisti per compensare la modestia della tariffa aumentano a dismisura il numero delle vacazioni ovvero delle ore impiegate per svolgere l’incarico, magari ritardando la consegna della perizia per giustificare il numero astronomico di vacazioni richieste. Una scelta difficile per un giovane ingegnere con una carriera tutta da costruire ma allora, parlo degli anni 80, possibile.

E oggi? Può un giovane collega rinunziare con i tempi di crisi che viviamo a quella che comunque è un’opportunità di inserimento? No ne sono sicuro.

Successivamente ricoprendo solo il ruolo di perito di parte, il cui onorario viene liberamente contrattato con il committente, mi ero dimenticato dell’esiguità dell’onorario stabilito dal Ministero e fra l’altro mi risultava che con le tariffe a percentuali le cose si fossero sistemate dignitosamente. Solo recente ho “ riscoperto” che la tariffa a tempo è rimasta praticamente invariata ed oggi risulta davvero mortificante.

Si è vero l’onorario può essere ridotto perché si serve la Giustizia (e la G maiuscola non è un caso) ma perché questo non vale per i Giudici o per gli impiegati del Ministero o per i servizi ai tribunali e deve valere solo per i consulenti tecnici esterni? Ed in ogni caso a tutto c’è un limite: un onorario da 4 euro l’ora lorde li batte tutti, ovviamente in negativo , e poi diciamo la verità una retribuzione così mortificante (pari a meno di un quarto della retribuzione oraria di una badante) lede il decoro sia di chi la rende che di chi la riceve.

Salvo Garofalo
Ingegnere
TTRATTO DA TECNICI .IT
pt/2011/gmt/03

mercoledì 23 marzo 2011

IL CONFRONTO NELLA CATEGORIA E' IN CONTINUO MOVIMENTO: DOPO MANTOVA, BERGAMO ADESSO CI SI TROVA A ROVIGO.

Altro incontro dopo Mantova  e Bergamo su " PERITI AGRARI: QUALE FUTURO"  a Rovigo.
La categoria al nord è in continuo fermento e questo è positivo, ma attenzione a cadere nel proselitismo autoreferenziale. Ci vogliono decisioni, scelte precise di programmi e di persone e un coordinamento delle iniziative. Non vanifichiamo queste ventate di novità che da un pò di tempo attraversa tutta la nostra Categoria in tutt'Italia. Coraggio andiamo avanti che forse è la volta buona ma cerchiamo di essere uniti e concreti.

INCONTRO
SABATO  9 APRILE  2011 ALLE  10,00 PRESSO
IL RISTORANTE " AL CAVALIERE" IN VIA NAZIONALE, 39 A BOSARO ( ROVIGO)

PERITI AGRARI DOMANI: QUALE FUTURO


pt/2011/gmt/03

TEMPO E DENARO ( NOSTRO)...SPESI MALISSIMO ??????

Se abbiamo letto attentamente il proclama del programma del 2006 al momento dell'insediamento del Consiglio Nazionale  ( pubblicato su questo Blog il 21/03/2011) e facciamo un riscontro con gli obbiettivi  concreti raggiunti, purtroppo il bilancio è sotto gli occhi di tutti........" UN FALLIMENTO TOTALE".

Non me ne voglia il Consiglio Nazionale e il Presidente, ma i risultati non ci sono stati o quanto meno non ci sono  quei risultati che le aspettative avevano pronosticato e con illusione si davono per certe ( nel recente incontro a Bergamo il dissenso non è mancato nel merito, come lo era stato a Lonato 1,.2,.3, incontri. a Reggio Emilia e poi a Roma all'Assemblea dei Presidenti........la solita recita !)

Purtroppo gravosi sono stati i COSTI sia in termini di tempo perso ( cinque anni) che di soldini circa € 2.500.000 ( dato presunto perchè i bilanci non sono pubblicati!!!!!!) versati dagli iscritti e spesi senza avere un bilancio positivo tra il rapporto costi / benefici.

Riflessione pessimista.......smentitemi una volta tanto con i fatti non con i bla..bla..bla di questi ne abbiamo abbastanza e purtroppo a Roma è diventata una consuetudine che ci costa....troppo cara...non credete ?????

Vale allora ricordare il detto che avete citato nella proclamazione del programma: " A che serve passare dei giorni se non si ricordano ? " ehh...allora.. ricordate quanti giorni sono passati e quello che non avete fatto!!!!!!

Cordialmente

Piermaria Tiraboschi ( uno degli sfigati.....e  IO PAGO...e IO PAGO....)

pt/2011/gmt/03

PERITIAGRARILIBERI:NOTIZIARIO REGIONELOMABARDIA

Il Presidente del CRPA della Lombardia Per. Agr. Mario Braga ha incontrato presso la Regione Lombardia, Assessorato Semplificazione i Dirigenti dott. Sala e la D.ssa De Capitani per concertare una collaborazione concreta per favorire la semplificazione delle pratiche burocratiche regionali.
Nell'esprimere la piena disponibilità della categoria nella collaborazione per la semplificazione istruttoria, della modulistica e alla razionalizzazione dei controlli in merito a: Direttiva Nitrati, Benessere animale,Biosicurezza,Urbanistica settore rurale, Alimentare ( HCCP,tracciabilità,igiene degli alimenti ecc), AIA/VIA, DIAP, SIARL ecc. il Presidente Braga sollecita i colleghi a collobare e a segnalare concrete iniziative atte alla semplificazione.
E' proseguita la presenza in regione Lombardia, con l'incontro con il dott. Peri che ha anticipato che il giorno 24 marzo alle ore 10 è convocato il tavolo tecnico Direttive Nitrati per una disamina degli aspetti più significativi e urgenti in materia.
All'incontro parteciperanno il Vice-Presidente CRPA Veneri, Responsabile CAA Lombardia dei Periti Agrari Gariboldi e il Consigliere CRPA esperto tecnico Cuter.
Come potete vedere l'Organizzazione operativa della struttura lombarda cresce ogni giorno per una costante presenza nelle Istituzioni per migliorarne collaborazione e relazioni ( per essere presenti nei momenti delle decisioni) per la crescita della nostra professione.


pt/2011/gmt/03

lunedì 21 marzo 2011

QUESTO ERA IL PROGRAMMA DEL CNPA...MEDITATE......MEDITATE!!!!!!!!

Questo era l'editto del neo CNPA eletto nel 2006....quale sarà quello del 2011..... ma carissimi colleghi come quello del 2006..anche perchè nessun obbiettivo è stato raggiunto.....o mi sbaglio?????
E allora......CAMBIARE PER ESISTERE !!!
MEDITATE...MEDITATE !!!


08/11/2006

Nuovo Consiglio, nuove sfide da sostenere

Il Giorno 12 ottobre 2006 si è insediato il Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, eletti per il quinquennio 2006/2011 e nel corso della seduta è stato approvato il Programma di lavoro che verrà sostenuto nella XIX CONSILIATURA.

Il nuovo Consiglio ha avuto subito il battesimo del fuoco partecipando nella stessa mattinata dell'insediamento alla grande manifestazione organizzata dal CUP e dalle sigle sindacali dei professionisti per partecipare alla collettività la serena, pacata ma decisa contrapposizione alla attività di governo che ha portato alla approvazione della legge 4 agosto 2006 n.248 che ha convertito in legge il decreto legge 4 luglio 2006 n. 233 (c.d. Bersani).

E grande attenzione il Consiglio Nazionale presterà alle regole che, in corso di rivisitazione da parte del Governo, saranno determinanti per l'esercizio della libera professione, sia per quello che rappresenteranno i Collegi ed Ordini professionali nel prossimo futuro sia per i nuovi sistemi di accesso alla professione, il modo di svolgerla e la concorrenza di mercato.

E dunque dovranno essere messe in atto tutte le azioni, di proposta e, se necessario, di protesta capaci di creare le condizioni di rispetto delle libere professioni. Dovranno essere chiarite anche le posizioni della Categoria nei confronti dell'art.42 e dell' art. 47 della legge finanziaria 2007 tramite i quali, surrettiziamente, si sta tentando di portare altri attacchi al sistema ordinistico anche in vista della riforma delle professioni nella stesura della quale siamo impegnati da lungo tempo...

Insomma c'è di che lavorare.

Ma, confidando nella buona fede degli interlocutori, auspicando una ripresa del dialogo tra i rappresentanti delle professioni ed il Governo crediamo ci possano essere ancora spiragli di luce nel buio della conoscenza sul futuro che ci aspetta, nel quale siamo immersi, anche se è stato rischiarato dalla grande partecipazione di professionisti alla manifestazione del 12 ottobre 2006.

Così si potrà attendere al lavoro istituzionale che dovrà provvedere alla rivisitazione dell' Ordinamento professionale (che già anticipa la riforma), l'adeguamento e revisione del codice deontologico, ed il tariffario professionale che, a seguito del decreto Bersani su richiamato, subirà una modifica formale e sostanziale, ed al regolamento per lo svolgimento del praticantato.

Dopo il blocco sia della Riforma della istruzione Secondaria Superiore (c.d. Moratti) che dei sistemi di accesso alla professione per i provenienti dall'Università, modifica al dpr 328/2001 già in dirittura di arrivo ma stoppata all'ultima tappa dal Ministro Mussi, si dovranno ricostituire i tavoli di lavoro per consentire la nascita di nuove norme che dovranno portare alla modernizzazione dei sistemi di istruzione e di accesso alla professione.

Coordinando le attività dei Collegi provinciali, per favorire il consolidamento della Categoria, si dovrà sviluppare il raccordo delle grandi tematiche sociali e professionali sia a livello nazionale che internazionale.

Inoltre, dopo il largo consenso ottenuto dalla proposta che, presentata senza sospettare l'appeal che avrebbe avuto, è oggi un motivo di grande interesse politico, si dovrà, unitamente alle Categorie dei Geometri e dei Periti Industriali, intensificare il processo di costituzione dell'Albo dei Tecnici Laureati per l'Ingegneria che prevede la costituzione della casa comune che, accogliendo i laureati triennali dei corsi di laurea tecnici, potrà nel tempo essere la degna dimora delle Tre Professioni Tecniche.

A Bologna nel mese di aprile 2007, si terrà il primo Congresso Unitario. Altro grande traguardo significativo della unità di intenti delle Tre Categorie.

Una particolare attenzione sarà prestata al consolidamento della formazione continua obbligatoria fornendo, anche con l'utilizzo della tecnologia informatica, attività che possano essere di supporto alla ricerca da parte degli iscritti concrete opportunità formative.

E questo avverrà con un occhio vigile alle nuove competenze profes-sionali che potranno originare al Perito Agrario da leggi attuative.

E tutto questo carico di lavoro sarà accompagnato da quanto già si produce quotidianamente e l' impegno continuo ci servirà anche a non dimenticare questi momenti così determinanti per la professione nel sistema di accesso e nel modo di svolgerla richiamando alla memoria il detto "A che serve passare dei giorni se non si ricordano?"

La composizione del nuovo Consiglio Nazionale per il quinquennio 2006-2011:

BOTTARO ANDREA, Presidente

VIGATO PAOLO, Vice Presidente

DI BIASE DOMENICO, Segretario

GIORDANO GIUSEPPE, Tesoriere Consiglieri

BENANTI LORENZO                                               

BERTAZZO PAOLO                                                 

CALCAGNILE MARIO

NINCI FILIPPO

PANUNZIO SERGIO

PIERINI ROBERTO                                    Dimesso

SALVAN LORENZO

Oggi il gruppo dissidente rispetto alla maggioranza dovrebbe essere costituito da: Benanti, Bertazzo, Salvan  salvo errori e/o omissioni.

pt/2011/gmt/03

martedì 15 marzo 2011

BRAVI..OTTIMO LAVORO: ANCHE IN LOMBARDIA IL CAA DEI PERITI AGRARI

E' la miglior risposta ai ciarlatani e venditori di fumo.!!!!!
Anche in Lombardia finalmente è stato attivato il CAA ( Centro di Assistenza Agricola) dei Periti Agrari.
La regione Lombardia con decreto del Direttore OPR Lombardia  n. 2308 del 14/03/2011 ed il relativo allegato a dato il via formale al CAA Lombardo.
Un particolare ringraziamento ai Colleghi Braga Mario,Benanti Lorenzo e Gariboldi Gloria che sono stati, superando non poche difficoltà burocratiche e organizzative, gli artefici dell'iniziativa.
Complimenti e buon lavoro.
PeritiAgrariLiberi
pt/2011/gmt/03

giovedì 10 marzo 2011

SOLIDARIETA' A MARIO BRAGA...SONO ALTRI CHE DEVONO ANDARSENE. Autosospensione respinta...si va avanti !!!!!

Cari Colleghi coordiniamoci nell'azione di rinnovamento della categoria..." Cambiare per esistere"

Tiraboschi Per. Agr. Piermaria


Al Vicepresidente del CRPA
 Dott. Per. Agr. Veneri

 Ai membri Consiglio Regionale Lombardo
                                                                          

Oggetto: Respingere la comunicazione di Sospensione da presidente del CRPA del Collega Mario Braga

Carissimi Colleghi

sono certo che anche a voi sia pervenuta la lettera del Per Agr Mario Braga in cui comunica di’essersi sospeso dall’incarico di Presidente del nostro CRPA a causa della informativa data dal Presidente Nazionale, Per Agr Andrea Bottaro, in occasione dell’incontro che si è tenuto a Brignano Gera D’Adda (BG).

Il Presidente del CNPA ci ha informato di aver dato seguito al procedimento in via giudiziaria contro il Per Agr Mario Braga e i suoi concorrenti per difendere la propria onorabilità e decoro.

Per concorrenti, il Presidente Nazionale, ha precisato che si intende coloro che hanno sottoscritto il documento di richiesta di eventuale verifica/ commissariamento inviato al Ministro di Giustizia. Tale coinvolgimento deve ritenersi personale e non espresso in veste di rappresentanti dei Collegi Provinciali

Voglio ricordare che il documento citato (richiesta di verifica eventuale commissariamento) è stato inviato al Ministro con la firma di alcuni Presidenti provinciali della Lombardia, del Piemonte e del Veneto quali rappresentanti dei loro Consigli Provinciali. Il Collegio di Brescia ha inteso far approvare il documento citato anche dalla propria Assemblea Provinciale.

Ritenendo, pertanto, che le azioni intraprese dal nostro Presidente Regionale, in fase di elaborazione della proposta, di valutazione, di approvazione e di trasmissione (Braga non ha sottoscritto nessun documento, non essendo Presidente di Consiglio di Collegio Provinciale) sono sempre state circoscritte allo stretto ambito dei rappresentanti del CRPA e dei Consigli dei Collegi Provinciali del Coordinamento fra le regioni del Nord (iniziativa autopromossa a Lonato).

Ritenendo altresì che Braga abbia agito nell’assolvimento dei compiti a lui assegnati in veste di Presidente del CRPA e che tutte le iniziative azioni che hanno coinvolto la complessa e delicata situazione sono state valutate e vissute da tutti i Consigli dei Collegi Provinciali. Che il Presidente Regionale non abbia messo in atto alcuna iniziativa estemporanea e personale, almeno per quanto di mia conoscenza , pertanto in considerazione di quanto sopra, ritengo utile che il Vicepresidente Andrea Veneri convochi in tempi ristretti un Consiglio CRPA per respingere la comunicazione di sospensione del nostro collega e Presidente Regionale Mario Braga e si confermi la linea dell’ azione del Consiglio Regionale.

Ringraziandovi vi porgo un caro saluto

                                                                      Per. Agr. Tiraboschi PierMaria

pt/2011/gmt/03

INCONTRO CON IL PRESIDENTE NAZIONALE di M. Braga

Ho ricevuto la nota del collega Mario Braga  Presidente (autosospeso) del Consiglio Lombardo dei Periti Agrari, che di seguito pubblico,  relativa a un dettagliato resoconto dell'incontro che c'è stato con il Presidente Bottaro. Ovviamente per essere un corretto confronto dovrebbere esserci anche una nota del Presidente Nazionale, che interpellato dal sottoscritto durante la riunione  mi aveva promesso. Resto in attesa !!!!.
Cordialmente
Piermaria Tiraboschi

CONSIDERAZIONI IN MERITO ALL’INCONTRO DEL 05-03-11 BRIGNANO GERA D’ADDA (BG)


INCONTRO CON IL PRESIDENTE NAZIONALE


Cari Colleghi

credo di non svelare segreti, affermando che il Presidente Nazionale ha informato i Consiglieri Nazionali sui risultati dell’incontro avuto con il CRPA.

Un giudizio a suo dire positivo in quanto “avrebbe” raggiunto l’obiettivo di spiegare, e quindi, persuadere i presenti sulla bontà delle iniziative intraprese dal CNPA in materia di

e Istituzione del COGEPAPI e nuovo Ordinamento;

e Bilanci del Consiglio Nazionale;

e Fusione della cassa dei Periti Agrari Con Geometri e Periti Industriali

e Azioni Giudiziarie intraprese nei confronti del Sig Braga Mario e suoi Concorrenti.

Mi duole contraddire radicalmente questa Sua personale e, oserei definirla, estemporanea interpretazione.

Forse ho partecipato ad un incontro diverso dal Suo, ma la lettura di quanto avvenuto mi fa esprimere le considerazioni di seguito elencate.

Sgradevole l’atteggiamento di attacco personale alla mia persona.

Sarei a suo dire geloso. Avrei i denti avvelenati.

Farei opposizione per un fattore di avversità personale.

Avrei un carattere e un atteggiamento presuntuoso che mi pone fuori dal contesto e che mi farebbe perdere ogni competizione. A supporto delle sue battute, avendo informatori di qualità, ha citato il Commissariamento di API (Alleanza per l’Italia di Brescia) di cui solo il giorno prima ero stato eletto Coordinatore).

Non è mancata la stoccata circa il mio attaccamento alla seggiola. Da Consigliere (prima consiglia tura) ero un oppositore determinato. Nella seconda, da Vicepresidente, sarei diventato un piatto e silenzioso compartecipe della sua gestione.

Peccato che continui a secretare tutti i documenti. Potremmo godere delle sue affermazioni e, quindi, di quanto a suo dire avvenuto proprio in quegli anni ripercorrendo i verbali.

Potremmo forse capire perché ci mise così alto, diretto impegno per farmi fuori (battute emerse in occasione del rinnovo del CNPA in cui ritirai la mia candidatura dopo delicato intervento di alcuni esponenti lombardi), coinvolgendo i suoi amici periferici lombardi.

Credo di non dover invidiare nulla a nessuno, potendo vantare un curriculum che mi permette, oggi, di dialogare con tutta la società e la politica Bresciana e Lombarda.

Rispetto e stima si conquistano con la correttezza degli atti e si consolidano se la coerenza si fa costante.

Certo, a chi nella cesta non trova risposte alle troppe lacune personali non gli rimane altro da fare che inventare ragioni di conflitto personale che si generano sul terreno di distorti sentimenti. Davvero un atteggiamento umanamente e professionalmente squallido.

A me importa un’unica cosa, risposte concrete alle troppe fuorvianti, strumentali, inutili e dannose iniziative che il CNPA a messo in atto negli ultimi 20 anni.

Blocco della categoria dovuto ad una gestione personale e appiattita, che ha di fatto ingessato l’affermarsi delle nostre qualità professionali. (L’ordinamento è fermo al 1991. La società è andata oltre).

La Sua questione personale.

Una Persona coinvolta da personale processo e condanna penale, in primo grado, rappresentante nazionale della nostra categoria, per dovere Etico e Deontologico, non avrebbe dovuto nemmeno farsi chiedere di farsi da parte.

Avrebbe dovuto dimettersi immediatamente per meglio difendere la propria onorabilità e decoro.

Lui, invece, ha preferito scagliarsi contro tutto e tutti, utilizzando gli strumenti del CNPA.

Le azioni giudiziarie minacciate verso il sottoscritto e i suoi concorrenti (Presidenti, Consigli e un’Assemblea di Collegio Provinciale) dimostrano quanto il Presidente Bottaro abbia a cuore la categoria.

Gli auguro di cuore, per lui e per la sua famiglia, che qualche giudice lo ritenga innocente, ma non posso non rimarcare la gravità delle azioni che coinvolgono i suoi Collegi.

Non gli serve a molto dichiarare che le responsabilità sono dei singoli anche se Presidenti, così come ha affermato a Brignano Gera D’Adda, perché le iniziative intraprese che hanno avuto attinenza al grave fatto che lo vede coinvolto, la condanna penale in primo grado, sono state deliberate dai Consigli dei Collegi Provinciali. Ed anche i documenti che cita impropriamente nei suoi interventi, altro non sono, come sapete, che bozze di un documento licenziato da alcuni Consigli dei Collegi Provinciali della regione Lombardia, del Piemonte e del Veneto.

Se la giustizia dovesse raggiungere il traguardo della prescrizione, in tutti i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati Italiani rimarrebbe l’amaro di una scelta personale calata nel contesto categoriale.

In merito al COGEPAPI.

Quando le bugie si fanno pensanti rischiamo di affondare nello stesso fango in cui nuotano.

Il Presidente Nazionale richiama il 2004, la riforma della scuola Berlinguer, per arrivare ai giorni nostri per legittimare questa Fusione con i Geometri e i Periti Industriali, categorie amiche e collaborative (oggi mimetizzata da Federazione. La proposta di legge si esprime come istituzione di Albo Unico) come la soluzione delle nostre difficoltà.

Se avesse fatto un esame di coscienza, avrebbe visto nello specchio tutta l’inadeguatezza di tutela e promozione delle nostre prerogative emersa in questa Sua gestione.

Dal 2004 ad oggi si sono succedute ben quattro aggiustamenti, aggiornamenti, cambiamenti della Riforma Berlinguer (Berlinguer febbraio 2000, Riforma Moratti 2003, Riforma Fioroni definita silenziosa, 2007, Riforma Mussi 2008, Riforme Gelmini 2008-2010), oltre ad aver visto la luce la riforma universitaria.

Non mi risulta, perchè non è mai stato fatto, che il CNPA abbia coinvolto i Collegi Provinciali e gli iscritti tutti a valutare approfondire questi temi che attengono ad un cambiamento epocale della nostra categoria.

Il COGEPAPI, così come è stato proposto, è un progetto che lederebbe e intaccherebbe gravemente le nostre prospettive professionali.

Il fatto grave è che il CNPA impedisca ogni dibattito, confronto con chi la pensa diversamente.

Basti rileggere gli articoli del Perito Agrario e forse potremmo recuperare nel modello gestionale l’affinità con qualche ministro della propaganda divenuto famoso nel ventennio.

Se davvero è così convinto, il Presidente Nazionale, che la stragrande maggioranza di Periti Agrari condivida la Sua linea, convochi un’assemblea dove le diverse tesi si possano presentare, possano essere valutate e vengano, quindi, approvate.

Io continuo a ostinarmi a considerare il progetto COGEPAPI inutile e penalizzante la nostra categoria.

La riforma dell’Ordinamento.

Quando si prendono in giro i colleghi con elenchi rubacchiati da qualche Blog si corre il rischio di fare delle brutte figure.

Chi propone il COGEPAPI, non può proporre la riforma dell’Ordinamento, perchè le due normative sono concorrenziali.

Nessun progetto di legge di riforma del nostro Ordinamento è stata presetata negli ultimi due anni (attuale legislatura).

La Cassa

Ad aprire il cassetto delle affermazioni che hanno coinvolto la nostra Cassa si potrebbe scrivere un trattato.

La gestione Bottaro voleva la fusione della nostra Cassa con quella dei Geometri e dei Periti Industriali. Punto e capo.

Basti leggere il Suo intervento in sede di audizione delle Commissioni congiuntamente riunite (Commissioni II° Giustizia e X° Attività Produttive).

Basterebbe leggere i verbali del CNPA.

Basta recuperare il documento sottoscritto dal nostro rappresentante del Nord, Zanna, dopo la sua non riconferma nel Comitato Amministratore.

Posso assicurarvi che nessuno toccherà la nostra Cassa.

E’ un impegno che mi sono assunto e che confermo con grande determinazione.

I Motivi?

Siamo in una Casa Comune (ENPAIA). L’ambiente è qualitativamente e amichevolmente collaborativo. Abbiamo costi fra i più bassi di tutte le Casse. La nostra Gestione vanta rendimenti sani, solidi e con risultati che la pongono ai primi posti fra le Casse “private” nazionali.

Ogni scelta che preveda cambiamenti profondi deve prevedere il coinvolgimento concreto degli iscritti alla Cassa.


Il Bilancio.

Mancando i Colleghi Bertazzo e Orsini, all’incontro di Brigna Gera D’Adda, è stato facile, per il Presidente Nazionale, raccontare la solita favole del “I Consiglieri Nazionali sono tutti e anticipatamente informati”.

Noi lo vogliamo essere di più e con un dettaglio maggiore che permetta ad ogni singolo iscritto di poter verificare come e dove sono spesi i soldi delle loro quote di iscrizione.

Chi nasconde o chi occulta è perché qualche ossicino lo ha deposto nell’armadio ?.

Ricordo, proprio in quel periodo di mio appiattimento, a dire del Presidente Nazionale, le battaglie di Pericolo per recuperare gli inspiegabili ritardi di alcuni Collegi morosi.

Per qualcuno, Il nostro Presidente Nazionale, anziché seguire le procedure previste dalle normative vigenti (siamo Ente Pubblico) preferisce seguire altre strade.

I Bilanci possono essere strumentalizzati?

Se penso al ricorso del Collega di Napoli Cimmino, mi pare di cogliere il problema inverso. Meno chiarezza più dubbi.

Si danno i numeri, così come ha ricordato il Presidente Nazionale, riportando chiacchiere che non si sa bene dove le vada a raccogliere, quando i Bilanci sono assemblati in capitoli illeggibili. (Ovviamente, così come ha affermato il Ministro Brunetta, la difformità di elaborazione dei Bilanci è male che attanaglia anche gli Enti Locali). Come dire: “Mal comune tutto gaudio”.

La difesa della categoria?

Porti il Presidente Nazionale, se lo ritiene opportuno, il resoconto dei costi delle consulenze legali corredati degli elenchi delle stesse cause sostenute.

Scopriremo che il CNPA si è occupato di: competizione, concorrenza con le categorie affini (Agrotecnici, Agronomi). Nessuna resistenza, ovviamente significativa, è stata messo in atto contro Ministeri, Regioni, Organizzazioni Professionali per richiamare e tutelare le nostre prerogative professionali.

Mi si risponderà che per ottenere i grandi risultati è meglio relazionarsi con autorevolezza e qualità rappresentativa.

A leggere il come siamo andati avanti in questi vent’anni ho la sensazione che l’unica autorevolezza ottenuta è quella degli articoli sul Perito Agrario.

Il Modello gestionale della categoria.

In merito ad un cambiamento di architettura strutturale della nostra categoria e ad un radicale cambiamento di relazioni fra i diversi livelli rappresentativi ho sentito ancora una volta, a Brignano Gera d’Adda, la poesia del faremo, stiamo progettando, stiamo facendo, le leggi, stiamo parlando con il Ministro, ci riceverà il Capo Gabinetto del Ministro ecc. ecc.

Al Presidente Nazionale, che almeno in questa occasione ha accettato l’invito della “bocciofila” Il CRPA (Consiglio Regionale dei Periti Agrari e Periti Agrari della Lombardia. Purtroppo causa malattia non inventata ne strategica, erano assenti, Bertazzo Consigliere CNPA, Gariboldi Pavia, Gnocchi Milano, Alessi Sondrio, Pellegatta Como, Orsini forse all’estero), il termine in questa occasione gli è scappato una sola volta quando doveva qualificare il mio ruolo, che richiama sempre le leggi gli sfugge la circostanza che se ci fosse stata la volontà il 90 % delle scelte che riguardano:

e Il ruolo e la funzione dell’Assemblea Nazionale dei Presidente;

e Il ruolo e la funzione dei Coordinamenti (brutto termine) preferisco Consigli regionali;

e la riorganizzazione dei Collegi Provinciali;

e Il riconoscimento di nuove competenze professionali;

e l’integrazione del tariffario;

sarebbero state approvate e attuate.

Una volta le bugie facevano crescere il naso, adesso fanno calare il vigore (professionale).

Potrei dilungarmi ancora per molto e affrontare ogni singolo aspetto che attiene alla nostra categoria, nel prossimo futuro non ne mancherà l’occasione.

Chi crede nella categoria non l’abbandona mai, (ovviamente non è riferito alla Presidenza che come le categorie del DPR 169/05 dovrebbero avere un limite di mandato), anche se deve quotidianamente competere con chi la categoria la vuole occupare.

Con queste riflessioni o solo voluto ripristinare la verità. Tra le affermazioni del Presidente Nazionale e le nostre (Regione Lombardia) la distanza e polare.

Un cordiale saluto a tutti

                                                                                                        Mario Braga

pt/2011/gmt/03

martedì 8 marzo 2011

CONFRONTO FORTE A BERGAMO TRA IL PRESIDENTE BOTTARO E IL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO DEI PERITI AGRARI: BRAGA SI AUTOSOSPENDE.

L'incontro finalmente c'è stato  ed è stato vivace, spumeggiante e in alcuni momenti anche spigoloso e concitato.
Malgrado l'assensa giustificata di alcuni rappresentanti  di Collegi Provinciali ( Pavia, Como e Milano che ha aderito con comunicazione scritta) il confronto si è articolato su tutti i temi di particolare interesse in questo momento per la Categoria ed è stato costruttivo per chiarire ulteriormente le diverse posizioni che ci sono tra il CNPA e il CRPA peraltro posizioni che erano gia note.
Puntiglioso, dettagliata l'eposizione del Presidente Nazionale Bottaro, precise e inequivocabili le precisazioni e le contestazioni dei rappresentanti del CRPA ( Braga, Rossi, Veneri, Caprioli, Cuter,Tiraboschi ecc) su:
1) Presentazione e pubblicazione del bilancio per gli iscritti;
2) Necessità di adeguare ordinamento e tariffe;
3) non condivisione del progetto Cogepapi, fusione con altri collegi;
4) autonomia della Cassa di previdenza;
5) maggiore collabarozione tra CNPA e il territorio;
6) maggiore informazione.
Nella prosecuzione del confronto forte tensione c'è stata quando il Presidente Braga ha chiesto precisazioni al Presidente Bottaro in merito all'esecutività del deliberato del CNPA comunicato con Circolare n.3/2010 relativamente all'azione nelle sedi competenti per la tutelare  del Consiglio Nazionale nei confronti di Braga e accoliti. Il Presidente Bottaro ribadiva e precisava  che quanto comunicato nella circolare è stato attivato con mandato ai legali. Il Presidente Braga preso atto della dichiarazione ha manifestato il suo dissenso verso l'ingiustificata iniziativa e al fine di poter tutelare la Categoria e le sue iniziative personali ha dichiarato la Sua " autosospensione dalla Presidenza del CRPA".
Nel pomeriggio dopo ancora qualche vivace scambio di opinione l'incontro si è chiuso.

Breve nota.

Quanto sopra è una sintesi dell'incontro che, forse non da la  percezione della forte tensione che c'è stata  e le profonde diversità di vedute che sono state ribadite tra CNPA e CRPA
Alla linea dura,ferma e verticistica del Presidente nazionale si è contrapposta la necessità di cambiare, di concertare nuove azioni da decidere collegialmente da parte del CRPA..cambiare per esistere.
Due scuole di pensiero in antitesi !
Cordilamente
Piermaria Tiraboschi
pt/2011/gmt/03

giovedì 3 marzo 2011

STOP AUMENTO CONTRIBUTO INTEGRATIVO ALLE CASSE.

La Commissione Bilancio del Senato boccia l'aumento del contributo integrativo della parcella dei professionisti dal 2 al 5 %. Il ddl ritorna ora in commissione lavoro.
Le ragioni sono dovute al pericolo di un aumento delle tariffe professionali con effetti negativi sull'inflazione.
PeritiAgrariLiberi

pt/2011/gmt/03

IO SONO UN ISCRITTO E VOGLIO SAPERE: COSTI E BENEFICI !!!!!

Oggi bisogna stare attenti a quanto e come si spendono i soldini. Le difficoltà economiche lo impongono e tutti i centri di costo dovrebbero farlo...anche il Consiglio Naziionale.
Ma, non avendo ufficialmente i conti  a disposizione( Bilanci del CNPA con relative relazioni)
perchè " mai presentati agli iscritti cioè noi periti agrari che paghiamo"è difficile verificarne la virtuosità, ma nessuno ci impedisce di fare alcune semplicissime ipotesi che vorrei proporvi per una riflesione.
Se gli iscritti ai Collegi provinciali d'Italia sono 17.000 e versano € 40 c.u.  al CNPA, il conto è presto fatto, l'incasso complessivo dovrebbe essere di circa € 680.000 ( che in lirette è circa 1.3 miliardi) salvo ovviamente i morosi, altro dato che non disponiamo  e che mai è stato presentato ai soliti coglionazzi........si può presume quindi che di mal pagatori non ce ne siano. Ma non vi preoccupate è così che si amministra....... o no !!!!
In concreto il CNPA dispone di entrate di cassa, per adempiere ai suoi compiti istituzionali stabiliti per legge , non da paco ,che se ipotizziamo di girarla a copertura delle spese correnti dovrebbe portare il bilancio a pareggio: ZERO....almeno speriamo che non sia sotto-zero !!!
Insomma ne incassano € 680.000  e ne spendono € 680.000 e la frittata è fatta..tutto OK.
Questo è la prima parte del problema, la seconda è che con tutti questi denari spesi il Perito Agrario e tutta la Categoria è contenta " dei benefici che ne riceve in contropartita????
Il come è speso il  1,3 miliardo di lire ogni anno, che conoscono solo a Roma,  soddisfa le nostre aspettative, cioè siamo contenti di quello che riceviamo per sostenere l'esercizio della nostra attività professionale oppure no????
Utlizzare le risorse per fantapolitici Congressi nazionali con tema: " la globalizzazione dei mercati 10 anni dopo", la realizzazione del giornale " Il Perito Agrario, i promessi e costosi servizi,  l'oneroso progetto di fusione con geometri e periti industriuali e la rappresentanza ( che è onerosa) sono iniziative che posssiamo ritenere gratificanti rispetto ai costi sostenuti???.
Il bilancino che mi sono fatto e che tanti Colleghi possono tranquillamente fare, non trova una plausibile giustificazione del rapporto costi/benefici...lo squilibrio è da bancarotta......provate a rifletterci.
Cordialmente
Piermaria Tiraboschi

pt/2011/gmt/03

CONSULENZA DEL LAVORO: INPS REINSERIMENTO DEI PERITI AGRARI E AGROTECNICI

Meglio tardi che mai !
Grazie al tempestivo intervento del Consiglio Nazionale degli Agrotecnici e di alcuni Presidenti dei Collegi Provinciali dei Periti Agrari è stata risolta positivamente con l'INPS la vicenda relativa all'assegnazione del " PIN intermediario abilitato" che nella modulistica dell'Ente in precedenza escludeva periti agrari e agrotecnici.
Tempismo concertato ( con l'esclusione del CNPA che arriva sempre dopo) ha permesso di risolvere il malinteso in brevissimo tempo. Una positiva prova che premia la collaborazione....quando c'è.
PeritiAgrariLiberi.

pt/2011/gmt/01

mercoledì 2 marzo 2011

SEMBREREBBE UNA COSA FATTA: BOTTARO VIENE IN LOMBARDIA !!!

Le ultime dicono che l'incontro del  CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO DEI PERITI AGRARI con il Presidente BOTTARO è stato fissato e confermato.

SABATO 05 MARZO 2011    - ALLE ORE 10,00
PRESSO: L'AGRITURISMO  CAPETONE - VIA CASTELROZZONE  N. 36 - NEL COMUNE DI BRINANO GERA D'ADDA (BG)

Cari Colleghi sarà una ghiotta occasione per confrontarci con il Consiglio Nazionale sui temi scottanti della nostra professione, quindi, se potete venite non perdete questa opportunità.
Dedicare un pò del vs. tempo a queste iniziative fa bene a Voi e a tutta la Categoria.
NON MANCATE !!!!!!

Cordialmente
Piermaria Tiraboschi

pt/2011/gmt/03

martedì 1 marzo 2011

ULTIMA EDIZIONE AGGIORNATA DELLE PROPOSTE DEI PERITI AGRARI " CAMBIARE PER ESISTERE"

Cari Colleghi abbiate pazienza, ma il documento, come giusto che sia, è stato ripetutamente integratro, chiarito e semplificato dal contributo di tanti colleghi di tutt'Italia con interventi  on line.
E' stato fatto un lavoro di assemblamento ancora non esaustivo, ma che potrebbe essere una buona base per diventare il" NOSTRO MANIFESTO ELETTORALE " CAMBIARE PER ESISTERE", che tanti di noi auspicano per aggregare Collegi Provinciali ( i periti agrari iscritti )  interessati a dare una svolta " radicale" alla nostra Organizzazione Professionale che da decenni langue inattiva su temi che ci interessani direttamente per l'esercizio FUTURO  della PROFESSIONE DI PERITO AGRARIO.
BASTA DELEGHE IN BIANCO, VOGLIAMO CHE CHI CI RAPPRESENTERA', A TUTTI I LIVELLI, SIA PROMOTORE E PORTATORE DELLE NOSTRE ISTANZE.
SIAMO FORTEMENTE SCHIERATI " CONTRO GESTIONI ARCAICHE, CHE NON HANNO SAPUTO COGLIERE I CAMBIAMENTI, LE PROFESSIONALITA' EMERGENTI  E LE  ASPETTATIVE " DI TANTISSIMI GIOVANI PERITI AGRARI".

Tiraboschi Piermaria
PeritiAgrariLiberi




PROPOSTE



PERITI AGRARI E PERITI AGRARI LAUREATI




“CAMBIARE PER ESISTERE”





TERZA EDIZIONE AGGIORNATA

      MARZO 01/03/2011






PERITI AGRARI E PERITI AGRARI LAUREATI


“ CAMBIARE PER ESISTERE”





(E’ nostra responsabilità impegnarci per un progetto che guardi al domani della nostra categoria…E’ finito il tempo del trascinamento di certezze acquisite . Andiamo avanti)





1 - ORDINAMENTO DELLA CATEGORIA

COLLEGIO NAZIONALE



e ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE NAZIONALE E DEL CONSIGLIO NAZIONALE DA PARTE DELL’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DEI COLLEGI PROVINCIALI.

e CHIUNQUE SIA CHIAMATO A RAPPRESENTARE LA CATEGORIA, A TUTTI I LIVELLI NAZIONALE, REGIONALE E PROVINCIALE ED ABBIA IN CORSO PROCEDIMENTI PENALI DOVRA’ IMMEDIATAMENTE DIMETTERSI, AL FINE DI GARANTIRE ALLA CATEGORIA L’INATTACABILITA’ DEONTOLOGICA, ETICA, MORALE E PROFESSIONALE.


e IL PRESIDENTE NAZIONALE E I COMPONENTI DEL CONSIGLIO NAZIONALE, PER ESSERE ELETTI, DOVRANNO ESSERE LIBERI PROFESSIONISTI A TEMPO PIENO E ISCRITTI ALLA CASSA DA ALMENO 5 ANNI.


e IL PRESIDENTE E I COMPONENTI IL CONSIGLIO NAZIONALE NON POTRANNO ASSUMERE ALTRE CARICHE O NOMINE IN ENTI E/O ORGANISMI ANCHE DI NATURA PREVIDENZIALE COLLEGATI DIRETTAMENTE E/O INDIRETTAMENTE ALLA CATEGORIA E ALLE ISTITUZIONI DELLA STESSA.


e VIENE FISSATO, CON DELIBERA DEL CNPA, IL LIMITE DI DUE MANDATI PER OGNI COMPONENTE E CARICA DEL CNPA. NON E’ CONSENTITO UN TERZO MANDATO CONSECUTIVO ANCHE SE UNO DEI DUE MANDATI PRECEDENTI HA AVUTO DURATA INFERIORE A DUE ANNI E SEI MESI.


e CON DELIBERA DEL CNPA VENGONO COSTITUITI I CONSIGLI O FEDERAZIONI REGIONALI CON AUTONOMIA GESTIONALE E COMPETENZE IN MATERIA RAPPRESENTATIVA REGIONALE.


e VIENE COSTITUITA CON DELIBERA DEL CNPA L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRESIDENTI REGIONALI E PROVINCIALI. ALL’ASSEMBLEA VENGONO RICONOSCIUTI POTERI DELIBERATIVI IN MATERIA DI BILANCIO ANNUALE, PREVENTIVO E CONSUNTIVO E DI APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA ANNUALE. I CONSIGLI PROVINCIALI E REGIONALI DOVRANNO ESSERE IN GRADO DI VALUTARE I BILANCI ANNUALI PREVENTIVAMENTE.


e IL CNPA COSTITUISCE UN UFFICIO LEGALE A TUTELA E PROMOZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI A TUTTI I LIVELLI TERRITORIALI.: REGIONALE, PROVINCIALE E NAZIONALE.


e ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE VENGONO ATTRIBUITE COMPETENZE IN MATERIA DI PROPOSTA DI RIFORMA DELL’ORDINAMENTO, DEL TARIFFARIO E DI OGNI INIZIATIVA REGOLAMENTARE O PROGRAMMATORIA DELLA CATEGORIA.


e IL CNPA COSTITUISCE UN TAVOLO PERMANENTE DEI PRESIDENTI DEI CONSIGLI E COORDINAMENTI REGIONALI.


e IL CNPA SI IMPEGNA A DOTARSI DI ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA ATTRAVERSO LA NOMINA DI UN SEGRETARIO GENERALE, CHE GARANTISCA LA CONTINUITA’ E LA LEGITTIMITA’ E LA REGOLARITA’ DEGLI ATTI.



e IL CNPA VALUTERA’ LA POSSIBILITA’ DI PROMUOVERE LA COSTITUZIONE DI COLLEGI REGIONALI E/O INTERREGIONALI, CHE POSSANO NOMINARE PROPRI RIFERIMENTI RAPPRESENTATIVI PROVINCIALI.


e I PRESIDENTI, I SEGRETARI E I VICEPRESIDENTI DEI COLLEGI PROVINCIALI, REGIONALI E/O INTERREGIONALI DEVONO SVOLGERE L’ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE A TEMPO PIENO ED ESSERE ISCRITTI ALLA CASSA PERITI AGRARI.


e I COLLEGI PROVINCIALI, REGIONALI E/O INTERREGIONALI POTRANNO FISSARE QUOTE D’ISCRIZIONE DIFFERENZIATE.


2 - RIFORMA PROFESSIONE

e I PERITI AGRARI E PERITI AGRARI LAUREATI (ESPERTI AGRARI) PERSEGUONO L’OBIETTIVO DI MASSIMA VALORIZZAZIONE DELLE PROPRIE COMPETENZE PROFESSIONALI.


e IL CNPA, QUALE PRIORITA’, PRESENTERA’ LA PROPOSTA DI AGGIORNAMENTO DELL’ORDINAMENTO PROFESSIONALE, IN PARTICOLARE PER GLI ASPETTI CHE ATTENGONO ALLE COMPETENEZE PROFESSIONALI.


e IL CNPA PROPORRA’ URGENTEMENTE LA RIFORMA DEL TARIFFARIO, ANCHE CON APPROVAZIONE DI UN PROPRIO DOCUMENTO CONSILIARE.


e ALLO STATO ATTUALE, VISTE: LA RIFORMA DEL SISTEMA SCOLASTICO E UNIVERSITARIO E LA RIFORMA DI UN MODERNO MODELLO DELLE PROFESSION I INTELLETTUALI TECNICHE, SI RITIENE NON PERCORRIBILE LA PROPOSTA DI COSTITUZIONE DI UN ALBO UNICO CON GEOMETRI E PERITI INDUSTRIALI. CATEGORIE CON LE QUALI E’ INDISPENSABILE INSTAURARE UNA PROFICUA E COSTANTE COLLABORAZIONE.


e SI RITIENE UTILE PROMUOVERE LA COSTITUZIONE DI UN TAVOLO NAZIONALE DELLE PROFESSIONI VERDI (PERITI AGRARI, PERITI AGRARI LAUREATI, DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI, AGROTECNICI E AGROTECNICI LAUREATI, VETERINARI)


e IL CNPA, I CONSIGLI REGIONALI E/O INTERREGIONALI, PROVINCIALI POTRANNO PROMUOVERE LA COSTITUZIONE DI ORGANISMI ATTI A SUPPORTARE I SERVIZI AI PROFESSIONISTI ISCRITTI ALL’ALBO.


3 - CASSA DI PREVIDENZA

e  LA CASSA DEI PERITI AGRARI E PERITI AGRARI LAUREATI DEVE RESTARE AUTONOMA E INDIPENDENTE. QUALORA NORMATIVE NAZIONALI PRESCRIVANO L’UNIONE DELLE CASSE “PRIVATE” SI VERIFICHERA’ E VALUTERA’ LA POSSIBILITA’ DI ACCORPAMENTO CON L’ENPAIA.


e SI PROPONE LA RIFORMA DEL SISTEMA ELETTORALE DEL COMITATO DI GESTIONE DELLA CASSA CHE DEVE ESSERE GESTITO DALLA CASSA STESSA


e IL SINDACO DELLA CASSA, DI COMPETENZA STATUTARIA DEL CNPA, DOVRA’ ESSERE SOSTITUITO CON UN REVISORE NOMINATO DAL COMITATO AMMINISTRATORE DELLA CASSA. NON E’ NOMINABILE CHI RICOPRE INCARICHI ISTITUZIONALI NELLA CATEGORIA (PRESIDENTE NAZIONALE E COMPONENTI DEL CONSIGLIO NAZIONALE, PRESIDENTI E COMPONENTI DEI COLLEGI PROVINCIALI, E QUANDO COSTITUITI PRESIDENTI E COMPONENTI CONSIGLI REGIONALI)

4 - STAMPA E INFORMAZIONE

e RIFORMARE RADICALMENTE IL “ PERITO AGRARIO”. LA RIVISTA DEVE ESSERE DEGLI ISCRITTI, QUINDI APERTO AL CONFRONTO E ALLA INFORMAZIONE.


e LA RIVISTA “IL PERITO AGRARIO” DEVE DIVENTARE LO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE FRA IL CNPA, I CONSIGLI REGIONALI E I CONSIGLI PROVINCIALI E GLI ISCRITTI.


e IL SITO DEL CNPA DEVE ESSERE STRUMENTO DI INFORMAZIONE ACCESSIBILE. CIRCOLARI E DOCUMENTI DEL CNPA E DEGLI ALTRI ORGANISMI DEVONO ESSERE TEMPESTIVAMENTE PUBBLICATI E MESSI A DISPOSIZIONI DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI E DEGLI ISCRITTI.


e SI PROPONE L’ISTITUZIONE DI UN COMITATO DI REDAZIONE DELLA RIVISTA “IL PERITO AGRARIO” COMPOSTA DA RAPPRESENTANTI: DEL CNPA, DEI CONSIGLI PROVINCIALI E DEI CONSIGLI REGIONALI.



pt/2011/gmt/03

CARTA ETICA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI.......ANCHE I PERITI AGRARI CI STANNO !

Abbiamo ricevuto da un nostro collega ( Andrea Pelegatta - di Como)  la segnalazione dell'esistenza del documento che di seguito pubblichiamo e vista l'importanza dei contenuti ho ritenuto utile   darvi la notizia sia per diffonderla che per avere Vs. eventuali suggerimenti.
PeritiAgrariLiberi


CARTA ETICA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI



PREMESSA

Dinanzi al sempre più alto grido d’allarme delle Istituzioni Locali e Nazionali sulle ramificazioni,

sulle infiltrazioni e sui radicamenti della mafia nella provincia di Modena, i professionisti uniti con

senso di responsabilità e con integrità morale, nell’intento di preservare ed accrescere la reputazione

dei professionisti, quale forza sociale autonoma, responsabile ed eticamente corretta, si pongono

l’obiettivo di contribuire a contrastare il processo di infiltrazione/radicamento della mafia per

continuare a contribuire alla crescita civile dell’intero Paese.

Il comitato delle professioni unite della provincia di Modena e i sottoscritti Ordini e Collegi

professionali, si impegnano ad attuare la presente Carta Etica con trasparenza e rispettare modelli di

comportamento ispirati all’autonomia, integrità, eticità e a sviluppare le azioni coerenti.

Tutto il sistema, dal singolo professionista ai massimi vertici ordinistici o collegiali, dovrà essere

compartecipe e coinvolto nel perseguimento degli obiettivi e nel rispetto delle relative modalità, in

quanto ogni singolo comportamento non eticamente corretto non solo provoca conseguenze

negative in ambito ordinistico o collegiale ma danneggia l’immagine dell’intera categoria

professionale presso la pubblica opinione, presso il Legislatore e la Pubblica Amministrazione.

La eticità dei comportamenti non è valutabile solo nei termini di stretta osservanza delle norme e

della Carta Etica. Essa si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più

elevati standard di comportamento.

La presente Carta Etica trae ispirazione da principi basati su valori comuni nell’interesse del singolo

cittadino e nel pubblico interesse e integra, dove possibile, le norme deontologiche proprie di ogni

professione intellettuale.

Gli Ordini o Collegi, si impegnano a prevedere strumenti e forme di comunicazione interna per

rendere edotte i professionisti iscritti dei contenuti della presente Carta Etica.

ART. 1

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti riconoscono

fra i valori fondanti della professione intellettuale il rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni

criminali, mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alle norme di legge e

alle norme etiche per sviluppare qualsiasi forma di controllo e vessazione.

Il professionista adotta quale modello comportamentale la non sottomissione a qualunque forma di

estorsione, usura o ad altre tipologie di reato poste in essere da organizzazioni criminali e/o

mafiose.

La verifica dell’uniformità a tali comportamenti che integrano il codice deontologico di ogni Ordine

o Collegio professionale, è demandata ai Consigli degli Ordini o dei Collegi che determineranno

l’applicazione delle sanzioni previste.

ART. 2

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano a costituire una

commissione permanente ed indipendente al fine di costruire un’alleanza globale e di solidarietà

contro tutte le mafie, nazionali e transnazionali, e contro ogni forma di corruzione.

ART. 3

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano

a promuovere e partecipare a iniziative, progetti e attività necessarie a contrastare le mafie,

nazionali e transnazionali, e contro ogni forma di corruzione.

ART. 4

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano a promuovere

in tutti gli enti, le amministrazioni locali e i privati cittadini strumenti legislativi e amministrativi

che garantiscano la massima trasparenza negli appalti e nella gestione dei servizi.

ART. 5

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano ad affermare la

centralità della scuola, dell’università e delle altre agenzie formative, nella definizione di nuove

politiche sociali e di interventi legislativi rispetto a temi fondamentali come la lotta alla criminalità

organizzata, l’immigrazione, i diritti umani, il lavoro.

ART. 6

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano a diffondere un

sapere di cittadinanza che valorizzi i giovani professionisti come protagonisti di un processo di

educazione permanente alla legalità, alla partecipazione e alla responsabilità.

ART. 7

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano

a promuovere la crescita professionale salvaguardando i principi di sicurezza sul lavoro e

contrastando il lavoro nero.

ART. 8

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano

a considerare la tutela dell’ambiente e la prevenzione di ogni forma di inquinamento un impegno

costante.

ART. 9

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti sono

fortemente impegnati a chiedere la collaborazione delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni

preposte, denunciando direttamente all’Autorità Giudiziaria o con l’assistenza del sistema

ordinistico o collegiale, ogni episodio di attività direttamente o indirettamente illegale di cui sono

soggetti passivi.

Eventuali condotte omissive saranno considerate non in linea con i principi della presente Carta

Etica.

ART. 10

I consigli degli Ordini o Collegi, in applicazione del rispettivo Codice Deontologico, sono chiamati

a svolgere una continua attività di controllo sulla condotta dei professionisti iscritti e possono

proporre, in casi specifici:

A. l’espulsione del professionista nel caso di:

1. condanna del professionista, con sentenza passata in giudicato, per reato di cui all’articolo

416 bis (associazioni di tipo mafioso anche straniere) o delitti commessi avvalendosi delle

condizioni previste dall’articolo 416 bis del codice penale ovvero al fine di agevolare

l’attività delle dette associazioni (art. 7 della legge 12 luglio 1991, n. 203)

2. confisca, con provvedimento definitivo, dei beni di proprietà del professionista.

B. La sospensione del professionista nel caso di:

1. emissione di sentenze di condanna non ancora passate in giudicato per i delitti sopra indicati

2. avvio di procedimenti penali a carico del professionista concernenti la commissione di uno

dei sopra citati delitti o applicazione di misura cautelari personali per tali ipotesi di reato,

laddove gli interessati non abbiano volontariamente comunicato all’Ordine o Collegio la

propria autosospensione.

ART. 11

Gli Ordini o Collegi possono costituirsi parte civile nei processi che vedano i professionisti iscritti

parte lesa o imputata.
 
FONTE: http//emiliaromagna.magna-carta.it
 
pt/2011/gmt/03

BRAGA: LA NOSTRA CASSA E' IN UNA CASA SOLIDA - PRESSO " L'ENPAIA".

TRACCIA -  INTERVENTO CONVEGNO MANTOVA


26 FEBBRAIO 2011

Cari colleghi

alcuni di noi ci hanno raggiunto in ritardo per aver accompagnato all’ultima dimora il Presidente Tabacchi.

Noi oggi, non possiamo non ricordarne le sue virtù, il suo spessore, la sua statura umana e professionale.

Inviando un messaggio alla Sua famiglia e al Collegio di Modena ho voluto esprimere i miei sentimenti di profonda gratitudine per quel molto che ci ha lasciato in memoria e in eredità.

Uomo di statura etica e morale cristallina viveva i rapporti con gli altri con la signorilità di chi sa che il Valore dei valori è l’ascolto generante.

Non è mai stato sfiorato dalla giustizia o da iniziative giudiziarie. La Giustizia la serviva da protagonista assertore della tutela delle regole, dell’etica e della deontologia. Apprezzatissimo e ammirato da tutti gli Enti pubblici e privati di Modena e di tutta l’Emilia Romagna sapeva con la gentilezza di un suo inimitabile stile trascinare con l’esempio.

Da professionista l’ho incontrato in quel periodo in cui la nostra categoria viveva il momento più intenso d profonde riforme:

e L’approvazione della legge 54/91;

e La costituzione della nostra cassa di previdenza.

Insieme a quella vecchia guardia che ci ha lasciato una grande eredità è sempre stato protagonista della modernizzazione della nostra categoria. Credeva, profondamente credeva nella qualità e nel valore umano e professionale dei Periti Agrari.

Lo è stato nel suo Collegio. Lo è stato in Italia unitamente a Aluisetti e tutti gli altri Consiglieri del nostro CNPA.

Lo è stato credendo nel ricambio generazionale.

Lo è stato apprezzando e sostenendo le iniziative che promuovessero la nostra categoria in ogni luogo.

Amava la scuola e la riteneva la fucina degli uomini e dei professionisti.

Quante belle iniziative ha promosso e organizzato, anche col suo amico Cerroni di Piacenza e molti altri colleghi. Sono state voci spesso cadute nel vuoto.

E’ stato un vivace promotore del rinnovamento della nostra categoria, anche attraverso la costituzione dei primi Coordinamenti Regionali.

Da quel tempo sono già passati più di vent’anni.

E’ stato un Presidente di categoria ammirato.

Credo che lo potrete sentire dall’attuale presidente quanto ancora di Lui si possa respirare nella nostra categoria.

LA CASSA.

Si, proprio la cassa. La nostra Cassa. Ne fu un assertore e rpomotore convinto. Vi sono innumerevoli suoi interventi e documenti a favore e a sostegno della costituzione della cassa dei Periti Agrari.

Condivise convintamente che la nostra cassa si ponesse fra le “braccia” di ENPAIA.

In quell’ENPAIA che era, è cassa degli Impiegati Agricoli. Una Cassa solida.

L’ENPAIA, una Cassa che considerava affine. Un fratello maggiore.

Quanti impiegati agricoli sono iscritti al nostro Albo? Una Cassa, la nostra, posta in una Casa parentale stretta. Inserita, cioè, in un contesto agricolo che tutti ci accumuna (una casa comune previdenziale).

L’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli impiegati dell’Agricoltura e dei Contrati Collettivi, Il Fondo di accantonamento del trattamento di quiescenza dei dipendenti consorziali dei Consorzi di Bonifica, la nostra Cassa Gestione Separata Periti Agrari e la cassa Gestione Separata degli Agrotecnici, rappresentano la massima garanzia che la scelta allora promossa fu lungimirante.

Oggi possiamo vantare una gestione solida, in un contesto di collaborazione proficua e cordiale, a costi contenuti, fattori che ci permettono di impegnarci per approntare alcune valutazioni in merito a servizi da offrire agli iscritti.

Quest’anno la nostra Cassa compie quindici anni dalla fondazione, possiamo affermare che stiamo superando l’adolescenza per avviarci sul terreno della piena maturità.

E’ vero siamo ancora pochi, ma le nostre iniziative di coinvolgimento, soprattutto di quei segmenti di sommerso e di part time che non hanno ancora ben compreso il valore di appartenenza (d’iscrizione) alla nostra cassa, nonché l’evoluzione della domanda di moderni servizi e prestazioni professionali che affiora dall’agricoltura e dai settori connessi, collocati nel contesto del superamento delle storiche cristallizzazioni monopolistiche, ci fanno affermare che la nostra è una categoria che ha un futuro.

Ci fa affermare che la strada intrapresa fa rafforzata e consolidata senza inseguire fantasiose e non ancora approfondite iniziative evasive.

Attilio (Tabacchi) ci ha creduto, noi ci crediamo.

Concludo qui il mio intervento lasciando al Collega Moretti il compito di relazionare nel dettaglio le iniziative che la Cassa ha in corso.

Il mio augurio che l’appuntamento di Mantova rappresenti uno dei primi momenti di serio approfondimento dei temi che in questo tempo ci interrogano. Il domani della nostra categoria lo si potrà affrontare se sapremo affermare e modernizzare la nostra credibilità professionale.

Mario Braga

pt/2011/gmt/03

IL RICORDO DEL COLLEGA TABACCHI

Per Agr Braga Mario


Manerbio, 24/02/2011

Alla Famiglia Tabacchi

Al Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari

Laureati di Modena


Cari familiari e colleghi

ricevo la notizia che l’Amico Tabacchi “è andato avanti”.

Credo che le parole fatichino a descriverlo e a incorniciare tutti i profondi … profondi, profondi … sentimenti di gratitudine, di ammirazione di affetto che ci hanno legato indissolubilmente a quest’Uomo Buono, Dolce, Esperto e Amico.

Una di quelle figure che si possono collocare fra la grandezza di una sensibilità, disponibilità e responsabilità difficilmente eguagliabili, altrettanto difficilmente imitabili.

Ma, proprio per questo, da annoverare fra gli esempi che la vita ci offre per essere seguiti.

Mi limito così a rivolgere alla Sua straordinaria Famiglia, al Suo Collegio un sincero, profondo ringraziamento per quello che Attilio ci ha lasciato quale eredità più grande “la Sua umanità”.

Non posso nascondervi che la notizia del suo passaggio all’Eterna Esperienza mi ha commosso, ma senza permettermi di lasciare sgorgare inutili lacrime.

Chi come Lui lascia una testimonianza, una eredità di umanità così vera, non abbandona mai i suoi affetti e le sue amicizie. Io, noi lo porteremo con noi.

Come sempre accade nella vita porto con me il rammarico di un impegno inevaso quello che un giorno ci saremmo incontrati per vivere una giornata fra le Sue acetaie. Uno dei più alti momenti economici e sociali di sintesi fra i doni del Creato, la tradizione e l’immenso dono sapienziale dell’uomo.

Vorrei descrivere di Attilio tutti, proprio tutti i momenti di “grandi” e autorevoli atteggiamenti che ci ha donato. Mi dilungherei in una storia vissuta per il “bene” degli altri. Quell’attenzione che da sola descrive la statura di un uomo. Così come fecero Pravettoni a Milano, Vezzoni a Cremona, Covini a Pavia e molti altri che non ho avuto l’avventura d’incontrare. Che belle vite, le loro vite.

Mi limito, così, ad esprimere alla Sua famiglia e al Collegio di Modena i miei profondi sentimenti di gratitudine.
Io lo porterò con me. Siate orgogliosi d’avere vissuto accanto a lui.
Vive condoglianze

Mario Braga


pt/2011/gmt/03