domenica 11 ottobre 2009

DISSENSO E MALESSERE : FINALMENTE SE NE PARLA

Carissimi amici,
sono un Perito Agrario Professionista da 35 anni ed è conpiacere che vedo girare delle e.mail di commenti, prese di posizione,proposte, riflessioni.
Che ben vengano, sono tutti interventi chequalificano la Categoria perchè sono autonome e aperte al contributo e non sono come al solito il " pensiero unico del CNPA e della rivista il PeritoAgrario"
Convengo con Voi che di malessere in giro ce nè tanto, tanti colleghi,soprattuto giovani sono anche incazzati e a ragion veduta viste le difficoltà in generale delle professioni in questo momento e in particolare della nostra ( Su questi temi il CNPA è assente-latitante totalmente. Non ha speso una parola.)
Alcune riflessioni:
-) il malessere in giro c'è ed è radicato, le recenti riunioni di Lonato del Garda di Giugno, Luglio e Settembre ne sono la prova. C'è il malessere dichiarato e di chi non ha il coraggio di dichiararlo, ma la cosa grave è che c'è chi fa finta di niente e con furbizie manipola la realtà;
-) è vero, gli altri Ordini e Collegi professionali si muovono con più destrezza, furbizia e capacità propositive concrete. I risultati si vedono sul campo; noi siamo in forte flessione nelle nostre competenze professionali. Spesso leggi, leggini, decreti e forzate interpretazioni di altre professioni dimenticano il Perito Agrario.....perchè ? Perchè nonsiamo presenti;
-) carissimi Serra e Sandrini non ci vuole molta fantasia per capire chebisogna essere presenti e essere propositivi del nostro pensiero (ovviamente se si hanno idee) e il tutto deve essere divulgato e confrontatoin ogni forma e con ogni mezzo. Dite, e sono d'accordo, parliamo di meno e facciamo di pù, benissimo, ma per " fare" ci vogliono idee, progetti credibili che abbiano consenso e soprattutto la volontà per concretizzarli.
Volete dirmi allora cosa ha fatto o sta facendo il CNPA per la nostrap rofessione ?
Vi dico cosa ha fatto secondo il mio modesto parere:
1) nel campo dell'attività fiscale - amministrativa, abbiamo perso quasi tutte le competenze;
2) nel campo della gestione delle paghe, idem
3) nel campo della gestione dell'ambiente e del territorio siamo sistematicamente emarginati, con gioia di altre professioni;
4)Nella certificazione energetica in tante Regioni siamo esclusi ( In Lombardia il Consiglio Regionale e il Consigliere nazionale Bertazzo sono intervenuti positivamente);
5)nello studio e predisposizione del Piano agricolo nazionale e delle Regioni spesso la figura del perito agrario non è stata inserita per le proprie competenze ( significa perdere lavoro come sopra) Dove eravamo???
6) nei rapporti con le OO.PP. Agricole siamo subalterni e loro sono i più garndi professionisti del settore in cui operiamo ( altro lavoro professionale perso)
7) con agronomi e agrotecnici.....non ci si parla, ma in alternativa ci auto-liquidiamo per unirci con geometri e periti industriali ( sparirà lanostra identità e perderemo tante nostre competenze; basta vedere i numeri dei geometri e periti industriali e i primi modesti risultati in incontri pubblici dove ovviamente, non ci voleva tanto per capirlo, siamo stati relegati in terzo piano. Chi sa cosa succederà dopo la fusione.....
8) relazioni esterne, con ministeri, forze politiche ecc, quasi inesistenti altrimenti avremmo avuto migliori risultati ( vedi sopra). Si è seminatopoco e male....il raccolto è stato pessimo!
9) relazioni del CNPA con il territorio ( Collegi Provinciali e Regionali quando verranno legalizzati????)in merito a problemi, quesiti, proposte dal territorio ecc, non si hanno risposte o in alternativa generiche promesse verbali e/o burocratiche. Mi si dica quante volte giudizialmente èi ntervenuto il CNPA per tutelare la nostra professione ( per esempio a livello regionale nei Piani Agricoli, dove spesso siamo stati esclusi....MAI) Gli agrotecnici sono intervenuti in 6 o 7 regioni, di riflesso anche per noi, e in Lombardia abbiamo operato insieme, recuperando le nostre competenze professionali e quindi il nostro legittimo lavoro;
10) sapete cosa ci costa il CNPA annualmente...circa dai 400 ai 500 milaEuro ( un miliardino delle vecchie lire) non è cosa da poco. E irisultati-benefici.....dove sono...... sono che adesso hanno deliberato l'aumento della quota contributiva di ogni singolo perito agrario al consiglio nazionale da € 25 a € 40, un aumento di circa il 60% (benissimo complimenti alla politica del risparmio) il tutto andrà a peggiorare la situazione a livello di Collegi Provinciali ( ed è vero come avete detto,che ci sarà un incremento delle cancellazioni) Ma quali sono i risultati raggiunti con tutti questi soldi spesi????? ci spieghino.......Non mi dilungo più anche se ci sarebbero tante altre cosette da dire solo un'ultima cosa, sul mio Blog " PERITIAGRARILIBERI(il Blog del perito agrario libero) tanti colleghi hanno manifestato il loro malessere e la richiesta di cambiamento.Quanto è stato fatto a Lonato deve continuare e gli amici Braga, Benanti,Bertazzo, Sandrini e tanti altri proseguano nella loro azione perchè il CAMBIAMENTO è indispensdabile alla sopravvivenza della categoria.
Piermaria Tiraboschi 

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