giovedì 1 dicembre 2011

BRAGA MARIO: SOTTOSEGRETARIO ALLE POLITICHE AGRICOLE ?????

Caro Mario nella confusione degli  " omonimi" potevi starci anche Tu. Ne saremmo stati orgogliosi di avere un collega Perito Agrario sottosegretario alle Politiche Agricole, con tanta esperienza nel settore primario e nella prassi della politica visto il tuo curriculum.
Purtroppo è un sogno e con ironia ci giochiamo ridendo di tanta confuzione nel comunicare la nomina che finalmente è arrivata al vero candidato: al Prof. Franco Braga al quale auguriamo buon lavoro e perchè no.... un occhio di riguardo al suo omonimo Perito Agrario Mario Braga....... .
Ciao con un sorriso.
Piermaria Tiraboschi
pt/2011/gmt/11

2 commenti:

  1. In effetti quando hanno annunciato il nome senza il nome di battesimo sono saltato sulla seggiola!!!!! Quanti come me. Eh si,caro Mario sarebbe stato il coronamento del Tuo sogno (forse) e del nostro (sicuro). Purtroppo di Periti Agrari, Senatori ed Onorevoli ve ne sono stati tanti ma nessuno ha mai messo il tuo impegno, la tua tenacia ed il tuo carattere a favore della nostra categoria. Io, che sono tra i tanti che ti conoscono da tanto, troppo tempo sono orgoglioso di esserti amico e purtroppo...sottolineo purtroppo alla carica di Sottosegretario non ci sei tu. Ciao Paolo

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  2. Visto che non siamo stati gli unici ad equivocare...NOMINA SOTTOSEGRETARIO BRAGA: MA QUALE DEI DUE?

    “Di sicuro io sono il Francesco Braga di cui ha parlato il ministro esprimendo profonda stima per le mie capacità professionali, almeno come riportato dalle interviste sui media. Penso però che un mio collega omonimo (Ing. Franco Braga della Sapienza) sia la persona che vi interessa”.
    La lettera arriva dall’America al Fatto Quotidiano, dopo le perplessità sulla nomina del sottosegretario alle Politiche agricole.
    A Palazzo Chigi Braga non si è visto.
    Era uno dei quattro assenti al giuramento.
    Ma non sembra che a fermarlo sia stato un impegno improvviso. È che nessuno ha capito quale Braga sia stato nominato.
    Il ministro Mario Catania, parlando con i giornalisti, ha espresso la sua soddisfazione per l’incarico a un professore che “conosco di fama per la competenza scientifica di alto livello e l’attività nel Nordamerica”.
    Il curriculum citato corrisponde a quello dell’economista agro-alimentare Braga, proveniente dalla Cattolica di Milano e docente negli Stati Uniti.
    Ma il nominato, come confermano da Palazzo Chigi, è un altro, il Braga ingegnere civile esperto di costruzioni antisismiche.
    Che, con le Politiche agricole, però, ha poco a che fare.
    Vista la situazione, ha fatto bene ieri mattina Saverio Ruperto a reagire così dopo la nomina a sottosegretario all’Interno: ha stretto la mano a Monti, ha rivolto uno sguardo al cielo e si è fatto il segno della croce.
    Che Dio la mandi buona a questi nuovi 28 membri del governo.
    Il loro premier li ha difesi dai (rarissimi) attacchi della stampa: “Attenti a parlare di conflitto di interessi, saremo di un’assoluta trasparenza”.
    Ma nel caso Braga più che di trasparenza bisognerebbe parlare di nebbia fitta.
    Quando ieri mattina in commissione Agricoltura a Montecitorio non hanno visto arrivare nessuno, e hanno scoperto che il loro referente nel governo non aveva neanche giurato, si sono chiesti perché.
    Forse doveva tornare dall’America? Ma no, non è quel Francesco Braga.
    È il Franco Braga romano, detto Francesco, quello nominato.
    Sicuri? Le riviste di settore dicono il contrario. E per la gioia degli agricoltori, il dubbio non sono riusciti a risolverlo. “Non hanno notizie neanche i miei colleghi più esperti – dice sconsolato il deputato Pd Marco Carra – abbiamo cercato su Google, ci pare sia l’ingegnere, non ci sarebbe nulla di male, però non abbiamo conferma che sia lui”.
    Al telefono del suo ufficio il professor Braga (l’ingegnere) non risponde.
    Un ragazzo al centralino spiega di non sapere della nomina: “Me la state dando voi questa notizia”.
    Alla Sapienza accolgono la domanda con stupore, sia al Rettorato che in Facoltà.
    Non sono a conoscenza dell’incarico a un professore dell’ateneo, e ritengono ancor più incredibile che “un ingegnere strutturale di stretta osservanza” possa diventare sottosegretario al ministero di via XX Settembre.
    Lì dentro, giurano che qualcuno la risposta ce l’ha.
    Ma non all’ufficio stampa: “Siamo in attesa di una comunicazione degli uffici competenti” .
    L’attesa dura fino alle 9 di sera: niente da fare, del curriculum del “vero” sottosegretario non c’è traccia. E a Montecitorio le voci si rincorrono: “Il Braga ingegnere non è interessato a quel posto, semmai alle Infrastrutture. Vedrete che rinuncerà all’incarico”.
    Ma ormai la frittata è fatta. D’altronde il caso Braga non è l’unico ad aver provocato versioni discordanti......segue

    Caterina Perniconi e Paola Zanca
    (da “il Fatto Quotidiano”)

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