mercoledì 21 luglio 2010

IL " PERITO AGRARIO": L'ARTE DELLA MANIPOLAZIONE DI REGIME !!!

DA "TUTTO CAMPO DI A. BOTTARO" A "UNA CATEGORIA PROIETATTA NEL FUTUTO DI A. DI BIASE" , UNA VALANGA DI BUGIE E MANIPOLAZIONI.

Grazie Presidente del " simpatico Bolg".
 E' vero siamo simpatici, anche se qualche volta le rompiamo le palle...ma ci stà, che ci sia chi la pensa " non come lei e amici"........è il minimo che possiamo fare per lei e la categoria...altrimenti che squallore...!!!
Noi siamo per l'informazione aperta e libera, dove tutti possono dire la loro ( con rispetto e educazione), anche contro l'arroganza e lo strapotere del Consiglio e Collegio Nazionale e in tanti ci seguono, in barba ai delatori di regime ( un antipasto vi è stato sommistrato durante l'Assemblea dei Presidenti Provinciali a Roma..... o no !!! caro Di Biase....o dormivi.......eh  eh  .furbacchione!!!!).
Ora, dopo i complimenti di rito, entriamo nel vivo del dibattito.
- COGEPAPI E RIFORMA DELLE PROFESSIONI:
Non convince....è una vera puttanata ,che prende per il naso i poveri creduloni.
 E, la pensano così, non solo tanti periti agrari di tutt'Italia, che hanno manifestato il loro dissenso in tutte le forme, anche durante la recente Assemblea romana dei Presidenti, che Di Biase- segretario nazionale nel suo articolo sul " Perito Agrario".......come era prevedibile e ovvio ,omette volutamente di citare, mentre enfatizza, come durante il ventennio, l'opera del Dux........fenomeni di idolatria ? ma anche tanti geometri e periti industriali sono contro il Cogepapi.
Voi non " proiettate la categoria nel futuro" caro Di Biase, ma l'affossate e il tuo articolo è il requiem ai periti agrari, alla loro indentità professionale. Ci fregate e fondete con stimate altre professioni, che poco hanno a che vedere con noi, sia in termini formativi che professionali, questa è la vs.sgangherata proposta!!!
La vs. è una mera manovra di " facciata" ( il Cogepapi è una scatola vuota !!!) e di potere, per salvare qualche seggiolina ,che avete già patteggiato...tutto il resto ( a prescindere dalle vs. azioni mediatiche) non vi interessa. E' quì, dubito della vs. buona fede, perchè altrimenti, avreste affronato i problemi in modo diverso: con la Categoria, se non avevate il presentimento che il vs. progetto sarebbe stato non  convincente e vincente.
Ci sono altre strade da seguire.!
L'alternativa che propongono da anni la componente più democratica e progresista della categoria è " IL POLO DELLE PROFESSIONI VERDI",  cioè un legame con agronomi, agrotecnici ecc. ecc. professioni a noi più vicine per formazione e attività e onestamente, a tutt'oggi, non ho ancora capito il perchè non sia stata sperimentata questa via.!! qualcuno dovrebbe darci delle  spiegazioni......vero caro CNPA ????.
- LA CATTIVA INFORMAZIONE:
avete dispiegato tutte le armi informative a vs. disposizione per mascherare ( con cattiva informazione) il fallimento della vs. iniziativa nel COGEPAPI: cioè rottura nel CUP, rottura nel PAT, rottura...rottura ecc. un buco nell'acqua dietro l'altro. Ne avete inventate di tutti i colori; comunicati stampa, conferenze per acquisire un pò di credito, non ultimo l'improvviso incontro con i parlamentari di giovedì 22 p.v. nella calura estiva romana, per lemosinare qualche sostegno allo strampalato progetto Siliquini, che tanto a voi piace, ma che le altre professioni tecniche e non, hanno già bocciato e archiviato. La vs. onnipotenza e arroganza vi stà accecando. Non vi siete resi conto delle contestazioni manifestate da tanti Presidenti provinciali alla recente Assemblea a Roma???  Dal resoconto ( spiritoso) di Di Biase sul  " Perito Agrario  n. 3" si direbbe di no.
Il Segretario Nazionale ha l'arte di zittire chi parla ( venti interventi) e di dare la parola a chi è stato in silenzio....40 rappresentanti, interpretando il loro silenzio, come un'ovazione al Dux......siete veramente dei ridicoli commedianti...VERGOGNATEVI. ( Vi consiglio di rileggere i resoconti degli interventi !!!  furbacchioni.).
- TUTTO PROCEDE COME AL SOLITO ( assemblee e incontri con la categoria.....sono cose superflue,che non contano e allora perche vengono fatte??????).
La scorsa settimana è stata fatta la riunione del Consiglio Nazionale.
Tutto bene ragazzi...avevate dubbi !
Consiglio unanime su tutto...anche nell'approvazione del bilancio 2009 e preventivo. Scontata la futura risconssione delle quote annuali " aumentate" da dare al CNPA .....in questo momento di crisi, inasprire i balzelli è cosa buona non vi sembra????? Scusate dimenticavo una piccola notizia: sapete che sono stati spesi nel 2009 circa 290.000,00 Euro per gli " organi istituzionali del CNPA" ( circa 560 milioni di Lire) più della metà delle entrate complessive??????  E pensare che siamo tutti chiamati a fare un pò di sacrifici.......in barba all'austerità !!!.
- CONCLUSIONI:
 Carissimi DISSIDENTI  ( CHE SIETE TANTI ANCHE SE LA STAMPA DI REGIME VI IGNORA)  quasi.....quasi....il COGEPAPI è la soluzione meno peggio ?
Eh sì....perchè peggio di come siamo messi non si  può  e allora ecco la medicina giusta, dissolviamoci nei 150. 000 e più geometri e periti industriali, forse così nascosti ci guadagnamo qualcosa e facciamo una miglior figura........non credete ????
Un ciao a tutti e buone vacanze.
Il ControCampo a tutto Campo.
Pm. Tiraboschi


pt/2010/gmt/07

9 commenti:

  1. A Roma e Provincia siamo molti Periti Agrari a volere il Polo delle Professioni Verdi e cercare di tirarci fuori da questa situazione di stasi TOTALE!
    Dalla capitale avete anche il nostro appoggio.

    Stefano

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  2. Anche in Campania la pensiamo così il problema sono i colleghi che spesso ricoprono cariche di presidneti e vice che non esercitano l'attività ma sono comunque iscritti al collegio e che poi votano per il cogepapi...tanto a loro che gli frega??
    paolo

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  3. La rivista in quanto pagata (profumatamente) con i soldi degli iscritti dovrebbe dare voce a tutti e non essere utilizzata per fare quello che viene descritto in questo post. NO AL COGEPAPI. SI AD UN ALBO DELLE PROFESSIONI VERDI.
    CARLO

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  4. (PARTE PRIMA)
    Carissimo Piermaria,
    nel condividere in toto le tue argomentazioni, mi permetto di aggiungere qualche riflessione sulle cause di questa situazione.
    Bisogna capire e dire il perché di come stanno le cose, se poi si vuole cambiarle, altrimenti serve a poco denunciarle.
    Innanzitutto: perché il CNPA si comporta in una certa maniera, da te ben descritta.
    Perché sa bene che c'è una categoria che NON esiste, una categoria muta, che NON parla e quindi che sostanzialmente è come non esistesse.
    Il CNPA può permettersi di dire e fare quello che gli pare perché tanto sa che la stragrande maggioranza degli iscritti (oserei dire il 99%), a cominciare dai rappresentanti locali (Presidenti provinciali) e nazionali (componenti del CNPA) sono "muti", non in senso etimologico, ovvero del non avere la capacità di parlare, ma perché non usano tale capacità.
    Quanti sono quelli che sino ad ora si sono espressi in maniera palese e contraria alle decisioni del CNPA?
    Poche persone: si contano forse sulle dita di una mano, ma mi sa che ci si deve fermare a metà della mano.
    E gli altri dove sono?
    Mah? Chissà? Qualcuno li ha visti? Qualcuno li ha sentiti? Forse ancora presi dal letargo invernale nonostante le temperature di questi giorni?
    Qualcuno potrebbe dire (e non a torto) che siamo tutti bravi a lamentarci delle situazioni che non vanno (specialmente come farebbe piacere a noi) o che ci disturbano.
    Siamo tutti bravi a parole.
    Qualcuno diceva che la madre degli ignoranti è sempre incinta.
    Personalmente preferisco dire che al giorno d'oggi la madre dei professori è sempre incinta.
    Ovvero che ogni giorno ne nasce uno che vuole insegnare a sua madre come avere dei figli, oppure uno che ne sa una pagina più del libro.
    Al giorno d'oggi, con chiunque parli, sono tutti bravi ad insegnare quello che devono fare gli altri.
    Ce ne fosse uno che invece di insegnare, facesse qualcosa lui in prima persona.
    Quando ci si trova tra iscritti sono tutti pronti a denigrare o criticare il CNPA, l'operato del Presidente o del Segretario.
    Ovviamente a parole, parole che non lasciano alcun segno.
    Parole vane, futili come foglie al vento.
    Non sono qui a difendere il CNPA, benché tutti possano sbagliare, specialmente chi nella vita fa qualcosa.
    Chi non fa nulla è difficile che sbagli.
    Ma sono qui a sottolineare il fatto che tutti (o quasi) stanno dietro le quinte: chi dorme (e non piglia pesci), chi se ne infischia altamente dei propri iscritti, chi invece se ne infischia di tutta la categoria, chi generalizza o fa il qualunquista, ecc. ecc.
    Insomma: nessuno che abbia il coraggio di mettere per iscritto con il suo nome e cognome come la pensa.
    Per carità non voglio farne una colpa agli iscritti, quanto piuttosto a chi per onere e onore istituzionale, tanto a livello nazionale che locale, li rappresenta.
    Certamente non si tratta di essere bastian contrari in generale per partito preso.
    Si tratta più semplicemente di esprimere le proprio idee su argomentazioni specifiche.
    Ciò che fa il CNPA non è certo sbagliato solo perché lo fa il CNPA.
    Su certe cose però sappiamo come la pensano la maggior parte degli iscritti a livello nazionale.
    (Fine PARTE PRIMA)

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  5. (PARTE SECONDA)
    Un esempio?
    Primo esempio: il COGEPAPI.
    Quanti sono gli iscritti (specie coloro che svolgono la professione) che glie ne frega qualcosa di mettersi insieme a Geometri e a Periti Industriali?
    Magari anche di condividerne le sorti previdenziali.
    Quelle sicuramente si condivideranno (più nel male che nel bene), certamente non le mansioni professionali che rimangono intoccabili, con buona pace dei Periti Agrari che già si sentivano Geometri o Periti Industriali o, ancor di più, Ingegneri, tutti TOUT COURT.
    Forse qualcuno che poveretto soffre di inferiorità (culturale oltre che professionale), specie in termini di visibilità, e non vede l'ora di andarsi a sposare con una moglie grassa e vecchia, che lo maltratta, lo insulta, per poi scappare tra le braccia di un'amante (enti pubblici) che si accorga della sua esistenza solo perché sta con la cicciona.
    Mentre invece sono tantissimi gli iscritti che, di fronte ad un obbligo normativo (che non esiste) o ad una scelta facoltativa di unificarsi con altre categorie professionali preferirebbero "unirsi" con Agronomi e Agrotecnici.
    Questo lo sanno la maggior parte, per non dire la totalità, dei Presidenti Provinciali.
    Eppure ... alla fine della fiera, TUTTI FANNO SILENZIO.
    Tutti o quasi, perché sappiamo bene come è andata a Roma.
    Certamente non come descritto sull'ultimo numero de "Il Perito Agrario".
    Ma sarebbe come pretendere che "L'Unità" scrivesse che Berlusconi è un comunista e tutto quello che fa il suo governo è tipicamente di sinistra.
    Oppure come pretendere che "Il Giornale" o "Libero" scrivesse che Bersani è un vero conservatore, con una mentalità tipicamente di destra.
    E allora perché questi Presidenti Provinciali non si esprimono? Non scrivono apertamente il loro dissenso?
    Non dico su "Il Perito Agrario" perché tanto non lo pubblicherebbero mai.
    Hai mai visto un numero de "Il Perito Agrario" che abbia mai pubblicato gli interventi dei Presidenti Provinciali (o loro delegati) all'Assemblea dei Presidenti?
    Eppure lo dice la parola: è l'Assemblea (o riunione o incontro o chiamala come vuoi) dei Presidenti Provinciali.
    E cosa pubblicano? L'intervento del Presidente Nazionale.
    Aspide!!! Che coerenza!!!
    Per non parlare poi dell'aumento della quota annuale dovuta al CNPA (secondo esempio), ove il 99% dei Presidenti intervenuti a Roma si era detta contraria.
    Ma il CNPA, come detto sopra, fa quello che vuole.
    Tanto il tutto si basa su un processo di MENEFREGHISMO A CASCATA INVERSA, dal basso verso l'alto.
    Gli iscritti chiedono qualcosa ai loro Consigli Provinciali?
    I membri dei Consigli Provinciali chiedono qualcosa ai loro Presidenti?
    I Presidenti Provinciali chiedono qualcosa ai loro rappresentanti Nazionali?
    Questi ultimi chiedono qualcosa al loro Presidente Nazionale?
    Forse sì, forse no.
    Certo è che non c'è alcuna traccia.
    Personalmente sono portato a pensare che la stragrande maggioranza non chiede resoconto di nulla a chicchessia.
    Spero di sbagliarmi.
    Ma se le cose stanno così come TUTTI SAPPIAMO, un motivo c'è.
    IL SILENZIO ASSENSO (nei fatti) DI TUTTI (o quasi).
    C'è una bellissima presentazione in powerpoint che dimostra quanto testé scritto.
    Digitate:
    www.didaweb.net/fuoriregistro/documenti/ranocchia.pps
    E se vi interessa il COGAPAPI andate anche a guardarvi:
    http://ingegneresezioneb.it
    A tutti dico: inutile lamentarsi, se poi non si scrive e si manifesta il proprio lamento.
    Qui tutti possono scrivere.
    Chissà perché sono solo e sempre i soliti?

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  6. (PARTE TERZA)
    Caro Piermaria, alla fine della fiera, come si suol dire: ogni paese ha il governo che si merita.
    E questo vale a tutti i livelli.
    Per questo dico che è inutile lamentarsi quando ci si trova per discutere, se:
    - le lamentele rimangono solo tra gli addetti ai lavori, ovvero tra gli iscritti o loro rappresentanti;
    - se non si pubblica, se non scrive, se non si da visibilità della propria esistenza (visto che manca anche quella) oltre che della propria voce.
    Tanti Presidenti vorrebbero dir la propria: qualcuno tentenna, poi si tira indietro (come i gamberi o come i vigliacchi), qualcuno timorosamente starnutisce (e per l'emozione rischia di farsela sotto), altri parlano con parole non proprie (già scritte da terzi), ecc.
    Tanti poi fanno silenzio: tanto che glie ne frega della categoria.
    Magari alcuni di questi ambiscono a livello nazionale, per cui se non riescono a dire di essere pienamente d'accordo con il CNPA (perchè magari hanno ancora un briciolo di dignità propria, a differenza di coloro che non si sono mai accorti di averla tanto sono leccapiedi e viscidi come serpenti), al più fanno silenzio o alzano le braccia.
    Un invito a tutti gli iscritti: fate sentire la vostra voce, rompete le balle ai Vostri Consigli Provinciali, prendete posizione (non importa quale, ma almeno prendetene una).
    Un invito ai Presidenti Provinciali: se non ve ne frega niente dei vostri iscritti, cedete il posto a chi glie ne frega della categoria.
    E se ve ne frega qualcosa anche a Voi, prendete posizione, ma che sia quella Vostra, non una sotto dettatura (o, se preferite, dittatura).
    E un invito ai Consiglieri Nazionali: venite allo scoperto. Non nascondeteVi come i Vostri Presidenti Provinciali.
    Un invito, infine, a tutti coloro che sono CONTRO il COGEPAPI: (uniti o separati) manifestiamo il nostro dissenso al Ministro Alfano e a tutti i partiti politici.
    RICORDATEVI: chi tace, acconsente!

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  7. Caro Sandrini, facciamo i nomi... di pure chi sono i Presidenti emozionati o quelli con i discorsi scritti da terzi!
    Per quanto mi riguarda la mia posizione sull'Albo unico con i geometri e periti industriali è nota da tempo; sin dall'inizio sono stato a favore per i motivi che ho anche di recente detto alla nostra Assemblea e anche perchè non mi va di andare a fare il tecnico di serie B "ope legis"!
    Per quanto riguarda la categoria penso di non aver bisogno di lezioni da nessuno, reggo il Collegio di Perugia da quasi 10 anni e qua la categoria è conosciuta ed apprezzata ad ogni livello; chiaramente nel consiglio nazionale ci sono dei problemi, inutile negarlo, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio!! non si può dire che nulla di buono è stato fatto e che un intero periodo va cancellato.
    Sarà forse per la mia formazione politica ma io ritengo che occorra mediare evitando scontri frontali lavorando sul territorio per far emergere figure nuove che possano essere la nostra linfa vitale. Non si può continuare a fomentare odio e divisioni tra di noi, bisogna smetterla.
    Ritengo che una buona proposta possa essere quella di convocare un congresso di tutti i consigli provinciali dove insieme dibattere della nostra situazione per individuare proposte che ci consentano di sopravvivere ed andare avanti; per arrivarci però bisogna che in quella sede si evitino i conflitti... solo proposte per il bene della nostra categoria.
    Massimo Moncelli

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  8. Caro Moncelli,
    è un piacere averti su questo Blog.
    Sei un politico abile e sgamato e si vede. Complimenti.
    Tutto il tuo intervento è in politichese.
    Dici una cosa e il contrario della stessa, ma alla fine il tuo pensiero è..." vogliamoci tutti bene e andiamo avanti così..poi si vedrà".
    Potrebbe essere una soluzione!
    Ma, per quanto mi riguarda e proprio questo che non condivido.
    Se nel Consiglio Nazionale le cose non vanno ( come tu dici ,che condivido) si abbia il coraggio di dirlo pubblicamente ( come tu stai facendo) assumendone le relative responsabilità ( questo non è fomentare odio e divisioni) è partecipazione, collaborazione, voglia di cambiare per trovare proposte e altre vie, che ci permettano di " sopravvivere".
    Sono sicuro, che ti sei accorto del dissenso e malumore che serpeggia nella categoria, non ultima la recente Assemblea dei Presidenti Provinciali a Roma ( dopo le iniziative ripetute di Lonato del Garda, Reggio Emilia ecc).
    Il CNPA, di tutta questa difficile situazione non ha capito niente e/o fa finta di non capire e persevera, nella sua totale insensibilità e arroganza, in scelte gestionali e politiche, che tanti iscritti non condividono, anzi, che contestano.
    Certo, non tutto è da buttare, in questo sono d'accordo con te. Ma, il Consiglio Nazionale ( i suoi uomini)sono responsabili delle situazioni che " non vanno" e allora si mettano in discussione........o da parte, come qualcuno ha già fatto con dignità.
    Hai ragione, bisogna smetterla di fomentare odio.
    Il Presidente Nazionale ( con tutto il Consiglio che ne è corresponsabile) sia il primo a dare il positivo insegnamento.......ohh Moncelli, non ti ricordi gli insulti ai Collegi Provinciali dichiarati durante l'assemblea ???? Tu doveri ????
    Capisco i tuoi buoni propositi ( condivido la tua proposta di convocare una Assemblea generale dei Consigli Provinciali con una piccola aggiunta..che sia autoconvocata, libera e autonoma rispetto al Consiglio Nazionale.....le ragioni sono compensibili) e l'impegno per la categoria e la professione che porti avanti, ma se le " cose non vanno"......un pò di coraggio e di responsabilità, dei nostri dirigenti, non farebbe male.. Non credi ? Sandrini, forse si riferiva a questo nei suoi commenti. Una provocazione, uno stimolo riflessivo a guardare oltre gli interessi personali e di bottega.
    Tu che sei stato Presidente della Fondazione e sei un dirigente vicino al Presidente nazionale cerca di illuminarlo e consigliarlo al meglio...." di fare un passettino indietro" quante cose cambierebbero.
    Cordialmente
    Piermaria Tiraboschi

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  9. tiraboschi... sei un inetto ed inutile alla categoria. ma tu eserciti la professione?

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libertà ma nel rispetto