venerdì 17 aprile 2009

HANNO PERSO LA BUSSOLA !

Siamo ai paradossi dei paradossi, al ridicolo.
Vi racconto l'ultima trovata, vi chiedo solo un po' di pazienza.
Il Consiglio Regionale della Lombardia dei Periti Agrari, dopo un ampio dibattito e confronto a livello territoriale e non solo giunse alla conclusione politica (approvata dagli organi istituzionali) che la proposta " di riformare le professioni così come ipotizzata che porterebbe a una "unione federata" di periti agrari con i periti industriali e i geometri, non convinceva e espresse liberamente e democraticamente il proprio dissenso, che peraltro serpeggia un po' in tutt'Italia.
Noi siamo più favorevoli a collaborare e integrarci con agrotecnici e agronomi e le ragioni sono più che chiare. Il Consiglio Regionale ( che è una libera associazione) si è fatto promotore con documenti scritti delle motivazioni del dissenso inviando le stesse ai rappresentanti Istituzionali ( Ministeri, forze politiche, promotori di proposte di legge, ecc). Una libera e democratica azione di informazione per far conoscere le nostre ragioni, che peraltro da tempo erano attuate con riunioni, diffusione di documenti-proposte,incontri anche con il Presidente Nazionale in quel di Brescia e resoconti anche su questo Blog.Fino qua mi sembra tutto chiaro e legittimo.
Purtroppo il Consiglio Nazionale, che dovrebbe essere il nostro interlocutore privilegiato ma che di fatto non lo è e che è molto attento a vigilare sull'operato del Consiglio Regionale Lombardo nelle sue riunioni periodiche ( la cosa ci è molto gradita) ha inviato una" lettera-richiesta" perentoria a tutti i Collegi della Lombardia chiedendo l'invio tempestivo entro 10 giorni, della copia della delibera di approvazione del documento Regionale sopra richiamato e inviato alle Istituzioni.
Ora. è mio opinione e non solo, che la richiesta di deliberati ai Collegi Provinciali in merito alla " tanto delicata e importante riforma delle professioni" da parte del Consiglio Nazionale, avrebbe dovute essere fatta già da molto tempo onde coinvolgere la categoria e le strutture territoriali a un dibattito propositivo del disegno riformatore per sentire " cosa ne pensavano gli iscritti" viste le novità e i risvolti che potrebbero avere sulla nostra professione, sul nostro lavoro e sulle nostre famiglie. Tutto questo non è stato fatto. Questo è il vero atto illegittimo del Consiglio Nazionale, una grave mancanza che delegittima il ruolo stesso del Consiglio, screditandone la rappresentatività e la credibilità di fronte alla categoria e alle istituzioni. Noi di questo ne siamo preoccupati ed è questo il vero problema.
Il vero disegno del C.N. è ben altro e al di là della caduta di stile nella forma della lettera inviata ai Collegi Provinciali che reputo in linea di principio positiva, ma tardiva ,l'obbiettivo non è quello di cogliere gli umori della categoria lombarda in merito alla riforma delle professioni ma è finalizzata a destabilizzare e a dividere i Periti Agrari della Lombardia delegittimandone il Consiglio Regionale ( libera associazione) su cui il C.N. non ha " nessuna competenza giuridica e istituzionale", se non quella di confrontarsi e dialogare tenuto conto che comunque è una realtà importante e rappresentativa sul territorio dei periti agrari.
Purtroppo, ed è questa la cosa che fa sorridere con amarezza, è che ancora una volta il CNPA si dibatte, si dispera e si perde in inutili azioni "formalistico-istituzionali" perdendoci un sacco di tempo, quando, e qui la cosa è preoccupante, ci sarebbero tanti problemi importanti e concreti da affrontare per la nostra professione e per il nostro domani.
Riprendete la bussola per favore.!
Un cordiale saluto.
PmT

2 commenti:

  1. Gent.mo Pmt

    Ho letto con attenzione la tua comunicazione e, purtroppo, devo ammettere che hai perfettamente ragione.
    Da molto tempo mi batto in Consiglio Nazionale affinchè questa operazione di trasparenza ed informazione sia fatta con tutti i presupposti formali che la posta in gioco richiede. Si badi bene non sto prendendo posizione sulla correttezza di una scelta piuttosto che sull'altra. Ritengo però che a fronte di una decisione "epocale" come quella in discussione si dovesse operare diversamente dalle solite comunicazioni estemporanee (Assemblee che non sono assemblee / riunioni dei Presidenti) e senza nessun valore giuridico (e morale). La mia richiesta è da tempo inascoltata e purtroppo fino ad oggi ha prevalso la logica della decisione presa dall'alto.
    Per quanto rigarda il Consiglio Regionale (Coordinamento) non posso che consigliarvi di resistere agli attacchi di chi invece di cercare di unire continua ad usare qualche "insesperto" collega per mantenere una gestione astiosa che giova solo a qualcuno.
    Cordialità
    Il Consigliere Nazionale
    Lorenzo Benanti

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  2. Di queste cose, purtroppo, molti colleghi non sono al corrente e sbalordiscono quando vengono a saperle. Dovete trovare il modo di comunicarle, tempo fa ad esempio si parlava di una sorta di convegno autoconvocato all'interno del quale parlare dei problemi (veri) a cui occorre dare una risposta....
    Grazie al consigliere Benanti per quanto cerca di fare in consiglio nazionale....
    Luca

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