mercoledì 12 gennaio 2011

NO.... ALLE SEGRETAZIONI BUROCRATICHE ... SI' AL CONFRONTO E ALL' INFORMAZIONE !

Abbiamo ricevuto la comunicazione inviata a tutti i Collegi d'Italia del Per. Agr. Finiguerra Mauro  che  pubblichiamo  con  una nostra nota ricca di alcune considerazioni meritevoli di attenzione.
Buona lettura.
Pm. Tiraboschi

POSTA CERTIFICATA: E-mail ed altro 8-gen-2011 17.45

Da: Per conto di: collegio.potenza@pec.peritiagrari.it (posta-certificata@pec.aruba.it


Gentili Colleghi,

ho pensato d'inviarvi questi pochi righi, per esporre il mio punto di vista su alcuni episodi che, pur nel dilagante senso di inciviltà, di cui quotidianamente siamo testimoni, ritengo abbiano prevaricato lo spirito di appartenenza ed i buoni rapporti "istituzionali" della categoria.

Sono pervenute nel tempo a questo Collegio, e-mail che avevano solo contenuto polemico e, spesso, con evidenti contraddizioni e disinformazioni; non credo, solo perchè si dispone di un indirizzo e-mail, ci si debba ritenere autorizzati ad ingolfare la posta elettronica di altri, pretendento attenzione su ripicche più o meno palesemente personali e rubando il già scarso tempo a disposizione di chi viene "obbligato" a riceverle. Oltre a questo, da un po di tempo, senza peraltro averne mai fatto alcuna richiesta, viene recapitato la rivista (fortunatamente mensile) degli agrotecnici che, come anche nell'ultimo numero (12-2010), diventa portavoce di qualche collega abituato a parlare in piazza ed al di fuori dei canoni deotologici, non perdendo l'occasione di sottolineare anche aspetti attinenti le presidenze delle due professioni, che nulla hanno a che vedere con la lagnanza pubblicata.

Non pensate che sarebbe opportuno prendessimo una decisione sulla necessità del rispetto delle regole deontologiche e che si smettesse di fare speculazioni a danno della categoria?

Scusandomi per avervi rubato del tempo, nell'attesa di conoscere il vs. punto di vista, saluto cordialmente.

Mauro Finiguerra




NOTE/ RISPOSTA  del " BOLG PeritiAgrariLiberi"  al  Presidente di Potenza




Abbiamo ricevuto in questi giorni una comunicazione a firma del Presidente del Collegio di Potenza (Mauro Finiguerra).

Dobbiamo ringraziare il Presidente Finiguerra, che da qualche tempo ricopre un prestigioso incarico, conferitogli dal Consiglio Nazionale della categoria e cioè la presidente della nostra Fondazione, per il suo personale contributo al dibattito in atto.

La sua, pertanto, è una voce autorevole, forse anche condivisa dal Presidente Nazionale e da alcuni Consiglieri Nazionali.

Per questo riteniamo che le sollecitazioni che il collega ci sprona ad affrontare non possono trovarci insensibili e indifferenti.

Ci preme, però, premettere che ci auguriamo che il Collega e i Colleghi tutti che ci leggono interpretino questo contributo pari al loro per legittimità e per autorevolezza.

Prima di ogni altra considerazione, ritenendo che il luogo della verità non lo si trovi nelle nostre sedi di Categoria, ma in altre che richiamano fondamenti religiosi.

Ed allora.

Esprimiamo un primo rammarico.

Il Collega evoca un … “dilagante senso di inciviltà” e … episodi … “che abbiano prevaricato lo spirito di appartenenza e i buoni rapporti Istituzionali” della categoria”.

Ci permetta il Collega di dissentire, fragorosamente.

 Il dilagare dell’inciviltà si manifesta in due modi:

1. Inadeguatezza e la strumentalità personalistica della gestione di una categoria, che per due decenni è rimasta ferma al palo. Anzi è regredita nelle sue stesse prerogative di qualità professionale e di riconoscimenti pubblici e privati;

2. Il silenzio assordante che da troppo tempo coinvolge la nostra categoria, sui grandi temi che la riguardano: riforma del nostro ordinamento (nemmeno lei sa se le sue competenze sono contemplate dal nostro vecchio e superato ordinamento), tariffario (sperando che anche il collega non si faccia attrarre dal populismo scaricando la responsabilità su questa o quella forza politica o su questo o altri Governi precedenti); COGEPAPI, fusione delle casse, organizzazione centrale e territoriale della nostra categoria. Il Collega ricorderà certamente che un Presidente o un Consigliere rimangano in carica a vita succedeva solo in Paese d’oltre cortina.

Sempre il Collega parla di E-Mail che hanno tono polemico. Dobbiamo riconoscergli che qualche volta anche noi condividiamo la sua preoccupazione ma, anziché dolersene, dovrebbe "chiedersi cosa provoca queste … polemiche." Oppure spero, per la seconda volta, che il Collega non voglia rientrare in quella logica centrale che ricerca le ragioni personali anziché quelle di sostanze dei ritardi che vive la categoria.
Se si sente derubato del tempo a sua disposizione, il Collega, come noi, ha a disposizione tanti di quei strumenti che la metà bastano per mantenerlo tranquillo: cancellare le E-Mail che riportano firme a lui sgradite e/o le troppe comunicazioni pubblicitarie e promozionali che impropriamente qualche impresa invia.. Credo che Lei lo faccia di frequente !
Dimettersi da Presidente del Collegio lasciando ad altri l’onere e l’onore di occuparsi delle quisquiglie della categoria, oppure rispondere alle stesse con la sinteticità, che certamente noi non abbiamo, in modo pepato e distonico.

Che bella è la libertà di pensiero.

In merito alla rivista dell’Agrotecnico, dobbiamo confessare che anche per questo strumento esistono gli strumenti analoghi prima richiamati con l’unica attenzione a depositare la rivista nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata della carta. Mi pare che qualche sforzo in merito alla raccolta differenziata lo dovremmo fare tutti, anche nella nostra categoria, anche se, siamo dell'opinione che l'interscambio informativo tra professioni diverse  è sempre positivo.

La questione che la stessa testata diventi portavoce di qualche collega, per quanto ci è dato conoscere, questi rilascia interviste a testate nazionali, regionali e provinciali. Le dichiarazioni di questi colleghi sono sempre virgolettate, perché richieste, e l’educazione della risposta mi pare che sia una delle prerogative per dimostrare la nostra qualità professionale. Ma, se nella prossima E-Mail il Presidente Finiguerra facesse anche i nomi, credo che, i Colleghi citati potrebbero meglio argomentare le ragioni del loro essere citati dalla rivista l’Agrotecnico. Salvo che … che il Collega non odi a tal punto l’altra categoria da ritenere infedele chiunque si confronti con essa. Il nuovo rfondamentalismo di categoria mi pare che potrebbe portarci in una direzione senza uscita.

Se poi alcuni di questi colleghi sono abituati a parlare in piazza, auguriamo loro che qualcuno li stia ad ascoltare per non correre il rischio dei parlatori del parco delle Rimembranze e noi ci auguriamo che molti Colleghi parlino nelle piazze, piazze telematiche per far sentire la nostra voce alta e forte all'interno della Categoria e a tutta la società.

Ed infine, ci ha convinto il richiamo alla Deontologia. Un richiamo che, non solo condividiamo appieno, ma che riteniamo dovrebbe essere “rigorosamente applicato a tutti” proprio a tutti, partendo da coloro che hanno avuto “problemi” con la giustizia, coinvolgendo la nostra categoria direttamente e indirettamente, e che quindi sarebbe loro consigliato di seguire al meglio le loro vicende giudiziarie, lasciando la categoria fuori da questa poco edificante e poco qualificante questione.

E poi ci permetta di richiamare anche altri articoli del Codice Deontologico che ci obbligano tutti all’osservanza di comportamenti eticamente irreprensibili e moralmente ineccepibili. Quando diciamo tutti, ripetiamo tutti, anche coloro che rivestono cariche di rappresentanza della categoria ai livelli più alti.

Per questo, il nostro parere in merito alle decisioni da prendere immediatamente e senza perdita di tempo, cogliendo perciò la sollecitazione del Collega, è quella di CAMBIARE ROTTA, PROFONDAMENTE E RADICALMENTE PER RIDARE FIDUCIA, CREDIBILITÀ E SPESSORE ALLA NOSTRA CATEGORIA. Ci auguriamo che il Collega Presidente di Potenza diventi un paladino di questa battaglia per la categoria, per la nostra categoria e favorire così un qualche confronto più puntuale, lo invitiamo a fare anche i nomi e a citare dettagliatamente i fatti per non incorrere nel rischio del gioco che fanno troppi bambini discoli, la schiaffetto e il nascondimento della mano.

La chiarezza delle posizioni aiuta tutti a confrontarsi, a stimarsi e a capirsi meglio. Comportarsi come utili idioti non serve a nessuno ed è un principio che vale per tutti.

PeritiAgrariLiberi
pt/2011/gmt/01

4 commenti:

  1. Only one word: Piermaria for PRESIDENT!
    That's enough?
    Piermaria sei un grande.
    Finiguerra (e tutti gli altri bottariani, anonimi compresi) impara!
    Ciao,
    Francesco

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Condivido pienamente la risposta di Piermaria. Peraltro dalla rivista degli agrotecnici (di cui anch'io non ho fatto richiesta) si ottengono numerose ed utili informazioni anche per i periti agrari. Non si può dire lo stesso della nostra rivista ( di cui mi arrivano sempre 2 copie....mahhh) che sa di "vecchio" sia negli articoli sia nella presentazione grafica (anche quella è importante).
    Avanti così, con il confronto e le idee nuove...alla fien qualcosa si porta a casa ed in Lombardia abbiamo già ottenuto molto.
    federico

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  4. Caro Federico sei fortunato.
    A te arrivano due copie a me non arriva nessuna copia ne del Perito Agrario ne dell'Agrotecnico........bontà loro.

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