lunedì 31 gennaio 2011

ESPERIENZE DI VITA QUOTIDIANA PROFESSIONALE DI UN COLLEGA PERITO AGRARIO.

Ho ricevuto questo commento da un collega che esercita la professione e lo pubblico con molta soddisfazione e orgoglio ringraziandolo dell'apporto di esperienze  quotidiane.
Un contributo vero, ricco di passione umana e professionale che non nasconde amarezze " per essere solo nel difendere il suo lavoro".
Queste sono le cose che ci toccano, che ci fanno riflettere, che ci aiutano a volere e pretendere di essere ascoltati  " CAMBIARE PER ESISTERE. 
Pm Tiraboschi


Caro Elia, rispondo a tutti con l'auspicio che se lo ritieni opportuno tu voglia mettere il mio commento sul Blog di Piermaria, le mie posizioni sono nette e trasparenti. (anche se mi aspetto ritorsioni da parte di chi mi dovrebbe rappresentare a Roma ma rappresenta solo sè stesso e la sua "cadreghina", ed a cui mi dolgo dover inviare per obbligo professionale la quota annua per esercitare col freno a mano tirato la "libera professione").


Forse aveva proprio ragione Pannella qualche anno fa quando sbraitava per abolire gli ordini professionali. Così come sono strutturati rappresentano solo un'inutile quando non deviato strumento di potere soggettivo. Ma bene alla nazione, crescita del pil o avanzamento etico o culturale, non ne fanno più da anni (parlo in prima battuta dell' ordine che consco).

Meglio allora una bella giungla di libertà, dove se decido di estrarre molari, lo possa fare in base alla mia morale, coscienza, e alle spalle coperte dalla mia capacità economica di essermi premunito con una buona copertura assicurativa che mi tuteli da cause di dentisti e pazienti insoddisfatti delle mie prestazioni.

Vedi io non me la prenderei con la Coldiretti dove si fa consulenza tecnica, fiscale, sindacale, a prezzi stracciati o eludendo regole fissate o concorrenza sleale rispetto ai PA che pagano motu proprio l'Empaia.

Fanno bene, fanno benissimo, e plaudo alla loro capacità di sopravvivere ai ribaltoni ai cambiamenti di orizzonte politico, allo stravolgimento dello scenario dell' agricoltura, a cui loro hanno saputo dare risposte (non dico se giuste o sbagliate), concrete.

Quando preparo una mia azienda agroalimentare ad un'ispezione ministeriale o privata che sia, innanzi tutto metto in condizione il cliente di saper dare una risposta, giusta o sbagliata che sia (meglio se corretta) agli ispettori. Perchè prima di tutto questi vogliono non sentire dei : "non lo so!". Vogliono risposte, se poi sono giuste sei promosso, se nò hai sempre una seconda chanche di riprovare. La politica del non preparare risposte invece crea i vuoti istituzionali, ed i vuoti per natura vanno colmati.

Le associazioni sindacali e di categoria hanno occupato lo spazio che i vari Bottaro (ma non è l'unico intendiamoci, rappresenta in questo caso un "modello") hanno colpevolmente lasciato libero.

Una volta mi sono rivolto a loro, per iscritto e telefonicamente (come a lui piace tanto) per chiedere di tutelarmi e tutelare la categoria al fine di poter svolgere i corsi sostitutivi dei libretti sanitari che le USSL male interpretando normative europee, hanno riservato ai veterinari e poche altre lobby più attente della nostra.

Un' ipotesi di lavoro concreta e misurabile, a cui un dirigente di ROMA avrebbe potuto svolgere i propri influenti consigli per aprire un'opportunità alla categoria da cui prende le quote.

Sono stato personalmente redarguito (a voce) dallo stesso, perchè a causa della mia imprecisione gli ho fatto fare brutta figura davanti agli alti pifferi a cui si è rivolto per perorare la causa, non fornendogli tutti gli strumenti necessari ad otenere quanto voluto. Morale: mi è stato detto che GIUSTAMENTE i pifferi gli hanno rigettato la richiesta in quanto nel nostro percorso formativo (cosa ci hanno insegnato a scuola), manca un corso di igiene degli alimenti. Allora possiamo tranquillamente pensare che non è servito a nulla fare 5 anni di agronomia, di chimica, tre di zootecnia, due di aziende agrarie (con lo studio delle filiere trasformative), due o tre di entomologia.

Allora mentre si organizzano convegni nazionali (geograficamente studiati per favorire il comodo afflusso da parte di tutti, specie di quelle aree guarda caso un po' perplesse) con temi pregnati e ricchi di valori professionali, da cui usciremo certi di avere nuove opportunità di lavoro. Io intanto per sopravvivere, e portare a casa il pane per i miei quattro figli, stringo alleanze con la Coldiretti, e mi accingo a fare con loro e presso le loro sedi corsi sulla minicaseificazione per aziende lattiere che volessero accorciare la filiera.

Combatto da SOLO per fare sicurezza e qualità nell' agroalimentare, vendendo servizi qualificati senza pensare se sono giustamente remunerati.

Tanto è comunque il male minore, dove prima di tutto non sono apprezzati, è lassù al vertice, in cui la dirigenza di una categoria sta pensando se mettersi insieme ai compassi, ai goniometri, ed ai cronometri dei tempi trasformativi di una catena di montaggio.

Proprio calzante, pertinente, ma soprattutto lungimirante...


Zeno Giuseppe Buzzacchi
Perito Agrario
Via Testi, n. 54
37014 Castelnuovo D/G (Vr)
Consulente Igiene e Sanificazione Ind. Agro-Alimentare,

pt/2011/gmt/01

8 commenti:

  1. Caro Zrno,
    non Ti preoccupare che nessuno dei " romani" Ti risponderà:
    1) perchè il tuo commento è stato pubblicato da questo Blog ( anche se, sono convinto che se lo inviavi al " Perito Agrario", non sarebbe passato. Troppo fuori rispetto all'orchestrazione romana)
    2) perchè non sono in grado, non hanno capacità e onesta intellettuale.
    La cosa che conta però è che le tue esperienze aiutano a informare i colleghi di tutt'Italia a dare quella informazione fuori dai canoni del regime del CNPA che è quella che aiuta a capire fino in fondo come siamo messi.
    Mi auguro che la tua disponibilità sproni tanti altri colleghi.
    Ciao e grazie ancora.
    Pm Tiraboschi

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Mi male l'idea!
    Non sarà originale, ma se tutti i Collegi non mandassero giù i soldi a Roma, voglio vedere se Bottaro e gli altri del CNPA, che vivono a sbaffo sulle spalle degli iscritti, hanno ancora interesse a rimanere ancorati alle sedie.
    Forza Egitto, forza Tunisia, viva la rivoluzione contro tutti i ladroni patentati!
    Mustafà

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  4. Combattiamo da SOLI.
    ecco questa è l'immagine della nostra categoria.
    oltre alle questioni sollevate dal collega Bustacchi si potrebbero aggiongere molti altri settori dove chi ci dovrebbe guidare ci ha lasciati completamente soli.
    Valter

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  5. INCREDIBILE, MA PERCHE' DI QUESTE COSE NEL MIO COLLEGIO NON SE NE PARLA??
    CLAUDIO

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  6. Vedi Claudio il tuo stupore non mi sorprende e non ti deve sorprendere l'importante che oggi sia tu a parlarne nel tuo collegio e con i tuoi colleghi per cambiare quei signori che hanno sempre vissuto nell'omertà.
    Ciao e buon lavoro....noi ci siamo !

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  7. ...eccoci da Roma,se potete mettetemi in contatto con il Per.Agr. Zeno Giuseppe Buzzacchi siamo in 4 a Roma a fare consulenze Agro-alimentari e praticamente considerati come una categoria inesistente e senza competenze per fare questo lavoro...!!!!!!!!!!Per.Agr.Albanesi Elvezio.

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  8. Carissimo Albenesi Elvezio e amici, giriamo subito la Tua richiesta al collega Zeno Buzzacchi. Siamo contenti di esservi stati utili. Vi aspettiamo ancora su questo Blog.
    Ciao
    Piermaria

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