venerdì 10 luglio 2009

PERITI AGRARI, SALE IL NO ALL'ALBO UNICO.

DI SEGUITO PUBBLICHIAMO L'ARTICOLO " PERITI AGRARI, SALE IL NO ALL'ALBO UNICO" CHE ABBIAMO TROVATO SULLA PRESTIGIOSA TESTATA ECONOMICA DEL CORRIERE DELLA SERA " IL MONDO N. 29 DEL 17/07/2009 A PAG. 61"

Monta la protesta contro il progetto di fusione degli albi dei geometri, periti industriali e periti agrari.
Soprattutto fra questi ultimi, il bresciano BRAGA MARIO, presidente del coordinamento degli ordini della Lombardia ed ex consiglire nazionale, ha orgnanizzato a giugno riunioni di contestazione e altre sono previste a luglio.
Il tentativo è di coinvolgere anche i periti agrari dell'Emilia Romagna.
Nello stesso Consiglio Nazionale, presieduto da Andrea Bottaro, inoltre, si oppongono alla fusione i tre membri ( su 11) LORENZO SALVAN di Rovigo, LORENZO BENANTI di Torino e PAOLO BERTAZZO di Milano.
Secondo i contrari all'albo unico, la base non sarebbe informata e mancano studi di fattibilità. Inoltre, aggregarsi a geometri e periti industriali significherebbe perdere una cassa previdenziale piccola, giovane ( esiste dal 1996) ma considerata solida.
Il progetto di unione, conseguenza delle riforme universitarie che hanno rivisto la formazione e il fututo di alcune categorie professionali, punta a mettere insieme tre albi che oggi iscrivono persone diplomate. L'obbiettivo è creare l'albo dei neo ingegneri tecnici ( contestato da chi è ingegnere tradizionale). le tre categorie avviate alla fusione sanno che da sole, senza ricambio generazionale, non avrebbero un domani.
Molti periti agrari, però, temono di essere schiacciati dai geometri, molto più numerosi. Per affinità professionali preferirebbero unirsi ai colleghi della cosidetta area verde, cioè agrotecnici e dottori agronomi e forestali. i quali, tuttavia, hanno formazione universitaria, storia e previdenza differenti. E di legarsi ai cugini periti non ne vogliono sapere.

( Da " il mondo del 17 luglio 2009 - n. 29)

5 commenti:

  1. bene, è ora che si sappia che non esiste un pensiero unico.
    andrea

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  2. Il tentativo di degelittimate il costituendo raggruppamento dei consigli regionali del nord Italia attraverso la convocazione da parte del cnpa di una riunione con preavviso di soli 4 giorni (arrivata anche per posta venerdì per il sabato=spreco di soldi) e senza materiale su cui fare i dovuti approfondimenti (richiesto nella riunione precedente al consigliere Orsini) è naufragato grazie anche a quanti incontro-farsa hanno auto il coraggio di dare voce al coro di no che sale dalla base e che è sempre più assordante. Peccato per alcuni Franchi tiratori o, meglio, voltagabbana.
    A questo punto è bene che il CNPA prenda atto del dissenso, fermi tutto e cominci a sentire davvero gli umori dei territorio dal quale è ormai lontano anni luce visto e considerato che anche i consiglieri nazionali, rappresentanti di determinati territori, paiono all'oscuro di tutto. E sopratutto, come è stato richiesto a gran voce ieri, aventi con le proposte alternative.

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  3. ALBO UNICO: NO GRAZIE ANCHE DAGLI INGEGNERI

    http://ingegnereiunior.wordpress.com/2009/06/03/albo-unico-no-grazie/

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  4. Vorrei ricordare al vostro caro presidente ANDREA BOTTARO, che si diventa INGEGNERI consegendo la laurea in ingegneria.

    Troppo facile con un diploma di scuola media superiore diventare automaticamente ingegnere.
    In quest'ottica dipinta da quel genio del vostro presidente ANDREA BOTTARO non avrebbero motivo di esistere le università.

    L'ingegnere triennale è un laureato, quindi un dottore in ingegneria che ha fatto durante i tre anni di studi accademici circa 30 esami, più la tesi più quattro esami di abilitazione.

    Perchè mai dovrebbe poi essere declassato e messo alla pari di chi non ha fatto l'università.

    Ci vuole fegato per presentare certe proposte.

    Chiariamo, gli ingegneri, ingegneri tecnici, ingegneri triennali, è gente che ha una laurea tra le mani non un comune diploma di scuola media superiore.

    Tutti voi diplomati, siete liberissimi di unirvi e di chiamarvi come volete, ma non potete rubare titoli professionali che si conseguono solo con la laurea che non avete.

    A questo punto ed in quest'ottica, noi ingegneri triennali pretendiamo di essere equiparati agli ingegneri quinquennali, dato che voi diplomati pretendete di essere elevati allo status di noi laureati triennali.

    Il vostro ANDREA BOTTARI vi ha portato in un vicolo cieco e messo in cattiva luce...ma quando mai un perito agrario può progettare strade, ferrovie, palazzi, ponti, impianti etcc...sono queste, cose da ingegneri, ma ingegneri veri, quelli che hanno la laurea in ingegneria.

    Ve la sentireste di progettare una ferrovia od un palazzo a 7 piani?
    Fareste solo una cattiva figura con il vostro committente che vi darà degli incapaci.

    Cari saluti,
    Un ingegnere triennale, libero professionista

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  5. Ormai in questo paesuncolo chiamato Italia non c'è più ritegno... Ma su che basi questi diplomati vogliono ottenere un titolo di un laureato??? in un paese che fa parte della comunità europea bisognerebbe BLOCCARE i diplomati e far lavorare solo i LAUREATI come avviene negli altri paesi... roba dell'altro mondo!!!! La laurea in Ingegneria e Architettura comporta sacrifici ,soldi, esami pesanti, stress, Esami di stato veri , non come quelli dei vari collegi... Mi capita spesso di parlare con dei neodiplomati geometri... beh che dire sono delle emerite capre!!! forse i geometri di una volta qualcosa sapevano quando uscivano dalla scuola e poi la pratica diciamo che li aiutava molto , ma adesso con tutte queste nuove teconologie , attenzioni particolari verso la bioarchitettura l'energia etc etc ma mi dite cosa possono fare queste figure, esami come fisica tecnica ,impianti etc etc sono basilari... E poi vorrei spezzare una lancia verso gli Architetti e Ingegneri triennali ... una laurea triennale in arch o ing è l'80 % di una quinquennale, sono figure preparate anch'esse , gli ultimi due anni di specialistica bene o male sono piu settoriali, diamo più spazio a queste figure che si sono fatti circa 30 esami e hanno sudato per il loro onesto titolo, basta con questi scandali all'italiana , BISOGNA STUDIARE per pregiarsi di titoli !!!!!!!!CMQ Contrarissimo ad un albo unico che comprenda anche i laureati... basta con gli scherzi...

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