martedì 1 marzo 2011

CARTA ETICA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI.......ANCHE I PERITI AGRARI CI STANNO !

Abbiamo ricevuto da un nostro collega ( Andrea Pelegatta - di Como)  la segnalazione dell'esistenza del documento che di seguito pubblichiamo e vista l'importanza dei contenuti ho ritenuto utile   darvi la notizia sia per diffonderla che per avere Vs. eventuali suggerimenti.
PeritiAgrariLiberi


CARTA ETICA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI



PREMESSA

Dinanzi al sempre più alto grido d’allarme delle Istituzioni Locali e Nazionali sulle ramificazioni,

sulle infiltrazioni e sui radicamenti della mafia nella provincia di Modena, i professionisti uniti con

senso di responsabilità e con integrità morale, nell’intento di preservare ed accrescere la reputazione

dei professionisti, quale forza sociale autonoma, responsabile ed eticamente corretta, si pongono

l’obiettivo di contribuire a contrastare il processo di infiltrazione/radicamento della mafia per

continuare a contribuire alla crescita civile dell’intero Paese.

Il comitato delle professioni unite della provincia di Modena e i sottoscritti Ordini e Collegi

professionali, si impegnano ad attuare la presente Carta Etica con trasparenza e rispettare modelli di

comportamento ispirati all’autonomia, integrità, eticità e a sviluppare le azioni coerenti.

Tutto il sistema, dal singolo professionista ai massimi vertici ordinistici o collegiali, dovrà essere

compartecipe e coinvolto nel perseguimento degli obiettivi e nel rispetto delle relative modalità, in

quanto ogni singolo comportamento non eticamente corretto non solo provoca conseguenze

negative in ambito ordinistico o collegiale ma danneggia l’immagine dell’intera categoria

professionale presso la pubblica opinione, presso il Legislatore e la Pubblica Amministrazione.

La eticità dei comportamenti non è valutabile solo nei termini di stretta osservanza delle norme e

della Carta Etica. Essa si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più

elevati standard di comportamento.

La presente Carta Etica trae ispirazione da principi basati su valori comuni nell’interesse del singolo

cittadino e nel pubblico interesse e integra, dove possibile, le norme deontologiche proprie di ogni

professione intellettuale.

Gli Ordini o Collegi, si impegnano a prevedere strumenti e forme di comunicazione interna per

rendere edotte i professionisti iscritti dei contenuti della presente Carta Etica.

ART. 1

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti riconoscono

fra i valori fondanti della professione intellettuale il rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni

criminali, mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alle norme di legge e

alle norme etiche per sviluppare qualsiasi forma di controllo e vessazione.

Il professionista adotta quale modello comportamentale la non sottomissione a qualunque forma di

estorsione, usura o ad altre tipologie di reato poste in essere da organizzazioni criminali e/o

mafiose.

La verifica dell’uniformità a tali comportamenti che integrano il codice deontologico di ogni Ordine

o Collegio professionale, è demandata ai Consigli degli Ordini o dei Collegi che determineranno

l’applicazione delle sanzioni previste.

ART. 2

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano a costituire una

commissione permanente ed indipendente al fine di costruire un’alleanza globale e di solidarietà

contro tutte le mafie, nazionali e transnazionali, e contro ogni forma di corruzione.

ART. 3

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano

a promuovere e partecipare a iniziative, progetti e attività necessarie a contrastare le mafie,

nazionali e transnazionali, e contro ogni forma di corruzione.

ART. 4

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano a promuovere

in tutti gli enti, le amministrazioni locali e i privati cittadini strumenti legislativi e amministrativi

che garantiscano la massima trasparenza negli appalti e nella gestione dei servizi.

ART. 5

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano ad affermare la

centralità della scuola, dell’università e delle altre agenzie formative, nella definizione di nuove

politiche sociali e di interventi legislativi rispetto a temi fondamentali come la lotta alla criminalità

organizzata, l’immigrazione, i diritti umani, il lavoro.

ART. 6

Gli Ordini o Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano a diffondere un

sapere di cittadinanza che valorizzi i giovani professionisti come protagonisti di un processo di

educazione permanente alla legalità, alla partecipazione e alla responsabilità.

ART. 7

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano

a promuovere la crescita professionale salvaguardando i principi di sicurezza sul lavoro e

contrastando il lavoro nero.

ART. 8

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti si impegnano

a considerare la tutela dell’ambiente e la prevenzione di ogni forma di inquinamento un impegno

costante.

ART. 9

Il professionista, gli Ordini e Collegi della provincia di Modena e i loro rappresentanti sono

fortemente impegnati a chiedere la collaborazione delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni

preposte, denunciando direttamente all’Autorità Giudiziaria o con l’assistenza del sistema

ordinistico o collegiale, ogni episodio di attività direttamente o indirettamente illegale di cui sono

soggetti passivi.

Eventuali condotte omissive saranno considerate non in linea con i principi della presente Carta

Etica.

ART. 10

I consigli degli Ordini o Collegi, in applicazione del rispettivo Codice Deontologico, sono chiamati

a svolgere una continua attività di controllo sulla condotta dei professionisti iscritti e possono

proporre, in casi specifici:

A. l’espulsione del professionista nel caso di:

1. condanna del professionista, con sentenza passata in giudicato, per reato di cui all’articolo

416 bis (associazioni di tipo mafioso anche straniere) o delitti commessi avvalendosi delle

condizioni previste dall’articolo 416 bis del codice penale ovvero al fine di agevolare

l’attività delle dette associazioni (art. 7 della legge 12 luglio 1991, n. 203)

2. confisca, con provvedimento definitivo, dei beni di proprietà del professionista.

B. La sospensione del professionista nel caso di:

1. emissione di sentenze di condanna non ancora passate in giudicato per i delitti sopra indicati

2. avvio di procedimenti penali a carico del professionista concernenti la commissione di uno

dei sopra citati delitti o applicazione di misura cautelari personali per tali ipotesi di reato,

laddove gli interessati non abbiano volontariamente comunicato all’Ordine o Collegio la

propria autosospensione.

ART. 11

Gli Ordini o Collegi possono costituirsi parte civile nei processi che vedano i professionisti iscritti

parte lesa o imputata.
 
FONTE: http//emiliaromagna.magna-carta.it
 
pt/2011/gmt/03

1 commento:

  1. Interessante, anche i Periti Agrari della Lombardia dovrebbero aderirvi.
    Luca

    RispondiElimina


libertà ma nel rispetto