martedì 19 aprile 2011

I PARCHI DELLA LOMBARDIA: NOVITA'

Ecco come cambieranno i parchi lombardi.

Andrea Pellegatta

PDL num. 76: NUOVA ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 30 NOVEMBRE 1983, N. 86 (PIANO GENERALE DELLE AREE REGIONALI PROTETTE. NORME PER L'ISTITUZIONE E LA GESTIONE DELLE RISERVE, DEI PARCHI E DEI MONUMENTI NATURALI, NONCHÈ DELLE AREE DI PARTICOLARE RILEVANZA NATURALE E AMBIENTALE)

Data presentazione : 03/02/2011

Stato attuale : Preso in carico dalla commissione
1 febbraio 2011

(Ln - Milano) La Giunta regionale lombarda, su proposta del presidente Roberto Formigoni e di concerto con l'assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, ha approvato il Progetto di legge che riforma l'organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifica la vecchia legge sui Parchi. In pratica si passa dai Consorzi a nuovi più snelli Enti pubblici, con un modello gestionale più efficiente e una conseguente riduzione delle spese improduttive. Il nuovo testo sarà ora sottoposto all'approvazione del Consiglio regionale.

"E' una riforma - spiega Colucci - che rilancia e modernizza un sistema verde straordinario, che copre il 30 per cento del nostro territorio, dando forza a un comparto su cui Regione Lombardia ha puntato molto negli ultimi anni. E' assolutamente confermato il ruolo centrale degli Enti territoriali e la piena autonomia gestionale dei Parchi, con una cabina di regia regionale che ci è stata fortemente richiesta".

"Va ricordato - aggiunge l'assessore - che, anche dal punto di vista economico, vi è sempre stato un sostegno forte di Regione Lombardia, che negli ultimi dieci anni ha investito nei parchi e nelle aree protette qualcosa come 200 milioni di euro. Anche per il 2011, nonostante i pesanti tagli previsti dalla Finanziaria, sarà garantito il pieno funzionamento di queste aree".

ORGANI PIU' SNELLI - I nuovi Enti pubblici gestori dei parchi saranno costituiti con la partecipazione, anche in termini contributivi, degli Enti locali territorialmente interessati (Comuni, Province, Comunità Montane), nonché di quelli che vi aderiscono volontariamente. E' prevista poi l'istituzione della Comunità del Parco, composta da un rappresentante per ciascuno degli enti territorialmente interessati, nonché da quelli volontariamente aderenti, nella persona dei sindaci e dei presidenti delle Province e delle Comunità Montane.

Gli Enti saranno retti da un Consiglio di gestione composto da tre o cinque membri, compreso il presidente, tutti eletti dalla Comunità del Parco (uno su designazione della Giunta regionale). Il direttore, con incarico conferito dal presidente, sarà scelto dall'apposito elenco regionale in cui vengono iscritti coloro che presentano precisi requisiti di competenza e professionalità. Vi sarà infine un unico revisore dei conti, nominato dalla Comunità del Parco su designazione del Consiglio regionale.

ENTI PIU' EFFICIENTI E MENO COSTOSI - Il Testo licenziato dalla Giunta prevede anche che i nuovi Enti costino meno. I parchi potranno dunque gestire in forma associata o convenzionata funzioni legali, tecniche e di comunicazione. La legge definisce poi procedure semplificate per l'individuazione dei parchi naturali, per le rettifiche ai confini e per l'approvazione del Piano del Parco naturale.

"Questo percorso di riforma - conclude l'assessore Colucci - è stato fortemente condiviso. Fin dall'inizio della legislatura, proprio per avviare un percorso di rilancio delle aree protette, abbiamo cercato, con i presidenti dei Parchi, un rapporto di proficua e intensa collaborazione, che è stato caratterizzato, oltre che da numerosi incontri formali, anche da occasioni di visite agli stessi parchi e da contatti diretti e personali, proprio a significare l'importanza di un costante dialogo".

(Lombardia Notizie)


Testo Pdl in Commissione
Dossier
http://www.consiglio.regione.lombardia.it/web/crl/AttivitaConsiliari/LavoriCommissioni/ElencoGenerale?p_p_id=AnagraficaPDL_WAR_NavigatorePDL_INSTANCE_GE7p&p_p_action=0&p_p_state=maximized&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-
Nota
Con la IX legislatura, Regione Lombardia ha voluto creare un nuovo assessorato interamente dedicato alle tematiche dei parchi, delle aree protette, dei sistemi verdi, delle foreste e del paesaggio. La riunione di queste competenze sotto un unico soggetto di governo è finalizzata a favorire l’integrazione delle azioni specifiche e ampliarne gli effetti complessivi nella valorizzazione di un importante patrimonio lombardo. È una scelta che permette di rafforzare la capacità di costruire sistemi verdi, per realizzare l’infrastrutturazione verde del territorio della Lombardia.



Il progetto di legge n. 76, attualmente all’esame della competente commissione consiliare, si propone di valorizzare la peculiarità del modello sovracomunale di gestione e organizzazione delle aree protette lombarde, preservarne il patrimonio e promuovere un rilancio del sistema regionale.



Le linee guida della revisione normativa sono state oggetto, fin dall’inizio della nuova legislatura, di confronto tra l’Assessorato e la Direzione generale e i Presidenti e Direttori delle aree protette, oltre che con i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni agricole.



Anche gli “Stati generali”, che si sono svolti in 5 tappe intineranti sul territorio tra il 15 ottobre e il 4 novembre 2010, sono stati occasione per valorizzare le qualità e le potenzialità del sistema delle aree protette, attraverso una azione di ascolto dei bisogni, delle aspettative e delle prospettive di sviluppo dei soggetti istituzionali e locali



Rispetto a quanto evidenziato nella Mozione, si rileva che, coerentemente con il mandato ricevuto dal Consiglio regionale, il progetto di legge conferma la centralità dei comuni nella governance dei parchi lombardi e non è previsto alcun centralismo regionale della gestione dei parchi.



La trasformazione da consorzio ad ente pubblico è peraltro obbligata, a seguito dell’entrata in vigore delle disposizioni del Decreto Milleproroghe, che prevedono la soppressione dei consorzi a partire dal 1 gennaio 2012.



In ogni caso, la trasformazione non comporta in nessun modo uno sganciamento dal rapporto con i territori, che viene invece riconfermato, affidando un ruolo centrale ai sindaci, che rappresentano il proprio comune nella comunità del parco.



La trasformazione avviene mediante semplice adeguamento dell’attuale statuto del parco, e la legge stabilisce espressamente che il nuovo ente gestore continua nella titolarità di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al precedente consorzio.



La governance dei parchi resta quindi fortemente ancorata al territorio di appartenenza; nessuno ha infatti in mente di rivedere un sistema che ha consentito di raggiungere risultati molto apprezzati nella tutela del territorio.


pt/2011/gmt/04

1 commento:


libertà ma nel rispetto