lunedì 29 dicembre 2008

INFORMARE LA CATEGORIA.......QUESTO E' UNO DEI NOSTRI OBBLIGHI.

Carissimi " peritiagrariliberi", di seguito pubblichiamo le lettere del Presidente Regionale della Lombardia Mario Braga in merito ad un articolo apparso sul Perito Agrario n. 5 ( rubrica curata dal Segretario nazionale) che vi consiglio di leggere e la risposta dello stesso Segretario Nazioanle alla missiva del Presidente Braga.
Non faccio commenti. Fateli voi amici del Blog.
Ciò che mi interessa è informarVi, anche perchè, mai il Perito Agrario pubblicherà scritti e interventi di dissidenti al " pensiero unico debole" del Consiglio Nazionale.
Leggete e meditate.


(Lettera di Braga )

Milano Lì 26/11/2008

Prot. 54/08


Gent.mi Presidente e Segretario
CNPA
VIA Principe Amedeo, 23
00185 ROMA


Direttore de “Il Perito Agrario”
Via Principe Amedeo, 23
00185 ROMA

Presidenti
dei Collegi Provinciali d’Italia
LORO SEDI


Oggetto: Risposta articolo “Vi dico la mia …” pubblicato dalla Rivista “Il Perito Agrario” n. 5/2008 pag. 16 E pag. 17 a firma del Segretario Nazionale Domenico Di Biase. Richiesta di Pubblicazione sulla rivista “Il perito agrario”


Carissimi Colleghi

Sfogliando, come sempre, la nostra rivista m’imbatto ancora una volta, nella ormai famosa rubrica del Segretario Nazionale Domenico Di Biase che, forse certo della memoria di un rispetto mai venuto meno, da qualche tempo si è lanciato in disquisizioni che mi coinvolgono.
Vorrei sottrarmi a questo esercizio dialettico, che mi appare di scarso interesse per la nostra categoria, ma … la responsabilità che mi è stata attribuita dai Collegi Lombardi (meno uno … non ne dimentico, sempre che quel Collegio possa definirsi presieduto da chi ne dovrebbe avere i titoli professionali) mi costringe ancora una volta ad “inseguire” le gratuite affermazioni del Segretario Nazionale.

Devo innanzitutto manifestare il mio personale stupore di fronte ad un rosario di affermazioni che richiamano quanto pubblicato su altra rivista (la cosa non mi coinvolge) e quanto invece scritto da me, non trovandone però traccia in nessun angolo della nostra rivista pur avendolo inviato.

Anche questi peccati possono essere perdonai se almeno chi legge fosse messo nella condizione di capire il contenuto della contesa.
Ma se il cane corre con l’osso in bocca sarà difficile capire a quale animale appartiene.

Vengo al merito dell’articolo …
Con la determinazione che mi proviene da alcuni dibattiti pubblici e riservati, continuo ad essere contrario alla costituzione di un unico “organismo” con i Geometri e i Periti Industriali, ritenendo che la diversità e in alcuni casi la complementarietà di queste professioni non abbisogni di unicità gestionale. Il tempo mi porta a rafforzare questa documentata convinzione e non ad indebolirla.

Registro, invece, come il dibattito nei dintorni di questa proposta, nella nostra categoria, mi appaia inadeguato, insufficiente, superficiale, strumentale, unidirezionale e affrettato. La fretta come tutti sappiamo lascia segni profondi negli sguardi increduli delle partorienti… “Siamo diversi e il nostro sguardo si orienta in direzioni … altre”. Un orizzonte diverso che faticosamente, ma convintamente, rivendichiamo in una complessa quotidianità.

Non meno rilevante è l’idea stessa dell’organizzazione della nostra categoria. Non me ne voglia il Segretario Nazionale ma qualche volta ho la netta sensazione che abbia difficoltà all’ascolto, eppure conoscendone la biografia non mi pare così invecchiato.
Ripetere … ripetere … ripetere che il CNPA riconosce il … “Coordinamento dei Collegi della Lombardia …” ed aggiungervi “ con esclusione di altre unioni non rappresentative di realtà aggregative regionali” mi pare francamente incomprensibile. Certo a Suo dire rifiuta ogni ulteriore polemica, superflua e avvilente, ricordando di prendere in considerazione solo gli atti ufficiali …
Ebbene “faccia lo sforzo di prendere in mano gli atti ufficiali dello Statuto del Coordinamento Lombardo e contestualmente faccia l’immane sforzo di leggere attentamente, riga dopo riga, lo Statuto del Consiglio Regionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari della Lombardia” costituito dai Collegi Provinciali. Le sorprese potrebbero essere molte.
La prima è quella che le polemiche le alimenta chi con arbitrio interpreta “i pensieri” altrui e ritiene di scegliere chi, quando e come i Collegi debbano organizzarsi per “parlare, dialogare” con quel livello dello Stato che ha competenze esclusive in materia agricola - “Le Regioni” e lo fa nell’Assoluto rispetto delle leggi “professionali”.
Non si sforzi il Segretario Nazionale di legittimare il lavoro appassionato e qualche volta difficile dei livelli locali, si sforzi, se ne ha le qualità, di interloquire con loro e con il loro Organismo Regionale.
Vede, caro Segretario, le polemiche le alimenta, anche strumentalmente, chi ricerca un consenso che nella nostra categoria (non mi interessano le altre) si muove su un terreno magmatico.
Chi ritiene che le cariche rappresentative possano e debbano essere a vita… Non avere cioè scadenza. Chi diventa servile e abbandona la libertà di pensiero perché qualcuno riesce a muovere il consenso.
E se considera le mie, le nostre osservazioni dei “bla … bla … bla” non si affatichi a risponderci sulla nostra rivista (circa 20.000 copie distribuite), ne va del Suo prestigio, proprio in virtù di quell’attitudine al pettegolezzo che ormai avrebbe dovuto fagocitare.

Se il mio scrivere ai Presidenti Provinciali (quelli di cui ho le E-Mail, circa una trentina), senza peraltro chiedermi se sono asserviti a qualche disegno egemonico di consenso … al Consiglio Nazionale e alla rivista il Perito Agrario (le E-mail sono tutte dello stesso giorno e orario), non s’affatichi a recarsi in posta, alzi solo il telefono come faceva nel passato (se pur non frequentemente) e si rivolga ad un collega con quella disponibilità che dovrebbe caratterizzare chi riveste una responsabilità così alta e delicata … e con spirito di servizio (termine forse troppo impegnativo). Scoprirà che ai Lombardi interessa svolgere la libera professione, forse quanto Lei e gli altri Consiglieri Nazionali e nulla di più.
Scoprirà che fare il Cucù a qualcuno fa ridere, ma solo quando si gioca a mosca cieca.

Mi creda ricercare le prove delle spedizioni (le hanno anche tutti Presidenti che ricevono la mia, la nostra posta elettronica), che ci sono e che conservo proprio per questo modo d’agire che da troppo tempo attuate, simile a quello utilizzato in regimi in parte scomparsi, non la qualifica.
Lasci svolgere il lavoro d’indagine a chi lo fa per mestiere, anche nelle nostre sedi nazionali.

Quando ci si trincera dietro al pettegolezzo si rischia di diventare come le perpetue dei curati di campagna ed i peccati veniali diventano all’orecchio del sant’uomo sacrilegi.

Chi ha responsabilità, Le ripeto responsabilità, non dice la Sua, tace e verifica dove stanno le ragioni reciproche e se ne ha le qualità e le sensibilità le compone e/o le ricompone.
Allora, solo allora, svolge appieno il mandato che Gli è stato attribuito. Diversamente rischia di non ricordare che i Presidenti Provinciali e Regionali svolgono per la categoria un lavoro volontaristico, senza alcuna indennità e in alcuni casi senza alcun rimborso spese, con disponibilità e spirito di servizio. I giudizi sulle nostre lacune li lasciano fuori dalla porta, del resto come sappiamo, ciascuno lecca le proprie ferite.

…. Mi lasci esprimere ancora uno sfogo. “Non si affatichi a ricercare le risposte concrete con le quali il CNPA sta operando per sanare i guasti professionali originati ai Periti Agrari Lombardi”.
Non ci serve un organismo di protezione civile professionale. O forse servirebbe in alcuni nostri ambienti, non per correggere, ma per rianimare.

Ed infine, nel Suo “Vi dico la mia …” con disinvoltura dichiara di aver letto dell’accordo sottoscritto dai Periti Agrari e dagli Agrotecnici, ovviamente al completo dei loro rispettivi laureati e si stupisce dell’assenza dell’Ordine degli Agronomi e dei Veterinari.

Se i lettori sono così curiosi di conoscerne il motivo, mi usi la cortesia di darne ampio eco sulla nostra rivista. E nn ha ribadire ad ogni piè sospinto che non ci riconoscete.

Da quando mi sono insediato, con tutti i colleghi del CRPA, abbiano iniziato a interloquire con il nostro riferimento istituzionale “la Regione” e lo abbiamo fatto (soprattutto, ma non esclusivamente, noi Periti Agrari) coinvolgendo ostinatamente tutte le categorie similari.
Debbo confessarLe che in alcune iniziative la coesione fra tutte le categorie ordinistiche tecnico agricole è stata intensa, portando al raggiungimento di qualche risultato significativo (speriamo non venga a correggere anche queste iniziative). Purtroppo in altre occasioni è risultata un poco più debole.
Recentemente la collaborazione con alcuni Agronomi ha portato ad organizzare specifici corsi sull’applicazione della Direttiva Nitrati” oltre a stendere, unitamente agli agrotecnici, una “traccia”, un riferimento tariffario per la stesura dei POA/PUA (non impositivo, ne vincolante non lo permette la legge), orientativo per tutte le categorie.
In questo periodo stiamo ancora caparbiamente costruendo rapporti con tutti in molte province lombarde perché crediamo fermamente che il nostro futuro sia innestato, (parte integrante ed irrinunciabile) nelle categorie professionali simili. Sia, cioè, parte qualificante dell’offerta professionale per tutto il comparto agro-ambientale.
Questa è la coerente ragione della nostra avversione ad un disegno semplificatorio del quadro ordinistico (Unico ordine con Geometri e Periti Industriali) voluto e costruito solo da Voi “centrali”.

Certo le domande che il Segretario Nazionale si pone non si dipanano se continuerà ad ascoltare distoniche e stonate isolate voci. Quel fuori coro che non giova nemmeno alla professionalità di chi le intona.

Concludo con un’ultima citazione, me la conceda caro Segretario. “… non confonda la verginità con la sterilità e se deve godere di qualcosa, goda di quanto di fecondo può ancora spandere e vedrà che tutto torna al proprio posto … anche la Vostra funzione”.

Distinti saluti.



Il Presidente CRPA
Per Agr Mario Braga
P.S.
questa volta Le invio questa mia anche per Raccomandata Ricevuta di Ritorno, sperando non venga confusa con altra posta.



Mario Braga.

Ho ricevuto ieri la lettera che di seguito vi riporto integralmente.


( Lettera di risposta del Segretario Nazionale)

Egregio Perito Agrario ho appena letto la sua missiva inviata a me ed al Presidente Bottaro ed avrei tanta voglia di replicare ma, avendo ben altro da fare per la Categoria, che in questo momento necessita di tutte le energie che posso dedicarle, e per non polemizzare su argomenti già accesi un anno fa contro il C.N.P.A. (quando convocato come ex Consigliere Nazionale all'incontro della Consulta del CNPA Lei si è rifiutato di parteciparvi per sempre denigrando l'operato del C.N.P.A. ed allorquando si è arrogato, senza averne la totalità degli aderenti, la rappresentanza regionale della Categoria che, per legge, appartiene ai soli Collegi Provinciali), non ritengo di dover andare oltre e, pertanto, mi fermo qui.Sarà il tempo ad essere sovrano e galantuomo.Al Direttore della rivista "Il Perito Agrario", che legge in copia, chiedo, per diritto alla risposta, la pubblicazione di questa nota sulla Rivista di Categoria.
Il Segretario(Domenico Di Biase)Buone FesteMario



(peritiagrariliberi)
Commenti: " la coda di paglia del Segretario Nazionale" sarà oggetto di un nostro futuro "pensiero".

E' Lui.......o non è Lui........l'ombra del mistero! Coraggio............

1 commento:

  1. A L L U C I N A N T E ! ! ! !
    DIREI CHE LA LETTERA DI RISPOSTA SI COMMENTA DA SOLA.
    COMUNQUE VISTO CHE IL PERITO AGRARIO SEGRETARIO CITA LA RIVISTA DELCOME HO LETTO IN ALTRI COMMENTI, VORREI ANCHI'IO COME HO LETTO IN ALTRI COMMENTI CHE CI FACCESSE QUALCHE RIFLESSIONE SU COSTI E BENEFICI DELLA RIVISTA.
    SIMONE

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libertà ma nel rispetto