giovedì 25 giugno 2009

INTRODUZIONE ALL'INCONTRO INTERREGIONALE DEL 13.GIUGNO 2009 IN LONATO DEL GARDA (PROV. DI BRESCIA)

CARISSIMI COLLEGHI, ERO PRESENTE ALL'INCONTRO........DEBBO DIRE CHE E' STATO UN GRANDE SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE E DI SPESSORE INTELLETTUALE.
ERANO PRESENTI RAPPRESENTANTI REGIONALI DI VENETO,FRIULI,PIEMONTE, TRENTINO ALTO ADIGE E LOMBARDIA, DI 21 PROVINCIE ( CHE RAPPRESENTANO CIRCA 5.800 ISCRITTI AI COLLEGI PROVINCIALI PARI AL 35% DEL TOTALE DELLA CATEGORIA A LIVELLO NAZIONALE) E QUATTRO CONSIGLIERI NAZIONALI ( Benanti Lorenzo - Piemonte, Salvan Lorenzo - Veneto, Bertazzo Paolo - Lombardia e Orsini Angelo).
Il clima dei lavori è stato contruttivo, propositivo e soprattutto, e questa è la cosa importante, finalizzato a capire come costruire il nostro domani professionale.Tutti hanno potuto parlare liberamente, anche i Consiglieri Nazionali, che unanimi hanno apprezzato l'iniziativa e denunciato la loro difficoltà a livello di Consiglio Nazionale ad essere informati preventivamente dell'iniziative della Presidenza ed a essere propositivi di progettualità per la categoria. Le conclusioni dell'incontro che sono sintetizzate nel " Protocollo d'Intenti " che pubblichiamo su questo Blog mirano proprio a recuperare quel costruttivo confronto-dibattito che è fondamentale per affrontare i problemi della categoria nella loro concretezza e soprattutto progettualità. " Non si può promuovere una categoria senza la categoria" Noi ci siamo.... e questo è il messaggio che alcuni devono capire.....



INTRODUZIONE INCONTRO
INTERREGIONALE 13 GIUGNO 2009
Brescia Agriturismo il ROVERE (LONATO)


Solo per una ragione geografica, mi accingo ad aprire questo rilevante incontro fra i Coordinamenti/Consigli regionali di Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, e dei Consigli dei Collegi Provinciali del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
All’incontro sono presenti anche i Consiglieri Nazionali
Bennati Lorenzo – Torino
Bertazzo Paolo – Milano
Salvan Lorenzo - Vicenza
Orsini Angelo - Bergamo
e i neo eletti in seno all’ENPAIA
Moretti Giancarlo ed il sottoscritto.

Vista la particolare ed ampia partecipazione non posso esimermi dal manifestare sentimenti di sincero apprezzamento.

Come tutti sapete questo incontro è stato promosso a più mani, e segue altre iniziative precedentemente organizzate, se pur in forma più circoscritta.

Un incontro che è scaturito da personali e amichevoli scambi di valutazione fra alcuni di noi, è questa, solo questa è la ragione della presenza qui solo di alcune regioni del Nord.
Non sono presenti, come vedete i colleghi della Regione Emilia Romagna.

Io mi auguro che chi ha rapporti, conoscenze dirette possa, nel prossimo futuro, coinvolgere anche questa Regione. L’Emilia Romagna rappresenta una Regione importante per tutta la nostra categoria e per l’intero comparto agricolo e agroindustriale.
Se dovessero emergere considerazioni diverse, fuorvianti o delatorie fatevi carico di rassicurare i nostri colleghi che non vi è mai stata e mai vi sarà, almeno in me, in noi la volontà escludente di nessuno.

Noi esprimiamo, qui, oggi solo la nostra volontà d’essere parte del progetto o di non condividerlo.

Un particolare ringraziamento va pertanto ai Presidenti di Verona (Elia Sandrini) e al Presidente del Coordinamento Piemontese Valdostano(Massimiliano Ricci) per essersi fatti co-promotori di questo appuntamento, insieme ad alcuni Consiglieri Nazionali.

Come avete potuto osservare la ragione del nostro incontrarci è essenzialmente una:
Promuovere momenti di scambio, di comuni riflessioni, di approfondimento fra le rappresentanze, nazionali, regionali e provinciali sui problemi che convulsamente coinvolgono quotidianamente la nostra categoria.

E’ evidente che in questa prima sollecitazione vi è una affermazione chiara, che non discende da tentazioni competitive o peggio ancora da rischi di sovrapposizioni di competenze fra i diversi livelli della rappresentanza della categoria. Sto alludendo alle realtà regionali.

Gli organi della nostra rappresentanza regionale sono, ripeto sono, dentro il contesto di indispensabile unicità dell’interlocuzione con livelli che svolgono funzioni e competenze Costituzionalmente riconosciute.
Le Regioni svolgono funzioni esclusive in materia agricola.

Potremmo dilungarci sui termini, cioè, se definire i nostri organismi regionali Coordinamenti Regionali ,oppure Consiglio Regionali.
Io credo, la Lombardia crede che non sia il “titolo” dell’organismo che ne definisce le competenze ma bensì il ruolo e la funzione che non può e non deve sovrapporsi ai ruoli e alle funzioni del Collegi Provinciali e del Consiglio Nazionale. Tutto qui, nient’altro.

Lasciatemi esprimere una sola osservazione in merito ai riconoscimenti o meno degli organismi regionali da parte del CNPA.

Da ventiduenni, ormai, il tempo passa velocemente, vado persuadendo tutti gli interlocutori che: “noi abbiamo costituito gli organismi regionali, poiché i livelli istituzionali pubblici e privati regionali lo esigono”.

Non è più facoltà del CNPA riconoscerli o misconoscerli, è un obbligo Costituzionale.

Mi tornano alla memoria le affermazioni degli Assessori regionali lombardi (Vercesi e Ruffini) che ci imposero una sola interlocuzione (riportata anche in Leggi regionali). Richiesta oggi ribadita da tutte le direzioni regionali, e contenuta in alcune Delibere di Giunta e Decreti regionali.

Questa richiesta d’interlocuzione so essere di tutte le regioni italiane.
Le eccezioni quando ci sono, sono solo il risultato di qualche tensione, incomprensione, incomunicabilità fra i Collegi, quindi di nostra responsabilità.

Ma vi è un altro motivo a fondamento di questo incontro.
La professione va velocemente evolvendosi e nuove opportunità prestative sembrano affacciarsi all’orizzonte. (noi tutti sappiamo quanto in pochi anni sia stato superato il nostro tariffario).
Nuove prestazioni professionali che in particolare l’Europa chiede siano di qualità.
Nuove e consolidate prestazioni che richiedono Servizi permanenti.

E tonando sul luogo del “delitto” i livelli regionali, ancora ritorna il ruolo legislativo, gestionale della Regione e delle Province (spesso) investite da deleghe operative.
Un ruolo, quello regionale, autonomo ma al tempo stesso inserito nelle dinamiche della Commissione Stato Regioni e nei Tavoli di coordinamento fra le Regioni. Su molti problemi legislativi o applicativi delle norme le Regioni si parlano, dialogano, si raccordano, collaborano.

Noi non possiamo perciò rimanere estranei a queste dinamiche, siamo chiamati ad innestarci in queste nuove dinamiche, pena l’esserne sclusi.

Come avete potuto constatare, declinare ragionamenti, scevri, da strumentalità personali aiuta a volgere lo sguardo verso quel tracciato che dovrebbe caratterizzare la rappresentanza della nostra categoria.
Ed io sono convinto, perché lo sono sempre stato, che dialogare e confrontarsi .. occuparsi cioè concretamente dei problemi della categoria, ci aiuta a compiere qualche passo in avanti lasciando aperti scenari prospettici per i nostri iscritti, maturi e giovani.

Vado pertanto velocemente verso la conclusione per lasciare a Voi tutti la possibilità di esprimere le Vostre legittime considerazioni.

Ed allora, con lo spirito di liberalità che ci appartiene, mi permetto di aprire questo incontro.

… E per favorire un armonico svolgimento degli interventi vi chiedo cortesemente di esprimere Vostre eventuali disponibilità.


Mario Braga - In rappresentanza del Gruppo Interregionale-

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