mercoledì 25 maggio 2011

CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO: OTTIMO LOVARO......FATTI NON PAROLE!

Sabato 21 maggio c.a. si è tenuta la riunione del Consiglio Regionale Lombardo dei Periti Agrari in provincia di Lodi con un nutrito ordine del giorno.
Dopo l'introduzione del Vice-Presidnete Veneri ha preso la parola il Presidente Braga che ha spiegato ai presenti le ragioni della sua autosospensione, dopo le dichiarazioni del Presidente Nazionale Bottaro in quel di Bergamo, che è stata respinta all'unanimità con la  non accettazione da parte dei presenti che hanno  ribadito stima e fiducia all'operato del Presidente Braga e alle altre cariche istituzionali che sono state riconfermate.
Il Vice-Presidente Veneri è entrato nel merito dei lavori sollecitando una maggiore partecipazione della categoria auspicando una struttura organizzativa snella è presente nelle varie istituzioni sul territorio in particolare a livello Regionale.
Braga, Rossi, Bertazzo, Possenti, Tiraboschi sono stati promotori dell'organizzazione di Commissioni/Dipartimenti di PeritiAgrari specializzati nei vari settori di intervento:
Agrcioltura
Sistemi verdi e paesaggio
Territorio e urbanistica
Semplificazione e modernizzazione della burocrazia
Sanità - Alimenti e Allevamenti
Ambiente e ernergia da fonti rinnovabili
Formazione e istruzione.
Le Commissioni/Dipartimento sono in fase di completamento e i Collegi Provinciali sono pregati di segnalare Colleghi professionalmente specializzati disponibili a partecipare ai lavori formativi e di incontro ai tavoli regionali.
Il Presidente Braga ha illustrato ai presenti i lavori attivati ai tavoli tecnici presso la Regione Lombardia dove la presenza dei periti agrari è un ricoscimento del sapiente lavoro fatto in questo ultimo anno di relazioni e partecipazione.
Possenti e il Consigliere Nazionale Bertazzo hanno proposto di attivare un corso formativo per conciliatori in Lombardia. Unanime è stata l'approvazione del Consiglio Regionale che si farà promotore di segnalare l'iniziativa ai Collegi Provinciali per raccoglire le adesioni ( minimo trenta) per organizzare il Corso.
E' stato altresì affrontato il tema dei rapporti con il CNPA che dopo l'incontro di Bergamo e il Congresso Nazionale non ha raccolto molti consensi anzi critiche e in alcuni casi forti dissensi salvo la posizione filo.bottariana del collega Possenti di Bergamo che non ha escluso la possibilità di candidarsi a Consigliere Nazionale e ha auspicato di costruire posive relazioni con il CNPA.
Unanime è stato invece l'apprezzamento per l'operato del Consigliere Nazionale Paolo Bertazzo che aveva ufficializzato la sua candidatura al Consiglio Nazionale nella riunione interegionale di Rovigo.
A chiusura dei lavori il Presidente Regionale, Braga il Vice.Presidente Veneri e i consiglieri Rossi, Rancati, Baronchelli hanno aupicato che la Lombardia trovi attraverso il confronto le ragioni dii essere unità sui programmi e sulle condidature.
Piermaria Tiraboschi

pt/2011/gmt/05

6 commenti:

  1. Bene un nome della Lombardia c'è. Bertazzo lo conosciamo già fin troppo bene, per il suo operato a livello provinciale e nazionale, per gli articoli sulla rivista (di ottima fattura e qualità) e per i post (pochi ma buoni) su questo blog. Sorge però una domanda...ma chi è Possenti?
    Ciao Gigi

    RispondiElimina
  2. Tra colleghi,parliamo spesso e volentieri, dove va e dove possa andare la nostra categoria. Oggi, i commenti non sono certo positivi e lusinghieri visto il comportamento dell'attuale CNPA per cui la domanda che poniamo oggi ai futuri candidati al CNPA è la seguente: possiamo cambiare?......nelle elezioni amministrative nessuno credeva che il vento cambiasse è possibile che nel CNPA ci siano persone che resistono sulla stessa sedia da più di venti anni? ma non c'è proprio nessuno che voglia il cambiamento?....siamo un gruppo di periti agrari che visti i tempi,le competenze e....vorrebbero iscriversi al collegio degli agrotecnici!!!!! Gruppo di periti inc....

    RispondiElimina
  3. Essere incazzati non serve a nulla. Criticare non serve a nulla. Fare gli spettatori, contenti o scontenti, non serve a nulla. E’ inutile incazzarsi. E’ tempo perso. Siamo una categoria che sta morendo, se non è già morta.
    Tutti sono bravi a protestare. E a fare?
    Allora basta sparare puttanate. Tirate fuori gli articoli o attributi, se li avete, e candidatevi in prima persona.
    Altrimenti lasciate i soliti noti (ovvero gli attuali componenti del CNPA che si sono ricandidati tutti e che tutti state appoggiando, a cominciare dalla Lombardia che parla tanto di cambiamento per non cambiare nulla, nemmeno l’attuale loro rappresentante).
    Oppure andate fuori dalle palle e iscrivetevi dove volete che di voi (come di tutti gli altri) non gliene frega una mazza a nessuno!
    Se non l’avete ancora capito: della categoria non glie ne frega niente a nessuno. A parte chi intasca i soldi che vanno a Roma.

    RispondiElimina
  4. Il solito isterico,frustrato cervellone che è alla ricerca di sodali con i quali fare il bunga...bunga....ma va a da via el cùl.

    RispondiElimina
  5. Continua a dir su alla gente. Già non ti caga più nessuno, chi vuoi che ti segua. Almeno lasciali sfogare sti periti. O devi prendertela sempre con tutti. E anche l’altro anonimo: ma ci sei o ci fai? Non vi accorgete che gli unici a segnare punti a proprio vantaggio sono quelli che attaccate entrambi? Come diceva giustamente Tiraboschi, svegliatevi! E, invece, di litigare come cane e gatto, unitevi nella battaglia. Usate il cervello. Ciao, Gigi

    RispondiElimina
  6. Mi associo ai carbati, moderati e intelligenti commenti di Gigi.
    Litigare non serve. Serve essere uniti al Nord come al Centro e Sud con il solo obbiettivo di chiudere la partita del ventennio bottariano e suoi accoliti.
    I numeri ci sono per farlo.....speriamo come dice Gigi che ci siano anche le teste.
    Personalmente ci credo. Troppo è il malessere generalizzato e la voglia di novità...il Congresso Nazionale in Sicilia è stato un messaggio chiaro....." LA CATEGORIA ERA ASSENTE"
    Piermaria Tiraboschi

    RispondiElimina


libertà ma nel rispetto