giovedì 30 giugno 2011

GOVERNO DEL TERRITORIO - TAVOLO TECNICO: MARIO BRAGA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEI PERITI AGRARI "NOMINATO COMPONENTE"

TAVOLO TECNICO DI CONFRONTO PER LO SVILUPPO DI RELAZIONI CON LE CONSULTE REGIONALI DEGLI ORDINI PROFESSIONALI IN MATERIA DI GOVERNO DEL TERRITORIO



La Direzione Generale del Territorio e Urbanistica con decreto n. 5444 del 16 giugno ha istituito il Tavolo Tecnico di confronto per lo sviluppo di relazioni con le consulte regionali degli Ordini Professionali in materia di Governo del Territorio. Per il Consiglio Regionale Lombardo dei Periti Agrari è stato nominato con il sopra citato decreto il collega Mario Braga.

Il Tavolo è costituito da:

e Direttore e direzione dell’Assessorato al Territorio e Urbanistica;

e Consulta regionale degli Ordini degli Ingegneri

e Ordine dei Geollogi (regionale)

e Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti;

e Consulta Regionale dei Geometri e Geometri Laureati della Lombardia;

e Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali

e Il Consiglio Regionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati;

e La Consulta Regionale degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati della Lombardia.

Un bel risultato che pone la nostra categoria nel quadro delle relazioni con l’Assessorato preposto alla gestione dei Piani di Governo del Territorio, Piani Casa, Norma in materia edificatorie. Pareri su VAS e VIA.

La prima seduta è stata presieduta dal Direttore Vicario Arch. Bravo.

I temi che ha posto all’attenzione dei presenti sono stati:

La limitazione di consumo di suolo, attraverso l’aggiornamento annuale e la revisione generale del Piano Territoriale Regionale (PTR);

La revisione della l.r. 12/05, attraverso una prima verifica dei PGT (Piani di Governo del territorio Approvati). Il Direttore ha definitogli attuali PGT di “Prima Generazione”

Valutare gli strumenti di valutazione delle perequazioni urbanistiche e delle compensazioni urbanistiche, senza incorrere nel rischio delle diffuse confusioni sui due termini e sui due strumenti urbanistici;

Avviare un progetto formativo orientato al personale degli enti pubblici; soprattutto per le competenze in materia di “Rapporto Ambientale” e “Parere Motivato”.

Avviare una valutazione sul processo di Semplificazione delle procedure e delle pratiche: Si procederà se le condizioni lo permetteranno di coinvolgere ARPA e ASL;

Avviare una valutazione dei Piani Paesaggistici;

Infine il Direttore Arch. Bravo ha chiesto ai presenti un particolare impegno per valutare la proposta del nuovo Piano Casa, inserito nel Decreto Sviluppo. I tempi saranno brevissimi in quanto la Legge Regionale dovrà essere approvata entro sessanta giorni.

Numerosi e tutti di particolare rilevanza gli interventi.

Il Presidente Braga ha rimarcato che per la prima volta il sistema Ordinistico Lombardo, in modo unitario, viene coinvolto quale soggetto tecnico nel processo di SCRITTURA delle norme e alla elaborazione degli atti applicativi.
Inoltre la compartecipazione alla predisposizione degli atti, che saranno approvati dagli organi istituzionali, favorirà una diffusa, razionale e armonica applicazione delle norme.

In merito alla formazione, Braga ha evidenziato che l’Assessorato potrebbe predisporre un Piano Formativo con moduli orientati ai Professionisti e moduli specifici orientati al personale degli Enti Locali. Questo favorirebbe un processo di collaborazione osmotica di rilevante importanza.

Braga ha sollecitato anche l’istituzione di un Tavolo con l’ASL e l’ARPA al fine di addivenire alla riforma del Regolamento Locale d’Igiene Tipo. Questo favorirebbe l’armonizzazione delle norme e dei ruoli dei diversi Enti che operano in materia urbanistica e di pianificazione.

Ed infine Braga, rimarcando i contenuti di qualità espressi dai Presidenti Regionali degli Ordini, che erano intervenuti precedentemente, ha evidenziato che le norme di pianificazione dovranno preventivamente definire i contorni di termini che qualificano il valore urbanistico di un Opera e/o di un Servizio: “Esogeni – Endogeni”.

Il contributo di Braga è stato accolto unanimemente, considerato per i suoi spunti “generali” coerente al ruolo e alla funzione che l’Assessorato intende riconoscere al Tavolo.

Oltre agli interventi dei Rappresentanti degli Ingegneri, Geometri, Architetti e Geologi, una nota rilevante l’ha espressa il Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Dottori Forestali (Buizza) che ponendo l’accento sulla “questione” agricola/ ambientale, vi sta la complessità e l’articolazione dei temi in discussione ha proposto la costituzione di Commissioni ad hoc.

L’Arch. Bravo e tutto il Tavolo ha accolto unanimemente la proposta.

Infine il Direttore si è impegnato a dettagliare le proposte presentate e ad inviarle agli Ordini e ai Collegi.

La Lombardia con questa iniziativa, ancora una volta si propone motore dello sviluppo del nostro Paese.

PeritiAgrariLiberi
Redazionale

4 commenti:

  1. Meno male che in Lombardia non siete considerati....vorrei sapere quanti altri coordinamenti sono riusciti ad ottenere quanto ottenuto da Braga & c. in una regione "chiusa" come la Regione Lombardia. Forse gli attacchi esterne sono dovuti ai soliti problemi di invidia ed altro che la "squadra" lombarda ha fatto si che tutto scivoli via. Bravi ragazzi e complimenti a Braga per la nomina. Ciao Gigi

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  2. Piemonte ed Emilia-Romagna intanto, entrambe da anni, e come fatto normale oltretutto.

    Comunque bene così! come dovrebbe essere in tutte le regioni.

    Vittorio

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  3. Uniti si vince. Se si è presenti si viene considerati. Occorre passare dalle organizzazioni provinciali a quelle regionali. Nonostente quello che pensano i nostri rappresentanti nazionali i collegi provinciali ormai non hanno più alcun senso di esistere. Tutto si decide a livello regionale. A livello locale è sufficiente avere un solo rappresentante e non una struttura macchinos acome quello dei collegi. Passiamo il tempo ad protocollore piosta inutile.....basta!!!! Grazie a Braga e speriamo nelle elezioni di ottobre. O la va o la spacca. E' l'occasione per svecchiare in tutti i sensi questa categoria ferma al palo da troppo tempo (20 anni) ciau

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  4. Caro Vittorio se vuoi essere preciso oltre al Piemonte ed Emilia Romagna devi aggiungere il Veneto ma in tali regioni la figura professionale del Perito Agrario è conosciuta ed aperta al dialogo con i vari Collegi Professionali. In Lombardia questo non c'è mai stati. Gli agronomi hanno fatto il bello e cattivo tempo ed anche gli agrotecnici che tanto ci superano in molti campi ed iniziative hanno avuto problemi. Il Coordinamento dei Periti Agrari e quello degli Agrotecnici in molte occasioni hanno fatto fronte comune per fare valer i loro diritti e le loro competenze quindi......Di nuovo bravi per la nomina e continuate così.ciao Gigi

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