lunedì 28 dicembre 2009

PRECISAZIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE DEGLI AGROTECNICI ROBERTO ORLANDI

Ho ricevuto un " commento" su una mia nota, del Presidente Nazionale degli Agrotecnici Roberto Orlandi, che pubblico con piacere, vista la disponibilità e la cortesia.
Pm. Tiraboschi

Caro Tiraboschi,
comprendo il richiamo che mi fate, ma vi prego di distinguere.
C'è stato un intervento a gamba tesa del Presidente della vostra categoria che è intervenuto negli esami di abilitazione professionale di agrotecnico affermando cose non vere: altro non restava a me che farle rilevare, diversamente il falso sarebbe diventato vero.La questione, in questo caso, è molto semplice; Bottaro pare irritato e preoccupato dal fatto che una trentina di Periti agrari hanno sostenuto gli esami abilitanti alla professione di Agrotecnico.E' naturalmente una finzione: il solito modo per parlare d'altro. Il vero problema per lui è, infatti, spiegare perchè i nostri candidati nel 2009 abbiano superato gli 870 e quelli agli esami di perito agrario sia scesi a 300 circa, complice l'inerzia totale.E quindi, per eludere il problema, si inventa una polemica, così non deve dare spiegazioni.Circa il futuro, io vedo Agrotecnici e Periti agrari uniti in un solo Albo (sperando che si possa farlo anche insieme agli Agronomi). So che tu e molti altri colleghi Periti agrari la pensate allo stesso modo e vi ringrazio.Del resto, non vi sono alternative: o le categorie dei tecnici agrari uniscono le forze e diventano realmente incisive nella realtà italiana oppure sono destintate a restare, ben che vada, marginali quando non scomparire.
Roberto ORLANDI

11 commenti:

  1. Caro Orlandi, Lei conosce la nota del MIUR che sconfessa la Sua tesi? Nella stessa nota si legge che il Ministero ritiene che le vs affermazini possano dar luogo a false apettative e vi invita ad attenervi scrupolosamente alla normativa.

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  2. Link ad un altro blog molto interessante.
    http://peragrari.blogspot.com
    Marco

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  3. ma i trenta candidati con la maturità tecnica agraria che avrebbero sostenuto gli esami di abilitazione per svolgere la professione di agrotecnici, superata la prova, potranno svolgere l'attività professionale, o meglio, chi dovrà occuparsi della legittimità del procedimento, assurdo secondo me,della lecietà di ammissione agli esami di questi soggetti non previsti nell'ordinanza ministeriale?
    Lavorare per un albo unico delle professioni tecniche e professionali del settore agrario è certamente più naturale ed ovvio che costituire il co.ge.pa.pi PER IL QUALE chiunque avrebbe grosse difficoltà a capire la sola sigla, figuriamoci i compiti e le competenze. Perchè non dare origine ad un nuovo modo di proiettarsi nel futuro con una iniziativa che metta insieme:
    A- tutti i tecnici del settore agrario mantenendo per loro, rispetto al livello del titolo di studio, le rispettive competenze professionali-ALBO AGRONOMI sezione dottori agronomi, sezione dottori forestali, sezione periti agrari, sezione agrotecnici.
    B- tutti i tecnici periti,ALBO DEI PERITI, sezione PERITI AGRARI,sezione PERITI INDUSTRIALI ECC.

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  4. Ammetto la mia difficoltà a rispondere a persone che NON si firmano ma chiarirò (non per loro, ma per chi legge) le obiezioni che vengono poste. Nel nostro ordinamento le fonti del diritto hanno una GERARCHIA, prima le legge, poi gli atti aventi analoga forza, quindi gli atti amministrativi, fino ad arrivare ad usi e consuetudini.
    Dunque, quando una equipollenza è sancita per legge (fonte primaria di diritto) essa vale SEMPRE, anche se non espressamente richiamata negli atti di rango inferiore.
    L'Ordinanza per gli esami di abilitazione è, in sostanza, un atto amministrativo, che NON PUO' CAMBIARE quanto la legge prescrive.
    Il D.Lgs. n.297/1994 prima ed il DPR n. 323/1998 dopo hanno sancito l'equipollenza totale fra i titoli di maturità professionale e tecnica agraria, mettendo in condizioni i diplomati Periti Agrari (se lo desiderano) di sostenere gli esami abilitanti di Agrotecnico (e viceversa): rifiutare loro di accedere agli esami sarebbe perciò una violazione di legge.
    Va sottolineato che di questo parere (sebbene ai fini della concorrenza) è la stessa ANTITRUST che si è espressa il 21.9.2009 (il parere è scaricabile dal sito www.agrotecnici.it).
    E veniamo alla Circolare MIUR del 22.7.09 con la quale si dice (in maniera sconclusionata) che fra i titoli di perito agrario ed agrotecnico vi è "pari efficacia ma non l'equipollenza". Questa Circolare contraddice però una precedente dello stesso MIUR del 6.9.2002 nella quale si affermava la "totale equipollenza fra i due titoli di studio": abbiamo perciò chiesto al MIUR di chiarire la contraddizione ed ancora aspettiamo (dove è evidente l'imbarazzo del Ministero). In ogni caso una Circolare non può cambiare la legge.
    Spero che sia chiaro.
    Grazie dell'attenzione.
    Roberto ORLANDI

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  5. Ma come fa a sostenere che un agrotecnico può accedere all'Albo dei Periti Agrari?
    Non avete le nostre competenze professionali!!!
    Le ricordo che nel vostro curriculum scolastico manca l'Estimo, Costruzioni, Topografia ... tutte indispensabili per la professione di perito agrario e dove voi non avete nessna formazione.
    Perchè cerca di essere così simile a noi! siamo due diverse professioni, tenga le sue prerogative, sia fiero di essere Agrotecnico e non cerhi di espropriare le competenze che non avete.
    Massimo Moncelli

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  6. Gentile Moncelli, abbia pazienza, ma non sono io che lo dico, lo dice la legge. Più precisamente quelle norme che ho brevemente citato. Lo dice anche il Consiglio di Stato e lo conferma l'Antitrust. Io, come lei, come tutti, le leggi debbo applicarle.
    Peraltro qui parliamo del valore giuridico dei titoli di studio (cioè delle uguali possibilità concesse ai diplomi), non degli Albi. Sotto questo profilo Periti agrari ed Agrotecnici non sono la stessa cosa, rimanendo due figure distinte, con due Albi e competenze separate.
    Sperò però che lei convenga con me che per formazione (ad esempio è identico il corpo docente) e per attività Periti agrari ed Agrotecnici sono molto simili, il che consente di poter pensare oggi ad una intesa per migliorare gli spazi di lavoro e domani anche ad una unificazione degli Albi.
    Roberto ORLANDI

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  7. Grazie per i contributi competenti e coerenti, Presidente Orlandi. Da tempo io e molti altri colleghi periti agrari invidiamo ai "cugini" agrotecnici un Presidente come Lei, un presidente con la P maiuscola.....così come invidiamo moltre altre cose, ad esempio, la rivista od il sito web, o la pec gratuita....tutte cose spicciole, ma importanti, che danno l'idea di una categoria che si muove a passo veloce. Noi, purtroppo, siamo fermi al palo da anni.....

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  8. Caro Andrea,la ringrazio della gentilezza, ma non credo di avere particolari meriti. Per la mia categoria faccio semplicemente quello che va fatto quando si hanno responsabilità dirigenziali: agire con impegno e spirito di servizio è (a mio parere) il minimo necessario perchè una organizzazione cresca e si sviluppi, non qualcosa di eccezionale.
    Applicando questi principi e condividendo le scelte abbiamo fatto, ad esempio, nascere Cooperative e strutture tecniche che danno lavoro a centinaia di colleghi (anche Periti agrari) ed hanno permesso di triplicare in breve i nostri candidati agli esami abilitanti, dove ormai il 30% di loro è rappresentato da laureati.
    Quando invece in una categoria si cercano cavilli per non affrontare i problemi o si pontifica in luogo di dialogare, allora quella categoria muore, perchè vi è opacità e viene a mancare la condivisione, il "comune sentire".
    Penso quindi che i complimenti (dei quali ancora la ringrazio) mi rivolge siano forse una critica "inversa" ai vertici della sua categoria, al fatto che lei non vede dai suoi dirigenti l'applicazione di quei comportamenti di crescita e condivisione che vede praticati negli agrotecnici od altrove.
    La invito però a non scoraggiarsi, a non desistere ed a chiedere con forza quel cambiamento che meritate.
    Da parte mia posso solo ribadire che, vinta la vostra battaglia interna, troverete negli Agrotecnici un leale partner con cui, se lo vorrete, lavorare e crescere insieme.
    Roberto Orlandi

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  9. Gentile presidente Orlandi,
    io sono un p.a. regolarmente iscritto al Collegio Provinciale di Bari. Vorrei sapere se ha notizia di casi di Agrotecnici che hanno richiesto e ottenuto di sostenere l'esame di stato di Perito Agrario. Inoltre mi piacerebbe sapere se, nel caso in cui un Agrotecnico svolga la l.p. di Perito Agrario, abbia anche competenze in materia edilizia (progettazione fabbricati rurali ecc). Infine mi chiedevo se un agrotecnico o un perito agrario potessero essere iscritti ad entrambi gli albi contemporaneamente pagando, per ciascuno, quanto dovuto.
    Grazie per le risposte che sicuramente saprà darmi e complimenti per il suo lavoro.
    Vincenzo.

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  10. Gentile collega, in un lontano passato (anni '70) gli agrotecnici erano normalmente accolti nell'Albo dei Periti agrari. Poi, con un provvedimento dell'allora Collegio Nazionale, vennero rifiutate nuove iscrizioni.
    Alcuni Agrotecnici rifiutati fecero ricorso in Tribunale e vinsero, per certo ad Asti e Firenze. Quelli già iscritti, per quanto ne so, continuarono ad esserlo (svolgendo quindi tutte le competenze dell'ordinamento, costruzioni comprese). Potrà ottenere più informazioni dal suo Collegio Nazionale (semprechè voglia dargliene) e così pure a riguardo degli esami abilitanti di Perito agrario.
    Il rifiuto di scrivere Agrotecnici portò questi ultimi a chiedere ed ottenere un proprio albo. Il rifiuto fu dunque un colossale errore di valutazione, perchè l'Albo dei Periti avrebbe potuto essere immensamente più ricco e più forte, e non si sarebbe trovato un Albo "concorrente" a fianco.
    Infine è possibile essere contemporaneamente iscritti ai due Albi, non esistendo al riguardo incompatibilità, certo pagando le due quote; so per certo che vi sono casi di questo tipo.
    Spero di essere stato chiaro. In ogni caso se ha bisogno di me può anche scrivermi personalmente alla seguente e-mail orlandi@agrotecnici.it
    La ringrazio della stima, che ricambio.
    Roberto ORLANDI

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  11. una cosa SEMPLICE E DI BASE non capisco !!?
    rivendicate PROFESSIONALMENTE la figura del P.A. MA...... COME MAI NON AVETE FREQUENTATO DIRETTAMENTE QUESTO TIPO DI CORSO, INVECE DI FREQUENTARE IL CORSO DI AGROTECNICO ?

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libertà ma nel rispetto