lunedì 20 febbraio 2012

PUBBLICAZIONE RISULTATI ELEZIONI RINNOVO CNPA di Mario Braga

Manerbio, 18-02-12

Carissimi Colleghi
mai come in questi giorni si sovrappongono, nella nostra categoria, contrastanti sentimenti di soddisfazione e di fastidio.
Finalmente mercoledì 15 febbraio 2012, dopo 157 giorni dall’inizio delle operazioni di voto, sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia sono stati confermati i risultati.
Tutti avevamo, constatato che la medesima informativa apparsa sul Bollettino Ufficiale, il Ministero l’aveva pubblicata ufficialmente sul sito il 31 gennaio 2012.
Finalmente dopo questo agonioso, ma certamente non casuale, trascinamento delle fasi elettorali, simili a quelle usate nei paesi del centrafrica, (anche lì li considerano “normali”), siamo giunti al capolinea.
Non vi nascondo la mia personale, particolare soddisfazione, dovuta più che alla gioia d’aver favorito quel processo di ricambio, che dovrebbe essere , quello sì, “naturale” in tutte le categorie.
Anche i migliori presidenti, sempre che il nostro lo sia stato (è la storia che giudicherà), dopo vent’anni s’incrisalidano nel loro ruolo, marcescendo nel loro bozzolo. Chi sta troppo nel bozzolo, lo sappiamo, non avrà mai l’opportunità di diventare una bella e gioiosa farfalla.
Non vi nascondo, che in questi giorni mi sono pervenute lettere poco qualificanti, soprattutto per chi le scrive.
Colleghi che mi, ci, imputano toni eccessivi, piazzate degradanti, esposizioni alla gogna o al ludibrio pubblico della nostra categoria.
Al di là dello stupore che questi pensieri abbiano pervaso le menti anche di colleghi che per la loro età e esperienza dovrebbero recuperare almeno un poco di mansuetudine “naturale”, ho dovuto constatare, con amarezza, che siamo ancora distanti dal ricentralizzare il senso di servizio alla categoria.
Un servizio a tempo, svolto, soprattutto ai livelli locali, con spirito di volontariato e di impegno gratuito.
Ora, qualcuno penserà che i sentimenti di vendetta, di rivalsa, di riscatto prevarranno in coloro che avendo subito nel passato oggi vogliono sovvertire i ruoli.
Voglio rassicurare tutti, per quel che mi riguarda, da presidente della “bocciofila” lombarda o membro dell’ENPAIA, continuerò la mia personale, azione di disponibilità a costruire una nuova categoria professionale … la nostra categoria professionale.
Non mi farò coinvolgere, e spero che facciano altrettanto i neo eletti (tutti i neoeletti), da idee conservative antitetiche alla passata gestione.
Una categoria o progredisce insieme a regredisce insieme.
Nessuno è chiamato a posti fuori dalla responsabilità rappresentativa e propositiva della e nella nostra realtà.
Certo che chiacchiere, battute, anche sgradevoli, che si sentono in questi giorni e che vengono esternate partendo da un unico “punto d’osservazione”, non facilitano questo processo.
Sentire affermare che un presidente uscente intende fare ostruzione, opposizione, ad eventuali altre maggioranze, non gli fa onore nemmeno come rieletto.
Io vengo da esperienze nelle quali i Sindaci, i Presidenti, I Governatori, quando hanno finito il loro mandato vanno ad occuparsi di altro.
Gli alpini amano ripetere che rimestare la “boassa” puzza. Battuta figurata ma efficace.
Anche perché, potrebbe succedere che evocare coinvolgimenti di luoghi giudiziari, meglio se le azioni vengono fatte da altri, forse i soliti utili …….(senza aggettivo), non per difendere una eventuale onorabilità, ma per intaccare e attaccare gli avversari, non solo non paga mai, ma si corre il rischio di rimanerne invischiati.
Se anche nel recente passato lo spauracchio delle aule giudiziarie poteva incutere una qualche preoccupazione, oggi …. fanno sorridere, soprattutto se ad evocarle sono soggetti che hanno frequentazioni assidue dei corridoi giudiziari, ovvero non sanno nemmeno dove si trova il Tribunale della propria città.
Quando una storia finisce è meglio chiudere, cassetti, porte, computer e andare altrove ad offrire i propri utili servigi.
Le pagine di un libro che si è finito di leggere è meglio girarle, chiuderle il testo, e riporlo nella biblioteca, oppure, è opportuno prestarlo a qualcun altro, che abiti in qualche altro posto, meglio se distante.
Se mi guardo indietro, non mi aspetto certo che ciò che ha dimostrato poca serietà e qualità possa ravvedersi e modificare i propri comportamenti, personali, e deontologici.
Continuo a “sognare” che forse un qualche colpo d’ala possa permetter anche in condizioni estreme un qualche recupero di dignità.
Del resto, chi crede sa che la redenzione è possibile anche in un ultimo estremo atto finale.
Ed adesso, pur non rimanendo alla finestra, verificheremo il livello di qualità, forse l’ultima rimasta, del presidente uscente, così come avremo modo di valutare le sensibilità di tutti gli altri neo Consiglieri Nazionali, anche nel rispetto degli impegni assunti con i propri elettori, affinchè la distanza fra le “parole, i programmi” ed i fatti sia la più limitata possibile.
E così, concludendo, mi auguro che anche i denti avvelenati si carino e cadano sotto la spinta di una comune, condivisa e rinnovata azione a favore della nostra categoria.
Sono certo, lo ripeto, sono certo che nessuno possa e debba chiamarsi fuori solo per il fatto d’essere o d’essere stati amici degli uni o degli altri, poiché l’unica vera traccia che lasceremo è il “servizio” alla nostra impareggiabile e inimitabile categoria, che vuole riscattare il proprio ruolo nel settore rurale e nella società.
Aspettiamo con profonda fiducia e impazienza l’insediamento il Nuovo Consiglio Nazionale e con altrettanta fiducia rimango, rimaniamo in attesa di un atto di qualità da parte del nostro presidente uscente.
Buona domenica a tutti
Mario Braga

Caro Mario,
                       ho letto con interesse e attenzione la tua lettera , sempre ricca di contributi e profonde riflessioni per la Categoria e il nostro domani.
Se mi permetti , e lo faccio a fin di bene e in quello spirito di sereno confronto che da lungo tempo ci caratterizza, credo sia giusto e rispettoso fare un po' la cronistoria di questo "  movimento del cambiamento" che non è caduto dal cielo e soprattutto non è stato una estemporanetà di qualche grullo, isterico, insoddisfatto come qualcuno ( che oggi cerca di nascondersi e riciclarsi) vorrebbe far credere.
Da circa tre anni in tanti di noi ( anche tu) ha partecipato senza secondi fini e/o interessi, ma con impegno e risorse personali alla promozione di un sereno e aperto confronto e dibattito senza peli sulla lingua consci delle nostre convinzioni che bisognava dare una svolta alle richieste di cambiamento che tanti iscritti  di tutt'Italia rivendicavano.
Non dimentichiamo che sono state proprio le difficoltà organizzative e di relazione con la dirigenza, l'impellente tema della riforma delle professioni, la necessità di essere informati e di partecipare alle scelte per il nostro domani che hanno messo in moto le " autoconvocazioni" dei periti agrari iscritti. Un momento aperto, democratico, partecipativo dove tutti erano liberi di dire la loro, di fare proposte, critiche e autocritiche. Questi incontri in tre anni si sono ripetuti con cadenza e con una partecipazione sempre più intensa e diffusa ( chi non poteva partecipare per una questione logistica e di costi ha aderito on line). Bastava il tam tam del Blog e delle e.mail per trovarci.........c'è stato impegno e volontà. Sono momenti che non vanno dimenticati.
Il tuo invito a guardare avanti, a scrollarci dalle spalle le arcaiche e corporative congetture che tanto hanno limitato la nostra crescita professionale e organizzativa sono  purtroppo le concause della pessima situazione in cui ci troviamo ( che è inutile nascondere perchè tutti lo sanno !!!!) e  del malessere e  dissenso degli iscritti, che poi è sfociato nella costruzione del  " programma pre-elettorale dei rinnovatori" sul quale c'è stato consenso e aggregazione in tutt'Italia con il successo delle recenti ( si fa per dire !!!) elezioni del consiglio nazionale. Un successo che ha sorpreso !!!
Tutto questo non ha nulla da spartire con le indifendibili asserzioni di qualche collega ( che mi sembra sprovveduto per non dire altro.....) che ancorato al vecchio sistema cerca di difendere  più gli interessi personali che categoriali.
La miglior risposta a questi signori viene proprio dagli "iscritti "e dal voto dei collegi provinciali che hanno bocciato la squinternata  gestione  dello scaduto  CNPA.
Caro Mario, giriamo  pure pagina, ma con un occhio al passato che insegna sempre e soprattutto guardiamo bene nei cassetti perchè ci sono tante cose che vorremmo vedere per capire ( bilancio del collegio nazionale, bilancio della fondazione ecc. ecc. ecc.) solo così daremo quella svolta nella trasparenza e informazione che la nostra Categoria merita.
Buon lavoro al nuovo Consiglio Nazionale. 
Ciao a tutti
Piermaria Tiraboschi



1 commento:

  1. Una cosa che non ho mai digerito e' l'area riservata del sito....per quale motivo un qualsiasi iscritto non dovrebbe avere la possibilità di leggere le circolari del CNPA? Altri ordini e collegi pubblicano tutto ma proprio tutto sul proprio sito istituzionale su aree assolutamente pubbliche. Da noi le normali circolari vengono trattate come segreti di stato ed e' fatto divieto ai collegi provinciali di divulgarle per interno....una vergogna. Spero che uno dei primi provvedimenti sia quello di eliminare l'area privata!! E di pubblicare bilancio ed altro cosi che siano consultabili senza filtri. Buon lavoro al nuovo CNPA.
    Angelo

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