venerdì 4 maggio 2012

MONTA LA PROTESTA DELLA CATEGORIA: CALCAGNILE OFFENDE L'ASSEMBLEA E TUTTA LA CATEGORIA......SI DIMETTA !!!

Dura presa di posizione di Carlo Zoppi: segretario della 2° Commissione dell'Assemblea Nazionale del 20-21 aprile.
Ho ricevuto la nota del Collega Zoppi, che condivido nella forma e nella sostanza, al quale esprimo tutta la mia stima e apprezzamento per l'ottimo lavoro fatto nella Commissione 2° ( di cui ho fatto parte).
Pm Tiraboschi

Da: Carlo Zoppi
Inviato: venerdì 4 maggio 2012 14.41

Oggetto: Assemblea dei Presidenti

Gentili Colleghe e Colleghi,
io non amo le polemiche, tantomeno se occorre avviarle con gente che non apprezzo e portavoce di altri che non vogliono apparire, ma quanto trascritto (il “tra” non è un refuso) dal nuovo paladino della verità Calcagnile, mi ha fatto arrabbiare per l’ennesima volta.
Io non mi arrabbio facilmente, ma questo avviene specialmente di fronte all’evidenza della stupidità umana, oppure quando c’è la mancanza del rispetto basilare degli altri, ma anche quando è evidente che si cerca di strumentalizzare questioni per interessi personali e/o per destabilizzare o denigrare persone e/o enti che svolgono correttamente le proprie funzioni (a voi cercare di capire in quale caso/i ricade questa situazione).
In termini generali, la critica all’organizzazione va rispedita al mittente senza tanti commenti se non la considerazione che per fare inutili e dispendiosi viaggi per discutere del nulla in fantomatici congressi c’è stata mediamente la partecipazione degli stessi collegi che erano presenti a Roma il 20 ed il 21 aprile scorsi e che, quindi chi non c’era forse fa parte di quelli che se ne fregano comunque. In qualsiasi caso la democrazia si esercita con la partecipazione attiva.
Per quanto riguarda i soggetti invitati, non possiamo sovrapporre le formalità istituzionali e generali alle questioni personali e/o specifiche. (l’imbarazzo in certe situazioni ce lo ha solo chi presume di essere in torto e non può camminare a testa alta).
Se non avessimo invitato tutti quelli che sono stati invitati avremmo sbagliato nella forma e nella sostanza: per ogni problematica c’è una sua sede di discussione e non possiamo permetterci di continuare a fare muro contro muro con chicchessia.
Circa almeno una delle conclusioni (non decisioni) a cui è arrivata l’assemblea, mi sembra che tutti abbiano avuto la possibilità di fare i conti: secondo me non c’è stata una posizione nettamente favorevole a nessuna proposta di eventuale fusione, ma è stata certamente e finalmente smentita la “diceria” che quasi tutti i Collegi provinciali appoggiavano il progetto COGEPAPI.
È invece emersa una volontà di dialogo con tutte le parti ed il desiderio di approfondire i contatti per un accorpamento dell’area verde: ma questo non significa doversi per forza unire a tutte le componenti, non è obbligatorio che gli Agronomi siano subito della partita. Questo ci permetterebbe di giocare meglio anche una prima fase con gli Agrotecnici….poi magari anche il CONAF si potrebbe rendere conto che è meglio unirsi che restare isolati.
O noi potremmo restare soli e morire “per consunzione” (come ebbe a dire Bottaro quando a Roma presentò il progetto COGEPAPI)
Per quanto riguarda i lavori delle commissioni posso fare riflessioni solo per quanto riguarda la seconda alla quale ho partecipato.
Chi era presente alla seconda commissione di lavoro, sa che io ho verbalizzato tutti gli interventi e poi fatto una sintesi approvata da tutti nei punti fondamentali (degli interventi ho conservato il brogliaccio!).
Quindi, il documento presentato in assemblea ha riportato in forma corretta solo e puntualmente i concetti liberamente espressi da 25 (se non ricordo male) rappresentanti provinciali.
Proprio il fatto che l’approvazione sia stata unanime evidenzia la condivisione totale ai temi trattati.
Il tentativo di ipotizzare interessi personali rispetto alle proposte presentate (è stata inserita la richiesta di cambiare la sede del Collegio Provinciale. Forse per favorire qualcuno che ha affittato una stanza del proprio studio al Collegio?) è un meschino ennesimo tentativo di screditare qualcuno, credo me nello specifico, ma è peregrino, in quanto il Collegio di Ancona (chi è interessato si documenti sulla reale situazione) è uno dei pochi ad aver formalizzato – al CNPA, al Ministero di Giustizia ed al Tribunale - la disponibilità di due sedi: un recapito presso il capoluogo di provincia ed un ufficio di presidenza e segretaria in altra località, proprio per rispettare le previsioni dell’art. 8 del ns. Ordinamento. (certi riferimenti danno l’evidenza che in certi casi ci sono burattini e burattinai)
In effetti il problema è sentito da tanti Presidenti provinciali, come è emerso dagli interventi in commissione.
La tesi che il documento fosse precostituito e non in linea con i temi proposti e che la commissione sia stata presa in giro (molte delle proposte avanzate dalla Commissione Ordinamento erano già state presentate nei disegni di legge che si sono succeduti dal 1996 al 2008. Testi scopiazzati e spacciati per originali;…il documento presentato dalla 2^ commissione contiene proposte diverse da quelle che il Consiglio Nazionale ha discusso e modificato il giorno prima dell’Assemblea apportando alcune modifiche e integrazioni come l'inserimento della verifica poteri che è stata disattesa. La Commissione è stata presa in giro con un documento già preconfezionato) è un’offesa gratuita e grave all’intelligenza ed all’integrità morale di tutti i partecipanti alla stessa commissione (in primis al Consigliere Lombardelli che era il relatore ufficiale) e sembra smentita anche dagli applausi di condivisione al documento ricevuti al termine della lettura in Assemblea la mattina del 21. Ma è anche un’offesa a me in quanto mero verbalizzatore degli interventi. (la presa in giro sarebbe stata presentare il fac-simile dell’ordine del giorno già predisposto negli atti a nostra disposizione!)
Vi invito a riflettere sui seguenti punti:
1. se abbiamo invitato il CNPA ad apportare delle modifiche ordinamentali ed organizzative significa che il lavoro svolto dai predecessori rispetto all’approvazione dei disegni di legge è stato inconcludente e che alcuni passaggi di quei disegni di legge sono per noi ancora importanti.

2. se abbiamo trattato argomenti parzialmente diversi da quelli proposti è perché nel dibattito sono emerse problematiche per tutti noi più importanti, visto che viviamo giornalmente la vita dei Collegi provinciali e non dobbiamo solo pensare a come spendere le quote che arrivano al nazionale (almeno questo era forse l problema principale di Calcagnile & C.).

3. in commissione sono state espresse delle posizioni e delle richieste che dimostrano chiaramente come i Collegi provinciali siano sempre stati lasciati allo sbando (quote di iscrizione, timbri, formazione, modulistica, ecc.). Senza voler peccare di presunzione io mi sono permesso di fornire interpretazioni e risposte su tanti problemi che ho affrontato personalmente in tanti anni di servizio alla categoria, grazie alle esperienze maturate, certamente non con l’appoggio del vecchio CNPA.

4. se la commissione fosse stata presa in giro, allora perché nessun componente ha sollevato il problema in assemblea? (l’epoca dei pecoroni e degli yes-man è finita!!!)

5. se gli argomenti trattati in commissione sono stati riportati puntualmente nel documento, si dovrebbe ipotizzare che i lavori siano stati pilotati ed è evidente che ciò non è vero, vista la dialettica estremamente costruttiva emersa durante il pomeriggio del 20 (e la trascrizione degli interventi lo comprova).

6. il voler dare per precostituito il documento può anche essere frutto della presa di coscienza della purtroppo comune incapacità di troppi periti agrari nel saper dare una forma letteralmente corretta alle frasi senza dover ricorrere alla consulenza di legali, letterati o chissà chi altro e la necessità (per gli stessi) di dover correggere decine di bozze prima di arrivare alla stesura definitiva. Io ho scritto il verbale di getto durante la notte e l’ho ricopiato al pc la mattina seguente: se fosse stato precostituito avrei avuto il tempo di dormire e nessun bisogno di un pc (prestato da Salvan alle 8.30 del 21/04/2012).

È ora che alcuni soggetti (e la manciata di accoliti che ancora li avalla) comprendano che i tempi sono cambiati, che siamo in democrazia e che se i precedenti Consigli nazionali non hanno avuto la voglia/forza/capacità di gestire concretamente il cambiamento (che forse avrebbe ridotto i loro “poteri”) adesso si deve andare avanti per la Categoria e non per meri eventuali interessi di bottega!
Spero che nessuno si offenda, perché non è mia intenzione offendere nessuno, ma ognuno faccia le riflessione del caso.
Cordialmente
Carlo Zoppi

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