venerdì 2 marzo 2012

CHIAREZZA E CONCRETEZZA PER LA NOSTRA PROFESSIONE.

Dopo le lungaggini del rinnovo del Consiglio nazionale ( si faccia qualcosa perchè non si ripeta !!!) guardiamo ai temi concreti e proviamo a discuterne.
Di farloccate in questi ultimi vent'anni ne abbiamo sentite di tutti i colori. Dal 6 marzo le cose devono cambiare. Sono ottimista e dò fiducia ai nostri rappresentanti ( attenzione però, non è una delega in bianco !!!). Fatti concreti devono darci ragione. Vengano dati segnali forti e chiari che il bottarismo è finito.
Entriamo nel concreto.
La nostra Categoria dove vuole andare e cosa vuole fare ?????
Ci saranno scelte da fare. Per esempio la " scelta di campo nelle professioni tecniche".
Recentemente è stato convertito il D.L. sulle liberalizzazioni che ha introdotto la possibilità di " volontaria fusione tra categorie  professionali - affini - .
Tema che è stato oggetto di forti contrapposizioni e causa " forse" della caduta della  dirigenza nazionale alle recenti elezioni.
In sintesi ci si prospettano tre ipotesi:
1) mantenere la nostra categoria " autonoma e indipendente"  ( nessuna aggregazione e/o fusione;
2) aggregarsi e/o fondersi con geometri e periti industriali ( il famoso progetto COGEPAPI);
3) trovare formule aggreganti con le "professioni verdi - agronomi - agrotecnci e altre"
Sono tre vie diverse e alternative quindi.  dovremo prendere una decisione. ( a breve ???).
Il "polo delle professioni verdi" quindi l'ipotesi  3 è quelle, che al di là dellle non poche difficoltà,   sento più consona e idonea a garantire la nostra identità storica e la crescita della nostra professione. Vi è quello spirito di " affinità professionale" che ci dovrebbe tutelare e grantire il nostro futuro.
Non voglio andare oltre .
C'è bisogno su questo tema, che ripeto è importante per il nostro domani"   chiarezza.
Confrontiamoci, diciamo quello che vogliamo fare e andare.......è un nostro sacrosanto diritto.
Cari Colleghi apriamo il dibattito. Aspetto i vostri commenti.
Ciao a tutti.
Piermaria Tiraboschi
pt/2012/gmt/03

6 commenti:

  1. Il tema della possibile fusione con altri albi è interessante e delicato.
    Se prendessimo ad esempio quello che avviene in altri ambienti "organizzati", si potrebbe ipotizzare di proporre le 3 alternative agli iscritti di ogni provincia, indicendo delle assemblee straordinarie.
    I presidenti provinciali potrebbero poi partecipare ad un'assemblea nazionale portando la decisione (verbalizzata!) del proprio Collegio.
    Assegnando un voto ad ogni iscritto al singolo Albo provinciale, il presidente rappresenterebbe "x" voti a favore di una delle 3 ipotesi...
    poi basterebbe fare i conti aritmetici....
    A parte la semplicità e democraticità di questo metodo (mai applicato nella ns categoria) c'è un problema non da poco:
    in caso emergesse il desiderio di aderire ad un polo delle professioni verdi, gli Albi "CUGINI" gradirebbero la fusione?
    Spero che il dibattito (costruttivo) su questo argomento si allarghi!
    Buona riflessione
    Carlo Zoppi

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    1. Sono d'accordo sulla tua proposta.
      Mi sorge una domanda ( un pò provocatoria).....ma i periti agrari hanno capito la portata del problema ?????
      Scusate....ma i dubbi non mancano.
      Ciao
      Piermaria

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  2. 3 senza ombra di dubbio. Il progetto cogepapi e' finito con il vecchio consiglio nazionale. Per favore avvisate gli altri presidenti nazionali che evidentemente non hanno ancora capito che la musica e' cambiata e continuano a parlare anche per noi. Grazie per il vostro lavoro di inform-azione. Luca

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  3. Intanto attendiamo il 6 marzo.....sarà ricordato come il 25 aprile dei periti agrari.
    Carlo Zoppi ha ragione, il dialogo con le altre categorie "verdi" va pero' aperto indipendentemente dalla questione dell'albo unico. A causa di un personalismo sciagurato e di altrettanto sciagurato atteggiamento autoreferenziale durato vent'anni siamo da troppo tempo chiusi in un angolo, a cantarcela a noi stessi. Intanto gli altri, agrotecnici e agronomi , sono andati avanti anni luce. Adesso e' il tempo di rimboccarsi tutti le maniche, e con una buona dose di umiltà cercare di recuperare il tempo perso.
    TIRABOSCHI PER IL 6 MARZO VOGLIAMO UN BLOG TUTTO TRICOLORE!!!!!!!!!!! Italo

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  4. Se l'hanno capito anche gli altri che siamo CONTRO la fusione con geometri e periti industriali (visto che ci porterebbe solo a scomparire)e quindi contro il Cogepapi (http://ingegneresezioneb.it/2012/03/lalbo-unico-cade-a-pezzi-i-periti-agrari-non-lo-vogliono/), rimangono solo le altre due alternative. L'importante è, in ogni caso, aumentare le competenze a favore nostro e degli altri, perché gli unici che si stanno prendendo competenze professionali in campo agricolo sono quelli delle categorie che nulla hanno a che fare con tale settore (ingegneri, architetti, geologi, biologi, geometri, periti industriali, consulenti del lavoro, commercialisti, ecc.).
    Andiamo a prenderci anche noi le competenze degli altri, in campo: ambientale, alimentare, urbanistico, edilizio, impiantistico, economico-contabile, del lavoro, ecc.
    Altrimenti gli altri lavoreranno e noi resteremo a bocca asciutta.
    Ma facciamo in fretta, perché le sentenze (in campo di competenze) ormai vanno solo a favore degli altri.

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  5. Sono d'accordo con quanto sopra purché la cosa sia ragionevole: i tuttologi lasciamoli fare ad altri, difendiamo e riacquistiamo le competenze che, scusate il giro di parole, ci competono. Il settore forestale in alcune regioni ( es Lombardia) e' quello in cui abbiamo perso di piu' . Stefano

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