venerdì 19 marzo 2010

IN SILENZIO..... IL CONSIGLIO NAZIONALE CORRE NELLA SUA RICHIESTA DI "FUSIONE" DEI PERITI AGRARI CON GEOMETRI E PERITI INDUSTRIALI E DELLE CASSE DI PREVIDENZA.

Sembra  strano, ma è vero!
Se i Periti Agrari vogliono avere delle informazioni in merito all'evolversi della riforma delle professioni il codidetto " COGEPAPI", cioè l'unificaione delle categorie professionali dei geometri.periti agrari e periti industriali attraverso la costituzione di un unico ordine denominato " dei tecnici laureati per l'ingegneria" e delle rispettive casse di Previdenza, non devono rivogersi al Consiglio nazionale e tanto meno leggere " Il Perito Agrario" ( su questi temi non una parola - vedi il n. 1/2010). Sono argomenti tabù, non un commento, una informativa...perchè? Tutto è rinviato sulla rivista  " OPIFICIUM" dei periti industraiali a pag. 14 nell'articolo " Il nuovo ordine che verrà" c'è tutto quello che il Presidente Bottaro ha fatto e sta facendo senza informare la Categoria. Un comportamento curioso, non vi sembra? Perchè tanta omertà su un problema che tocca direttamente la nostra professione e il nostro lavoro. Forse perchè si teme il dissenso dei periti agrari ?  Questo c'è gia ed è diffuso.
Nessuna informazione ai Collegi e sul " Il perito Agrario" mentre sulla rivista dei periti industriali, insieme agli altri Presidenti Nazionali di categoria ,si presenta il progetto " UNIFICAZIONE DELLE CATEGORIE E DELLE CASSE", sollecitando quale strumento attuativo una Legge di delega e poi una normativa dettagliata attuativa che in 3 - 5 anni ( congelando le cariche nazionali) sistemerà la riforma e il gioco è fatto.
Contenti cari colleghi?
Ma è proprio questo che si voleva? Se la risposta è positiva, bravi, siete accontentati. Anche perchè l'indagine conoscitiva della Commissione Giustizia è finita e da metà aprile si lovorera sulla proposta di legge ( Italia Oggi del 19/03/2010).
IO, NON SONO CONTENTO PER NIENTE.
Ai soloni e/o furbetti, che dicono, che non ci sono " ALTERNATIVE" rispondo, che da anni sostengo ( e non solo il sottoscritto, ma tanti periti agrari d'Italia......)  la via ,di ricercare convergenze associative ,con le " professioni verdi" agrotecnici e agronomi, Realtà più consone al nostro momento formativo-culturale e alla nostra attività professionale-lavoro. Nel merito, mai un dibattito, mai chiarimenti sulle ragioni del mancato confronto a livello nazionale:Iinsomma non ci è stato mai detto chiaramente perchè SI' con i geometri e periti industriali e NO con agrotecnici e agronomi.
A questo punto solo una curiosità; ma i Colleghi iscritti alla Cassa dei Periti Agrari, sono informati di cosa potrà accadere da una fusione con le altre Casse ( geometri e periti industriali) ? E' mai stato chiesto cosa ne pensano di questo progetto? E il comitato di gestione della Cassa, è mai stato informato delle scelte del Collegio nazionale e se sì, le condivide o cosa ne pensa?
Cari Colleghi, svegliatevi, perchè vi stanno sfilando la professione e poi la Vs. pensione dalle tasche e.......dopo sarà inutile e troppo tardi piangere e disperarsi........... a 65 anni.  TROPPO TARDI !!!!
Pm Tiraboschi


pt/2010

4 commenti:

  1. Trovo il comportamento del presidente nazionale Bottaro incomprensibile. E' necessario informare tutti i periti agrari liberi professionisti di questo fatto ma soprattutto prospettare una soluzione alternativa costituendo un tavolo con agrotecnici e agronomi, veterinari, zoonomi per creare un vero polo delle professioni legate all'agricoltura.
    Sono a disposizione per quello che si può fare!
    Vanoni Riccardo - vicepresidente Collegio periti agrari di Verona

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  2. Ma forse la mancanza di informazione è riconducibile al comitato gestore enpaia, del resto direi che la faccenda compete a loro e non al cnpa. Poi abbiamo già visto di cosa non sono capaci di fare già con la faccenda inps. L'attuale silenzio di questo nostro fantomatico comitato gestore è più che imbarazzante, dovevano fare di tutto e di meglio ma invece si sono già persi, dopo tanti proclami agli elettori! Ma prendono anche loro i gettoni di presenza? Ora si devono svegliare!!! cosa pensano di essere già al cnpa?
    Vittorio T.

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  3. Completamente d'accordo con il collega del Collegio di Verona.
    Andrea Pellegatta

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  4. Non facciamo di un'erba un fascio!
    Il comitato di gestione della Cassa dei periti agrari presso l'Enpaia, è costituito da 6 rappresentanti: 2 del Nord Italia, 2 al Centro e 2 al Sud.Braga e Moretti sono i componenti del Nord. Gli altri non li conosco. Del loro positivo attivismo in seno al comitato ne abbiamo avuto riscontri anche nelle recenti riunioni di Lonato del Garda. In quella sede ebbero a dire: che la Cassa non si tocca, non è messa sul mercato per eventuali fusioni e soprattutto comunque, saranno gli iscritti, unici legittimati, a decidere.
    Il problema che mi sono permesso di sollevare nell'articolo è un'altro e di una gravità enorme:
    " come si permettono Consiglio nazionale e Presidente di interferire in scelte e/o progetti futuri sulla Cassa ( la fusione con altre) che non è loro competenza ( cioè vogliono disporre a loro piacimento dei soldi versati per la pensione dei periti agrari iscritti. Presentano iniziative pubblicamente con altri presidenti di ordini professionali sul futuro della Cassa ( la fusione) senza che i rapprtesentanti del comitato di gestione della stessa (i veri e unici rappresentanti) lo sappiano.Ma qui, siamo fuori di testa...qui si rasenta l'illecito...
    Ecco la mia preuccupazione. Il comitato di gestione della Cassa, ufficialmente prenda posizione e condanni simili iniziative. Lo faccia subito e dandone risalto pubblicamente.
    Piermaria Tiraboschi

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