venerdì 14 maggio 2010

UNA RIFORMA CONDIVISA ? SI LAVORI INSIEME.

" Una riforma condivisa" è il titolo dell'editoriale sul " Perito Agrario  2/2010".

Ho letto attentamente la dettagliata esposizione e ne condivido gli spunti riflessivi, anche se necessitano di approfondimenti, vista la complessità della materia, ma non è questa la sede.

Il 2013 ( dice il Ministro) dovrebbe essere l'anno top per la riforma delle professioni, ne condivido l'auspicio, visti i tempi necessari per partorirla.

Speriamo che sia la volta buona !

Ma....mi chiedo, come la nostra Categoria sarà coinvolta in questo processo e quali saranno i risvolti che dovrà affrontare e/o subire.
Insomma, quali sono le nostre idee in merito a questa benedetta riforma ?

Va bene la condivisione sulle tariffe, sulla formazione continua........sulla necesità di ricercare " momenti condivisi" con le altre professioni, ma ciò che interessa la nostra " identità" cosa sarà, quali le linee guida degli interventi di adeguamento delle regole della nostra professione ?
E' sull'adeguamento dell'ordinamento della nostra professione che ci devono essere idee chiare e progettualità condivise nella categoria.

Bisogna dare atto al Ministro, che con questa iniziativa ha riaperto i termini del confronto e la richiesta di impegno vincola tutte le categorie a fare la loro parte.

Il CUP e il PAT, sono momenti di sintesi delle aspettative ordinistiche. A monte, ci deve essere un " aperto confronto" nella categoria e nelle sue istituzioni per elaborare idee e tesi sulle quali poi lavovare e trovare la sintesi della nostra proposta.
Al CNPA, un invito. Non confezionateci qualcosa apriori ,che poi ci viene calato dall'alto, sarebbe un atto fallimentare e di criticità per tutti e la recente Assemblea dei Presidenti Provinciali è testimone della volontà della categoria di esserci, di essere attiva e propositiva delle proprie scelte.

E....allora, si lavori tutti insieme. Si costituiscano delle Commisioni Nazionali con i rappresentanti delle Regioni e del Consiglio Nazionale e si avviino i lavori di riflessione e di elaborazione di un " progetto condiviso". Questa è solo un'idea che va affinata, ma se attuata, sarebbe un significativo segno " innovativo" di coinvolgimento della Categoria e delle risorse umane e professionale  di cui è tesoro.

Pm. Tiraboschi



pt/2010

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