lunedì 3 maggio 2010

PROFESSIONI IN CRISI: IL VERO PROBLEMA !

Ancora crisi profonda per 2 milioni di liberi professionisti italiani, per cui la ripresa è lontana: stimato fatturato in calo a -37%


Altro che ripresa economica: i 2 milioni di professionisti italiani hanno iniziato il 2010 all'insegna della crisi più nera, con un calo del fatturato previsto pari a -37% e con il 19% degli studi a rischio chiusura, sia per professionisti autonomi che per quelli impiegati, con contratti a tempo indeterminato, determinato, a progetto, di co.co.co. e così via.

Dati che rispecchiano le previsioni nere di settembre (300mila professionisti a rischio) sulle difficoltà avvertite in primo luogo da chi lavora per le Pmi, che non riescono ad essere compensate dai flussi di cassa derivanti dai privati, anch'essi in crisi.

Avvertono la crisi - e temono che questa situazione continuerà a perdurare per l'intero 2010, se non addirittura a peggiorare - l'Unione Consulenti del Lavoro, il Comitato Unico delle Professioni e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Ancor più penalizzati i professionisti giovani, che non hanno ancora avuto il tempo di crearsi una clientela sufficientemente numerosa, e le donne, con un guadagno inferiore di 30-50% rispetto agli uomini. La diretta conseguenza è che sempre meno giovani neolaureati si lanciano nella sfida della libera professione.


Fonte: Pmi.it 26 aprile 2010 a firma di Alessandro Vinciarelli

pt/2010

1 commento:

  1. Cari colleghi,
    non so come è la situazione in altre Regioni, ma in Lombardia, la crisi si fa sentire soprattutto in questi ultimi sei mesi.
    Colpiti in particolare tutte le attività professionali relative agli investimenti in aziende agricoli ( Piani di sviluppo ecc).
    Da informative di nostri colleghi, mi hanno riferito, perdite di fatturato dal 30 al 50 %.
    Dati che sono allarmanti visto il perdurare della situazione. Speriamo che non peggiorino.
    Quali potrebbero essere gli interventi migliorativi della difficile situazione ???
    Perchè, non estendere il tentativo di conciliazione anche ai Periti Agrari, relativamente a tutta la materia controversa in Agricoltura ( contratti agrari, controversie tra confinanti, controversie ambientali con gli enti locali, controversie per diritti d'acqua, accertamenti catastali ecc ecc) ???.
    Pm Tiraboschi

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