venerdì 13 gennaio 2012

AGROTECNICI ROMPONO....IL TAVOLO E SE NE VANNO.

Comunicato Stampa

TROPPE STRUMENTALIZZAZIONI DA PARTE

DEI PERITI: GLI AGROTECNICI ABBANDONANO

IL TAVOLO DEL CUP3

La rottura, definitiva, si è consumata stamattina a Roma quando, ad inizio della

riunione del Tavolo di lavoro promosso dal CUP3 (con gli Albi degli

Agrotecnici, dei Geometri, dei Periti industriali ed Agrari), il rappresentante

del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha dovuto

prendere atto che non cessava la strumentalizzazione nei confronti della

categoria, trovandosi perciò obbligato a lasciare l’incontro.

Questi i precedenti. L’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati,

aderendo ad una richiesta del CUP3 (l’Associazione nazionale degli ingegneri

triennali), a partire dal giorno 3 novembre 2011 ha iniziato a partecipare ad una

serie di incontri (presenti anche le categorie dei Periti industriali ed Agrari ed

i Geometri) volti a valutare la possibilità di dare vita ad un contenitore

professionale di nuovo tipo, partendo dalla proposta di legge n. 4321 dell’On.

Mantini; in seguito si sono svolte solo altre due riunioni senza tuttavia

approdare ad alcun documento condiviso, né ad alcun accordo né ad atti

deliberativi, trovandosi ancora in fase assolutamente valutativa.

Si sottolinea come la partecipazione degli Agrotecnici all’iniziativa del

“CUP3” fosse finalizzata ad esaminare proposte comuni che nulla avevano ed

hanno a che vedere con la proposta di costituzione dell’Albo unico dei

tecnici laureati per l’ingegneria, portata avanti negli anni scorsi con la sigla

CO.GE.PA.PI. (cioè dagli Albi dei Periti industriali ed Agrari e dei Geometri),

mai condivisa dal Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici

laureati (per le modalità di realizzazione, che vedevano un Albo composto

pressoché interamente da soggetti diplomati assumere una denominazione

professionale tipicamente riservata ai laureati).

Purtroppo la semplice partecipazione degli Agrotecnici a queste riunioni ha

portato ad una strumentalizzazione senza precedenti che il Collegio

Nazionale di categoria non poteva ulteriormente consentire, laddove

evidentemente essa è funzionale a rappresentare in maniera distorta la realtà,

per finalità diverse da quelle originarie.

Infatti la partecipazione degli Agrotecnici al Tavolo tecnico del CUP3, con una

vergognosa insistenza, é stata continuamente spacciata (in circolari interne di

alcuni degli altri Collegi partecipanti, in articoli di stampa, ecc.) come

l’adesione degli Agrotecnici al “progetto CO.GE.PA.PI”.

Ciò ha costretto il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici

laureati a dover emanare, il 18 novembre 2011, il Comunicato Stampa

“CO.GE.PA.PI ED AGROTECNICI: FACCIAMO CHIAREZZA” (disponibile

nel sito www.agrotecnici.it - Sezione “Comunicati Stampa”), con la speranza

che ciò facesse cessare le strumentalizzazioni, le quali invece sono purtroppo

continuate.

L’apice è stato raggiunto il 4 gennaio 2012, quando il Presidente del Collegio

Nazionale dei Periti industriali (che al tavolo del CUP3 siede come semplice

invitato) ha predisposto un documento relativo alla riforma delle professioni

nel quale si è arrogato la pretesa di parlare a nome della categoria degli

Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e spacciando alcuni degli argomenti

oggetto della discussione al Tavolo tecnico come fossero parte di un accordo

già raggiunto.

Questa ulteriore e gravissima strumentalizzazione obbligava il Collegio

Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati a formalizzare al

Presidente dei Periti industriali la richiesta di astenersi tassativamente dal

parlare ancora in proprio nome.

Infine oggi l’epilogo finale. Ad inizio della riunione, calendarizzata nell’ambito

degli incontri con il CUP3, si doveva prendere amaramente atto dell’insistenza

nella strumentalizzazione sin qui portata avanti, obbligando il Collegio

Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati a lasciare

definitivamente il tavolo di lavoro comune, non essendovi più le condizioni

per continuare il dialogo, in assenza di un contesto rispettoso dei principi di

correttezza comportamentale che per gli Agrotecnici sono basi necessarie per

qualunque forma di collaborazione.

Si precisa dunque che nessun accordo è stato mai sottoscritto con le

categorie facenti parti del CO.GE.PA.PI. (Periti industriali ed Agrari e

Geometri) relativamente all’ipotesi di creare “l’Albo unico degli ingegneri

tecnici”, con questa o con qualunque altra delle denominazioni nel tempo

variamente utilizzate.

Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ribadisce

inoltre, in via generale, quanto affermato in tempi non sospetti e precisamente

di ritenere errato ed ingannevole nei confronti degli utenti attribuire il titolo

professionale di “ingegnere tecnico” od altro similare (che ricordi lo specifico

titolo di laurea) a soggetti che laureati non sono.

Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ricorda di

essere l’unico Albo interdisciplinare nei percorsi di accesso; negli esami

abilitanti 2011, da poco conclusi, il 43% dei propri candidati è risultato in

possesso di un titolo di laurea, mentre negli Albi dei Periti industriali ed

Agrari e dei Geometri questa percentuale non supera l’1%.

Infine non cesseranno i rapporti con il CUP3 ma proseguiranno nell’ambito di

un separato tavolo di lavoro.

Roma, 11 gennaio 2012
 
pt/2012/gmt/01

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