Comunicato Stampa
TROPPE STRUMENTALIZZAZIONI DA PARTE
DEI PERITI: GLI AGROTECNICI ABBANDONANO
IL TAVOLO DEL CUP3
La rottura, definitiva, si è consumata stamattina a Roma quando, ad inizio della
riunione del Tavolo di lavoro promosso dal CUP3 (con gli Albi degli
Agrotecnici, dei Geometri, dei Periti industriali ed Agrari), il rappresentante
del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha dovuto
prendere atto che non cessava la strumentalizzazione nei confronti della
categoria, trovandosi perciò obbligato a lasciare l’incontro.
Questi i precedenti. L’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati,
aderendo ad una richiesta del CUP3 (l’Associazione nazionale degli ingegneri
triennali), a partire dal giorno 3 novembre 2011 ha iniziato a partecipare ad una
serie di incontri (presenti anche le categorie dei Periti industriali ed Agrari ed
i Geometri) volti a valutare la possibilità di dare vita ad un contenitore
professionale di nuovo tipo, partendo dalla proposta di legge n. 4321 dell’On.
Mantini; in seguito si sono svolte solo altre due riunioni senza tuttavia
approdare ad alcun documento condiviso, né ad alcun accordo né ad atti
deliberativi, trovandosi ancora in fase assolutamente valutativa.
Si sottolinea come la partecipazione degli Agrotecnici all’iniziativa del
“CUP3” fosse finalizzata ad esaminare proposte comuni che nulla avevano ed
hanno a che vedere con la proposta di costituzione dell’Albo unico dei
tecnici laureati per l’ingegneria, portata avanti negli anni scorsi con la sigla
CO.GE.PA.PI. (cioè dagli Albi dei Periti industriali ed Agrari e dei Geometri),
mai condivisa dal Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici
laureati (per le modalità di realizzazione, che vedevano un Albo composto
pressoché interamente da soggetti diplomati assumere una denominazione
professionale tipicamente riservata ai laureati).
Purtroppo la semplice partecipazione degli Agrotecnici a queste riunioni ha
portato ad una strumentalizzazione senza precedenti che il Collegio
Nazionale di categoria non poteva ulteriormente consentire, laddove
evidentemente essa è funzionale a rappresentare in maniera distorta la realtà,
per finalità diverse da quelle originarie.
Infatti la partecipazione degli Agrotecnici al Tavolo tecnico del CUP3, con una
vergognosa insistenza, é stata continuamente spacciata (in circolari interne di
alcuni degli altri Collegi partecipanti, in articoli di stampa, ecc.) come
l’adesione degli Agrotecnici al “progetto CO.GE.PA.PI”.
Ciò ha costretto il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici
laureati a dover emanare, il 18 novembre 2011, il Comunicato Stampa
“CO.GE.PA.PI ED AGROTECNICI: FACCIAMO CHIAREZZA” (disponibile
nel sito www.agrotecnici.it - Sezione “Comunicati Stampa”), con la speranza
che ciò facesse cessare le strumentalizzazioni, le quali invece sono purtroppo
continuate.
L’apice è stato raggiunto il 4 gennaio 2012, quando il Presidente del Collegio
Nazionale dei Periti industriali (che al tavolo del CUP3 siede come semplice
invitato) ha predisposto un documento relativo alla riforma delle professioni
nel quale si è arrogato la pretesa di parlare a nome della categoria degli
Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e spacciando alcuni degli argomenti
oggetto della discussione al Tavolo tecnico come fossero parte di un accordo
già raggiunto.
Questa ulteriore e gravissima strumentalizzazione obbligava il Collegio
Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati a formalizzare al
Presidente dei Periti industriali la richiesta di astenersi tassativamente dal
parlare ancora in proprio nome.
Infine oggi l’epilogo finale. Ad inizio della riunione, calendarizzata nell’ambito
degli incontri con il CUP3, si doveva prendere amaramente atto dell’insistenza
nella strumentalizzazione sin qui portata avanti, obbligando il Collegio
Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati a lasciare
definitivamente il tavolo di lavoro comune, non essendovi più le condizioni
per continuare il dialogo, in assenza di un contesto rispettoso dei principi di
correttezza comportamentale che per gli Agrotecnici sono basi necessarie per
qualunque forma di collaborazione.
Si precisa dunque che nessun accordo è stato mai sottoscritto con le
categorie facenti parti del CO.GE.PA.PI. (Periti industriali ed Agrari e
Geometri) relativamente all’ipotesi di creare “l’Albo unico degli ingegneri
tecnici”, con questa o con qualunque altra delle denominazioni nel tempo
variamente utilizzate.
Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ribadisce
inoltre, in via generale, quanto affermato in tempi non sospetti e precisamente
di ritenere errato ed ingannevole nei confronti degli utenti attribuire il titolo
professionale di “ingegnere tecnico” od altro similare (che ricordi lo specifico
titolo di laurea) a soggetti che laureati non sono.
Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ricorda di
essere l’unico Albo interdisciplinare nei percorsi di accesso; negli esami
abilitanti 2011, da poco conclusi, il 43% dei propri candidati è risultato in
possesso di un titolo di laurea, mentre negli Albi dei Periti industriali ed
Agrari e dei Geometri questa percentuale non supera l’1%.
Infine non cesseranno i rapporti con il CUP3 ma proseguiranno nell’ambito di
un separato tavolo di lavoro.
Roma, 11 gennaio 2012
pt/2012/gmt/01
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