venerdì 16 aprile 2010

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA: COMUNICATO stampa DOPO L'INCONTRO CON ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI.

Professioni: Alfano, subito gruppo di lavoro per formulare Statuto


15 aprile 2010



Su convocazione del Ministro della Giustizia Angelino Alfano si è svolto presso la sede del Dicastero di via Arenula lo stato generale delle professioni.

Il Ministro ha aperto i lavori illustrando l’intenzione del Governo di procedere ad una riforma all’interno di un quadro che avrà le sue direttrici fondamentali nella tutela del consumatore, nella salvaguardia della dignità dei professionisti, nella previsione di agevolazioni per i più giovani e nel rispetto della normativa europea.

I passi fondamentali di tale riforma saranno l’approvazione di uno Statuto delle Professioni, contenente principi generali validi per tutti gli ordini e interventi di adeguamento delle regole delle singole professioni.

La riforma mira a contemperare la tutela dei consumatori con quella dei professionisti in un modo più efficace e profondo rispetto a quanto fatto nel recente passato, coniugando la garanzia della qualità della prestazione professionale con la equa commisurazione del compenso.

Le questioni poste sul tavolo, oggetto dell’azione riformatrice, saranno la modifica della disciplina del tirocinio e dell’accesso agli albi, l’introduzione dell’aggiornamento professionale obbligatorio, maggiori garanzie di trasparenza ed efficienza della giustizia disciplinare, la disciplina della responsabilità dei professionisti, della pubblicità e del diritto all’informazione dei clienti, la semplificazione delle tariffe professionali e l’esercizio in forma associata delle professioni.

Tutti i rappresentanti degli ordini intervenuti hanno manifestato la loro adesione all’intenzione riformatrice, evidenziando la necessità che gli ordini siano garanti della qualità del prodotto professionale divengano i primi tutori degli interessi dei consumatori.


COMMENTO  / di Piermaria Tiraboschi.

Ordini e Collegi Nazionali delle professioni, presenti all'incontro con il Ministro Alfano, unanimi hanno manifestato il loro assenso all'iniziativa.
La riforma verrà presentata ( e/o approvata) entro la fine della legislazione ( anno 2013), quindi di tempo per pensarci ne abbiamo.
Il passo fondamentale della riforma, " sarà l'approvazione di uno Statuto delle Professioni" con delle linee guida generali.
CO.GE.PA.PI e relativi annessi ( fusione delle Casse di previdenza dei periti agrari, geometri e periti industriali) vanno nel cassetto.
Si apre la possibilità di " UN NUOVO CONFRONTO E DI NUOVE PROPOSTE". I Periti Agrari con le loro strutture Provinciali e Regionali devono farsi promotori di iniziative per l'elaborazioni di tesi progettuali sia per quanto riguarda le idee guida dello Statuto delle Professioni, ma soprattutto per quanto riguarda le " Norme Attuative"  che dovranno essere elaborate per il nuovo assetto di ordini e collegi.(  esempio: madalità di elezioni dei consiglieri dei Collegi Nazionali  - massimo due mandati - poi a casa....)
Chi è contrario al progetto CO.GE.PA.PI.( io sono uno di quelli) perpetrato, senza titolo e senza informare la Categoria, dal Consiglio Nazionale, oggi  ha la possibilità di fermare una simile disgrazia.
Ci sono altre STRADE DA ESPLORARE (Professioni verdi: Agronomi, Agrotecnici, ecc ) che vale la pena di vagliare, non fosse altro,   per avere dei momenti di  confronto e comparazione progettuale.
I Periti Agrari, attraverso i Collegi Provinciali, i Coordinamenti e/o Consigli Regionali, rivendichino il loro legittimo diritto di essere gli artefici  del loro domani (di questa Riforma).

 pt/2010

3 commenti:

  1. esplorate pure, tanto i periti agrari muoiono. ma non sarete mica in accordo con i dottori agronomi che hanno scritto una lettera pesante al miur contro i periti agrari? se si ditelo.

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  2. Dico, farlo sapere a noi della periferia, della terza fila, a noi che siamo lontani da Roma e dal Grande Capo!

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  3. Basterà mica una lettera per farci morire! E poi, che dice questa lettera? saresti così gentile da farcelo sapere?

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libertà ma nel rispetto