martedì 14 settembre 2010

QUANTA CONFUSIONE !

LA RIFORMA CHE VERRA'   ( EDITORIALE DEL PRESIDENTE NAZIONALE SUL " PERITO AGRARIO  N. 4/10)

Prendiamo atto del tentativo di dare delle risposte  da parte del Presidente Nazionale, anche se le zone d'ombra  permangono nella loro complessità e importanza.

Riforma della scuola.
E' preoccupante il rilievo sulla " preparazione scolastica" che ,dice il Presidente, non sarebbe capace di garantire le conoscenze " minime" per ammettere i futuri DIPLOMATI al tirocinio professionale per l'abilitazione ( i diplomati periti agrari, sono già stati eliminati ???? perbacco).
Ciò significa, se non ho capito male, che i cinque anni per il diploma ( con la nuova riforma) saranno poco formativi per la professione rispetto al passato ( ante-riforma) e per completare il " vuoto formativo" ecco i tre anni universitari per arrivare ad avere la preparazione scolastica minima per accedere alla professione. Insomma, i diplomati devono fare posto alla laurea breve..(.proposta Cogepapi-Siliquini).
Se così fosse......mi chiedo se è questa la tanto strombazzata riforma.
Il tutto, mi fa anche sorridere, perché ante-riforma dopo 5 anni si poteva accedere alla professione ( dopo il praticantato e l'esame di abilitazione) dopo la riforma gli anni diventano 8 ( 5+3) con una conoscenza pari a quella ante- riforma ( speriamo) per accedere alla professione.
Ohh.....andiamo avanti come i gamberi.
Ma forse tutto l'iter della riforma scolostica andava seguito meglio, sollecitando interventi correttivi a migliorare il momento formativo dei primi cinque anni. Purtroppo non è stato fatto.
Ovviamente, e non viene detto nell'editoriale ( la riforma della scuola non modifica l'ordinamento della professione) pertanto l'acceso alla professione dei DIPLOMATI  periti agrari ( 5 anni) per non essere più tale deve essere oggetto di modifica della legge Ordininistica dei periti agrari. Pertanto, fino alla modifica della stessa, i DIPLOMATI ( 5 anni) potranno accedere alla professione dopo il tirocinio e l'esame di stato.
Comunque le preoccupazioni del Presidente non sono da disattendere, se si vuole il COGEPAPI.
Sono invece da disanttendere se non si vuole il COGEPAPI.

Riforma delle Professioni
Sulla riforma delle Professioni, il Presidente dice di aver " speso tanto inchiostro" cioè è stufo di spiegare e rispiegare la materia. Sarà.....ma ha speso molto poco in trasparenza e chiarezza. Non si preoccupi il Presidente, con l'aumento delle quote annuali contributive al CNPA di soldini per acquistare altro inchiostro ne bastano e avanzano.
Andiamo vanti:
1) il COGEPAPI se non erro, nasce per coordinare le iniziative e i progetti delle tre categorie: geometri, periti agrari, e periti industriali;
2) in seguito viene prospettata l'ipotesi di fusione delle tre categorie e la costituzione di un ordine professionale nuovo. Viene anche ipotizzata la fusione delle casse di previdenza;
3) mai, una concreta e dettagliata proposta di riforma della professione è stata inviata ai Collegi Provinciali.
Per dettagliata, intendo atti scritti propositivi della riforma con l'esemplificazione di come sarà il nuovo ordine, come saremo rappresentati, come verrà difesa la nostra identità professionale ( non solo quella storica), come saremo organizzati e rappresentati sul territorio, come saranno regolamentate le elezioni degli organi rappresentativi ecc. Ancora oggi non sappiamo dove andremo, casa faremo e che fine faremo professionalmente.
Su queste cosine, mi scuserà il Presidente, è evasivo...anzi non ha detto niente,,,,Perchè ?????
4) dice l'editoriale, che il CNPA con determinazione, a larghissima maggioranza ha sempre perseguito la pari dignità con i colleghi di viaggio ( geometri e periti industriali) rifiutando posizioni che possono vedere soccombere. Ma ci mancherebbe altro, che il CNPA non avesse agito in quei termini. Ma il problema, non è il viaggio...è dopo, quando dovremo misurarci con i 150.000 ( geometri e periti industriali) noi siamo in 16000 circa e costruire concretamente ,le istituzioni, la rappresentanze e le garanzie identitarie della nostra professione. Questi sono i temi sui quali temiamo di soccombere.
Signor Presidente, Lei è in grado di garantirci le aspettative che ci ha promesso ?
Se è sicuro, ci dica concretamente come intende farlo, anche perchè questo non è ancora stato chiarito.
5) Le altre categorie ( architetti, ingegneri, agrotecnici ecc) sono informate questo è vero, ma non mi sembra che abbiano condiviso la proposta Siliquini-Cogepapi, anzi l'iniziative è stata bocciata a tutti i livelli, anche perchè in contrapposizione con quanto approvato nel CUP, PAT e presentato al Ministro Alfano.

Mi sembra che di inchiostro bisognerà consumarne ancora........cerchiamo di utilizzarlo al meglio.!

PeritiAgrariLiberi

pt/2010/gmt/07

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