venerdì 8 luglio 2011

NO, CARI AMICI, AL DISFATTISMO MEGALOMANE A 360°.

C'è chi è convinto che bottariani e anti-bottariani siano la stessa cosa. (questi non hanno capito un cazzo poverini !!).
Sparano a 360° su tutti ( anche sulle loro palle ed è ovvio che sono filo-bottariani. Il loro compito è creare confusione.) e propongono da bigotti puritani di mandare a morte ( a casa) tutti senza fare distinzioni. Bravi!!!
Un pensiero anacronistico, un salto nel vuoto proprio per le ragioni che sono a monte di questa idea pilatesca che, così proposta aiuta solo i baottariani e la loro riconferma.
La categoria è quella che è: menefreghista, ricca di personalismi, di interessi di parte, di divisioni strumentali, una cultura che è stata propinata per vent'anni da chi oggi gestisce il potere e furbescamente ci sono riusciti.
Attenzione cari " pilatini e pilatoni" che le colpe sono di tutti anche e soprattutto (non va dimenticato) da chi è stato complice con questo sistema e solo oggi, cambiato il vestitino si propone come il messia che con un colpo di vento cambia tutto...in bene. Venditori di fumo ( in senso metaforico)!
Ci si dimentica, purtroppo, che tanti altri colleghi si sono sbattuti per anni e continuano a farlo anche oggi per cambiare e che alcuni cadindati  al nazionale ( che oggi si sono riproposti BENANTI , BERTAZZO) sono da anni all'opposizione nel CNPA con non poche difficoltà.
Ma allora, mi chiedo e chiedo, ma gli amici del Veneto dov'erano ? Con i bottariani !!!!!   capito !!!!!!
Oggi il Veneto con chi sta e chi sono i candidati ??? Fateci sapere, sarebbe ora.
Come vedete è facile, strumentale e poco corretto fare di un erba un fascio quando la realtà è ben diversa.
Con utopiche idee non andiamo da nessuna parte è meglio guardare la realtà per quello che è, contarci, fare una lista di noi, anti.bottariani e forse, se non facciamo e spariamo cazzate possiamo farcela.
Ciao a tutti.
Piermaria Tiraboschi







pt/2011/gmt/07

1 commento:

  1. Spiace dirlo ma è vero. Alla fine si fa il "loro" gioco. Che è quello di dividere: dividi et impera.
    Uniti si vince, la Lombardia lo ha già dimostrato. Ad Ottobre o si cambia o è la fine della categoria. Ed allora uniamoci e proponiamo (come del resto è già stato fatto) ad un solo coro quello che vogliamo fare, dove vogliamo andare. E sopratutto, nello stile, diamo un segno di svolta con il passato.
    ciauz

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libertà ma nel rispetto