martedì 29 novembre 2011

NOTA ALL'ARTICOLO SUL " IL MONDO" DEL 2/12/2011 di Mario Braga


NOTE ARTICOLO SU “IL MONDO” N. 44 DEL 2 DICEMBRE 2011


Carissimi Colleghi
vi confesso che avrei preferito non inviarvi questa nota ma, l’articolo apparso su “il Mondo” n. 44 del 2 dicembre 2011, nelle rivendite di giornali da venerdì scorso, mi obbliga a qualche doverosa puntualizzazione.
Innanzitutto devo manifestare la mia personale gratitudine al Dott. Stefanoni per l’attenzione sempre dimostrata alla nostra categoria. Ne abbiamo un estremo bisogno. Soffriamo da troppo tempo di isolamento comunicativo. Ci parliamo addosso senza riuscire a comunicare all’esterno tutte le nostre qualità e prerogative professionali.
Detto questo entro nel merito dell’articolo.
Parto dal titolo: “Periti Agrari, Bottaro dà l’addio alla presidenza”.
Non conoscendo ancora i risultati ufficiali, mi affido sempre alla sacra paziente attesa.
Il gallo canta vittoria quando nel recinto delle galline è entrato, non prima.
Qualcuno si affida ancora ai gatti e al sacco, ma non vedo ne l’uno ne l’altro.
Se rammarico c’è per questo trascinarsi infinito e insensato delle fasi di spoglio e proclamazione lo consegno ai nuovi eletti affinché. senza indugio e ritardo, ne rimuovano le cause e gli effetti.

Sui risultati vi confesso che avendo cercato di seguirli, e non solo per una curiosità “perpetuale”, fatico a sbilanciarmi nell’esprimere convinzioni e certezze. Mi limito, quando richiesto, a manifestare due sentimenti:
e la speranza che il cambiamento sia profondo;
e l’aspirazione che gli eletti appartengano a quel gruppo di Periti Agrari che, al di la delle appartenenze di linea professionale, e/o simpatie, e/o condivisioni precedenti, hanno sottoscritto un documento chiaro di comuni intenti e impegni, il programma elettorale.
E così possiamo affermare che certamente, oltre ai nomi elencati nell’articolo, anche qualcun’altro ha sottoscritto quell’impegnativo documento.
Forse è proprio da quella diffusa condivisione del programma che la speranza di una nuova via dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati possa affermarsi.

Una nuova Via che certamente dovrà coinvolgere anche tutti coloro che per varie ragioni hanno ritenuto di sostenere, ancora una volta, la gestione uscente.

Ed ancora.
Io non credo che il Presidente uscente sia stato penalizzato elettoralmente dalle tristi vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto.
Le macchie sui vestiti danno sempre la sensazione di incuria, ma non inficia assolutamente la funzione termica del vestito e certamente non coinvolge i sarti e i negozi che lo hanno realizzato e venduto.
Il fatto ascrittogli è suo e solo suo, anche quando ne ha coinvolto la categoria.
L’ho sempre detto, e lo ripeto, spettava a lui dimostrare una statura alta di tutela della sua dignità personale e professionale, spostandosi a lato della categoria.
Ha ritenuto di non farlo e di farsi assecondare nella strenue difesa anche da alcuni colleghi del CNPA? Ciascuno risponderà delle proprie personali azioni ai “diversi” giudici della vita e della professione.
Non ho mai sentito nessuno, però, in questa tornata elettorale evocare quel procedimento penale.

Ed infine.
L’articolista evidenzia un mio personale ruolo nel spostare il consenso elettorale dall’attuale gestione ad una, mi auguro, nuova.
Non nascondo, perché è di dominio pubblico, che insieme ad altri numerosi amici professionisti ci siamo impegnati per dare a questa categoria un contributo al cambiamento. Ho sempre sognato un elettrochock categoriale.
Lo abbiamo fatto, però, senza mai affidarci a diatribe personali, a conflitti professionali e/o a sotterfugi elettorali. Abbiamo condotto la nostra campagna elettorale con le sole armi che avevamo e abbiamo: “La nostra proposta programmatica”.
Ed è dalla proposta che affiorano coloro che hanno condiviso e compartecipato a questo straordinario periodo di cambiamento che tutti auspichiamo possa concretamente dimostrarsi già dal giorno della proclamazione degli eletti.

P.S. Sento molte voci di probabili azioni di contrasto agli eventuali, probabili risultati elettorali. Vi confesso che non credo a queste voci, perché appartenendo a quella scuola che crede che anche le inutili minacce non devono mai essere seguite da azioni giudiziarie. Credo che la “stupidità” di queste eventuali iniziative altro non farebbero che dimostrare come i vinti, chiunque essi siano, pensano di riattaccarsi all’albero, ormai marcescenti, caduti per una grave cascola.

Forse siamo vicini all’evento dello spoglio.

Io spero solo nella buona volontà di tutti i colleghi eletti, che finalmente modifichino un metodo gestionale mai condiviso in quanto personalizzato e aprano una stagione di vero coinvolgimento di tutte le nostre risorse professionali.

Un caro saluto

Mario Braga

pt/2011/gmt/11

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