martedì 1 febbraio 2011

CAMBIARE PER ESISTERE: BOZZA PROPOSTE PERITI AGRARI

PeritiAgrariLiberi - http://peragra.blogspot.com



BOZZA


                     PROPOSTE


                                                      PERITI AGRARI




             “CAMBIARE PER ESISTERE"




Carissimi Colleghi,


Un gruppo di Periti Agrari ha collaborato, lavorato e steso questa bozza di “ idee-proposte CAMBIARE PER ESISTERE”.


Un’iniziativa per sdoganare nel prossimo futuro la categoria dall’immobilismo in cui è stata relegata aprendola verso nuove prospettive di un meritato spazio professionale identitario e autonomo .


Non abbiamo presunzioni di verità depositate è un elenco aperto di idee e riflessioni non esaustivo sul quale siete chiamati ( se lo riterrete) a dare un Vostro partecipato – diretto contributo per migliorarne forma e contenuti.


Confidiamo cari Colleghi in una numerosa adesione all’iniziativa ( la prima nella storia della categoria) convinti che è giunto il momento di agire in vista dei prossimi importanti eventi: Congresso Nazionale, Nuove elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale.


Cordialmente


Periti AgrariLiberi.
Pm. Tiraboschi.



BOZZA PROPOSTA- PERITI AGRARI “ CAMBIARE PER ESISTERE

ORDINAMENTO DELLA CATEGORIA


COLLEGIO NAZIONALE


- ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE NAZIONALE DA PARTE DEI COLLEGI PROVINCIALI

- IL PRESIDENTE NAZIONALE PER ESSERE ELETTO DOVRA’ ESSRE LIBERO PROFESSIONISTA A TEMPO PIENO E ISCRITTO ALLA CASSA DA ALMENO 10 ANNI. NON POTRA’ ASSUMERE ALTRE CARICHE IN ENTI E/O ORGANISMI ANCHE DI NATURA PREVIDENZIALE COLLEGATI DIRETTAMENTE E/O INDIRETTAMENTE ALLA CATEGORIA E ALLE ISTITUZIONI DELLA STESSA.

- DURATA DEI MANDATI PER CONSIGLIERI NAZIONALI MASSIMO 2. IL CONSIGLIO NAZIONALE AD OGNI NUOVO RINNOVO, DOVRA’ CAMBIARE 1/3 DEI SUOI COMPONENTI CON CONSIGLIERI NAZIONALI MAI ELETTI IN PRECEDENZA. E LIBERI PROFESSIONISTI A TEMPO PIENO E ISCRITTI ALLA CASSA DA ALMENO 10 ANNI.

- COSTITUZIONE DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRESIDENTI PROVINCIALI CON FREQUENZA DELLE RIUNIONI ALMENO ANNUALE, CON POTERI DELIBERANTI SUL PROGRAMMA ANNUALE O PLURIENNALI DELL’ATTIVITA’ DEL COLLEGIO NAZIONALE, SUL BILANCIO CONSUNTIVO E PREVENTIVO, SULLA MODIFICA STATUTARIE E DI REGOLAMENTI IN ESSERE E/O SULL’ASSUNZIONE DI NUOVI.

- COSTITUZIONE DI “ UN COMITATO DI GESTIONE E CONTROLLO” DI CUI FANNO PARTE IL CONSIGLIO NAZIONALE E I PRESIDENTI DEI CONSIGLI REGIONALI CHE AL SUO INTERNO NOMINERA’ IL PRESIDENTE E IL SEGRETARIO CON OBBLIGO DI ESSERE RINNOVATO AD OGNI NUOVO MANDATO DEL CONSIGLIO NAZIONALE.

- IL COMITATO DI GESTIONE E CONTROLLO DOVRA’ SOVRAINTENDERE ALL’ESECUZIONE DEL PROGRAMMA, ALLA GESTIONE DELLO STESSO E A FAVORIRE PROCESSI DI INTEGRAZIONE E SINERGIE CON IL TERRITORIO.( congresso nazionale, congressi territoriali, formazione ecc)

- ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLA STRUTTURA DEL COLLEGIO NAZIONALE : Direzione e organizzazioni degli uffci per una continuità.

- DELEGHE DI INCARICO AI CONSIGLIERI NAZIONALI CON RESPONSABILITA’ DI SETTORE (esempio consigliere nazionale per i rapporti con i Collegi Provinciali, delle relazioni con le altre professioni, CON LE REGIONI D’ITALIA, con il Ministero dell’Agricoltura, dell'istruzione ecc

- PUBBLICAZIONE E/O INVIO AI COLLEGI PROVINCIALI DEL BILANCIO CONSUNTIVO E PREVENTIVO CON RELATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEI CAPITOLI DI BILANCIO DEL COLLEGIO NAZIONALE.

- PRESENTAZIONE E INVIO, almeno 15 giorni prima, AI COLLEGI PROVINCIALI E /O REGIONALI DELLA RELAZIONE ANNUALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DA PRESENTARE IN SEDE DI ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI PROVINCIALI.



COLLEGI LOCALI : PROVINCIALI INTERPROVINCIALI, REGIONALI


COLLEGI PROVINCIALI, MA ANCHE COLLEGI INTERPROVINCIALI, REGIONALI E INTERREGIONALI ( Con riconoscimento formale da parte del Consiglio nazionale)

STABILIRE UN MINIMO D’ ISCRITTI CONGRUO PER IL FUNZIONAMENTO

IL PRESIDENTE E IL VICEPRESIDENTE TASSATIVAMENTE LIBERI PROFESSIONISTI ISCRITTI ALLA CASSA DI PREVIDENZA

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE OBBLIGATORIO ( un minimo di ore anno)

QUOTA ANNUALE DI ISCRIZIONE AUTONOMA PER COLLEGIOE/O SECONDO CATEGORIE: LIBERO PROFESSIONISTA, GIOVANI LIBERI PROFESSIONISTI, ALTRI.

DIPENDENTI PUBBLICI IN APPOSITO ELENCO


RIFORMA PROFESSIONE


NO ALLA COSTITUZIONE DI UN ALBO UNICO CON GEOMETRI E PERITI INDUSTRIALI. RICERCARE ALTERNATIVA CON PROFESSIONI A NOI VICINE (Agronomi e Agrotecnici); POLO DELLE PROFESSIONI VERDI. (Aprire delle relazioni)

SI' ALLA EVENTUALE COSTITUZIONI DI ORGANISMI RAPPRESENTATIVI PER RAGIONI DI RAPPRESENTATIVITA' POLITICA (Associazioni, Coordinamenti ecc.). DEVE MANTENERSI IL RISPETTO DELLA NOSTRA IDENTITA’ E PROFESSIONALITA’

MODERNIZZARE E AGGIORNARE ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE E TARIFFE.

STUDIARE E PIANIFICARE IL RAPPORTO QUALITA’ / COSTI DEI SERVIZI ( si possono recuperare un sacco di soldi tagliando spese inutili)


FORMAZIONE E GIOVANI (obbligo della formazione continua per tutti coloro che esercitano la professione; i collegi saranno tenuti all'organizzazione dei corsi, per i quali sarà giustificabile l'aumento della quota per gli esercenti la professione; per i neoiscritti con età inferiore ai 30 anni è previsto per i primi 2 o 3 anni una quota di iscrizione inferiore, indipendentemente dallo svolgimento della professione)

CASSA DI PREVIDENZA

DEVE RESTARE AUTONOMA E INDIPENDENTE (Salvo in futuro verificare condizioni che migliorino qualità e sostanza dei servizi ?????) NO A FUSIONI, UNIONI E FEDERAZIONI (Progetto Cogepapi)

COSTITUZIONE DI UNA ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI (PER DELEGATI TERRITORIALI O PER ISCRITTI) CON COMPITI DELIBERATIVI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA

AMMINISTRAZIONE E GESTIONE. (BILANCI, POLICHE PREVIDENZIALI, ADESIONI A ORGANISMI ECC).

IL REVISORE O SINDACO DI COMPETENZA DEL CNPA DOVRA’ ESSERE SOSTITUITO CON UN REVISORE NOMINATO DAGLI ISCRITTI ALLA CASSA CHE NON ABBIA ALTRI INCARICHI ISTITUZIONALI NELLA CATEGORIA (PRESIDENTE NAZIONALE, PRESIDENTI CONSIGLIERI REGIONALI E COLLEGI PROVINCIALI)

STAMPA E INFORMAZIONE

RIFORMARE TOTALMENTE IL “ PERITO AGRARIO”. DEVE ESSERE DEGLI ISCRITTI. QUINDI APERTO AL CONFRONTO E ALLA INFORMAZIONE.

IL SITO DEVE ESSERE STRUMENTO DI INFORMAZIONE ACCESSIBILE: CIRCOLARI E DOCUMENTI DEL CNPA E DEGLI ALTRI ORGANISMI DEVONO ESSERE TEMPESTIVAMENTE PUBBLICATI E MESSI A DISPOSIZIONI DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI E DEGLI ISCRITTI.

NOMINARE UN COMITATO DI REDAZIONE MISTO CNPA – E PRESIDENTI CONSIGLI REGIONALI.

pt/2011/gmt/01

23 commenti:

  1. bravi avete letto la proposta di modifica dell'ordinamento professionale già presentata nel 1996. Complimenti per il risveglio

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  2. Be, noi ci siamo svegliati, ma lei ( che è ben informato !!) ha dormito per 16 anni......lazzzzzarone inetto....a casaaaa!

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  3. aoooh. i furbettini del quartiere non ne imbroccano una....
    sono sempre in ritardo su tutto..sono cotti.

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  4. se davvero queste proposte venissero approvate sarei disposto a pagare il triplo della quota attuale al collegio.
    per l'anonimo: ma non ti vergogni a scrivere che sono proposte già contenute nella modifica dell'ord prof del 1996? dove sei stato fino ad ora? O già nel 96 pensavi (pensavate) alla fusione dei 3 collegi per aggiornare l'ordinamento? ma che vergogna. non avete un po di dignita'?
    luca

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  5. Seguo questo blog da alcuni mesi, grazie ad un collega che me lo ha segnalato. devo dire che in un primo momento sono rimasto sbalordito da ciò che scrivevate perchè ero all'oscuto di tutto. Sono iscritto ad un collegio del centro.sud, cercherò di diffondere questo blog tra gli altri colleghi. Comunque i punti sono tutti molto interessanti, portateli avanti e saranno di sicuro in molti ad appoggiarvi.
    Carlo

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  6. Grazie Carlo, abbiamo bisogno di amici che facciano proselitismo informativo perchè purtroppo gli iscritti sono poco informati e il Collegio nazioanle è il primo a segretare le notizie.

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  7. Al primo commento, firmato naturalmente da un anonimo, faccio presente che sul libro "Il Perito Agrario", autore il CNPA, edizioni Manuali Iter, c'è a pagina 5 un certo signore che si chiama Andrea Bottaro dove risulta nei Consigli Nazionali del CNPA succedotisi dal 1987 in poi.
    Quindi da 24 anni.
    E per la precisione dal 1987 al 1992 come Segretario dal 1993 ad oggi come Presidente.
    Forse che sia lui quello che ha firmato il commento?
    Ciao, Francesco.

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  8. Interessante Francesco quello che dici.
    Il buon Andreotti, oltre a dire che "il potere logora chi non ce l'ha", era solito affermare che "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".
    Per carità, sulla base di quello che dici, non ci vuole mica un genio per capire chi c'era al CNPA nel 1996.
    Il brutto è che, a parte i 24 anni ininterrotti di quello di cui sopra, son trascorsi 15 anni dal '96.
    Forse che, come in un altro articolo che ho scritto, Roma non è il luogo più indicato per pensare? Magari quello più adatto per conciliare il sonno? O i sogni?
    Se la sveglia suona solo qui sul blog e dopo 15 anni, qualche riflessione da fare tanto su chi governa la categoria quanto su chi ci tiene alla categoria sarebbe giusto e utile farlo.
    Magari tardivo, ma meglio tardi che mai.
    O no?

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  9. Lasciamo stare i barlafuss (che evidentemente avvicinanzodi ottobre cominciano ad agitarsi perchè sentono il cadreghino venire meno) e torniamo alle proposte del blog. Mi sembrano tutte molto interessanti, sacrosante, e sfido a trovare un perito agrario iscritto all'enpaia contrario ad anche solo uno dei punti. Credo che queste proposte dovrebbero essere portati avanti con forza, dovrebbero diventare una sorta di manifesto, su cui magari qualche candidato al consiglio nazionale potrebbe impegnarsi. Ste

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  10. Cro Ste, hai colto l'obbiettivo.
    Un MANIFESTO ( QUELLO CHE è STATO PUBBLICATO E' UNA BOZZA) CHE DEVE IMPEGNARE I FUTURI CANDIDATI ( sottoscrivendolo). BASTA ALLA DELEGHE IN BIANCO.
    QUESTO DOVREBBE ESSERE UN MESSAGGIO BEN CHIARO PER CHI PENSA DI CANDIDARSI.
    OVVIAMENTE IL TUTTO DIPENDE DA NOI ISCRITTI...IL PRETENDERLO.
    CIAO.

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  11. Ste, sino a prova contraria, gli attuali membri del CNPA sono tutti iscritti all'ENPAIA, circa l'80% dei Presidenti Provinciali sono iscritti all'ENPAIA.
    Se essere iscritti all'ENPAIA vuol dire avere la categoria che ci ritroviamo, con i risultati che sono gli occhi di tutti, mi dici cosa serve l'iscrizione all'ENPAIA?
    Non sto dicendo che sono contrario, ci mancherebbe altro.
    Ma stiamo attenti piuttosto alle persone, a quello che fanno.
    Se il requisito dell'iscrizione all'ENPAIA per i candidati o i membri del CNPA e dei Consigli Provinciali deve essere la condizione "sine qua non", allora mi sembra che siamo totalmente fuori strada, visti i risultati portati avanti dagli iscritti all'ENPAIA che hanno governato e rappresentato la categoria negli ultimi 20 anni.
    Ciao Carlo

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  12. Carlo poni un problema delicatissimo: di carenza culturale per l'esercizio della libera professione ? O forse perchè per troppo tempo siamo stati messi fuori " volutamente" ?
    Chi fa il professionista a tempo pieno dovrebbe essere più sensibile e attento ai problemi...almeno si spera.

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  13. Tiraboschi, ne l'uno ne l'altro.
    Forse non hai capito che dietro a tutto, scarsissima partecipazione compresa, c'è un grande menefreghismo.
    E Bottaro, circondato da incapaci e persone che sono lì solo per il loro tornaconto, l'ha capito benissimo che non glie ne frega niente a nessuno.
    Chi è che si sta muovendo per la categoria?
    I liberi professionisti?
    Ma quando mai!
    Sono i primi ad essere assenti e a permettere tutto quello che sta succedendo da 20 anni a questa parte.
    Tiraboschi, se non fosse per te, Moretti (che ha fatto il sito Periti Agrari Liberi prima di te) e Sandrini, dove sono tutti gli altri?
    Ciao, Carlo.

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  14. Forse Carlo il mio ottimismo è dettato dagli accessi a questo Blog che sono in media da 150 a 200 al giorno.
    Credimi non sono pochi...per come eravamo messi.
    Certo la partecipazione attiva e diretta manca però c'è voglia di sapere e di essere informati......mi sembra un buo segnale, Vedremo !!!
    Ciao Grazie della Tua collaborazione

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  15. Beh, dai Carlo, non essere così disfattista.
    In effetti è vero: darti toro è impossibile.
    Specialmente se si guarda al blog e alla realtà Lombarda.
    Se non ci fosse Braga, la Lombardia sarebbe come le altre regioni: terra di nessuno o magari deserto dei tartari.
    Certo è che gli iscritti alla categoria a livello nazionale sono poco più di 17.000.
    Gli iscritti all’ENPAIA poco più di 3.000.
    E se non fosse per quei 14.000 che NON esercitano la professione, la categoria avrebbe già chiuso da tempo.
    A tutti questi bisogna solo e perennemente, ogni giorno, ringraziarli, perché senza il pagamento delle loro quote avrebbero già chiuso il 90% dei Collegi e quasi sicuramente anche il CNPA.
    In pratica quello che succederà con l’Albo Unico con Geometri e Periti Industriali.
    E, purtroppo, come vedi sono pochissimi i liberi professionisti che scrivono qui sopra.
    Perché nessuno, al di fuori di pochi, ci tiene a questa categoria?
    Perché sulle riviste (generiche e specializzate) si parla solo di CONAF, Collegio Nazionale Agrotecnici, dottori agronomi, Roberto Orlandi, agrotecnici, Andrea Sisti, dottori forestali?
    Dove sono i tanto famigerati Periti Agrari liberi professionisti?
    Perché non partecipano agli incontri? Alle Assemblee? Ai Convegni come quello sull’ENPAIA?
    Vedi, personalmente, come Piermaria, ce la metto tutta per difendere e tutelare i liberi professionisti, ma questi sono pressoché totalmente assenti.
    Qui qualche considerazione, specialmente relativamente alla bozza, qualcuno dovrebbe farla.
    Perché, condivido con te, il rischio grosso è di mandare a Roma sempre la stessa gente.
    Con il risultato di cambiare che cosa? Il nulla?
    Per Piermaria: dubito caldamente che la lettura del blog, possa portare grandi passi avanti.
    Magari a una presa di conoscenza, ma dubito fortemente su quella di coscienza.
    Qui ha pienamente ragione Carlo.
    Troppo, troppo, troppo menefreghismo, oltre che qualunquismo. Dalle Alpi alla Sicilia.
    Tanti bravissimi a parlare (indotti dal loro personalismo, arrivismo, individualismo), pochissimi mossi dal spirito di categoria.
    L’ottimismo può andar bene, ma il pragmatismo va meglio.
    Un cordiale saluto a tutti
    Elia

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  16. E' VERO LA QUESTIONE E' COMPLICATA, RIMANGO PERO' CONVINTO CHE CERTE DECISIONI O CERTE CONSULTAZIONI DEBBANO SPETTARE SOLO AI LIBERI PROFESSIONISTI. SPESSO NEI CDA DEI COLLEGI CI SONO PERSONE CHE NON ESERCITATO L'ATTIVITA' PROFESSIONALE CHE MAGARI HANNO OIUì TEMPO. SUL FATTO CHE L'80% DEI PRESIDENTI E' ISCRITTO ALL'ENPAIA NON NE SONO CONVINTO (NON CONSIDERO OVVIAMENTE QUELLI CHE VERSANO IL MINIMO).
    ED OLTRETUTTO ALTRA DISCRIMINANTE PESANTE DOVREBBE ESSERE LA REGOLARITA' CONTRIBUTIVA. FACCIO PARTE DI DIVERSE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E SE NON SI E' IN REGOLA CON LE QUOTE, AD ESEMPIO, NON SI PUO' VOTARE PER L'ELEZIONE DEL CDA E NON SI PUO' ESSERE ELETTI. COSA DA POCO? IO CREDO PROPRIO DI NO. ED IL FATTO CHE SI TENGANO NASCOSTE LE INFORMAZIONI RELATIVE AI COLLEGI MOROSI LA DICE LUNGA SU MOLTE COSE.


    P.S. PER SANDRINI: NELLA SITUAZIONE INFORMATIVA IN CUI CI TROVIAMO ANCHE UN SEMPLICE BLOG PUO' FARE MOLTO. TI GARANTISCO CHE "SUL TERRITORIO" LE INFORMAZIONI NON CIRCOLANO, NEGLI INCONTRI FORMSLI TIPO RIUN PRESID SI FA FINTA DI NULLA, IL SITO NAZIONALE E IL GIORNALETTO NON LI PRENDIAMO NEANCHE IN CONSIDERAZIONE... CON MOLTI COLLEGHI CI TROVIAMO SPESSO A COMMENTARE CIO' CHE VIENE SCRITTO.

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  17. In risposta all'anonimo che dice che la bozza di proposta cambiare per esistere è datata 1996, come mai ad oggi niente è stato fatto? Poichè sono uno degli artefici della proposta ed attualmente sono componente del CNPA ed ho una vecchia militanza nei collegi provinciali non mi risulta che la proposta datata 1996 sia mai stata presentata ai collegi provinciali e alle assemblee dei presidenti. Comunque meglio tardi che mai noi l'abbiamo pensata e proposta ora attendiamo da voi commenti e suggerimenti e da Roma vedremo quello che si potrà fare....un saluto a tutti voi.
    Paolo Bertazzo

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  18. Caro Ste, la questione non è molto complicata. Anzi è più semplice di quello che pensi.
    I NON iscritti all’ENPAIA quest’anno versano al CNPA 560.000,00 € (derivanti da 14.000 periti x 40 €).
    Gli iscritti all’ENPAIA versano al CNPA 120.000,00 € (derivanti da 3.000 periti x 40 €).
    Come la vogliamo mettere?
    Vorresti dirmi che 3.000 iscritti rappresentano la categoria?
    Un categoria, peraltro, di zombi, che non hanno mai fatto il loro interesse, che vogliono andare con i Geometri e i Periti Industriali.
    Ma dove sono gli iscritti all’ENPAIA? Dove sono i professionisti?
    Non vedi che sul blog quelli che scrivono sono sempre in 3 o 4 o poco più?
    Smettiamola di prenderci in giro!
    E’ ora di finirla.
    Io, pur essendo iscritto all’ENPAIA, non ho alcun problema ad ammettere la verità: questa è una categoria già morta.
    E Bottaro fa bene a trattarci tutti in questa maniera, perché finché il 99% dei periti si fanno i cavoli loro e parlo del 99% dei colleghi professionisti.
    Chiediti una cosa: come mai Bottaro è da più di 20 anni che fa quello che vuole?
    E chiediti: c’è per caso qualcuno al CNPA che non è iscritto all’ENPAIA?
    Non vedi che la categoria è marcia tanto alla testa (dove chi va su lo fa solo per proprio interesse e non certo per la categoria) quanto alla base, dove tutti se ne strafregano.
    Rifletti!
    Guarda la risposta qui sopra: ti sembra la risposta di un Consigliere Nazionale?
    Chiediti perchè un solo Consigliere Nazionale dopo lo scandalo di Roma ha dato le dimissioni.
    Cosa ci restano a fare gli altri giù.
    Ad approvare i bilanci nazionali e la gestione degli ultimi 20 anni?
    SVEGLIA! SVEGLIA! SVEGLIA

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  19. Bertazzo, ma tu da componente del cnpa dove sei stato... a grattarti?
    Non sai che ad ogni caduta di governo si ricomincia da capo? dicci se la proposta è stata ripresentata o si parla solo quella del 1996.. dai, facci sapere

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  20. E'da un pò di tempo che leggo il blog e leggo parecchi interventi di colleghi esperti ed altri di anonimi di scarso valore e di intelligenza. Noto però che, a parte la regione Lombardia le altre regioni del Nord non mi risultano così compatte. Il piemonte? credo da indagini di alcuni colleghi che sia compatto e che sia legato fortemente al consigliere nazionale della regione da loro eletto. Il veneto? esprime un consigliere nazionale ed addirittura da circa un decennio il vice presidente nazionale ma non mi risulta che sia una regione compatta. Interviene sempre nel blog Elia Sandrini è per caso il nome nuovo del Veneto? Sembra di si, dai comportamenti e dalle frecciate che scrive mi pare proprio il candidato ideale di tale regione visto e considerato che nel veneto vi sono 2 consiglieri nazionali di cui uno da almeno un decennio è vice presidente. Bene ora 2 candidati li abbiamo trovati ne mancano ancora 5 per avere la maggioranza .....sotto a chi tocca. Ciao Gigi

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  21. Caro Gigi la Tua analisi non è male e sono d'accordo.
    E' vero mancano 5 consiglieri...anzi 4 perchè per la Lombardia( è un mio toto/pronostico) il candidato dovrebbe essere Paolo Bertazzo...almeno lo spero visto il lavoro che ha fatto.
    Ciao e grazie del tuo contributo
    Piermaria

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  22. Bene Tiraboschi ora i candidati sicuri sono 3 ne mancano 4 per avere la maggioranza a Roma. Dal Veneto ci sono novità? E' Sandrini il candidato sui cui puntano o ci sono altri nomi ( il Veneto esprime 2 candidati....il secondo chi è????. In Emilia Romagna c'è qualcuno di affidabile che sposa la "nostra" causa? Dovete farlo sapere a tutti noi iscritti e che leggiamo questo blog altre informazioni non ne abbiamo. Ciao Gigi

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  23. mi soddisfa la bozza -Bravi -Bravi-B ravi ai proponenti della bozza che dev'essere deiberata-

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libertà ma nel rispetto