venerdì 27 aprile 2012

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROFESSIONI NON ORGANIZZATE IN ORDINI E COLLEGI: CAMERA APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE CHE PASSA AL SENATO.

Le Commissioni della Camera hanno approvato il disegno di legge " Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini e collegi" proposte di legge  n. 1934-2077-3131-3488-3917-A.
In sostanza il testo è stato approvato dalla Camera e passato al Senato.
La propettiva è che le professioni " non organizzate" potranno essere legittimate a costituirsi in Associazioni con lo scopo di tutelare l'attività economica , anche organizzata, volta alle prestazioni di servizi o di opere a favore di terzi esercitate abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo. Saranno escluse le attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi e elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice Civile e le attività artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinate da specifiche normative.
Le tipologie di professioni cui si riferisce il provvedimento interessa settori primari delle arti, delle scienze, dei servizi alle imprese ( es. amministratori condominiali, consulenti fiscali ecc).
E' forse, un'apertura al sistema anglosassone delle professioni, che avrà risvolti anche sul sistema delle professioni regolamentate.?
Esperienza, professionalità certficate, liberalizzazioni e mercato saranno i cpisaldi del futuro delle professioni che dovranno essere attente e con attenzione guardarsi dai  condizionamenti dettati dalle  imposizioni ordinistiche ( corporativismo).
La normativa, se e quando passerà, sarà anche una novità per le professioni regolementate le quali dovranno misurarsi con  proposizioni più aperte, dinamiche e competitive vicine alle aspettative delle relatà in cui le professioni dovranno operare ( qualità, competitività ecc).
Non basterà più l'ordine e il collegio a garantire " il lavoro" ma liberalizzazioni e mercato saranno il tempio del confronto ?.
Ecco forse, un'altra ragione che ci aiuta a capire che il "Cogepapi" ( bocciato dai paeriti agrari all'assemblea del 20-21 aprile a Roma)  non è la strada maestra per i Periti Agrari, ma la via che ci fara perdere " identità e specificità professionale"  requisiti fondanti del nostro domani professionale.
Forse abbiamo bisogno di guardare oltre, superare dogmatismi culturali ormai arcaici e porci con ottimismo davanti a un futuro professionale che è dinamico e perennemente in evoluzione.......
Forse la riforma delle professioni regolamentate che è attualmente allo studio è già superata e vecchia ??????.
Ciao a tutti
Piermaria Tiraboschi
pt/2012/gmt/04

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