lunedì 16 luglio 2012

6° CENSIMENTO AGRICOLO: ALCUNI DATI !!!!!

I dati completi del 6° censimento agricolo dell'Istat

La fotografia di un decennio complesso per il comparto agricolo italiano, segnato dalla crisi economica, dalla volatilità dei prezzi delle commodity agricole, dai
mutamenti nella Pac e dalle nuove sfide legate alla sostenibilità ambientale. È quanto contengono i dati definitivi e completi relativi del 6° Censimento
Generale dell'Agricoltura dell'Istat, che sostanzialmente confermano quanto anticipato ma con più articolazione.
Le aziende agricolee zootecniche attive sono diminuite (1.620.844, pari a -32% rispetto al 2000) ma la dimensione media è in aumento (7,9 ettari di
Superficie Agricola Utilizzata – Sau - +44,2).
La riduzione della quantità riguarda soprattutto le piccole e medie imprese, mentre le più grandi sono aumentate in numero e Sau. Particolarmente rilevante
la crescita della dimensione delle aziende nelle Isole (+79,8%) e nel Centro (+51,1%).
Il modello di gestione delle aziende agricole continua a essere largamente la conduzione diretta dell’azienda da parte del conduttore e dei suoi familiari
(95,4%), sebbene esso mostri notevoli segnali di cambiamento. In particolare diventa più flessibile la struttura fondiaria grazie al maggior ricorso a forme di
possesso dei terreni diversificate e orientate sempre più all’uso di superfici in affitto o gestite a titolo gratuito: Sau in affitto a +50,3% e in uso gratuito a
+110,8%, raggiungendo il 38,1% del totale (contro il 23,2% del 2000). Crescono anche gli investimenti nel settore da parte di società di persone o di capitali e
di cooperative (le aziende societarie aumentano del 48,2%).
La forza-lavoro ?è diminuita del 50,9% e si è spostata verso la manodopera salariata (dal 14,3% al 24,2%). Circa il 99% delle aziende fa ricorso a
manodopera familiare, che tende a specializzarsi e professionalizzarsi. I lavoratori stranieri (233mila unità) rappresentano il 24,8% della manodopera
aziendale non familiare e il 6,4% di quella complessiva.
Cresce anche il numero delle donne a capo delle aziende: il 30,7%, con un picco al Sud (34,7%). Ancora bassa l'istruzione dei capi d'azienda: il 71,5% ha
pt/2012/gmt/07

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