mercoledì 26 settembre 2012

I PROFESSIONISTI DELL'AREA TECNICA CHIEDONO NUOVE MODIFICHE ALLA RIFORMA

Professioni, i tecnici chiedono nuove modifiche alla riforma
Le proposte del PAT: riconoscimento forfettario delle spese, fissazione dei compensi delle consulenze, iscrizione delle STP agli albi
di Rossella Calabrese
 Riconoscimento forfettario delle spese sostenute, determinazione dei compensi delle consulenze, estensione alle società tra professionisti dell’obbligo di iscrizione agli albi professionali.

  Sono queste, in sintesi, le richieste di modifica ai Regolamenti di riforma delle professioni, avanzate dal PAT, l’organizzazione che raggruppa le categorie professionali dell’area tecnica*, in un incontro, tenutosi nei giorni scorsi, tra i rappresentanti degli Ordini e Collegi e il Ministro della Giustizia, Paola Severino.
La valutazione del PAT sul DM 140/2012 relativo ai parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi e sul DPR 137/2012 recante la riforma degli ordinamenti professionali, è nel complesso positiva; restano però - secondo il PAT - alcuni aspetti ancora da definire.
Secondo Armando Zambrano, coordinatore del PAT e presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il DM 140/2012 deve essere integrato introducendo il riconoscimento forfettario delle spese sostenute e puntuali criteri per la determinazione dei compensi delle consulenze sulla base del tempo impiegato per il loro svolgimento.
Inoltre, occorre eliminare - secondo il documento del PAT consegnato al Ministro - “la irragionevole previsione, contenuta nel decreto, che attribuisce all’organo giurisdizionale la possibilità di tagliare sino al 60% i compensi riconosciuti ai professionisti per le prestazioni di particolare pregio e qualità oppure quelle svolte con carattere di ‘urgenza’” “Sul DPR 137 - ha aggiunto Zambrano - abbiamo espresso alcune perplessità circa l’opportunità di prevedere un parere vincolante del Ministero sia per autorizzare le organizzazioni esterne al mondo ordinistico a svolgere corsi di formazione continua che, soprattutto, per emanare i regolamenti che dovranno definire i criteri per l’adempimento di tale obbligo da parte degli iscritti.
Abbiamo, inoltre, sottolineato - ha proseguito - l’inapplicabilità delle disposizioni previste per i Consigli nazionali che decidono, in via amministrativa, sui provvedimenti disciplinari ed, in particolare, per quelli che includono rappresentanti delle sezioni B. In questo punto l’art. 8 del DPR 137/2012 necessita di una revisione chirurgica” .
Per quanto riguarda, infine, le Società tra Professionisti, il PAT ha proposto di inserire nell’emanando Regolamento l’estensione anche alle società strutturate su modelli previgenti al nuovo decreto (in particolare, le società di ingegneria costituitesi secondo le disposizioni di cui alla legge 109/1994 e ora al Dlgs 163/2006) dell’obbligo di iscrizione agli albi professionali e di garantire un pieno controllo deontologico sulle società multi-professionali.

* ingegneri, geometri, geologi, periti industriali, biologi, dottori agronomi e forestali, periti agrari, chimici e tecnologi alimentari.

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